Imprenditoria femminile: il terziario è sempre più rosa

Stando ai dati elaborati dall’ “Osservatorio sull’evoluzione dell’imprenditoria femminile nel terziario nel 2011” tenuto dal Gruppo Terziario Donna Confcommercio e il Censis. Grazie alle donne il terziario e altri settori importanti dell’economia crescono dello 0,4%. Il 67,3% delle imprenditrici guida un’impresa del terziario, il 19,8% sceglie l’agricoltura e il 12,8 l’industria. In particolare sono il terziaro e il commerco i settori che attirano maggiormente le donne con un 46% di imprenditrici attive. La percentuale di donne a capo di un’impresa tra i 30 e 49 anni è il 52,8%. Crescono del 6,5% le imprenditrici di nazionalità straniera che nel terziario rappresentano l’8,2% del totale nel particolare il 16% delle straniere è di nazionalità cinese.

Per quanto riguarda il titlo di studio il 24% delle donne imprenditrici è laureata. In prima posizione per numero di donne imprenditrici troviamo la Valle d’Aosta (43,3%. sul totale). Il 31% delle imprenditrici del terziario si concentra al Sud. Marilù Galdieri, Presidente Nazionale di Terziario Donna-Confcommercio commenta: “ancora una volta i dati sulle imprese femminili confermano la capacità delle donne di interpretare un modo di fare impresa che, prendendo in considerazione la fase acuta della crisi, si è dimostrato sano e vitale. I dati sull’età ed il livello di scolarizzazione delle imprenditrici vanno invece letti sotto due diversi aspetti: la riluttanza delle giovani generazioni a mettersi in gioco, aspetto che desta qualche preoccupazione, ma anche la maggiore consapevolezza, determinazione e professionalità della scelta di fare impresa“.

Mirko Zago

Apprendistato: per rilanciarlo nuovi regolamenti e nuovo “look”

L’apprendistato si rifà il make up per rilanciarsi. Dopo la sigla delle linee guida, avvenuta il 17 ottobre 2010, lo schema di Testo Unico, approvato lo scorso 5 maggio dal Consiglio dei ministri, cerca un riordino della materia per rilanciare questo istituto. L’ultima modifica risale al 2003 con la Legge Biagi, che non ha avuto però il successo sperato, lasciando l’apprendistato in penombra e scarsamente usato.

L’impianto attuale rimarrà: apprendistato per la qualifica professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato di alta formazione e ricerca ma verranno eliminate alcune limitazioni e ostacoli. Si vuole dare maggiore libertà per quanto riguarda la gestione della formazione, che si vuole semplificare, con piani formativi dati alla luce anche a livello aziendale (coadiuvati dai sindacati).

In secondo luogo l’apprendistato potrà anche essere utilizzato per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche e per esperienze professionali. Verranno anche introdotte sanzioni per inadempienze formali oltre che per la mancata formazione (già previsto). Se invece, in sede di attività di vigilanza, vengono riscontrate irregolarità sulla formazione, durante il percorso di apprendistato, gli organi ispettivi del ministero del Lavoro potranno diffidare il datore di lavoro ad adempiere.

Mirko Zago

Export: Veneto tocca il 16% nel 2010

Ancora una volta il made in Italy vince sui mercati esteri. In particolare la situazione è ottima per la regione Veneto che nel 2010 ha raggiunto quota 44 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto a 2009. Giuseppe Sbalchiero, presidente della Confartigianato del Veneto, ha commentato: ”il tessuto imprenditoriale italiano dimostra ancora una volta di essere la parte sana del Paese e, guardando al mondo, si da la scossa da solo. E’ quasi incredibile cosa riusciamo a fare nonostante l’assenza di politiche di sviluppo concrete ed i continui ostacoli che ci vengono messi sulla strada ultimo, in ordine temporale, il Sistri”.

