Regione Lombardia promuove il franchising

La Regione Lombardia, che ospiterà presso la Fiera Milano di Rho/Pero dal 23 al 26 ottobre il Salone internazionale del Franchising, presenterà in quell’occasione un progetto per promuovere le aperture di negozi in franchising nei centri delle città lombarde.

Questo importante progetto prevede un finanziamento di 500.000 euro a fondo perduto per tutti gli interessati ad avviare un’attività in franchising in Lombardia, e possono chiedere di accedere al finanziamento i franchisor appartenenti a qualsiasi regione italiana.

Per partecipare, occorre inviare la propria dichiarazione di interesse entro il 24 luglio all’indirizzo email: commercio@pec.regione.lombardia, indicando nell’oggetto “manifestazione di interesse per progetto pilota fare impresa in franchising in Lombardia”.
E’ inoltre possibile richiedere maggiori informazioni scrivendo a: segreteria@salonefranchisingmilano.com.

Antonio Fossati, Presidente di RDS & Company, che organizza il Salone del Franchising di Milano in collaborazione con Fiera Milano, ha dichiarato: “Il progetto della Regione Lombardia è assai innovativo perché punta da un lato a sostenere il franchising, dall’altro a combattere la desertificazione dei negozi nei centri storici delle città. Ci auguriamo che altre Regioni italiane vogliano seguire l’esempio virtuoso di Regione Lombardia”.

Il progetto di Regione Lombardia, che è stato sviluppato con il supporto del Salone del Franchising di Milano e delle associazioni di settore, prevede un percorso formativo a supporto dei candidati imprenditori e si giova di un coinvolgimento forte dei Comuni lombardi per l’individuazione e l’ottenimento di condizioni agevolate sulle location commerciali.

Vera MORETTI

Federarchitetti scrive a Giuseppe Santoro

Federarchitetti ha voluto inviare una lettera a Giuseppe Santoro, nuovo presidente di Inarcassa, nella quale l’Associazione ha voluto porre l’attenzione su alcuno aspetti considerati particolarmente urgenti ed importanti.

Tra questi, Federarchitetti ha dimostrato di apprezzare, da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione, “la volontà di promuovere azioni rivolte alla diffusione della Conoscenza degli organismi controllati ed interpretiamo, quale comune volontà, un deciso orientamento affinché ogni attività di questi enti sia indirizzata unicamente al sostegno della professione, con piena e totale trasparenza degli atti e con rigetto di percorsi non pertinenti che possano creare confusione di ruoli a discapito della intera categoria”.

Gli architetti hanno inoltre dato la loro approvazione all’ipotesi condivisa di moltiplicare le azioni a favore degli iscritti disagiati o in difficoltà, con interventi di protezioni ai figli disabili, sostegno a professionisti non autosufficienti, sanzioni ridotte a quelli in difficoltà.

Federarchitetti, nella sua missiva, appare favorevole alla costituzione di una Cassa Integrazione Guadagni, “cui suggeriamo una parallela attenzione verso l’idea di un sostegno all’accesso al regime pensionistico, ossia un’anticipazione ‐ opzionale ‐ quale mini‐liquidazione, nostro specifico tema programmatico”.

Per quanto riguarda il recepimento della legge per la compensazione tra crediti d’imposta e debiti previdenziali, viene ritenuto necessario “abbassare ulteriormente le sanzioni e condizionarle ad un congruo preavviso, oltre a consentire, a fronte di garanzie, piani di rientro delle morosità più attinenti alle singole posizioni previdenziali”.

Vera MORETTI

Novità riguardo la cessione del quinto

E’ stata pubblicata dalla Banca d’Italia la comunicazione del 4 giugno 2015 relativa ai criteri di segnalazione delle operazioni di finanziamento contro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione.

