Franchising Point, si rafforza la rete in Lombardia

Il franchising prende vigore in Lombardia. Si è infatti rafforzata e aggiornata la rete territoriale dei Franchising Point nelle sedi di Confesercenti della regione, per avvicinare sempre più imprenditori al franchising con l’incontro formativo tenutosi nei giorni scorsi nella sede regionale di Confesercenti a Milano.

Rafforzare e aggiornare la rete di Franchising Point per avvicinare sempre più imprenditori al franchising, una delle poche formule commerciali che hanno mostrato di saper resistere alla crisi, è infatti lo scopo del percorso formativo dedicato da Federfranchising-Confesercenti agli Sportelli territoriali per il franchising.

I Franchising Point forniscono infatti informazioni sui diversi aspetti necessari per mettersi in proprio: dagli obblighi di Legge alla contrattualistica, dalla formazione all’accesso al credito e alle relative garanzie sui finanziamenti.

I Franchising Point sono anche un luogo dove incontrare esperti e ricevere indicazioni per avviare una nuova attività o sviluppare un’attività già avviata.

All’incontro di Milano, al quale hanno partecipato dirigenti e responsabili delle sedi di Confesercenti Lombardia, erano presenti i franchisor interessati ad aprire nuovi punti vendita in franchising nella Regione: Bonifazi (servizi immobiliari), Cibiamo (ristorazione), Il Maialino di Giò (ristorazione), Kid&us (scuole di lingue per bambini e ragazzi), MyRoom Network (strutture ricettive), Technogarage (servizi tecnologici) e Mr VRoom (compravendita auto usata).

Ami le ceramiche artistiche? Ecco il franchising Keramikando

Avviare un franchising di prodotti ad alto tasso di artigianalità? Può essere una chiave di business di successo, specialmente in un periodo in cui i prodotti artigiani sono sempre più spesso in cima alla lista dei desideri delle persone.

In questa direzione va un franchising di ceramiche artigianali come quello proposto da Keramikando, già forte di una buona esperienza di e-commerce che ora mira a portare anche in punti vendita in franchising.

Secondo quanto comunica l’azienda, “la società intende realizzare una rete di negozi, dal marchio Keramikando, per la vendita di articoli da decorazione, regalo, arredo di interni ed esterni, monili, accessori, oggettistica sacra, selezionando pezzi unici di elevata manifattura, realizzati a mano da maestri del settore”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: da 30 a 70 mq

Bacino d’utenza: da 500mila a 1 milione e 500mila abitanti

Investimento iniziale: almeno 25mila euro

Fatturato medio annuo: almeno 80mila euro

Fee d’ingresso: 25mila euro

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 4 anni

Per maggiori informazioni http://www.keramikando.it/

La ripresa sorride al franchising

Ottimismo da parte di Confimprese nel leggere i segnali di ripresa dell’occupazione che arrivano dall’Istat e dal ministero del Lavoro, anche per quanto riguarda il settore del franchising.

Avevamo previsto già da tempo la ripresa occupazionale segnalata dai dati Istat – ha commentato Mario Resca, presidente di Confimprese, – in particolare nel settore del franchising e del commercio. Le nostre catene prevedono 735 aperture di nuovi punti vendita per un totale di 3.700 nuovi addetti, assunti anche grazie alle agevolazioni del Jobs Act”.

Una ripresa che, per il settore del franchising, ha trovato carburante anche in Expo 2015, dove parecchie delle catene presenti hanno assunto nuovo personale non solo per il periodo dell’Esposizione, ma anche con prospettiva di assunzione in seguito.

Oltre che con Expo, la Lombardia darà il proprio contributo occupazionale al settore del franchising anche grazie a “Fare impresa in franchising in Lombardia”, il Progetto pilota partito lo scorso mese e realizzato dalla Regione con la partecipazione di Confimprese (che riunisce 450mila punti vendita e 30mila addetti in Italia) per sostenere lo sviluppo del franchising nei centri storici lombardi, grazie a un plafond di 500mila euro.

Formula 1 in franchising? Si può fare

Quando su Infoiva parliamo di franchising, cerchiamo sempre di dare dritte sulle opportunità di business o sulle tendenze di mercato. Questa volta, però, siamo stati incuriositi da una nuova formula di franchising, assai più dispendiosa di quella dei classici marchi ma con una evidenza potenzialmente mondiale. La Formula 1 in franchising.

A margine del Gran Premio del Canada tenutosi ieri a Montreal, c’è stata una riunione tra i team principal delle maggiori squadre di Formula 1 per parlare di un cambio di filosofia, dalle cosiddette “vetture clienti” a quelle in franchising; una formula nella quale i grandi costruttori venderebbero le loro auto ai team più piccoli.

Secondo l’ipotesi ventilata in riunione, il meccanismo funzionerebbe con ogni grande costruttore che fornisce un solo team cliente di un “pacchetto completo” di due monoposto da 50 milioni di euro. Un franchising fatto e finito

Alla riunione erano presenti Ron Dennis ed Eric Boullier, Toto Wolff e Niki Lauda (Mercedes), Maurizio Arrivabene (Ferrari) e Chris Horner (Red Bull). Ed è stato Wolff a farsi portavoce della proposta: “Le abbiamo chiamate vetture in franchising: dobbiamo avere un piano d’emergenza pronto, per sapere cosa fare se uno o due team in difficoltà dovessero uscire dal circus“.

