Fondo sport per il caro bollette di piscine e impianti. Le tappe per accedere

dichiarazione dei redditi ASD

É stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo marzo 2022 il decreto legge 17/2022 (decreto bollette) nello stesso è previsto il Fondo Sport per far fronte al caro bollette che sta mettendo a dura prova i gestori di impianti sportivi e piscine riscaldate.

Fondo Sport per contrasto al caro bollette

Il settore sportivo è quello che più di altri ha subito le conseguenze della pandemia. Non solo ha dovuto affrontare lunghe chiusure degli impianti stessi, in quanto ritenuti ad alto rischio di contagio, ma ora che l’emergenza sembra rientrare, si ritrova a dover far fronte alle spese maggiori determinate dal caro energia. Riscaldare l’acqua di una piscina per chi pratica nuoto, mantenere efficienti gli impianti sportivi richiede infatti molta energia e con i rincari far fronte alle spese, dopo le numerose perdite, è davvero un’impresa molto difficile. Il Fondo Sport nasce proprio per affrontare al meglio questa che è una vera emergenza.

Il decreto 17 del 2022 prevede che lo stanziamento di 40 milioni di euro sia distribuito sotto forma di contributo a fondo perduto in favore di associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e piscine. Trattandosi quindi ci un contributo a fondo perduto non è previsto alcun obbligo di restituire le somme.

Le tappe per rendere operativo il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”

Occorre sottolineare che purtroppo questa misura ancora non è attiva. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale decorre il termine di 30 giorni entro cui dovrà essere emanato il decreto attuativo delegato all’ Autorità politica delegata in materia di sport. Lo stesso dovrà contenere le indicazioni dettagliate sui soggetti che potranno accedere al fondo per lo sport, le modalità e i termini entro cui dovranno essere presentate le istanze. Il decreto dovrà anche contenere le norme inerenti la modalità di suddivisione del fondo, ad esempio stabilendo dei criteri per ottenere gli aiuti fino a esaurimento delle risorse, oppure altre alternative per realizzare la graduatoria dei beneficiari. Il decreto dovrà infine prevedere modalità di controllo, anche a campione, sull’uso dei fondi distribuiti.

Solo successivamente sarà possibile ottenere realmente le somme. Questo implica che potrebbero volerci ancora dei mesi prima di accedere alle risorse. Il fattore tempo di certo è determinante. L’UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, già da tempo ha lanciato l’allarme sottolineando che molte piscine hanno difficoltà a riaprire gli impianti perché non riescono a far fronte ai costi energetici. Ciò porta molte conseguenze anche sull’occupazione, infatti sono tanti i dipendenti del settore che rischiano di non avere un lavoro se i gestori degli impianti non riescono a farli ripartire.

Per conoscere altri aiuti in favore di associazioni e società sportive, leggi l’articolo: Fino a 40.000 euro a fondo perduto per gli impianti sportivi, la guida

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