Le 10 lauree che daranno maggiori opportunità di lavoro dal 2022 al 2026

Per gli anni dal 2022 al 2026 le previsioni Excelsior di Unioncamere e Anpal sottolineano un fabbisogno occupazionale complessivo tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Della cifra, tra 1,3 e 1,7 milioni di unità costituiranno l’incremento dell’occupazione determinato dalla crescita economica. Un contributo, rispetto al totale del fabbisogno occupazionale, che varia dal 31% al 38%.

Cosa determinerà la crescita occupazionale dal 2022 al 2026?

La crescita occupazionale dipenderà, per buona parte, dagli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) nell’ambito dei fondi del Next Generation Eu. Per quanto attiene al mercato del lavoro, il rapporto Excelsior evidenzia una significativa accelerazione della composizione professionale, in particolare dei lavoratori laureati.

Mercato del lavoro per i laureati, cosa succederà tra il 2022 e il 2026?

Nel dettaglio, tra il 2022 e il 2026 il mercato del lavoro in Italia potrebbe avere la necessità di immettere 1,1 o 1,2 milioni di laureati. La media annuale delle immissioni potrebbe variare tra le 230 mila e le 246 mila unità. Confrontando i dati relativi ai lavoratori in possesso di laurea, si osservano numeri di crescita in tema di assunzioni soprattutto nei campi:

  • medici e sanitari;
  • nei differenti ambiti Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica);
  • nelle aree economiche.

Assunzioni laureati, ci saranno più chance nella Pubblica amministrazione o nel privato dal 2022 al 2026?

Nel fabbisogno di laureati per le assunzioni in Italia, stimabile tra 1,1 e 1,2 milioni nel periodo 2022-2026, si prevede che il 60% sarà a vantaggio del settore privato (tra dipendenti e lavoratori autonomi) e il 40% della Pubblica amministrazione. Inoltre, l’accesso e le assunzioni nella Pubblica amministrazione dal 2022 al 2026 sarà a vantaggio dei candidati in possesso di un titolo di laurea per il 58,5%.

Neolaureati, offerte di lavoro e fabbisogno di laureati: cosa significa?

Inoltre, si prevede che la quantità di candidati in possesso di un titolo universitario che entreranno nel mercato del lavoro nei prossimi cinque anni sarà pari a 191 mila unità per ciascun anno fino al 2026. I dati sugli ingressi effettivi vanno poi confrontati con il fabbisogno. Quest’ultimo rappresenta la necessità di unità in possesso del titolo di laurea espresso dal sistema economico.

Offerte di lavoro dalle imprese e Pubblica amministrazione: gli scenari dei prossimi anni

In termini di offerte di lavoro espresse dal sistema economico, ovvero di candidati ricercati dalle imprese private e dalla Pubblica amministrazione, è possibile fare una classifica delle lauree che avranno più opportunità di entrare nel mondo del lavoro. È importante sottolineare che la ricerca Excelsior di Unioncamere e Anpal prevede due scenari. Il primo molto positivo, con valori del Pil molto alti per i prossimi cinque anni (o almeno fino al 2024). Il secondo scenario è pur sempre positivo, ma meno ottimistico rispetto al precedente.

Richiesta di laureati nel mondo del lavoro dal 2022 al 2026: quali saranno le 10 lauree con più opportunità?

Detto che il fabbisogno previsto dal 2022 al 2022 di candidati in possesso di laurea varierà da un fabbisogno di 230 mila a uno scenario più ottimistico di 245.700 laureati (per un’offerta effettiva media di laureati per ogni anno di 191 mila neolaureati), i 10 titoli di studio che daranno maggiori opportunità di lavoro sono i seguenti:

  • lauree in materie economiche e statistiche, con 40.100 laureati in entrata nel mondo del lavoro nello scenario peggiore e 44.500 nello scenario migliore. L’offerta effettiva di neolaureati per ogni anno in questa materia sarà di 31.200 unità;
  • titolo giuridico e politico sociale, con richieste per 40.500 (scenario peggiore) o 42.200 (scenario migliore). L’offerta media dei laureati per ogni anno sarà di 28.800 unità;
  • al terzo posto si trovano le lauree mediche e sanitarie con 31.300 unità richieste nello scenario peggiore e 31.400 in quello migliore. L’offerta sarà di 23.200 unità con questo titolo di studio.

