Auto nel fiume, muore bimbo di 4 anni

Tragedia questa mattina a Villadose, in provincia di Rovigo. Un’auto guidata da una donna è finita nel fiume Adigetto e il figlio di 4 anni che viaggiava con lei nella vettura è morto annegato.

L’incidente è avvenuto intorno alle 8.30 quando la Fiat Punto guidata da Elena Parise, per cause ancora da chiarire, è finita nel fiume in un tratto di strada non protetto dal guard rail. L’auto si è completamente inabissata, la donna è riuscita a sgusciare fuori dall’abitacolo mentre il figlio, il piccolo Filippo, è rimasto intrappolato.

Solo dopo parecchio tempo i vigili del fuoco sono riusciti a estrarre il veicolo dalle acque e i soccorritori hanno prontamente praticato un massaggio cardiaco al piccolo, ormai esanime, ma senza esito: il bimbo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale.

Affitti ribassati per i negozianti padovani

In tempi di crisi, a pesare sono anche, se non soprattutto, gli affitti che i negozianti delle vie del centro storico devono sostenere.
Ciò che, prima che questo periodo difficile cominciasse, sembrava abbordabile, ora non lo è più e pesa pesantemente nelle tasche dei commercianti.

Per questo movito, è successo che a Padova, già dalla primavera scorsa, era partita un’iniziativa chiamata “Caro affitti in centro storico” con l’obiettivo di sgonfiare le cifre dei contratti di locazione dei negozi più centrali.

L’idea è stata lanciata da Ascom Confcommercio della città veneta, per andare incontro ai commercianti, messi in ginocchio da una crisi che non accenna a calare.

Patrizio Bertin, vicepresidente provinciale Ascom, nonché referente per il centro storico cittadino, ha spiegato così l’iniziativa: “L’idea è partita da una semplice constatazione susseguente alle numerose richieste di aiuto che pervenivano (e pervengono) in associazione: tanti negozi non ce la facevano (e non ce la fanno) più a pagare i canoni mensili. Per cui: o si riusciva (e si riesce) a rimodulare il valore del canone ottenendo dal proprietario uno sconto o quel negozio era (ed è) destinato a chiudere”.

Da quella che sembrava una semplice provocazione, destinata a fare rumore ma niente di più, è arrivato, lo scorso giugno, la notizia del primo contratto ribassato.
E da quel primo episodio, ora sono molti gli esercizi che possono usufruire di uno sconto che, se nella maggior parte dei casi raggiunge il 20%, in alcuni arriva anche al 40.

Qualcosa di buono, dunque, c’è, anche se la rimodulazione degli affitti altro non è che l’ulteriore prova che la crisi è ancora concretamente presente.

Anche se esiste uno zoccolo duro di proprietari di immobili che non demordono e rifiutano le richieste di Ascom, convinti che “bene o male, presto o tardi, qualcuno che decide di sborsare il canone richiesto si troverà”.

Vera MORETTI

Taglia un albero, gli cade in testa: morto

Un 38enne di Lamon, Paolo Tollardo, è morto nei giorni scorsi schiacciato dall’albero che stava tagliando. Il fatto si è verificato in un bosco a Zavena di Lamon, in provincia di Belluno.

L’uomo stava tagliando l’albero con una sega elettrica, quando il pesante tronco gli è crollato addosso, uccidendolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Lamon; viste le condizioni dell’uomo, è stato chiamato anche l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, inviato dal 118 dopo aver ricevuto la telefonata dai familiari. Inutile comunque l’arrivo del velivolo, l’uomo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate.

Le imprese venete volano in Canada

Alle imprese venete viene offerta la possibilità di farsi conoscere al di fuori delle mura domestiche, e precisamente oltreoceano, nel lontano Canada.

Veneto Promozione, infatti, organizza, nell’ambito del Programma Promozionale 2012, una Missione Economica in Canada che toccherà la città di Toronto e la Greater Toronto Area.

Questa “spedizione” interesserà alcuni settori lavorativi, quali:

  • Tecnologie per l’ambiente;
  • Energie, energie rinnovabili;
  • Green building e costruzioni in generale;
  • Infrastrutture;
  • Meccanica.

Si tratta sicuramente di una grande opportunità per le aziende venete, che potranno così intraprendere rapporti di collaborazione economica e produttiva con partner locali selezionati.
La selezione delle imprese partecipanti verrà fatta sulla base di una verifica preventiva del rapporto prodotto/mercato canadese.
Gli incontri d’affari avverranno nelle città di Toronto, Vaughan ed Hamilton.

