Eletti i nuovi vicepresidenti di Federmeccanica

La giunta di Federmeccanica, riunita sotto la presidenza di Pier Luigi Ceccardi, ha eletto i vicepresidenti della Federazione per il nuovo biennio 2011-2013.

Ecco i nomi dei nuovi vicepresidenti di Federmeccanica: Bruno Bertoli, presidente di Metra, vice presidente dell’Unione Industriali Bresciana; Simone Bettini, ad della Rosss, presidente di Confindustria Firenze; Domenico Bona, direttore Relazioni Industriali di Abb Italia, Milano; Stefano Dolcetta, presidente di Fiamm, presidente del gruppo Metalmeccanici di Vicenza; Giuseppe Donato, presidente di Skf Industrie, Torino; Roberto Maglione, direttore centrale Risorse Umane di Finmeccanica, Roma; Carlo Mazzoleni, presidente della Mazzoleni Trafilerie Bergamasche, presidente di Confindustria Bergamo; Fabio Storchi, presidente e amministratore Delegato di Comer Industries, Reggio Emilia; Alberto Zamperla, presidente della Antonio Zamperla, Vicenza, in rappresentanza della Piccola Industria.

A.C.

2013: Italia leader nel settore fotovoltaico

C’è chi predice la fine del mondo, il 21 dicembre 2012, e chi invece, in maniera molto più realistica, fa previsioni sul futuro dell’energia rinnovabile in Italia. E il 2013 sembra confermarsi l’anno in cui l’Italia potrebbe diventare il primo paese in Europa leader nella produzione di energia fotovoltaica. In quel momento sarà possibile produrre un determinato quantitativo di energia elettrica da fonte rinnovabile allo stesso costo di produzione dello stesso quantitativo di energia elettrica da fonte convenzionale. Lo afferma il rapporto annuale l’European Photovoltaic Industrial Association, l’associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia), che ha preso in considerazione le performance energetiche di cinque paesi europei (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna) concludendo che il comparto è in grado di giungere alla piena competitività con le altri fonti di elettricità entro il 2020, tagliando di oltre il 50% i prezzi attuali.

Il documento dell’associazione mette a confronto il costo reale della produzione di energia elettrica fotovoltaica con quello di altre fonti di energia nel prossimo decennio rivelando quali siano le giuste condizioni normative e di mercato per centrare la meta. Già oggi, secondo l‘Epia, l’elettricità solare è più conveniente di quanto molti pensino e andrà sempre meglio nei prossimi anni grazie all‘innovazione tecnologia in costante miglioramento e alle economie di scala. Il costo di produzione di energia elettrica fotovoltaica in Europa potrebbe diminuire dalla media di 0,16-0,35 euro per kWh del 2010 a 0,08-0,18 euro per kWh nel 2020, a seconda delle dimensioni del sistema e il livello di irraggiamento. E se nel 2013 in Italia si potrebbe parlare di grid parity dinamica nel segmento commerciale, l’anno successivo si potrebbe raggiungere la competitività di generazione di valore che andrebbe a raggiungere i rimanenti mercati selezionati e tutti i tipi di impianti entro il 2020. Allo stato attuale l’industria fotovoltaica dipende ancora dal sostegno governativo e da aiuti di stato ma, grazie allo sviluppo tecnologico, sarà in grado di poter contare sempre meno su sistemi di incentivazione a fondo perduto e arrivare alla graduale eliminazione dei regimi di tariffazione.

A.C.

E’ il canone Rai la tassa più odiata dagli italiani

Gli italiani e le tasse. A poche ore dall’approvazione della manovra finanziaria da parte della Camera, incentrata su nuove entrate fiscali, prima fra tutte l’aumento dell’Iva al 21%, un sondaggio dell’Ifel, il centro studi dell’Anci, ha stilato la classifica delle tasse più odiate dagli italiani.

Al primo posto troviamo il canone Rai, tassa osteggiata dal 45,5% degli intervistati, seguita dal Bollo Auto che si aggiudicata il 14,2% di insofferenze da parte degli italiani. Al terzo posto si classifica la tanto discussa imposta sul valore aggiunto, l’Iva, con un 9,1%.

Le tasse non sono uguali per tutti, è il caso di dire. Un dato però accomuna tutti i contribuenti italiani: il 70% considera l’evasione fiscale un cancro che divora il nostro Paese, anche se l’80,3% lo ritiene frutto del nostro sistema fiscale squilibrato. Da Nord a Sud l’evasione fiscale è considerata la vera mela marcia del nostro sistema, anche se è nel nord est produttivo e insofferente alla burocrazia, si registrano le percentuali più elevate: il 68,8% contro il 29,3% di Siciliani e Sardi, che vedono le tasse come un’imposizione vessatoria.

