Assegni nucleo familiare anche agli stranieri e pure per i figli residenti all’estero

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Gli assegni al nucleo familiare devono essere erogati anche ai cittadini stranieri e pure per i figli all’estero. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale. L’11 marzo 2022 con una sentenza che potremmo definire clamorosa, la Consulta ha prodotto quella che a tutti gli effetti è una grande novità per molti lavoratori stranieri in Italia.

Non sono pochi i lavoratori che svolgono servizio in territorio italiano ma hanno le loro famiglie all’estero. E il beneficio degli assegni familiari che spettano ai lavoratori, si estende anche a loro.

ANF per i figli all’estero, la novità

Come riporta il sito “Informazionefiscale.it”, che cita la sentenza n° 67 del 11 marzo 2022, la Consulta ha sancito che anche agli stranieri extra UE spettano gli ANF. E spettano anche per i familiari all’estero.

La novità riguarda i cittadini di uno Stato extra Europeo che ha il permesso per soggiornanti di lungo periodo o anche se ha solo il permesso di lavoro. La Consulta non ha fatto altro che confermare quello che è l’orientamento della Corte di Giustizia Europea che parla di pari diritti e pari dignità tra cittadini stranieri e cittadini del Paese ospitante.

Cosa cambia adesso per gli stranieri

La parità di trattamento tra cittadini italiani, stranieri comunitari e stranieri extracomunitari è così garantita dalla nuova pronuncia degli ermellini della Suprema Corte Costituzionale. Ed in materia di assegno per il nucleo familiare la parità di trattamento è del tutto garantita.

Va ricordato che quando si parla di ANF (assegni per il nucleo familiare) il riferimento è al coniuge, ai figli e ad altri familiari a carico. Ciò che ha stabilito la Consulta va contro l’orientamento dell’Inps che da sempre indica come fattore predominante per la concessione degli ANF il fatto che i familiari a carico del richiedente devono essere anche essi effettivamente residenti in Italia.

Per la Consulta invece, i cittadini non europei soggiornanti di lungo periodo o con permesso di lavoro, potranno ottenere gli assegni al nucleo familiare. E questo,  a prescindere dal fatto che tutti o solo alcuni dei familiari a carico vivono e risiedono nei loro Paesi di provenienza.

La sentenza che chiude definitivamente i problemi di dubbie interpretazioni sugli assegni nucleo familiare

Ciò che hanno fatto i giudici della Consulta altro non è che la conferma a numerose sentenze di diversi tribunali. Corti che in passato hanno bocciato l’orientamento dell’Inps. A memoria torniamo allo scorso anno, quando fece notizia una sentenza del Tribunale di Pescara. I giudici del Tribunale abruzzese,  dettero ragione ad un cittadino di origine pakistana che citò in giudizio l’Istituto Previdenziale. Tutto partì dall’Inps, reo di aver negato gli ANF per via della mancata presenza in Italia dei figli in Pakistan. L’assenza di convenzione tra Italia e Pakistan addotta dall’Inps per bocciare l’istanza del lavoratore, fu reputata ininfluente. Una sentenza da parte di quel Tribunale che sostenne la linea della discriminazione nei confronti del pakistano,  rispetto ai lavoratori italiani e comunitari.

Quel Tribunale assegnò al cittadino pakistano il diritto alla corresponsione degli ANF per moglie e due figli residenti in Pakistan. Va ricordato che oggi il diritto internazionale supera alcune sfaccettature della legge nostrana, e questo degli ANF ne è un tipico esempio.

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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.