Reddito di cittadinanza riammesso, chi ha i requisiti può rifare domanda

detrazioni figli a carico

Reddito di cittadinanza  riammesso per tutti coloro che dopo lo stop, hanno di nuovo i requisiti per richiederlo, ecco tutti i chiarimenti dell’INPS.

Reddito di cittadinanza riammesso, i chiarimenti dell’Inps

Dopo l‘addio al reddito di cittadinanza tanto amato dai nuclei più poveri, si precisa che la misura è rimasta in vigore se si hanno determinati requisiti. A spiegarlo è lo stesso INPS che riammette anche coloro che dopo il primo stop, hanno di nuovo i requisiti necessari per procedere al riconoscimento. Tuttavia per questi soggetti è obbligatorio presentare una nuova domanda. Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.

Sono esclusi dall’applicazione di tale limite:

  • i percettori dello stesso che prima della scadenza del periodo di sette mesi sono stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. La presa in carico deve essere comunicata all’INPS entro il 31 ottobre 2023 da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la piattaforma GEPI;
  • i nuclei familiari con persone con disabilità, come definite ai sensi del dpcm 159 del 2013, minorenni o persone con almeno 60 anni di età, fermo restando il limite di fruizione del beneficio entro il 31 dicembre 2023.

Reddito di cittadinanza riammesso, quali sono i requisiti richiesti

Il reddito di cittadinanza è riammesso per coloro che dopo lo stop hanno avuto dei cambiamenti in famiglia, per cui i requisiti richiesti sono presenti. Questo succede quando:

  • nel nucleo familiare nasce un bambino/a;
  • un componente compie 60 anni;
  • un membro della famiglia viene dichiarato disabile.

Una volta che si verifica uno di questi elementi occorre fare una nuova domanda. L’erogazione avverrà dal mese successivo alla presentazione della domanda. L’Inps fa ancora qualche precisazione. Qualora per le prestazioni del Reddito di cittadinanza in pagamento, per le quali sia prevista la prosecuzione oltre le sette mensilità, venga nel mentre verificata la perdita del requisito (ad esempio per variazione del nucleo, per decesso o per compimento della maggiore età di un componente), il nucleo familiare cesserà dalla fruizione del beneficio entro la settima mensilità o, se superata, dalla mensilità di fruizione in cui si è verificato l’evento.

Presentazioni dal primo gennaio 2024

A decorrere dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico, qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda di Assegno unico. Così si potrà percepire la prestazione con decorrenza 1° marzo 2024. Al riguardo,  la domanda può essere presentata entro il 30 giugno 2024, fatta salva la spettanza di tutti gli arretrati a partire dal 1° marzo. Un pò come è sempre successo per le regole generali sul reddito di cittadinanza.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1500 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.