Decreto attuativo bonus padri separati: a chi spettano 800 euro?

bonus padri separati

A circa un anno dalla presentazione della proposta da parte della Lega, arriva il bonus padri separati, si tratta di una misura di ammontare massimo di 800 euro mensili destinato ai genitori separati in difficoltà a causa dell’emergenza covid.

A chi spetta il bonus padri separati?

Durante la pandemia molte famiglie hanno dovuto fare i conti con un calo importante delle entrate e a pagare il prezzo più caro sono state le famiglie con coniugi separati, infatti in molti hanno avuto difficoltà a versare gli importi per gli assegni di mantenimento per i figli.  In soccorso di queste famiglie arriva il bonus padre separati che mira a sostituire i versamenti mancati e quindi è una misura in favore del genitore presso cui i figli sono collocati e a cui sono riconosciuti tali assegni.

Il bonus padri separati prende il via attraverso un decreto attuativo del Ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti. In base alle dichiarazioni rese dalla ministra Bonetti,  il lungo iter che ha portato al riconoscimento del bonus dopo oltre un anno è dovuto alla formulazione utilizzata dalla Lega nel proporre la misura che di fatto la rendeva non attuabile. Dal punto di vista tecnico deve essere ribadito che il bonus non è diretto solo ai padri, ma anche alle madri che possono farne richiesta nel caso in cui siano loro obbligate al versamento dell’assegno di mantenimento in favore dei figli.

I requisiti per accedere al bonus padri separati

La prima cosa da sottolineare è che il bonus padri separati non è diretto a tutti i genitori separati con figli, ma solo a coloro che hanno avuto un calo di reddito a causa della pandemia. Il bonus spetta al genitore in stato di bisogno che non riesce a far fronte al pagamento degli assegni disposti in favore dei figli in seguito alla separazione.

Per accedere al bonus padri separati è necessario dimostrare di aver un reddito inferiore o uguale a 8.174,00 euro in riferimento all’anno per il quale si richiede il sussidio e a decorrere dal mese di marzo 2020 e fino al 31 marzo 2022.

Il sussidio può essere chiesto per una durata minima di 90 giorni e massimo per un anno. In alternativa a tali requisiti, il bonus trova applicazione anche nel caso in cui il genitore obbligato dimostri una riduzione di almeno il 30% del reddito rispetto all’anno 2019, cioè prima della pandemia.

Il fondo previsto per il bonus padri separati è di 10 milioni di euro, è prevista l’erogazione di un importo massimo di 800 euro al mese per un anno, quindi il contributo totale che si può ricevere è di 9.600 euro. Il contributo spetta ai genitori di figli minorenni, oppure maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi che non abbiano però ricevuto l’assegno di mantenimento previsto per loro.

Attualmente non è ancora possibile inoltrare la domanda per ottenere il bonus padri separati, molto probabilmente occorrerà ancora qualche giorno per avere indicazioni. I fondi saranno erogati fino a esaurimento.