Stop alert codice della crisi di impresa: boccata d’ossigeno per le imprese

Il Codice della crisi di impresa è ormai entrato in pieno vigore e prevede diverse misure volte a evitare il fallimento attraverso la composizione negoziata della crisi. Le difficoltà economiche a cui purtroppo stanno andando incontro le imprese ha però determinato di fatto l’aprirsi di numerose procedure di crisi aziendale e proprio per questo già nel decreto aiuti Quater potrebbe esservi lo stop agli alert previsti dal Codice della crisi di impresa e inviati dal Fisco.

Cosa sono gli alert nel Codice della crisi di impresa?

La disciplina da poco entrata in vigore prevede che il Fisco, al verificarsi di insolvenze, inviti il contribuente a una composizione negoziata della crisi, cioè il Fisco dal mancato pagamento dei debiti erariali deduce che l’impresa abbia delle difficoltà, non sia sana e di conseguenza per evitare una procedura di fallimento successiva, segnala l’impresa stessa, le soglie attualmente previste sono:

  • doppia soglia: 5.000 euro di debito Iva con esposizione che supera il 10% dell’ammontare del volume d’affari. Implica che in nessun caso si effettua la segnalazione se il debito Iva è inferiore a 5.000 euro. Superata tale soglia, la segnalazione avviene se il rapporto tra volume d’affari e debito supera il 10%.
  • La seconda soglia riguarda il debito Iva superiore a 20.000 euro segnalato indipendentemente dal volume di affari.

Per una maggiore conoscenza della procedura, leggi: Segnalazione Iva per insolvenza: nuove soglie nel codice crisi di impresa

Nel decreto Aiuti Quater gli alert potrebbero cessare

Tali soglie sono però state ritenute troppo basse e proprio per questo tra le misure allo studio del nuovo Governo  rientranti nel decreto Aiuti Quater, che dovrebbe essere licenziato a breve, c’è lo stop agli alert dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo le imprese riuscirebbero ad avere maggiore spazio temporale per il rientro nei debiti. A ciò si aggiunge la possibile rottamazione quater con pace fiscale che potrebbe ulteriormente aiutare i contribuenti a rientrare nel debito fiscale e quindi anche ad evitare l’inizio di procedure di composizione negoziata con la nomina di un esperto indipendente e l’attivazione della procedura attraverso la piattaforma della camera di Commercio.

Nadia Pascale

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