Per l’anno bianco 2021 è previsto l’esonero dei contributi, nonostante si attenda ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, del cui ritardo parleremo in seguito. Il relativo decreto attuativo è destinato ai lavoratori autonomi che risultano iscritti all’INPS ma anche ai professionisti iscritti agli albi e ordini che sono soggetti alle casse previdenziali private in possesso del requisito richiesto inerente il calo di fatturato che deve corrispondere ad almeno un terzo, e a quello di reddito previsto il cui limite massimo è di 50.000 euro.
Può beneficiare dell’esonero dei contributi 2021 nell’anno bianco parziale, anche il personale medico sanitario in quiescenza richiamato in attività per fronteggiare l’emergenza Covid, per il quale l’esonero verrà concesso tale periodo di lavoro. Ma entriamo nello specifico dell’esonero contributi previsto nell’anno bianco 2021.
Per rientrare nella platea dei beneficiari dell’esonero contributi 2021 destinata ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni di previdenza dell’INPS, come i commercianti e gli artigiani, ma anche i professionisti in gestione separata e quelli iscritti alle forme di previdenza obbligatoria di diritto privato, è necessario possedere i seguenti requisiti:
Sono esclusi, pur in possesso dei suddetti requisiti, i titolari di pensione (fatta eccezione per quella di invalidità) e i titolari di un contratto di lavoro subordinato che non sia intermittente.
Ma a chi ha avviato un’attività nel 2020, cosa succede? Data l’impossibilità temporale di avere un riscontro con i requisiti sopra indicati, anche questi lavoratori autonomi hanno diritto a fruire dell’esonero dei contributi 2021, a patto che, siano in regola con la contribuzione e il versamento della quota contributiva obbligatoria non soggetta a esonero.
L’agevolazione fiscale introdotta nella legge di Bilancio 2021, n. 178 si riferisce al versamento dei contributi di previdenza, ma non dei premi assicurativi INAIL, con scadenza il 31 dicembre 2021. Per accedere all’anno bianco parziale che ha un tetto di 3.000 euro, la domanda va inoltrata entro il mese di luglio per gli i lavoratori autonomi iscritti all’INPS, è prevista la proroga del termine a ottobre per i professionisti.
L’esonero contributivo è parziale e viene erogato proporzionalmente alla platea dei destinatari aventi diritto. A seconda della disponibilità delle risorse dell’INPS, potrebbe coprire solo i contributi fissi e non gli eventuali integrativi. Qualora i contributi versati siano in eccesso è previsto rimborso tramite richiesta.
Era già stata preannunciata dal ministro Orlando e poi confermata dal messaggio INPS del 13/05/2021, ci riferiamo alla proroga inerente il versamento dell’acconto contributivo INPS per artigiani e commercianti. Ma adesso, è giunta la sua ufficializzazione ancora dall’ente previdenziale pubblico tramite una circolare pubblicata la circolare n. 85 del 10/06/2021.
L’INPS fa sapere che il versamento dei contributi previdenziali il cui ultimo termine utile era previsto per il 17 maggio 2021 slitta al 20 agosto 2021 e, soprattutto, senza subire alcun tipo di maggiorazione. Quindi, le scadenze per il pagamento delle 4 rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito sono le seguenti:
Non cambiano, invece, le date delle scadenze previste per il pagamento dell’IRPEF, relative ai contributi che devono essere pagati sulla quota reddituale eccedente il minimale, come saldo 2020, prima e seconda rata di acconto del 2021.
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Come anticipato all’inizio di questo articolo, il decreto attuativo concernente l’esonero contributivo parziale dell’anno bianco 2021 non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il termine ultimo utile è il 30 giugno, motivo per cui, i titolari di partita IVA temono possano scatenarsi il caos. Questo, nonostante la proroga della scadenza per il versamento dei contributi INPS al 20 agosto 2021, concesso proprio in virtù del ritardo del decreto sull’esonero dei contributi, in quanto la scadenza per l’acconto è ormai prossima.
Ad ogni modo, ai lavoratori iscritti all’INPS che devono provvedere al pagamento dell’acconto dei relativi contributi con scadenza 30 giugno, è concessa facoltà di chiedere la compensazione di quanto versato o il rimborso con termine ultimo utile fissato al 30 novembre 2021.
Non ci resta che attendere la pubblicazione del decreto attuativo in GU, per adesso, non sono trapelate informazioni ufficiali. Forse, dovremmo dare per scontato che ciò avverrà a breve.
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