Reddito di cittadinanza, nuova truffa, ecco come sono stati beccati 27 furbetti

Non è il primo caso e non sarà nemmeno l’ultimo ma siamo di nuovo di fronte ad un caso di truffa con il reddito di cittadinanza. La misura di contrasto alla povertà fin dal suo varo con il decreto n°4 del 2019, è stato oggetto di numerose pratiche furbesche adottate da soggetti interessati a percepire il sussidio.

Persone e famiglie che non avrebbero dovuto percepire il sussidio e che invece, grazie a stratagemmi di vario genere, sono riusciti a “fregare” lo Stato.  Il reddito di cittadinanza è un aiuto di Stato ed è reato adottare qualsiasi soluzione per aggirare le norme e percepirlo non avendone diritto.

Stavolta sono stati i Carabinieri del Comando provinciale di Massa Carrara a stanare questi furbetti. Ben 27 persone, tra italiani e stranieri per un danno erariale di circa 120.000 euro.

L’operazione contro i furbetti del reddito di cittadinanza a Massa Carrara

Come riporta una ultim’ora Ansa, sono stati i Carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara, che avvalendosi della co-partecipazione all’operazione, del locale Ispettorato del Lavoro, ha stanato ben 27 furbetti del reddito di cittadinanza. In totale 11 stranieri e 16 italiani.

Persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto, frodando lo Stato per ben 120.000 euro e togliendo fondi a persone che effettivamente potevano avere bisogno di sostegno.

I trucchi per riuscire a rientrare nel sussidio

In Italia si dice comunemente che “fatta la legge trovato l’inganno”. Un modo di dire che sta a significare che spesso i cittadini cercano di dribblare la legge, trovando escamotage per aggirarla. Succede con il bollo auto, con gli autovelox, con qualsiasi legge o benefit da centrare.

Nell’indagine di Massa Carrara i soggetti finiti con l’essere scovati dai Carabinieri e dall’Ispettorato del Lavoro non hanno fatto nulla di nuovo. Hanno presentato per il tramite di Caf e Patronati, dichiarazioni fraudolente, false e mendaci . Tutte informazioni relative a misure cautelari restrittive in corsoo a lavori svolti o non svolti. Inoltre,false dichiarazioni relative alla composizione del nucleo familiare o alla residenza in territorio italiano. Per tutti adesso è scattata la revoca del sussidio, il blocco della card Rdc e le pratiche per la restituzione di tutte le somme indebitamente percepite.