Al fine di sostenere micro e piccole imprese nasce ON Nuove Imprese a tasso 0, il finanziamento ha sostituito il vecchio NIT0 (Nuove Imprese a Tasso Zero), apportando delle novità inerenti l’ambito di applicazione, l’ammontare degli importi e la tipologia di aiuto. Si tratta di un programma di agevolazioni per le imprese a prevalente o totale partecipazione di giovani e donne gestito da Invitalia e promosso dal Ministero per lo Sviluppo, ma in cosa consiste esattamente e chi può accedere?
La prima cosa da dire è che il programma ON Oltre Nuove imprese a tasso zero viene inserito nell’ambito degli aiuti de minimis, di conseguenza gli importi non sono elevati, gli aiuti non devono essere comunicati alla Commissione Europea e devono essere registrati nell’apposito Registro nazionale.
Puoi trovare un approfondimento sugli aiuti de minimis nell’articolo: aiuti de minimis: cosa sono, limiti, ammontare e come ottenerli
Per quanto riguarda la definizione di piccole imprese e micro imprese, occorre ricordare che sono considerate micro imprese quelle che hanno un numero di dipendenti pari o inferiore a 10 unità, fatturato o bilancio inferiore a 2 milioni di euro. Si definiscono invece piccole imprese quelle che hanno un numero di dipendenti pari o inferiore a 50 unità e un fatturato/bilancio inferiore a 10 milioni di euro.
Le agevolazioni concesse con ON sono finanziamenti a tasso 0 che possono arrivare al 90% delle somme ammissibili, l’investimento da realizzare non deve comunque superare 3 milioni di euro, in passato la somma massima ammissibile era dimezzata.
I finanziamenti agevolati ON Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero sono rivolti a società che siano formate dal 51% dei soci o delle quote da persone che non abbiano superato i 35 anni di età (fino al compimento del 36° anno e/o donne (senza limiti di età).
La platea dei possibili beneficiari comprende diverse soluzioni, in particolare sono previste due linee di finanziamento: una per le imprese costituite da non più di 3 anni e una per le imprese nate in un arco temporale tra i 3 e i 5 anni.
Per le imprese costituite da non più di 3 anni o ancora da costituire è ammesso un finanziamento massimo di 1,5 milioni di euro da rimborsare entro 10 anni. Le somme ammesse possono godere del tasso zero, inoltre possono ottenere fino al 20% di contributo a fondo perduto. Per le spese ammissibili inferiori a 250.000 euro non è prevista la sottoscrizione di alcuna garanzia. Per le società ancora da costituire è previsto che l’iter di costituzione debba concludersi entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione al beneficio, in caso contrario, l’agevolazione sarà persa.
I finanziamenti sono riconosciuti per :
Per le imprese che sono nate da 3 o 5 anni precedenti rispetto alla richiesta del finanziamento agevolato, l’importo massimo ammissibile è di 3 milioni di euro. Questi devono essere spesi per settori manifatturiero, tessuto e commercio e finalizzare a:
I fondi ammessi alle agevolazioni dovranno essere utilizzati nell’arco di 24 mesi dalla comunicazione dell’ammissione, per i fondi a tasso 0 la restituzione avviene secondo un piano di ammortamento decennale, in passato il piano aveva durata di 8 anni. In base alla circolare 117378 del 2021 le domande devono essere presentate esclusivamente online e prevedono la compilazione della domanda con allegati il business plan e il progetto per il quale di vuole ottenere il finanziamento agevolato. Per poter presentare la domanda è necessario essere muniti di SPID, di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e di una firma digitale.
Per l’ammissione non vengono formate graduatorie, ma si procede all’analisi delle domande in ordine di arrivo e fino a esaurimento fondi
Nel caso in cui i fondi ammessi abbiano un valore superiore a 250.000 euro è previsto che sui beni della costituenda società o della costituita società sia iscritta un’ipoteca/ privilegio speciale. Questo vuol dire che in caso di di “crisi d’impresa” ricordiamo che con il nuovo codice d’impresa con si parla più di fallimento, l’ente che ha erogato il finanziamento potrà vantare un privilegio, rispetto ad altri creditori, sui beni che sono stati ammessi al finanziamento.
Attualmente le domande ammesse sono 583 con agevolazioni pari a 132 milioni di euro e la creazione di oltre 3000 posti di lavoro. Gli importi finanziabili disponibili a luglio 2021 sono di 16 milioni di euro.
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