Le vetture clienti – gli ha fatto eco Horner – sono qualcosa che ormai sostengo da anni, offrono un’alternativa se i team si mettono nei guai. Possono concentrarsi sull’essere un team di corse. Penso che sarebbe una cosa salutare per un team già esistente o per una nuova squadra che vuole entrare nello sport”.

Customer Day 2015, attenzione al cliente e al franchising

La soddisfazione del cliente è centrale in ogni attività commerciale, anche e specialmente in quelle in franchising. Ecco perché è bene segnarsi in agenda l’appuntamento del 17 giugno prossimo quando, a Milano, ci sarà la prima edizione di Customer Day ,“Dal Consumatore al consumATTORE: Engagement e Loyalty nel Digital 2.0”. organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca.

L’appuntamento ruoterà intorno a tre eventi, ciascuno con il proprio payoff, su tematiche che devono essere ben presenti a chi opera nel campo del franchising: FIDELITY FORUM 2015: “Play your Cards right and celebrate the Customer Journey”; CRM 2015: “Make You Customer Journey excellent”; PLANET MOBILE 2015: “Enjoy EnterPayment and simple usability: celebrate the new mobile experience”.

Nel primo si parlerà di come coinvolgere il cliente in modo innovativo rendendolo attivo attraverso i consueti strumenti di customer engagement, sapientemente abbinati ai nuovi programmi di fedeltà sempre più social. Un punto fermo per chi fa franchising o meno.

Il secondo punterà sulla fidelizzazione del cliente attraverso un’analisi dei suoi bisogni, per portarlo a sposare il proprio brand in franchising, integrando in maniera innovativo i canali in-store, online e mobile in modo da fornire al cliente stesso una forte customer experience multicanale.

Il terzo illustrerà come integrare e sviluppare gli strumenti e i servizi più adatti alle esigenze puntuali del cliente, il quale potrà così fruire dei contenuti del proprio brand in franchising in modo immediato e proattivo

Per maggiori informazioni sull’evento e sul programma, cliccate qui o seguite su Twitter l’hashtag #customerday.

Re di Cuori, il franchising romantico

L’agenzia d’incontri Re di Cuori, nata dall’intraprendenza del fondatore Diego Millo e dall’applicazione sistematica di metodologie all’avanguardia, mette a disposizione di futuri franchisor tutta l’esperienza e la serietà che in questi anni l’hanno portata ai vertici del settore. Creare un’agenzia in franchising Re di Cuori significa accedere a un’opportunità di successo con la garanzia di avere alle spalle una realtà seria e affidabile che con frequenti workshop sulle strategie di comunicazione e supporto costante sui servizi e le tecnologie offerti dall’agenzia permettono di accompagnare passo passo il franchisor nella nuova avventura.

Requisiti minimi per intraprendere l’esperienza, un’ottima capacità relazionale e una spiccata sensibilità che possano permettere all’affiliato di ottenere guadagni già nei primi mesi dell’attività cercando di catturare nuovi clienti con specifici programmi personalizzati per concordare incontri con persone compatibili con le aspettative. Partendo da un investimento minimo di 10.000 euro, le prospettivi di fatturato medio annuo di un’agenzia si aggirano intorno ai 100.000 euro.

Gruppo Europa, il franchising delle polizze sanitarie

Tra i franchising che offrono servizi, c’è anche quello delle agenzie Gruppo Europa, specializzata nel settore delle polizze sanitarie per chi viaggia, e che quindi sta per entrare nel clou della stagione lavorativa.

Diventare franchisee di questo marchio è piuttosto semplice, considerando che si ricevono affiancamenti e supporti nelle fasi di riapertura dell’agenzia, ma anche in seguito, quando la filiale ha già il suo giro di clienti.

Gli affiliati ricevono una formazione di 31 giorni con uno stage compreso.
Ma non è tutto. Ecco cosa è previsto per aiutare i nuovi franchisee:

  • supporto per l’individuazione della migliore location in cui posizionare la nuova agenzia
  • assistenza per il disbrigo delle pratiche amministrative per la richiesta delle autorizzazioni necessarie per l’attivazione dell’agenzia
  • lo studio e la produzione dell’allestimento grafico / pubblicitario dell’agenzia
  • l’organizzazione e la programmazione dell’evento di inaugurazione dell’agenzia

Assistenza per tutta la durata dell’affiliazione:

  • Aggiornamenti quotidiani online
  • Corsi annuali presso la sede
  • Supporto on line e telefonico da parte delle persone di Gruppo Europa per il disbrigo di qualsiasi caso accorso all’agenzia
  • Supporto marketing per l’organizzazione e l’attivazione di tutte le proficue azioni di promozione dell’agenzia sul territorio
  • Supporto commerciale nell’individuazione dei target di clientela specifici di ogni area di competenza dell’attività di agenzia
  • Elaborazione di materiale promozionale studiato ad hoc per ogni singola esigenza
  • Supporto in loco di nostro personale per la gestione delle attività di marketing e commerciali

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Gruppo Europa.