Tale comunicazione riepiloga le modalità da adottare per effettuare segnalazioni di vigilanza nel caso in cui le operazioni si dovessero verificare, inoltre introduce nuove evidenze informative nel modello segnaletico della Centrale dei rischi che permetteranno di individuare i finanziamenti concessi contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione e fornisce indicazioni specifiche in merito alla corretta rappresentazione delle CQSP caratterizzate da temporanee disfunzioni organizzativo-procedurali, in linea con l’esito della consultazione pubblica effettuata a tale riguardo.

Queste novità entreranno in vigore a partire dalle segnalazioni riferite al 30 novembre 2015 e verranno applicate anche ai finanziamenti erogati a dipendenti pubblici, per i quali è prevista l’estinzione mediante l’istituto della delegazione di pagamento.

Vera MORETTI

Una carta per salvaguardare il Made in Italy

Anche se l’operazione Spiagge Sicure è partita e promette sanzioni sempre più rigide e punitive, non sembra essere sufficiente per contrastare la contraffazione, poiché c’è chi, complice la spensieratezza della vacanza e le bancarelle che offrono di tutto a prezzi stracciati, non rinuncia ad acquistare un oggetto di marca, pur sapendo che è falso.
Ma, in numerosi casi, c’è la consapevolezza che i capi griffati sono sempre più costosi e, quindi, assolutamente inaccessibili, e quindi ci si accontenta del tarocco.

Questo è il trend tuttora esistente, non solo sulle spiagge ma anche sul web, che sembra davvero inarrestabile e acerrimo nemico del Made in Italy.

Per difendere, quasi a spada tratta, l’originalità dei prodotti italiani e dei loro marchi, è stata presentata Carta Italia, frutto di un accordo firmato dagli operatori del commercio elettronico, Indicam e Netcomm, insieme con il ministero dello Sviluppo economico.
Obiettivo comune di questa importante intesa è quello di identificare i prodotti contraffatti prima delle messa online, mentre i siti che aderiranno al protocollo riceveranno un bollino di garanzia, ovvero il sigillo Netcomm.

Mauro Peserico, presidente di Indicam, che riunisce oltre 150 piattaforme e siti e-commerce, ha dichiarato: “Naturalmente non significa che chi non avrà il bollino vende prodotti contraffatti. Ma averlo sarà una garanzia in più per il consumatore, per questo l’obiettivo è divulgare questo protocollo a partire dai big dell’e-commerce come eBay”.

Ad essere tutelato non è solo il Made in Italy, ma anche i consumatori, che così avranno maggior certezza di aver acquistato un oggetto originale.
Si riuscirà, con questa operazione, ad abbattere la piaga della contraffazione? Sicuramente è un buon passo avanti, anche se, ad oggi, si tratta di un colosso ben saldo, anche perché ci sono intere attività che basano la loro fortuna proprio sulla riproduzione di falsi, che poi vengono venduti in tutto il mondo, minando la nostra reputazione, soprattutto in Cina.

Ma non tutto ciò che arriva dall’e-commerce è malsano, come ha confermato Roberto Liscia, numero uno di Netcomm: “Nell’ordine del 15% quest’anno per raggiungere 15 miliardi di euro di fatturato solo in Italia”.

Vera MORETTI

In aumento le presenze nelle strutture alberghiere italiane

Anche se è presto per fare un bilancio circa l’andamento dell’estate in corso, Federalberghi ha già presentato un dato incoraggiante che riguarda i primi sei mesi dell’anno.
Da gennaio a giugno, infatti, le presenze nelle strutture alberghiere italiane sono aumentate dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Esaminando questo dato più nel dettaglio, inoltre, emerge che i pernottamenti degli italiani sono cresciuti dell’1% e quelli degli stranieri del 2,5%.

Bernabò Bocca, presidente dell’associazione, considera questi numeri incoraggianti, ma ancora troppo esigui per poter confermare una concreta ripresa dei flussi turistici di italiani e stranieri nel Belpaese.
Esiste, infatti, un altro dato, che invita a procede con cautela e con un ottimismo contenuto: i dati dell’occupazione nel comparto alberghiero segnano una flessione dei lavoratori dell’1,9%, suddiviso in un -1,4% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -2,5% di lavoratori a tempo determinato.