Assolta invece l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Nel 2006, alla vigilia delle elezioni politiche, fu proprio Berlusconi a lanciare la sfida a Prodi con la proposta di abolizione dell‘Ici sulla prima casa. Col senno di poi, i dati raccolti dall’Ifel evidenziano invece che l’insofferenza degli italiani verso l’imposta comunale sugli immobili è solo del 6,5%.

Un altro dato sorprendente riguarda la fiducia che il 26,8% degli intervistati ripone nel Comune, considerato l’ente con la miglior efficienza di spesa dei soldi pubblici, quasi il doppio rispetto alla Regione, che raccogli solo il 14,6% dell’approvazione da parte degli italiani, e al terzo posto l’ Unione Europea , con il 6,7%.

Largo al Federalismo Municipale quindi? I dati non lo confermano così nettamente: il federalismo fiscale si colloca infatti solo al quinto posto con il 14,5% nella classifica delle riforme strutturali necessarie secondo il cittadino italiano. Più urgenti appaiono infatti per gli intervistati la riforma del mercato del lavoro, con il 43,9%, quella del sistema fiscale, con il 42,7% e la ridistribuzione dei costi della politica 35,7%. Peccato però, che la finanziaria appena approvata dal parlamento non abbia nemmeno sfiorato le tre questioni.

A.C.

Confesercenti: crisi, la ripresa non arriva nemmeno nel 2012

Un Pil che fatica a raggiungere il +0,4%, i consumi delle famiglie italiane in caduta libera e l’export che dimezza per il prossimo anno l’attuale +4%. Una radiografia impietosa dell’attuale stato dell’economia italiana quella che emerge dal rapporto Ref-Confesercenti, che non lascia spazio a false speranze nemmeno per il 2012.

Un’economia ferma o quasi, che impone scelte rapide e decise soprattutto sul versante della spesa‘, così si legge nel rapporto stilato da Confesercenti.

La situazione si fa meno allarmante sul piano della disoccupazione, in calo dal 8,2% del 2011 al 7,9% per il 2012, mentre le previsioni sul debito pubblico segnano una diminuzione dal 120,5% del 2011 al 119,8% per il 2012.

I dati restano comunque preoccupanti, mentre i consumi delle famiglie registrano una netta diminuzione dal +0,6% del 2011 al +0,3% previsto per il 2012. La ripresa economica ha infatti tardato a manifestare i suoi effetti sui consumi a seguito dell’aumento dell’inflazione determinato dai rincari nei prezzi delle materie prime. Tale aumento ha ridimensionato il potere d’acquisto del reddito delle famiglie proprio quando il ciclo economico stava invertendo la rotta.

Le famiglie italiane subiscono i contraccolpi della politica fiscale, incrementati dalla manovra Iva da 4 miliardi, che penalizzerà ancor più la spesa dei cittadini. ‘Molte famiglie hanno esaurito l’ammortizzatore rappresentato dal flusso di risparmio, e la crisi ha anche ridimensionato la platea dei soggetti che possono contare sull’aumento del grado di indebitamento per sostenere il tenore di vita. Man mano che le famiglie interiorizzano che le prospettive di medio termine sono poco promettenti, potrebbe anzi verificarsi anche un nuovo aumento della quota di risparmio di natura precauzionale, finalizzata a fronteggiare eventuali shock inattesi sul reddito.’

Un andamento relativamente debole delle esportazioni e la crescente tendenza della domanda interna ad essere soddisfatta attraverso incrementi delle quantità importate hanno poi determinato una diminuzione della competitività dell’economia italiana sul mercato estero.

Alessia Casiraghi

Le Marche puntano su giovani e artigianato

Agevolare i giovani che vogliono lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. E’ questo l’obiettivo dell’accordo stipulato tra Cna e Fidimprese Marche, che prevede la concessione di contributi a favore delle neonate imprese appartenenti al settore dell‘artigianato artistico tipico e tradizionale.

Parole d’ordine giovani e artigianato. Vincenzo Brutti, responsabile di Fidimpresa Marche, ha precisato che gli interventi previsti dai bandi regionali pubblicati sul Bollettino Ufficiale sono destinati al rafforzamento delle imprese, al sostegno degli investimenti effettuati o da effettuare per la ristrutturazione dei laboratori, e all’acquisto di macchinari, attrezzature e brevetti, nonché alle spese di commercializzazione dei prodotti.

