Luxottica, Mehboob-Khan è il nuovo Co-CEO

Sarà Adil Mehboob-Khan ad affiancare Massimo Vian alla guida di Luxottica. Il CdA della società di Agordo ha anche nominato il consigliere indipendente Marco Mangiagalli quale membro del comitato Risorse umane in sostituzione del dimissionario Roger Abravanel.

Mehboob-Khan, 50 anni di origini pakistane, ad inizio della carriera ha lavorato in Procter & Gamble, ma ha avuto una lontana esperienza professionale in Italia, dal 1987 al 1993, che gli permette di avere una discreta conoscenza della nostra lingua. “Adil Khan – spiega una nota ufficiale di Luxottica – è capace di coniugare la visione strategica con l’operatività e si distingue per le sue spiccate doti di leadership. Crede nell’efficacia di organizzazioni poco gerarchiche e veloci, dove vengono premiate le capacità di iniziativa e di orientamento al risultato”.

Con la nomina di Mehboob-Khan al vertice della società leader nella produttore mondiale di lenti e montature è completato il riassetto di Luxottica dopo l’uscita di Andrea Guerra e le dimissioni del suo successore Enrico Cavatorta che avevano creato non pochi problemi al presidente Leonardo Del Vecchio.

Luxottica, Del Vecchio torna a ruoli operativi

Nonostante non sia ancora arrivata l’ufficialità, come aveva previsto nei giorni scorsi, sembra sempre più imminente l’addio di Andrea Guerra a Luxottica, probabilmente già nel Consiglio di amministrazione straordinario fissato per lunedì prossimo, 1 settembre. Il manager, secondo indiscrezioni dell’ultimo minuto, dovrebbe ritirare una buonuscita di una quindicina di milioni e si lascerà alle spalle gli anni migliori del colosso presieduto da Leonardo Del Vecchio.

Potrebbe essero lo stesso presidente e fondatore a ritornare a ruoli operativi, scongiurando un avvicendamento pericoloso con l’ormai ex ad che potrebbe non essere troppo gradito in Borsa. Si immagina, come ha descritto il Corriere, che il direttore generale, Enrico Cavatorta, già responsabile per la finanza e il corporate, possa formalmente succedere a Guerra ma che il ruolo di ad venga sostanziamente esautorato di autorità e poteri. Con la benedizione, indispensabile, di Piazza Affari dove il titolo, dopo le perdite dei giorni scorsi, e dopo l’acquisto di azioni per 634 mila euro ad opera dello stresso presidente, risale di un 1,21% nella giornata di oggi.

Oltre 18 miliardi di capitalizzazione, più di 8600 punti vendita, 75000 dipendenti sparsi per il mondo, 7 miliardi di ricavi, una crescita nel primo semestre 2014 oltre il 5%, fanno di Luxottica uno dei fiori all’occhiello del nostro Made in Italy.

JM

L’addio (presunto) di Guerra scuote Luxottica

 

Non è la prima volta che circolano rumor di una uscita di Andrea Guerra, uno dei più apprezzati manager a livello internazionale, da Luxottica. Nei giorni scorsi le indiscrezioni stampa di un imminente uscita dell’amministratore delegato dal colosso mondiale degli occhiali avevano scosso la società, ancor di più delle voci (chissà quanto veritiere..) a febbraio di un suo possibile incarico nel neonato governo Renzi.

Da Luxottica arriva soltanto dopo diversi giorni una stringata presa di posizione sulle indiscrezioni circolate che lasciata aperto qualsiasi scenario: “La società non commenta le notizie apparse oggi sulla stampa”, si legge nella nota. “Al momento non è stato convocato alcun consiglio di amministrazione. Confermiamo che da tempo il presidente, Leonardo Del Vecchio, e l’ad, Andrea Guerra, si stanno confrontando sulle migliori strategie future del gruppo”.

L’uscita tuttavia non sarebbe immediata, ma si profila una transazione soft, all’americana. Ossia un’exit strategy da concordare con la società che sia la meno indolore possibile per le parti in causa. Intanto, il titolo sprofonda oggi a Piazza Affari con perdite fino a -6,7% a 37,7 euro per poi ritornare sopra la barra dei 38 euro nel pomeriggio.

JM