A questo proposito, Bocca ha dichiarato: “L’augurio è che la timida ripresa economica dell’area euro prosegua e non subisca shock ulteriori dalla crisi greca e che la nuova squadra dirigente appena insediatasi all’Enit abbia risorse adeguate e determinazione assoluta per accrescere la visibilità mondiale dell’Italia turistica“.

Vera MORETTI

Lavoro notturno: norme e sanzioni

Il lavoro notturno, che coinvolge le aziende, e di conseguenza i dipendenti, in cui è prevista una turnazione di 24 ore, deve essere tutelato da norme ed applicazioni molto rigide e severe.

Si tratta di lavoro notturno se esso è caratterizzato da almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo 24:00-05:00. Pur non esistendo una disciplina collettiva, il lavoratore notturno può essere orizzontale (se di notte svolge almeno 3 ore del lavoro giornaliero) o verticale (almeno 3 ore per almeno 80 giornate lavorative in un anno.

Chi necessiti di inserire il notturno nella propria azienda, deve prima consultare le rappresentanze sindacali aziendali o le organizzazioni territoriali dei lavoratori. La consultazione si deve svolgere e concludere entro 7 giorni e l’orario non può superare in media 8 ore su 24 salvo diversa individuazione nei contratti collettivi anche aziendali.

Esistono categorie di lavoratori che per legge devono essere esentati dai turni di notte:

  • donna in gravidanza dalle 24:00 alle 6:00 fino ad un anno di età del bambino;
  • madre di un figlio sotto i tre anni o, in alternativa, padre convivente;
  • unico genitore affidatario di figlio convivente sotto i 12 anni;
  • lavoratore/trice con a carico un disabile ai sensi della legge 104/1992 e successive modificazioni;
  • minori per 12 ore consecutive tra le 22:00 e le 6:00 (o le 23:00 e le 7:00).

La normativa sul lavoro notturno non si applica a dirigenti, personale viaggiante del trasporto e altri lavoratori che possono disporre autonomamente del proprio tempo di lavoro.

I lavoratori notturni devono essere sottoposti, dal datore di lavoro, a controlli medici preventivi e periodici biennali, per verificare l’assenza di controindicazioni allo svolgimento dell’attività. Deve garantire, previa informazione alle rappresentanze sindacali, un livello di servizi o di mezzi di prevenzione o protezione adeguato ed equivalente a quello previsto per il lavoro diurno. Deve inoltre, previa consultazione con le rappresentanze sindacali, disporre per i lavoratori soggetti a rischi particolari, appropriate misure di protezione personale e collettiva.

In caso di violazione delle regole, il trattamento sanzionario è disciplinato all’articolo 18 bis del Dlgs 66/2003. Violando il divieto relativo a donne in gravidanza, ad esempio, il datore di lavoro è punito con arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 516 a 2.582 euro. Senza sorveglianza sanitaria è punito con arresto da 3 a 6 mesi o multa da 1.549 a 4.131 euro.

Qualora sopraggiungano condizioni di salute che comportino l’inidoneità alla prestazione di lavoro notturno, accertata da medico competente o strutture sanitarie pubbliche, il lavoratore viene assegnato al lavoro diurno in mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili.

Vera MORETTI

I notai presentano la Carta dei Diritti del Cittadino

E’ stata presentata lo scorso 16 luglio a Roma, e in concomitanza in altre 25 città italiane, la Carta dei Diritti del Cittadino nei rapporti col Notaio, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con 10 associazioni dei consumatori, ovvero Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.

Obiettivo di questa carta è far conoscere agli utenti le garanzie che il notaio offre nell’esercizio della funzione pubblica, ma anche per informare il cittadino circa i suoi diritti e la tutela dei suoi beni, rendendo così più diretta e semplice la comunicazione tra notai e cittadini.