In un momento in cui riacquista vigore la voglia di fare impresa la nostra attenzione deve essere posta proprio nei confronti dei giovani e di chi si avvicina al mondo dell’imprenditoria anche a causa della forte contrazione dell’offerta di lavoro dipendente. Puntare sul nuovo che non dimentica le tradizioni è fondamentale per la ripresa‘, ha commentato Massimo Capriotti, direttore provinciale di Fidimpresa Marche.

I dati taccolti da Cna e Unioncamere rivelano un trend crescente per quanto riguarda l’economia marchigiana: la provincia di Ascoli è al primo posto con un tasso di crescita del +0,75%, seguita da Pesaro e Urbino con un +0,72%. La conferma arriva anche dal numero di attività imprenditoriali avviate quest’anno: nel secondo trimestre 2011 in 3.036 hanno deciso di dar vita ad un’impresa, mentre a cessare l’attività sono stati 2.006.

Alessia Casiraghi

 

Sondrio, quando l’arte sposa il vino

Confartigianato Imprese Sondrio si fa promotore di un’insolita iniziativa volta al rilancio delle piccole e medie imprese locali: un’allenza che vede protagonisti le aziende di artigianato locale e le maggiori case viticole della provincia.

L’obiettivo dell’accordo è la realizzazione di manufatti rappresentativi delle singole realtà produttive della provincia, siano esse manifatturiere, legate all’artigianato locale o alla produzioni enogastronomica della zona.

La proposta rientra tra le iniziative progettate per la 104esima edizione della Mostra del Bitto, uno fra i più importanti appuntamenti annuali di promozione del territorio. La manifestazione, in programma a Morbegno dal 14 al 16 ottobre presso il Polo Fieristico, avrà quest’anno una duplice veste: accanto alla celebrazione delle eccellenze enogastronomiche della Valtellina e della Valchiavenna, si farà promotrice dell’artigianato prodotto nelle botteghe artistiche del territorio.

Alessia Casiraghi

Voglia d’Impresa a Torino

Torna a Torino, il 28 e 29 settembre, l’appuntamento dedicato al mondo della neo imprenditoria e a chi vuole mettersi in proprio: Voglia d’Impresa, evento biennale promosso dalla Provincia di Torino.

Nel 2011 si affronterà il tema della crescita imprenditoriale e delle variabili che possono condizionarlo e si analizzerà un aspetto emergente nel panorama del lavoro in proprio: la generazione dei lavoratori a Partita Iva, una realtà a cavallo tra microimprenditoria e lavoro autonomo.

La manifestazione, inclusa nella “Settimana europea delle Pmi 2011”, prevede la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni europee, del Ministero dello Sviluppo economico e del mondo accademico.

Mercoledì 28 settembre si parlerà delle“Politiche e strategie per il sostegno delle PMI in Europa e in Italia”, ci si interrogherà sul tema “Quale ricetta per la crescita e il successo delle piccole imprese” e di come soggetti pubblici e privati possano contribuire a creare un ambiente fertile per lo sviluppo delle piccole imprese del territorio.

Ampio spazio sarà destinato ai professionisti e ai lavoratori autonomi, con un’approfondita analisi dei motivi di questa scelta professionale, in relazione alle trasformazioni del mondo del lavoro e dell’impresa. Infine, giovedì 29, ci si concentrerà su chi opera nei servizi di supporto all’imprenditoria, con un workshop europeo sulle “Professionalità per la creazione e lo sviluppo d’impresa: competenze e strumenti a confronto”.

La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione on line.

Clicca qui per scaricare il programma.

Alessia Casiraghi

PMI: nuovo accordo Confesercenti Marche e Banca dell’Adriatico

Le Marche si schierano in difesa delle PMI. E’ stato da poco siglato un accordo fra Confesercenti Marche e Banca dell’Adriatico a sostegno delle piccole imprese associate, una misura di rafforzamento in un periodo di difficile ripresa.

Dario Pilla, Direttore generale di Banca dell’Adriatico, e Claudio Albonetti, Presidente di Confesercenti Marche, sono i firmatari dell’intesa, che metterà a disposizione delle PMI un plafond pari a 5 miliardi di euro, grazie all’accordo nazionale fra Intesa SanPaolo e Rete Imprese Italia, che riunisce Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani e Confcommercio.

Il plafond servirà come sostegno alla liquidità, ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito delle PMI.

