Spese mediche e 730: la guida alle detrazioni possibili

errore nella dichiarazione fiscale

Stiamo entrando in pieno della stagione reddituale 2022. Si dovranno dichiarare i redditi del 2021. Infatti l’anno di imposta che sarà oggetto delle dichiarazioni dei redditi 2022 è proprio il 2021. Se da un lato occorre indicare i redditi prodotti nel 2021, dall’altro occorrerà riportare le detrazioni relative sempre all’anno di imposta 2021. I redditi sono la voce passiva della dichiarazione, perché segnano la base imponibile su cui si calcola l’imposta. Quest’ultima poi è scontata dalle detrazioni, tra cui come dicevamo, quelle sanitarie.

I contribuenti possono portare in detrazione dall’imposta dovuta il 19% delle spese sanitarie che sono state sostenute nel corso dell’anno 2021. Ma quali sono queste spese che è possibile portare in detrazione dalle tasse?

Spese mediche da portare in detrazione dai redditi con il modello 730/2022

Come per lo scorso anno, anche nel 2022 per poter essere scaricate molte delle spese sostenute nel 2021, occorre che il pagamento relativo sia stato effettuato con strumenti tracciabili. La stragrande maggioranza degli oneri detraibili, che danno diritto al 19% di sconto Irpef, non deve essere stato pagato in contanti. Per le spese sanitarie invece no. Infatti per molte di esse è ancora possibile utilizzare il contante.

Entrano nel novero delle spese sanitarie detraibili, tutte le spese mediche di qualunque tipo, da quelle specialistiche a quelle chirurgiche, dalle analisi di laboratorio agli scontrini della farmacia per l’acquisto di farmaci da banco. La somma di tutte queste spese, per la parte eccedente la franchigia di 129,11 euro, possono dare diritto ad un ristoro del 19%. Un credito di imposta che serve appunto per ridurre l’Irpef dovuta.

Per i disabili un discorso a parte, senza franchigia

Per le spese sanitarie quindi, vige la franchigia di 129,11 euro. Non è così per le spese sanitarie relative all’acquisto di prodotti e strumenti destinati a persone con problemi di handicap. Parliamo di strumenti informatici, dispositivi medici, mezzi di locomozione o di superamento delle barriere architettoniche. Non c’è franchigia per questo genere di spese.

Van ricordato che per spese che cumulate arrivano oltre i 15.493,71 euro, può essere utilizzata la ripartizione. Infatti è ammessa la ripartizione in 4 quote annuali di pari importo. Per esempio, se tra ausili per disabili e visite specialistiche si superano i 20.000 euro, si può utilizzare la detrazione del 19% su 5.000 euro per 4 dichiarazioni dei redditi consecutive.

Naturalmente le spese sostenute per essere detratte devono essere accuratamente documentate. Per quelle che devono essere pagate con strumenti tracciabili, vanno bene le ricevute dei Pos, la ricevuta del bonifico e così via. Per quelle che possono essere pagate per contanti, basta lo scontrino, purché sia parlante, cioè purché riporti sopra il codice fiscale del dichiarante o di un suo familiare a carico.

L’elenco delle spese sanitarie da scaricare

Ecco una rapida sintesi di tutte le spese mediche che è possibile scaricare dal reddito:

  • Spese per interventi chirurgici;
  • Analisi di laboratorio;
  • Indagini radioscopiche;
  • Analisi di ricerca;
  • Prestazioni rese da un medico generico (certificati medici per usi sportivi, certificati medici per il conseguimento della patente,  certificati  a seguito di malattia o infortuni)
  • Acquisto di medicinali ;
  • Pagamento del ticket sanitario;
  • Acquisto dispositivi medici;
  • Prestazioni specialistiche;
  • Prestazioni oculistiche;
  • Cure e prestazioni odontoiatriche;
  • Spese a seguito di ricoveri e degenze;
  • Rette di degenza;
  • Spese di cura generiche;
  • Spese per il trapianto di organi;
  • Cure termali senza considerare quelle di viaggio o di soggiorno in albergo;
  • Acquisto di protesi sanitarie.
  • Noleggio di protesi sanitarie;
  • Acquisto di attrezzature sanitarie;
  • Noleggio di attrezzature sanitarie;
  • Spese per assistenza infermieristica;
  • Spese per assistenza riabilitativa;
  • Costi relativi a patologie esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica.

Spese da ripartire, soprattutto se si acquistano veicoli per disabili

Un capitolo a parte si deve utilizzare per le spese relative all’acquisto di veicoli da destinare ai disabili. In questo caso, anche se il disabile è a carico del dichiarante. Parliamo delle spese per l’acquisto  di:

  • Motoveicoli e autoveicoli destinati specificatamente all’utilizzo dei disabili;
  • Autoveicoli e motoveicoli anche se prodotti in serie e adattati in funzione delle limitazioni permanenti alle capacità motorie dei disabili;
  • Autoveicoli non adattati per il trasporto dei non vedenti, sordi, soggetti con handicap psichico o mentale e di chi è titolare dell’assegno di accompagnamento.
  • Veicoli destinati a soggetti affetti da amputazioni plurime.

Le detrazioni per adattamenti o acquisto di veicoli per disabili

Rientrano nella detrazione al 19% anche le spese per gli adattamenti dei veicoli, all’utilizzo del disabile o al suo trasporto. Parliamo di:

  • Pedane sollevatrici meccaniche;
  • Scivoli a scomparsa a trazione meccanica;
  • Pedane  sollevatrici elettriche;
  • Scivoli a scomparsa a trazione elettrica;
  • Scivoli a scomparsa con sistema idraulico;
  • Pedane sollevatrici idrauliche;
  • Braccio sollevatore meccanico, elettrica o idraulica;
  • Paranco ad azione meccanica;
  • Braccio sollevatore idraulico;
  • Braccio sollevatore elettrico;
  • Paranco ad azione idraulica;
  • Paranco ad azione elettrica;
  • Sedili scorrevoli
  • Sedili girevoli;
  • Struttura di ancoraggio per sedie a rotelle;
  • Cinture di sicurezza per le carrozzine;
  • Sportello scorrevole.

Va ricordato che le spese detraibili riguardano determinato portatori di handicap. Sono considerati tali

  • Gli invalidi che hanno ottenuto il riconoscimento dalla Commissione medica per le Invalidità Civili delle ASL, come beneficiari della legge 104;
  • Gli invalidi riconosciuti tali da altre commissioni mediche diverse da quella per le Invalidità Civili delle ASL;
  • I grandi invalidi;
  • Gli invalidi di guerra.
Informazioni su B. A. 335 Articoli
Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.