La carta dei diritti è stata presentata dal Notariato, che è stato il primo tra gli ordini professionali attivi nell’area economico-giuridica, perché consapevole della difficoltà nell’apprendere e comprendere il lavoro svolto dai notai e quindi orientarsi, nei loro rapporti con i professionisti, in modo più consapevole.
Si cerca, dunque, di diminuire progressivamente quel gap informativo e comunicativo che ancora esiste, ed è anche piuttosto profondo.

La carta, che si compone di diverse sezioni, dalle garanzie offerte dalla prestazione del notaio ai diritti dei cittadini nei rapporti con il notaio e le sue responsabilità, si propone come uno strumento di facile lettura utile ad orientare l’utente nella complessità della prestazione notarile e renderlo consapevole delle garanzie offerte dall’atto pubblico nelle operazioni economiche che riguardano la famiglia, la casa, i mutui e le successioni.

La carta è disponibile in tutti gli studi notarili sotto forma di brochure e poster, ma anche nelle sedi delle Associazioni dei Consumatori e scaricabile dal sito del Notariato.

Vera MORETTI

Appuntamento ad ottobre con il Salone del Franchising di Milano

La trentesima edizione del Salone del Franchising si terrà a Milano dal 23 al 26 ottobre 2015, ospitato dalla Fiera Milano di Rho/Pero, in concomitanza con Host, la fiera dell’hotellerie e del food service, e vicina ad Expo, che sarà attivo fino al 31 ottobre.

Si può dire, quindi, che come ubicazione e sinergia questa edizione nasce entro una buona stella, allietata inoltre dal trend positivo che finalmente il settore ha raggiunto, dopo anni di stabilità dovuta anche e soprattutto alla crisi.
Il bilancio, ad oggi, è positivo per lo 0,4%, con un giro d’affari pari all’1,4% del PIL italiano, un fatturato medio per ogni catena di 23 milioni di euro e 1.200 addetti.

A fare da traino a questa lenta ma incoraggiante ripresa è stato il settore food, che segna un +6% rispetto allo scorso anno, poiché la formula del franchising viene vista come vincente per espandere il Made in Italy.
Non a caso, i negozi in franchising che sono sorti all’estero negli ultimi anni riguardano soprattutto pizzerie, gelaterie, yogurterie, pub e caffetterie, con un’attenzione particolare per mercati quali il Regno Unito, la Germania e la Francia, ma anche Cina, Emirati Arabi e Russia.

Il Salone, dunque, punterà a favorire l’arrivo di operatori professionali dall’estero ma anche l’internazionalizzazione, che già ha avuto una spinta notevole, con il 4% dei franchisor italiani proiettati verso l’estero e il 17% con progetti di carattere nazionale.

L’evento, inoltre, sarà rivolto particolarmente ai giovani, per i quali mettersi in proprio affidandosi ad un team di esperienza può rappresentare la scelta giusta per il futuro, ma anche a negozianti interessati alla formula del franchising e agli investitori di fondi o aziende, senza dimenticare i retailer e gli operatori internazionali.

Vera MORETTI

La corruzione mina la fiducia nelle istituzioni e nella politica

L’Ufficio informazione finanziario della Banca d’Italia ha lanciato un allarme piuttosto pericoloso, da risolvere urgentemente, che riguarda la corruzione, ancora molto presente nel sistema economico-sociale italiano e in grado di minare fortemente la fiducia del cittadino nelle istituzioni e nella politica.

Il riciclaggio, che si è manifestato nel 2014 sotto forma di 71.700 operazioni sospette segnalate, è ancora una vera e propria minaccia, mantenuto vivo dalla criminalità organizzata, ma anche da corruzione ed evasione fiscale, piaghe ben lontane da una soluzione definitiva.