Franchising, i grandi marchi tornano in Fiera

Si terrà dal 28 al 30 aprile 2016 presso la Fiera di Bologna, la nuova Franchising&Retail Expo, la Fiera internazionale di Assofranchising organizzata da BolognaFiere che vede il ritorno dei grandi marchi del franchising tornano nei padiglioni di una fiera. Il contratto lega la società fieristica e l’associazione di rappresentanza per cinque anni e, visto il volume d’affari totale che ha raggiunto i 23,5 miliardi, potrebbe venir rinnovato dopo le prime edizioni.

«Operare da soli in un mercato che diventa ogni giorno più competitivo – ha dichiarato il presidente di Assofranchising, Graziano Fiorelli – è sempre più difficile. Nei prossimi dieci o quindici anni assisteremo a mutamenti radicali, con la tendenza a specializzazioni e alla creazione di sistemi a rete per sviluppare economie di scala e con una domanda sempre più esigente nel chiedere un servizio evoluto».

I primi grandi marchi che hanno già dato la loro piena adesione all’interessante progetto sono Bottega Verde, Calzedonia, CareDENT, Carpisa, Coldwell Banker, Divani & Divani by Natuzzi, Doctor Glass, Eurovista, Frigerio Viaggi Network, Gabetti Franchising Agency, Grimaldi Immobiliare, Ibis, Ibis Styles, Intimissimi, Jaked, La Piadineria, Mail Boxes Etc., Mercatino, Mercure, MGallery, Naturhouse, Novotel, Professionecasa, Pullman, Tezenis, Vision is Group, VisionOttica, Vision Service, Yamamay e Yamamay Beauty.

Last Minute Tour, franchising di qualità

Con oltre 230 punti vendita sul territorio nazionale, Last Minute Tour è uno dei network leader in Italia del settore della distribuzione turistica. A testimonianza di ciò, i risultati del biennio 2010-2011 che hanno visto il fatturato dell’azienda crescere di oltre il 30%, da 35 a 110 milioni di euro, nonostante la contrazione del mercato provocata dalla grave crisi economica che ha contagiato il mondo intero negli ultimi anni.

Il grande successo delle modalità in franchising ne conferma la competenza e il modello contrattuale dell’associazione in partecipazione ti permetterà di gestire tranquillamente la tua agenzia Last Minute Tour, avvalendoti della vera partership di un’azienda vincente e soprattutto praticamente azzerando qualsiasi rischio di impresa.

Per qualunque informazione, si consiglia di approfondire la lettura sul sito.

La Lombardia scommette sul franchising

La Lombardia accelera sul franchising, come ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, “la Giunta ha stanziato 500mila euro per il progetto pilota ‘Fare impresa in franchising in Lombardia’“.

Nel dettaglio, ha specificato l’assessore, “si tratta di un progetto che viene realizzato in collaborazione con il Sistema camerale lombardo e con il Salone del Franchising da maggio 2015 a novembre 2016. È un’iniziativa che riguarda il mondo del franchising lombardo, che oggi raccoglie 240 brand, il 26% del totale italiano, e circa 8.500 punti vendita (16% del totale nazionale) per commercio e servizi, con un fatturato che pesa per circa l’1% sul Pil regionale“.

Intanto, in questa prima fase il progetto “Fare impresa in franchising in Lombardia” definirà i criteri di selezione e raccoglierà le manifestazioni di interesse dei franchisor intenzionati ad aderire attraverso proposte contrattuali di favore, da sottoporre i potenziali franchisee che si insedieranno nelle aree individuate da progetto in sinergia con i Comuni lombardi. In un secondo momento avverrà la selezione delle imprese prescelte, che percepiranno il contributo attraverso il Sistema Camerale regionale.

Molteplici sono le finalità di questo progetto pilota. Intanto, come ha ricordato l’assessore Parolini, “puntiamo a sostenere l’imprenditorialità e a consolidare l’offerta commerciale costituita nei Distretti urbani del Commercio, contrastando la desertificazione commerciale delle aree urbane; a dare aiuto nell’innovazione e nella riconversione di esercizi tradizionali e nell’integrazione tra imprese in franchising e tradizionali“.

Un obiettivo che spiega anche come mai “destinatari del progetto sono micro e piccole imprese commerciali, della ristorazione e dei servizi che aprono locali in franchising in aree urbane a rischio di indebolimento dell’offerta commerciale con interventi, sperimentalmente, nei Distretti urbani del Commercio”.

Poi, dal momento che è risaputo che il franchising è una soluzione imprenditoriale forte in un periodo di crisi come quello che l’economia sta vivendo da diversi anni, con il progetto si punta anche a “intercettare i segnali di ripresa, garantendo al mondo del commercio di ripartire ed evitare, allo stesso tempo, la desertificazione dei centri urbani“, ha concluso Parolini.