Fondi comuni d’investimento mobiliare: chi li gestisce?

I fondi comuni di investimento mobiliare sono organismi di investimento collettivo in valori immobiliari. Ecco come vengono organizzati e chi li gestisce.

Fondi comuni di investimento mobiliare: ecco come funzionano

I fondi comuni di investimento mobiliare sono istituti di intermediazione finanziaria che hanno lo scopo di raccogliere denaro nel pubblico dei risparmiatori per impiegarlo nell’acquisto di titoli azionari. Ma anche acquisto di obbligazioni del debito pubblico. Il denaro raccolto e i titoli acquistati formano un fondo di proprietà comune dei partecipanti che resta depositato presso una banca. Oppure viene amministrato da una società di gestione che assume l’iniziativa della costituzione del fondo. Ma chi gestisce oppure organizza i fondi comuni di investimento mobiliare.

L’organizzazione del fondo da parte di soggetti differenti

L’organizzazione di un fondo d’investimento mobiliare si basa su tre figure: le società di gestione, la banca depositaria e i partecipanti al fondo. La società di gestione assume l’iniziativa della costituzione del fondo tramite la pubblicazione del regolamento del fondo stesso. La società provvede all’amministrazione investendo in titoli le somme raccolte tra i partecipanti al fondo, vendendo al momento giusto i titoli acquistati. La banca depositaria raccoglie le somme tra i partecipanti, i titoli acquistati e i denari ricavati dalla rivendita dei titoli. Mentre i partecipanti al fondo sono i risparmiatori che investono il proprio denaro. Basta aderire alla proposta della società di gestione formulata nel regolamento del fondo. I risparmiatori affidano il denaro alle decisioni dell’investimento che prenderà la società di gestione.

Fondi comuni di investimento mobiliare: le caratteristiche di quelli aperti

In Italia esistono i fondi aperti ed i fondi chiusi. I fondi comuni sono previsti dalla legge 77/1983 sono principalmente aperti. Ciò significa che da un lato la società di gestione può reclutare un numero illimitato di partecipanti al fondo. Dall’altro che i partecipanti possono sempre chiedere il rimborso della quota. Al momento dell’adesione la società di gestione rilascia un certificato di partecipazione, che rappresenta la quota di partecipazione. Le quote devono essere di uguale valore e attribuiscono gli stessi diritti. I fondi aperti garantiscono:

  • il rimborso in denaro della quota sottoscritta;
  • il diritto di esaminare il rendiconto annuale e una relazione semestrale;
  • il diritto della ripartizione periodica dei proventi, se previsto nel regolamento del fondo. Se invece, il regolamento non prevede questa possibilità, si tratta di fondo di accumulazione.

Le caratteristiche dei fondi chiusi

A differenza dei fondi aperti, nei fondi chiusi i partecipanti al fondo non hanno diritto al rimborso della quota in ogni momento. Infatti il fondo chiuso ha una durata stabilita al termine del quale il fondo è liquidato. In quel momento i soldi vengono dati ai soci. Di solito la durata è tra i 5 e i 10 anni. I fondi chiusi hanno un capitale indicato, pertanto una volta raggiunto, le sottoscrizioni sono bloccate. La sottoscrizione delle quote deve avvenire entro 18 mesi dalla data di approvazione del regolamento del fondo o, nel caso in cui le quote siano offerte al pubblico, dalla data di pubblicazione del prospetto informativo. Fanno eccezione i fondi semi-chiusi per i quali è prevista la possibilità di chiedere il rimborso delle quote anche in corrispondenza di nuove emissioni.
Per tale motivo il patrimonio del fondi chiusi risulta essere fisso o semi-fisso.

Chi controlla queste operazioni?

Le attività svolte da questi soggetti sono sottoposte al controllo pubblico attraverso il Ministero dell’Economia, la Consob e la Banca d’Italia. Inoltre, nei fondi comuni di investimento vi è una netta separazione giuridica e sostanziale tra il patrimonio del fondo, patrimonio della società e patrimonio dei partecipanti. Infine i fondi comuni di investimento mobiliare chiusi operativi sul mercato italiano possono essere classificati in funzione del loro grado di specializzazione. In particolare con riferimento a: allo stadio di sviluppo aziendale (early stage financing, expansion financing); Ma anche tenendo conto del settore industriale di riferimento e l’area geografica di destinazione dell’investimento. In ogni caso nel caso in cui si decida di partecipare ad un fondo comune di investimento mobiliare è sempre bene studiare con attenzione il regolamento che lo gestisce. Almeno così vi è la possibilità di non commettere errori nell’investimento del proprio capitale o risparmi.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1611 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.