Abbiamo costruito un’intesa fondata sulla collaborazione tra banca e impresa – ha precisato Dario Pilladove i meccanismi di funzionamento di entrambe sono trasparenti e condivisi. Siamo stati al fianco delle imprese marchigiane quando la crisi ha fatto sentire i suoi effetti più pesanti. Oggi più che mai mondo del credito e mondo dell’impresa devono unire le forze per imprimere una svolta positiva al ciclo economico.”

L’accordo siglato fra Confesercenti Marche e Banca dell’Adriatico ha come obiettivo primario di rispondere alle esigenze delle imprese più piccole per individuare soluzioni “su misura”.

Le 200 filiali di Banca dell’Adriatico sono dotate di un applicativo informatico che fornisce dati economici sul territorio per orientare con efficacia l’azienda che si muove in quel microcontesto, al fine di individuare le reali opportunità di lavoro e di crescita.

Confesercenti è da quarant’anni al fianco delle pmi cercando di individuare strumenti che ne consentano la crescita – ha sottolineato Claudio Albonetti, Presidente di Confesercenti Marche – Il credito da sempre rappresenta una delle leve più efficaci ed oggi, momento particolarmente delicato e difficile, è un elemento indispensabile per affrontare la crisi, innovarsi e rimanere protagonisti”.

Banca dell’Adriatico ha fornito a questo proposito due modelli di autovalutazione per le aziende associate a Confesercenti Marche. Le PMI potranno così valutare la propria situazione economico-finanziaria e la sostenibilità delle proprie scelte imprenditoriali, contribuendo a creare una maggiore consapevolezza rispetto alle informazioni che i vari soggetti che interagiscono con l’azienda, siano essi fornitori, clienti, o consulenti, possono richiedere.

Alessia Casiraghi

Prezzi aumentati del 53% per gli italiani negli ultimi 10 anni

La penna a sfera, il tramezzino al bar e il cono gelato. Sono solo alcune delle 100 voci del paniere stilato da Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, che ha stimato un aumento dei prezzi per beni e servizi di largo consumo pari al 53,7% negli ultimi 10 anni.

Rincari a due cifre dall’entrata in vigore dell’euro che hanno determinato un progressivo impoverimento delle tasche degli italiani: la perdita del potere d’acquisto per le famiglie si aggira infatti attorno al 39,7%.

L’ondata di rincari non è però finita, sottolinea Casper, il Comitato di cui fanno parte anche Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori – perché ‘il recente scatto dell’aliquota Iva dal 20 al 21% deciso dal governo produrrà un ulteriore incremento dei listini al dettaglio ’.

Tra i beni e i servizi che hanno registrato un raddoppio dei prezzi nell’ ultimo decennio troviamo l’italianissima pizza Margherita con un +93,5%, i jeans da uomo di marca con un + 95,2% e i pomodori pelati con un +96,9%. Ma l’aumento dei prezzi è triplicato si se guarda a beni come la penna a sfera (207,7%), il cono gelato (159,7%) e il tramezzino al bar (192,2%).

Alessia Casiraghi

Mario Ferrario nuovo direttore di Confartigianato Imprese Cuneo

Classe 1965, laureato in Ingegneria delle tecnologie industriali, ex amministratore delegato di Tecnogranda SpA, Mario Ferrario è da settembre il nuovo Direttore Generale di Confartigianato Imprese Cuneo.

Ferrario vanta un’esperienza consolidata nella gestione dell’innovazione tecnologica, dividendosi tra Italia e estero per imprese multinazionali di largo consumo e dei servizi. Nel biennio 2008-2009 ha ricoperto inoltre la carica di direttore generale di Finpiemonte, mentre dal 2003 al 2007 ha insegnato come professore a contratto presso l’Ateneo di Parma e, successivamente, dal 2007 al 2008 presso il Politecnico di Torino. Dal 2007 ad oggi ha inoltre collaborato con enti e strutture finalizzate al supporto dei processi di modernizzazione aziendale.

Si dice soddisfatto della nomina Domenico Massimino, Presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, che in una nota ha sottolineato come “di fronte agli attuali scenari economici la nostra associazione sta procedendo ad un’azione rafforzativa dei suoi organi gestionali ed amministrativi per mettere in campo azioni sindacali e di servizio sempre più incisive a favore delle imprese associate“.

L’ingresso di Mario Ferrario nel gruppo Confartigianato Imprese Cuneo rappresenterebbe “un’ulteriore spinta propulsiva in idee e progettualità, volte a sostenere le aziende nel difficile percorso di superamento della crisi. Mi piace definire questo passaggio come l’impostazione di “una continuità nella discontinuità” ha concluso Domenico Massimino.

Alessia Casiraghi