Stando alla rilevazione condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato, lo scorso anno in Italia sono stati esportati prodotti manifatturieri per un valore di 332.240 milioni di euro, con un aumento del 15,7% rispetto al 2009. Il 56,9% dei nostri prodotti ha raggiunto i mercati dell’Unione Europea, dove le vendite hanno fatto registrate una crescita del 14,9%, e il restante 43,1% stato venduto nel resto del mondo, con un aumento del 16,7% rispetto al 2009. Tra le regioni più esportatrici spiccano oltre al Veneto Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.

Federalberghi: cresce il turismo alberghiero

Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione su un campione di 1.295 imprese ricettive ha affermato: “L’andamento del turismo alberghiero italiano ha registrato da gennaio ad aprile di quest’anno (rispetto allo stesso periodo del 2010) il primo vero segnale di ripresa che da oltre due anni attendevamo; Per un risultato complessivo -sottolinea il Presidente degli albergatori italiani- che porta il quadrimestre a toccare un +2% di presenze tra italiani e stranieri rispetto al primo quadrimestre del 2010“.

Dopo un +3,3% di presenze a gennaio si è registrata una battuta d’arresto di febbraio (-4,4%) seguita dalla ripartenza a marzo (+1,6%), fino a giungere ad aprile (+5,7%) con un deciso rialzo, guidato per la gran parte dalla componente straniera che riconosce nel mercato italiano una meta ambita e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Anche sul fronte dell’occupazione la situazione sembra positiva con robusta crescita del 3,5%  dei lavoratori a tempo determinato. “L’auspicio -conclude Bocca- è che tali numeri raccontino di una reale ripartenza dell’economia turistica nazionale, di cui non solo il settore ma l’intero Paese non può fare a meno, mentre tranquillamente a meno il settore vorrebbe fare dell’imposta di soggiorno della quale, peraltro, al momento, non vi è neppure la minima traccia del regolamento attuativo“.

Periodo d’oro per l’export italiano: +21% nel primo bimestre

Vola l’export italiano. Nel 2010 i prodotti manifatturieri made in Italy nei mercati stranieri hanno totalizzato un valore di 332.240 milioni di euro con un aumento del 15,7% rispetto al 2009. Nel dettaglio il 56,9% dei nostri prodotti ha raggiunto i mercati dell’Unione Europea con un aumento pari al 14,9%, e il restante 43,1% è stato venduto nel resto del mondo, con un aumento del 16,7% rispetto al 2009.

Tra i mercati migliori per l’Italia troviamo Turchia, Cina, India, Russia e Stati Uniti. E’ la Lombardia  a detenere il primo posto per export con una esportazione pari a 91.546 milioni di euro (il 28,4% del totale). Segue il Veneto con 44.264 milioni di export (13,7% del totale Italia), vale a dire tre volte più delle esportazioni realizzate lo scorso anno dalla Grecia. Al terzo posto troviamo invece l’Emilia Romagna con 41.136 milioni di euro (12,8%). A seguire Piemonte e Toscana. Complessivamente queste 5 regioni hanno coperto  il73,4% delle esportazioni italiane nel 2010.

Recuperano anche le Regioni del Sud: la Sardegna ha fatto registrare un aumento del 58,6% dell’export di prodotti manifatturieri e la Sicilia ha visto una crescita del 48%, seguita dal Lazio con +27,4%. A livello provinciale spicca Milano che ha portato sui mercati esteri il 10,4% del totale dei beni esportati dall’Italia nel 2010 (33.030 milioni di euro di valore). Al secondo posto Torino con 16.182 milioni di euro (5,1% del totale), al terzo posto Vicenza che con 12.838 milioni di euro.

Tra i nostri migliori ‘clienti’ spicca la Turchia, dove a febbraio 2011 le vendite dei prodotti made in Italy sono aumentate del 41,4% rispetto a febbraio 2010, i Paesi del Sud Est asiatico (+36,8%), la Cina (+35,5%), la Russia (+31%), la Germania (+24,1%). Cali netti si sono invece registrati nel Nord Africa, in seguito ai recenti scontri. In generale nel primo bimestre 2011 si è registrata una crescita del 21,2% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo del 2010

M.Z.