Le imprese interessate devono inviare entro mercoledi’ 23 gennaio 2013 il company profile a Veneto Promozione all’indirizzo mail: info@venetopromozione.it o a mezzo fax al numero: 041 2526210.

Vera MORETTI

Treviso: morto in casa, lo trovano dopo 3 giorni

Tragico inizio d’anno a Vittorio Veneto. Walter Lavina, un 38enne che abitava in una frazione del paese, è stato trovato morto nella sua abitazione domenica scorsa, dopo che per 3 giorni i parenti e l’istituto scolastico dove lavorava avevano cercato invano di contattarlo.

L’ultima volta che l’uomo era stato visto vivo era il 3 gennaio, quando si era recato con uno zio a fare la spesa. Dopo, il silenzio. Lavina, che viveva solo, non rispondeva alle chiamate dei parenti e dei colleghi. Domenica, quindi, lo zio ha chiamato le forze dell’ordine che hanno forzato la porta dell’appartamento dell’uomo, facendo la macabra scoperta.

Lavina, il cui corpo giaceva sul divano, sarebbe morto per cause naturali: l’uomo soffriva infatti da tempo di patologie che ne avevano progressivamente minato la salute.

In Veneto un bando per le pmi femminili

In Veneto è stato pubblicato un bando che favorisce la costituzione di imprese, individuali, società o cooperative, in prevalenza a partecipazione femminile.

A beneficiarne sono, quindi, le pmi femminili che abbiano sede operativa all’interno della regione e che appartengano ad uno dei seguenti settori di attività:

  • Attività manifatturiere
  • Costruzioni
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio
  • Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
  • Servizi di informazione e comunicazione
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche
  • Noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
  • Altre attività di servizi.

Le pmi a prevalente partecipazione femminile possono essere:

  • imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
  • società anche di tipo cooperativo i cui soci ed organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il cinquantuno per cento di proprietà di donne.

Tali requisiti devono rimanere invariati per almeno cinque anni a partire dalla data del decreto di concessione del contributo.

Gli interventi finanziabili riguardano:

  • macchinari, hardware, dispositivi elettronici, arredo, beni strumentali e relative spese di trasporto e di installazione, strettamente inerenti all’attività produttiva;
  • impianti generali: idrico-sanitario, riscaldamento, condizionamento, elettrico;
  • opere edili relative ad interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, entro il limite massimo del 50% dell’intero investimento;
  • progettazione e direzione lavori, nel limite massimo del 7% dell’investimento;
  • mezzi di trasporto ad uso interno o esterno, ad esclusivo uso aziendale;
  • brevetti e licenze d’uso;
  • acquisto di software ed eventuale relativo addestramento per l’utilizzo dello stesso;
  • atti notarili di costituzione di società.

Le spese non ammissibili sono quelle relative a:

  • ottenimento della licenza commerciale in qualsiasi modalità acquisita;
  • contributi di costruzione;
  • interessi e altri oneri finanziari;
  • aggi (oneri esattoriali o di riscossione);
  • perdite su cambio di valuta;
  • ammende, penali e spese per controversie legali;
  • spese già coperte da altre agevolazioni pubbliche;
  • divulgazione e pubblicizzazione derivanti da obbligo di bando;
  • forfettarie;
  • IVA;
  • operazioni di locazione finanziaria (leasing);
  • gestione finanziaria corrente e acquisto di materiali di consumo;
  • costi generali relativi all’impresa (canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, prestazioni professionali amministrativo-contabili, etc.);
  • spese di avviamento;
  • beni realizzati in economia;
  • beni non strettamente funzionali e indispensabili alle attività d’impresa;
  • franchising.

Il finanziamento riguarda le spese sostenute a partire da luglio 2011, purché il progetto venga approvato e l’agevolazione, a fondo perduto, arriva a coprire il 50% delle spese totali.
L’agevolazione è concessa nel limite massimo di euro 75.000 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari o superiore ad euro 150.000; nel limite minimo di euro 10.000 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari ad euro 20.000.

La domanda di ammissione al contributo, deve essere inoltrata a partire dalle ore 10 del 4 febbraio 2013, tramite posta elettronica certificata (PEC) della Regione Veneto all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it oppure attraverso posta raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo:

Regione del Veneto
Protocollo Generale
Via Dorsoduro, 3494/A
30123 Venezia

Vera MORETTI

Rovigo, carabiniere si spara in casa: morto

Di nuovo una tragedia colpisce i Carabinieri in provincia di Rovigo. Dopo che nell’ottobre scorso il comandante della caserma di Porto Viro si era ucciso dopo aver freddato la moglie e un appuntato, sabato scorso il vicecomandante della stazione di Lendinara si è tolto la vita nella sua casa di Piacenza d’Adige, in provincia di Padova.

