Bonus psicologo 2024, le risorse finanziarie raddoppiano

Il bonus psicologo 2024 raddoppia le risorse finanziarie disponibili, con l’ok all’unanimità e un emendamento che riformula due modifiche da parte del Pd e Forza Italia.

Bonus psicologo 2024, raddoppiano i fondi

Il bonus psicologo è un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia in favore di persone in stato di ansia, stress e depressione che hanno bisogno di curarsi. Misura introdotta dal decreto legge 30 dicembre 2021, n.228 a fine del periodo legato alla pandemia da Covid-19 e dalla crisi economica. Un periodo, che ormai sembra un ricordo, ma che ho tenuto in mondo intero a casa per la paura dei contagi. Il cambio di vita, lo stare soli, la paura, ha senza alcun dubbio peggiorato la psiche di molte persone, ecco perché il bonus è stato introdotto, una misura che comunque sembra essere apprezzata.

Ebbene per quest’anno i fondi raddoppiano. Sono infatti stanziati 5 milioni di euro, che si sommano io 5 già previsti. Questa è la prima novità che riguarda questa misura, anche se ancora non sono state rese note le istruzioni per richiederlo. Ma probabilmente saranno le stesse previste negli scorsi anni.

Bonus psicologo 2024, chi può richiederlo

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha già firmato il decreto di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze per sbloccare il contributo. Come detto, inizialmente i fondi previsti per il 2023 erano 5 milioni di euro, ora raddoppiati. Per il 2024 sono stati stanziati 8 milioni. Il contributo è stabilito nell’importo massimo di 1.500 euro per persona. 

Il contributo è riconosciuto per un importo fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia e sarà erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo assegnato, in base ai seguenti limiti di ISEE:

    • in caso di ISEE inferiore a 15mila euro, l’importo del beneficio, di massimo 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro per ogni beneficiario;
    •  con ISEE compreso tra i 15mila e i 30mila euro, l’importo del beneficio, di massimo 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro per ogni beneficiario;
    • in caso di ISEE superiore a 30mila e non superiore a 50mila euro, l’importo del beneficio, di massimo 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro per ogni beneficiario;
    • sarà comunicato:
      • l’importo del contributo;
      • il codice univoco associato, da consegnare al professionista presso cui si tiene la sessione di psicoterapia.

Come richiedere il bonus

Le modalità di richiesta non sembrano essere cambiate. Infatti si chiede sempre all’INPS, con apposita procedura. Per accedere alla procedura è necessario disporre di uno di questi strumenti:

  • identità SPID (almeno di Livello 2);
  • CIE (Carta d’identità elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Al termine del periodo stabilito per la presentazione delle domande, saranno redatte le graduatorie regionali/provinciali per l’assegnazione del beneficio nei limiti di budget (tabella C allegata al d.l. 228/2021 – art. 5, comma 6, decreto interministeriale del 31 maggio 2022) che tengono conto:

  • del valore ISEE;
  • a parità di valore ISEE, dell’ordine di presentazione della domanda.

Infine si ricorda che il beneficio è riconosciuto una sola volta in favore del cittadino richiedente.

Imu 2023, quando spetta sconto al 75%?

L’Imposta municipale unica, o propria, meglio conosciuta come Imu ha come presupposto il possesso di fabbricati, esclusa la prima casa, terreni ed aree edificabili. Vi sono però dei casi in cui anche su immobili ulteriori rispetto alla prima casa si possono ottenere agevolazioni, riduzioni e sconti.

Spetta lo sconto al 75% dell’Imu nel caso in cui l’immobile sia locato con contratto a canone concordato. Ecco come funziona.

Sconto aliquota Imu al 75% per gli immobili locati con canone concordato

Scade il 18 dicembre 2023 (la scadenza ordinaria sarebbe il 16 dicembre ma si tratta di un sabato) il pagamento del saldo Imu, ma non tutti sono tenuti al versamento dell’imposta, infatti, vi sono agevolazioni e sconti applicabili in casi specifici.