Centri estetici: nuove regole per gli apparecchi utilizzati dai professionisti

Il Governo ha dato il via libera in questi giorni alla pubblicazione del Decreto interministeriale che regolamenta gli apparecchi elettromeccanici utilizzati nell’attività di estetista, in attuazione della legge 4 gennaio 1990 n°1, che disciplina l’attività del settore, che comprende circa 30 mila imprese.

Professionisti, utenti e produttori saranno informati in modo più sicuro su quali strumentazioni sono usate nei centri estetici, conoscendo anche dati tecnici, modalità di impiego e cautela nell’utilizzo di ciascun apparecchio. Il decreto è in lavorazione dal 1990 e finalmente dopo 21 anni Confartigianato e CNA, che hanno collaborato alla sua stesura, sono felici di annunciare la sua entrata in vigore.

Anna Parpagiolla, Presidente nazionale di Confartigianato Estetica e Brigida Stomaci, Presidente nazionale degli estetisti CNA aggiungono: “per chiarire e meglio illustrare quanto previsto dal provvedimento, Confartigianato e CNA hanno elaborato le ‘Linee guida per l’acquisto e l’utilizzo informato delle apparecchiature’. Tale strumento, oltre a rappresentare una guida per gli operatori, sarà proposto alle aziende produttrici di apparecchiature nell’ambito di un incontro che si svolgerà il prossimo 6 giugno a Milano, al fine di instaurare tutte le più opportune sinergie nell’ottica della collaborazione e della trasparenza tra il mondo dell’estetica e quello della produzione, nel comune obiettivo della sicurezza dell’utente. Le Associazioni esprimono infine l’auspicio – concludono – che venga istituita al più presto in sede ministeriale la prevista Commissione tecnica per l’esame e la definizione dei nuovi apparecchi utilizzabili nei centri estetici e benessere“.

Mirko Zago

Mezzogiorno: Ecco la situazione delle Pmi secondo Confapi

Sono stati presentati recentemente i dati relativi alla quindicesima edizione dell’Indagine Congiunturale Unicredit Confapi I semestre 2011 del mezzogiorno d’Italia. Il campione preso in esame è di 3200 imprese manifatturiere del sistema Confapi. Dall’indagine emerge che le imprese in territorio nazionale sono concentrate per il 65,6% nel nord.

La situazione in generale sembra migliorare rispetto alle precedenti rilevazioni: i saldi relativi a produzione (+8,45%), ordini (+5,77%) e fatturato (2,99%) a livello nazionale tornano in territorio positivo. Era dal I semestre 2008 che non si verificano dei saldi positivi. Il livello di ordini extra UE si attesta al +15,21%, quello del fatturato extra UE al +20,37%. Sembra essere in particolare il centro a rappresentare l’andamento migliore seguito dal Nord-Est.

Il mezzogiorno presenta una produzione prossima allo zero, molto meglio rispetto alla precedente rilevazione che vedeva una cifra negativa (-28% circa) con un andamento negativo degli ordini (-1,49%) e del fatturato interno (-14,55%). Le aspettative per il Mezzogiorno sembrano dunque positive: da -27,3% della precedente rilevazione all’8%. Anche il saldo relativo all’occupazione pur essendo pari allo zero è migliore di altre parti d’Italia in cui è negativo. Seguono il Centro (6,1% da -10,5%) e il Nord Ovest (2,6% da -7,2%), mentre il saldo del Nord Est (1,3%) non si discosta rispetto alla scorsa indagine (1,5%).