Il militare, Massimiliano Guerra, 39 anni, si è ucciso nel pomeriggio con un colpo di pistola. Ancora oscuri i motivi del gesto, che potrebbero essere collegati a un litigio che Guerra aveva avuto con la sua compagna, pare per motivi di gelosia. Proprio la compagna ha trovato il corpo senza vita dell’ufficiale per poi dare l’allarme, anche se ormai non c’era nulla da fare.

Finanziamenti per le imprese vitivinicole venete

Le imprese agricole del Veneto possono presentare le domande per la richiesta di contributi relativi ad investimenti realizzati al fine di potenziare il settore vitivinicolo.

In particolare, il bando è rivolto alle piccole, medie ed intermedie imprese che operano nel settore della produzione, affinamento e/o confezionamento di prodotti vitivinicoli.
Il bando permetterà l’accesso ai contributi sia alle aziende agricole che alle imprese di trasformazione.

Per quanto riguarda gli investimenti nelle aziende agricole vitivinicole, i beneficiari devono avere alcuni requisiti fondamentali:

  • qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) come definito dalla normativa nazionale e regionale. In alternativa, essere imprenditore agricolo iscritto alla gestione previdenziale agricola INPS in qualità di Coltivatore Diretto;
  • possedere sufficiente capacità professionale derivante, alternativamente, da possesso di titolo di studio attinente il settore agrario, forestale o veterinario, quali lauree, diplomi universitari, diploma di istituto tecnico o professionale a carattere agrario; frequenza in Veneto di apposito corso di formazione, di almeno 150 ore, riconosciuto dalla Regione ai fini del primo insediamento; svolgimento di attività agricola come capo azienda o coadiuvante familiare o lavoratore agricolo per almeno un triennio in data antecedente alla presentazione della domanda;
  • avere età inferiore a 65 anni.

Gli interventi possibili sono:

  • acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi finalizzati a gestione aziendale; controllo degli impianti tecnologici finalizzati alla trasformazione, stoccaggio e movimentazione del prodotto; sviluppo di reti di informazione e comunicazione; commercializzazione delle produzioni.
  • acquisto di botti in legno ivi comprese le barriques per l’affinamento dei vini di qualità (DOC e DOCG);
  • acquisto attrezzature di laboratorio per l’analisi chimico – fisica delle uve, dei mosti e dei vini finalizzate al campionamento, controllo e miglioramento dei parametri qualitativi delle produzioni;
  • allestimento punti vendita al dettaglio aziendali ed extra-aziendali: acquisto di attrezzature e elementi di arredo per la realizzazione di punti vendita al dettaglio, esposizione e degustazione prodotti vitivinicoli;
  • acquisto di attrezzature specialistiche per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli atte a svolgere le operazioni di pigiatura/ diraspatura, pressatura, filtrazione/centrifugazione/flottazione, concentrazione/arricchimento, stabilizzazione, refrigerazione, trasporto materie prime, dosaggio di elementi (O2, SO2, ecc), imbottigliamento, confezionamento, automazione magazzino, appassimento uve.

Le spese ammissibili riguardano:

  • investimenti materiali: acquisto di macchine e attrezzature nuove;
  • investimenti immateriali: costi di consulenza economica e finanziaria, relativi all’investimento ammesso, fino al 2% di quest’ultimo e con un massimo di 1000 euro.

Ad essere finanziato è il 40% della spesa totale, per un importo massimo pari a 200.000 di euro per soggetto giuridico beneficiario, mentre quello minimo è fissato in 25.000 euro.

Relativamente alle azioni di trasformazione e commercializzazione, beneficiari sono le imprese che svolgono sia la fase di trasformazione che di commercializzazione.
Le imprese produttrici di uve possono accedere al bando qualora quelle provenienti dalla propria azienda rappresentino un quantitativo non prevalente (inferiore al 50%) della produzione oggetto di trasformazione.

E’ prevista l’erogazione di un aiuto agli investimenti, corrisposto sotto forma di contributo in conto capitale, in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e di raggiungimento di una maggiore competitività, riguardanti la produzione e la commercializzazione dei prodotti.