Il dito è puntato anche contro la Pubblica Amministrazione, colpevole di non essere in grado di contenere, almeno, il problema, come si legge dal Rapporto 2014 dell’Unità Informazione Finanziaria della Banca d’Italia: “Gli uffici della P.A, particolarmente esposti all’incidenza della corruzione per gli appalti e i finanziamenti pubblici, mostrano ancora scarsa sensibilità per l’antiriciclaggio malgrado siano sempre stati ricompresi nel novero dei soggetti obbligati alla segnalazione. Ciò ne accresce la vulnerabilità”.

La Banca d’Italia, inoltre, ha anche affrontato la questione dei fondi per il terrorismo, che “hanno tipicamente una provenienza lecita e il loro utilizzo viene dissimulato attraverso attività imprenditoriali o caritatevoli di facciata”.

Vera MORETTI

Successo del Durc online

Dall’1 luglio è disponibile sui siti Inps, Inail e Casse edili, il Durc online, ovvero il documento unico di regolarità contributiva.
Coloro che necessitano di consultarlo, dunque, possono farlo direttamente online tramite codice pin e, se regolare, avrà validità di 120 giorni per ogni tipologia di richiesta, mentre il Durc negativo varrà solo per il giorno in cui è stato emesso.

Giovanna Del Mondo, responsabile Inps per l’architettura del Durc online, ha dichiarato, durante la videoconferenza “Durc on line: l’Inps sede centrale risponde ai commercialisti”, organizzata dal Consiglio nazionale dei commercialisti : “Il primo giorno sono arrivate più di 4mila richieste. Di queste 4mila, la metà ha generato come esito un’attestazione di regolarità con conseguente generazione automatica del Durc. Stamattina, invece, le domande sono state più di 50mila”.

All’evento hanno partecipato, per l’Inps anche il direttore centrale Gabriella Di Michele, Vincenzo Tedesco e Maria Gabriella Ricossa.
Per il Consiglio nazionale dei commercialisti il consigliere Vito Jacono, delegato all’area Commercialista del lavoro, insieme a Cinzia Brunazzo e Lorena Raspanti, componenti dell’omonima commissione.

Durante la videoconferenza sono stati illustrati il Durc on line e le relative modalità operative, nonché le problematiche emerse in questa fase di collaudo e le soluzioni adottate per un’iniziativa che, numeri alla mano, è partita alla grande.

Vito jacono, consigliere dei commercialisti, ha aggiunto: “Si tratta di una semplificazione tangibile. Certo, come per tutte le rivoluzioni ci sono dei problemi, ma contiamo che verranno risolti presto. Chiediamo solo che ci venga dato più tempo per rispondere agli avvisi di irregolarità. Si tratta quindi di un’iniziativa che accogliamo a braccia aperte perché ci permette di evitare una serie di adempimenti burocratici, tornando a fare consulenza vera senza essere semplicemente dei passacarte. Mettere in comune le banche dati Inps, Inail e Casse edili è stato un lavoro immane che aiuta i 117mila commercialisti che assistono tre milioni di aziende”.

Gabriella Di Michele, direttore centrale Inps, ha affermato dal canto suo: “Ai commercialisti mi lega un’antica simpatia visto che insieme abbiamo costruito uno degli sportelli unici nel Lazio, a dimostrazione di uno spirito di collaborazione in cui credo fermamente. Il Durc on line è un momento di reale semplificazione grazie al quale l’Italia è più vicina all’Europa. Smettere di far girare le carte è sicuramente il dato positivo di questa operazione perché il primo Durc richiesto durerà 120 giorni e sarà a disposizione di tutti gratuitamente. Inoltre, tenendo conto che si tratta di una costruzione informatica che solo per il nostro istituto riguarda 15 archivi, credo che il debutto della nuova procedura sia stato brillante”.

Un’ulteriore novità su cui ci si è soffermati nel corso della seconda parte della videoconferenza è la creazione, nell’ambito del portale Inps, del profilo “Altro delegato” con cui viene data la possibilità a imprese e lavoratori autonomi di delegare alla richiesta della verifica della regolarità contributiva chiunque vi abbia interesse, ossia qualsiasi soggetto munito di pin.

Vera MORETTI