L’art. 1, comma 760, della legge n. 160 del 2019 prevede a partire dal 2020 la possibilità di ottenere la riduzione di un quarto l’IMU calcolata sull’immobile oggetto di locazione con un contratto a canone concordato ai sensi della Legge n. 431/1998.
L’agevolazione opera per i contratti di locazione sottoscritti applicando le regole dell’articolo 2 comma 3 della L. 431/98 redatti in conformità degli accordi territoriali conclusi tra le associazioni rappresentative dei proprietari e dei conduttori. La durata minima non può essere inferiore a tre anni con una proroga di due anni, inoltre l’importo dovuto deve essere in linea con gli accordi citati.
Lo sconto in oggetto si applica anche anche ai contratti stipulati con studenti universitari ex art. 5 comma 2 della L. 431/98 con durata compresa tra 6 mesi e 3 anni.

Come ottenere lo sconto Imu al 75% per il contratto di affitto con canone concordato?

Lo sconto Imu previsto per gli immobili dati in locazione con contratto a canone concordato si applica in modo automatico, non occorre quindi una specifica dichiarazione.
Una volta verificata l’aliquota stabilita dal Comune per l’Imu, il contribuente che si trova nelle condizioni indicate dalla legge deve calcolare l’imposta dovuta riducendo l’aliquota al 75% (la misura del 75% non può essere oggetto di modificazione da parte del Comune). Si ottiene quindi uno sconto del 25%.

Nel caso concreto, se l’aliquota scelta dal Comune è 1,06, è necessario calcolare il 75% della stessa, cioè 0,795. la stessa deve essere applicata alla base imponibile IMU. La stessa si ottiene dalla rendita catastale rivalutata del 5% X moltiplicatore Imu che dipende dalla categoria catastale.

Leggi anche: Codici tributo Imu 2023 per il pagamento con modello F24

Dicembre 2023, tutte le scadenze fiscali e non solo

Dicembre 2023 è appena arrivato e tra i regali natalizi occorre pensare anche alle scadenze fiscali di fine anno, di seguito tutto quello che c’è da sapere.

Dicembre 2023, il mese più atteso dell’anno

Arriva il mese di Dicembre e con esso le tante attese festività natalizie. E poi i festeggiamenti di Capodanno, nella speranza ogni anno, che arrivi sempre buone notizie. Ma nel frattempo le scadenze fiscali non brindano con lo spumante, e quindi devono essere rispettate. E si inizia proprio dal primo del mese con il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati in data 01/11/2023 o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 01/11/2023.

Entro il 5 dicembre deve essere pagata anche la seconda rata della rottamazione quater.  La rottamazione-quater dei carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, consente ai contribuenti di versare solo l’importo del debito residuo. All’importo non sono aggiunti: sanzioni, interessi, compresi quelli di mora, e l’aggio. Mentre le multe stradali possono essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio

Dicembre 2023, altre date da tenere sotto controllo

L’Agenzia delle entrate evidenzia altre date importanti da considerare. Ad esempio il 18 dicembre sono previsti ben 46 versamenti. Entro questa data i sostituti di imposta devono versare le ritenute effettuate, in particolare su redditi da lavoro dipendente, su provvigioni, redditi da lavoro autonomo, ritenute alla fonte su redditi da capitale, contributi, premi di produttività.

Sempre il 18 dicembre  è prevista la liquidazione e versamento dell’Iva relativa al mese precedente. Anche l’Imu (imposta municipale unica) deve essere versata in tale data. Dunque i proprietari dovranno versare l’imposta con il classico modello F24. Sempre predisposto direttamente dal comune e recapitato al cittadino. L’Imu, come detto, può essere assolta in due rate, la prima entro il 16 giugno, la seconda, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, entro il 16 dicembre di ciascun anno sulla base della delibera di approvazione di aliquote. E per finire ci saranno anche gli split payment e i versamenti mensili per la tobin tax. 

Le scadenze di fine anno

Chiudiamo con le scadenze di fine anno. Il 20 dicembre c’è il versamento ritenute operate dai condomini sui corrispettivi pagati nel periodo giugno 2023 – novembre 2023 per prestazioni relative a contratti d’appalto, di opere o servizi effettuate nell’esercizio d’impresa il cui importo non abbia raggiunto la soglia di EUR 500,00 al 30 novembre 2023. Ed infine comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati di dettaglio relativi al canone TV addebitato, accreditato, riscosso e riversato nel mese precedente. Entro il 27 dicembre non dimenticare il versamento dell’acconto IVA relativo all’anno 2023.