Franchising come secondo lavoro, conviene?

Andare alla ricerca di un secondo lavoro è un’azione sempre più praticata. Solitamente, la scelta è dovuta alla necessità di incrementare le proprie entrate, che si tratti di un lavoro autonomo o dipendente. Per alcuni, un secondo lavoro rappresenta anche un’opportunità di cimentarsi in settori diversi.

Franchising come secondo lavoro

Svolgere un secondo lavoro in forma autonoma potrebbe risultare particolarmente interessante e stimolante per un lavoratore dipendente che vuole sperimentare un’attività imprenditoriale. In ogni caso, a prescindere da quale sia la fonte del reddito principale, optare per il franchising come secondo lavoro può costituire una scelta conveniente.

Infatti, avviare e gestire un’attività in franchising offre la possibilità di sostenere bassi costi e richiede un impegno lavorativo ridotto. Inoltre, il rischio imprenditoriale è decisamente basso, per non dire nullo, a differenza di quanto non lo sia qualsiasi altra tipologia di attività imprenditoriale e autonoma.

Il contratto di franchising o affiliazione commerciale è stipulato da due soggetti giuridici che avviano una collaborazione restando indipendenti, anche se vincolati al rispetto dei rispettivi impegni ed oneri di tipo economico e non solo. Qualora l’attività in franchising come secondo lavoro dovesse essere molto redditizia, si può anche pensare di trasformarla in un lavoro a tempo pieno.

Quali sono i settori da scegliere per aprire un franchising come secondo lavoro?

Il franchising offre un’ampia gamma di commercializzazione di beni o servizi. Quando si decide di aprire un’attività in franchising come secondo lavoro è preferibile scegliere qualcosa che preveda una bassa quota d’ingresso e una royalty altrettanto accessibile. Per questo motivo è consigliato puntare su attività online, di servizi, di e-commerce in dropshipping, automatiche e self service.

Per approfondire l’argomento, consigliamo la seguente lettura:

QUI puoi scoprire i franchising online da casa: come vendere con successo

Cosa serve per aprire un franchising come secondo lavoro

Il grande vantaggio di cui gode l’affiliato nel franchising è che non sono richieste particolari conoscenze e competenze, tanto meno esperienza, titoli o licenze. Questo, perché il franchisor offre il know how aziendale che rappresenta l’insieme ampio e variegato di conoscenze e abilità operative necessarie all’avvio e alla gestione dell’attività. Inoltre, con la formazione, la consulenza e l’assistenza messa a disposizione dell’affiliato, permette a questi di non partire da zero, anzi, di tutto ciò che serve per raggiungere il successo.

Il franchising online da casa, in ogni caso è la soluzione migliore per svolgere un’attività come secondo lavoro. Infatti, ciò consente all’affiliato di non dover sostenere i costi di un locale da prendere in affitto e in una determinata zona, usufruendo comunque della notorietà del brand.

Per quanto concerne l’investimento, quando si decide di aprire un’attività in franchising come secondo lavoro conviene non andare oltre i 10.000 euro, valutando la tipologia dell’attività e i servizi offerti dal franchisor, nonché la possibilità di usufruire di un finanziamento o di un pagamento rateizzato.

Franchising come secondo lavoro: vantaggi e svantaggi

Ricapitolando, ma anche integrando quanto detto, vediamo quali sono i pro e contro di un’apertura del franchising come secondo lavoro.

I vantaggi per l’affiliato:

  • acquisizione del know how, formazione, consulenza e supporto costante;
  • brand riconosciuto;
  • format chiavi in mano, collaudato e di successo;
  • gestione semplificata e impegno a tempo parziale;
  • costi ridotti di avvio e gestione;
  • veloce rientro dall’investimento;
  • attività lavorativa online e da casa o monitorabile da remoto;
  • fruizione delle campagne di marketing e comunicazione;
  • sfruttamento di condizione commerciali vantaggiose;
  • basso rischio d’impresa.

I svantaggi per l’affiliato:

  • rispetto delle regole contrattuali che costituiscono anche delle limitazioni;
  • durata media del contratto pari a tre anni;
  • eventuali costi di ingresso, canone periodico, contributi per pubblicità e/o utilizzo di software e altro;
  • osservanza degli standard imposti dal franchisor;
  • libertà d’azione vincolata;
  • limitazione di personalizzazione dell’attività.

LEGGI ANCHE: Cos’è il franchising online e come lavorare da casa

Carmine Orlando

Share
Published by
Carmine Orlando

Recent Posts

Contatore, premi questo pulsante e dimezzi i costi del condizionatore | I consumi calano immediatamente

Puoi abbassare il consumo in bolletta del condizionatore semplicemente premendo un pulsante. Il trucco che…

26 minuti ago

Cosa cambia dal regime forfettario al regime ordinario?

Il passaggio dal regime forfettario al regime ordinario è un cambiamento significativo nella gestione fiscale…

2 ore ago

Patente usa e getta, passa la nuova legge: obbligatorio rifarla ogni 12 mesi | Ti devi presentare in Cml, controlli a oltranza per tutta la vita

La nuova legge porta cambiamenti sorprendenti: patente usa e getta, obbligo di rinnovo ogni anno.…

2 ore ago

Ahi ahi Stellantis, che mazzata: queste auto sono ritirate dal mercato immediatamente | Rischi l’incidente

Torna in auge lo scandalo degli airbag Takata che fa discutere molto e dalla Francia…

4 ore ago

La più grande azienda italiana cerca lavoratori: 1549€ al mese | Prima cosa che chiedono: la passione

Se avete la passione per questo settore, sappiate che potreste riuscire a portarvi a casa…

15 ore ago

test

test

18 ore ago