Sono ammissibili i seguenti interventi:

  • acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi finalizzati a gestione aziendale; controllo degli impianti tecnologici finalizzati alla trasformazione, stoccaggio e movimentazione del prodotto; sviluppo di reti di informazione e comunicazione; commercializzazione delle produzioni;
  • acquisto di botti in legno ivi comprese le barriques per l’affinamento dei vini di qualità (DOC e DOCG);
  • acquisto attrezzature di laboratorio per l’analisi chimico – fisica delle uve, dei mosti e dei vini finalizzate al campionamento, controllo e miglioramento dei parametri qualitativi delle produzioni;
  • allestimento punti vendita al dettaglio aziendali ed extra-aziendali: acquisto di attrezzature e elementi di arredo per la realizzazione di punti vendita al dettaglio, esposizione e degustazione prodotti vitivinicoli;
  • acquisto attrezzature per trasformazione e commercializzazione prodotti vitivinicoli atte a svolgere le seguenti operazioni pigiatura/ diraspatura, pressatura, filtrazione/centrifugazione/flottazione, concentrazione/arricchimento, stabilizzazione, refrigerazione, trasporto materie prime, dosaggio di elementi (O2, SO2, ecc), imbottigliamento, confezionamento, automazione magazzino, appassimento uve.

In questo caso, ad essere finanziato è il 30% della spesa totale, per un importo massimo di 500.000 di euro per soggetto giuridico beneficiario, mentre quello minimo è fissato in 50.000 euro.

Le istanze di aiuto agli investimenti devono essere presentate agli Sportelli Unici Agricoli dell’Agenzia Veneta Pagamenti in Agricoltura, competenti per territorio, entro l’11 febbraio 2013.

Vera MORETTI

Bando per le pmi padovane finanziato da Unicredit Banca

E’ stata sottoscritta una convenzione tra la Camera di Commercio di Padova e Unicredit Banca con la quale viene messo a disposizione un fondo rotativo di € 5.000.000 destinato a fornire a costo zero la provvista alla Banca che dovrà gestire su tutto il territorio provinciale finanziamenti a micro e piccole imprese padovane, che siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale, a fronte di crediti scaduti vantati nei confronti di Comuni italiani soggetti al Patto di stabilità.

E’ possibile partecipare al bando fino al 31 dicembre 2013, ma è facoltà della Camera di Commercio decretare con provvedimento dirigenziale la chiusura anticipata del bando in caso di esaurimento dei fondi a disposizione.
Ad accedere al fondo sono le micro e piccole imprese che abbiano meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro e che:

  • non siano in stato di liquidazione e che non siano sottoposte ad alcuna procedura concorsuale;
  • abbiano sede legale e/o operativa nella provincia di Padova;
  • abbiano crediti scaduti vantati nei confronti dei Comuni italiani soggetti al Patto di stabilità;
  • siano iscritte al Registro delle Imprese di Padova ed in regola con il pagamento del diritto annuale camerale.

Le domande vanno presentate compilando la modulistica che si trova al link della Camera di Commercio di Padova e consegnate alle filiali di Unicredit Banca della provincia di Padova.

Condizioni del Fondo:

  • Finanziamento con unica rata alla scadenza
  • Durata 12 mesi
  • Rimborso in unica soluzione
  • Importo non superiore a € 40.000 per ogni singola impresa
  • Tasso zero e nessuna spesa di istruttoria
  • Nessuna penale, onere o spesa per estinzione anticipata.

Per un’eventuale richiesta di importo superiore a € 40.000, Unicredit Banca, in aggiunta al Fondo promosso dalla Camera di Commercio, si impegna a mettere a disposizione per le medesime finalità propri fondi aggiuntivi destinati all’erogazione alle imprese beneficiarie del Fondo di finanziamenti per lo smobilizzo della quota parte dei crediti eccedenti la soglia di € 40.000.

Le condizioni applicate a tali finanziamenti sono le seguenti:

  • Durata: 12 mesi, ferma l’estinzione anticipata in caso di pagamento da parte del Comune
  • Tasso: Euribor 12 mesi + spread 3,5% fisso per tutte le classi di rating
  • Commissioni/Spese:Nessuna spesa di istruttoria
  • Estinzione anticipata: zero
  • Rata unica alla scadenza (bullet) dei 12 mesi

Vera MORETTI

Pecora seviziata ritrovata sul ciglio della strada

 

E’ stata ritrovata senza vita lungo il ciglio di via Madonnetta, la strada che conduce a Bidasio, frazione del comune di Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso. L’animale era stato probabilmente seviziato prima di essere ucciso e abbandonato.

A ritrovare la pecorella smarrita è stata una volontaria dell’Oipa, che ha immediatamente avvertito i carabinieri di Nervesa e sporto denuncia, attraverso l’Organizzazione Internazionale Protezione animali contro ignoti.

All’ovino infatti era stato tagliato un orecchio, dove si trovava l’orecchino di appartenenza all’allevamento, probabilmente per non permetterne l’identificazione e tosato gran parte del pelo. Si ipotizza infatti che la pecora possa essere stata rubata da qualcuno, forse per prenderne la lana, e poi abbandonata morente.