L’11,54% del campione delle imprese del Sud ha effettuato investimenti, soprattutto in impianti e macchinari (17,99 %). Impianti e macchinari trionfano anche a livello nazionale: sono al primo posto per il 22,30% degli intervistati. Il Mezzogiorno investe più del resto d’Italia in immobili, ma risulta all’ultimo posto negli investimenti in ricerca e sviluppo Sul fronte occupazione il dato peggiore è quello del Sud che registra un –14%. Il dato a livello nazionale è del –6,4%. Permangono difficoltà per le concessioni del credito.

Mirko Zago

Camera di Commercio di Palermo: Roberto Helg rieletto presidente all’unanimità

Roberto Helg è stato rieletto all’unanimità Presidente della Camera di Commercio di Palermo, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, dopo l’insediamento del nuovo Consiglio Camerale. Helg ha commentato così la sua rielezione: “Giudico questa mia conferma una vostra piena condivisione di quanto fatto in questi ultimi 5 anni Io interpreto il mio ruolo come quello di un coordinatore di una squadra che lavora bene e che, ancora una volta, dovrà assumersi l’impegno dell’assoluta indipendenza di questa Camera di Commercio dalla politica per lavorare solo a servizio delle imprese e dello sviluppo del territorio“.

A conferma dell’ottimo lavoro compiuto da Helg, il commento dell’assessore Venturi: “Credo che Helg sia il migliore Presidente che ci possa essere per la Camera di Commercio di Palermo e ha già dato una svolta 5 anni fa, è un presidente innovativo. Le camere hanno, come già è stato sottolineato, un ruolo fondamentale nel territorio e possono fare veramente tanto in tema di marketing territoriale“.

Fipe in accordo con il ministro Fazio sulla sicurezza alimentare

In occasione della tavola rotonda “Sicurezza alimentare nei consumi fuori casa: nuovi stili, nuove regole. Additivi, allergeni, sanificazione, valori nutrizionali e qualità”, organizzata a Tuttofood in Fiera Milano, la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) ha dichiarato la piena sintonia con il ministro Fazio sul tema della sicurezza alimentare.

E’ stato il ministro stesso  a spiegare quanto sia importante ribaltare alcuni concetti nell’immaginario collettivo relativi per esempio alle procedure di congelazione dei cibi in grado di garantire l’abbattimento di batteri soprattutto quando le pietanze vengono consumate crude. Fazio ha inoltre assicurato che il livello di guardia in Italia è sempre molto elevato e i controlli molto serrati per garantire la maggior sicurezza possibile ai consumatori.

Lino Enrico Stoppani, presidente della federazione italiana pubblici esercizi ha sottolineato: “Secondo Fipe l’alcol è un alimento delicato Secondo Fipe l’alcol è un alimento delicato. In fiera si sono potuti assaggiare piatti tipici dell’alta tradizione italiana e discutere dell’importanza della buona cucina. A chiudere la quattro giorni di esposizione è stato per Fipe il convegno organizzato sui temi economici. Esponenti del sistema creditizio si sono confrontati su “Le banche e la filiera dell’alimentazione: amici o nemici?” e hanno sviscerato le problematiche di produttori, distributori ed esercenti.

M.Z.

Torino: colpo grosso grazie al Giro d’Italia e adunata degli Alpini

Nell’ultimo fine settimana Torino ha vissuto un incremento economico grazie al turismo molto importante. Gli eventi che hanno segnato la svolta sono stati il passaggio del Giro d’Italia e l’Adunata nazionale degli Alpini. Secondo la ricerca condotta da Ascom, se il turismo ha visto segno positivo, meno bene sono andati i negozi del centro e la ristorazione di lusso.

Tra i turisti stranieri si sono visti diversi francesi, tedeschi e russi che si sono concessi spese pari circa al weekend relativo ai festeggiamenti del 150esimo dell’Unità d’Italia. Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom ha commentato: “Rispetto al primo monitoraggio compiuto all’inizio delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia quello che balza all’occhio è un clima decisamente più positivo, segnato da una maggiore fiducia da parte del tessuto economico cittadino. Anche perchè il business commerciale non ha riguardato solo il centro della città, come invece era accaduto per il 17 marzo“.