Laureati in insegnamento, formazione, architettura, ingegneria civile, letteratura: quanto sono ricercati nel mondo del lavoro?

A seguire nella classifica delle 10 lauree che daranno maggiori chance di trovare un lavoro nei prossimi cinque anni, si ritrovano i titoli di studio di ingegneria, a esclusione di ingegneria civile. Nello scenario migliore sono previste 27.300 assunzioni, in quello peggiore 30.400. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 20.200. A proseguire:

  • laureati in insegnamento e formazione, comprese scienze motorie. Sono previste 25.300 nuove unità tra il 2022 e il 2026 nello scenario peggiore e 27.100 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • al sesto posto si ritrova la laurea in architettura, urbanistica e territorio, comprendendo anche ingegneria civile. In totale, nello scenario migliore saranno richiesti 14 mila nuove immissioni, in quello peggiore 15.100. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • a seguire i laureati in ambito letterario, filosofico, storico e artistico con 13.900 immissioni all’anno nello scenario peggiore e 14.500 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 9.100 unità.

Laureati in lingue, scienze matematiche e biologiche, quante opportunità di lavorare ci saranno dal 2022 al 2026?

Continuando la classifica delle lauree più richieste dal 2022 al 2026, si ritrovano:

  • all’ottavo posto i laureati in lingue straniere, traduttori e interpreti. Ci sarà bisogno di 10.500 unità nello scenario peggiore o di 11.600 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno dal 2022 al 2026 sarà di 9.700 unità;
  • la laurea in scienze matematiche, fisiche e informatiche sarà richiesta per  8.300 immissioni nel mondo del lavoro (8.900 nello scenario migliore). L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà mediamente di 5.400 unità;
  • infine il titolo in scienze biologiche e biotecnologie sarà richiesto per 5.900 nuove unità (nello scenario peggiore) o per 6.300 in quello migliore. L’offerta di neolaureati media annuale sarà di 7.800 unità.

Quali altre lauree saranno richieste dal 2022 al 2026 per lavorare?

Oltre alle prime 10 posizioni delle lauree che saranno le più richieste dal 2022 al 2026, nello stesso periodo potranno trovare buone occasioni di occupazioni i seguenti titoli universitari:

  • i posti di lavoro per i laureati in psicologia saranno 4.900 nello scenario peggiore e di 5.100 in quello migliore. L’offerta media annuale sarà di 7.400 nuove unità;
  • laureati in chimica e farmaceutica, con posti di lavoro pari a 4.400 nello scenario peggiore e a 4.800 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno sarà di 5.800 unità;
  • titolo di laurea in campo agroalimentare, con 3.600 nuove opportunità di lavoro (scenario peggiore) o di 3.800 in quello migliore. L’offerta media annuale di neolaureati sarà di 4.500 nuove unità.

I 10 settori dove ci saranno più assunzioni nel 2022-2026 col il Pnrr

L’effetto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) favorirà anche le assunzioni. Nello scenario più favorevole, ovvero di pieno utilizzo delle risorse del Piano, si prevede una crescita occupazione fino a 1,7 milioni di posti di lavoro in più. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere e Anpal sulle previsioni di crescita delle assunzioni e sui fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine nel periodo tra il 2022 e il 2026. Nello scenario meno favorevole, le assunzioni potrebbero crescere di 1,3 milioni di euro.  L’impatto del Pnrr sarà, in ogni modo positivo, pienamente positivo o meno favorevole. Nella ricerca si possono individuare i 10 settori che daranno il maggior contributo, in termini di posti di lavoro, all’occupazione italiana.

Gli scenari dell’occupazione a seconda del Pil: ecco le previsioni dei prossimi 5 anni

Nell’indagine sull’occupazione, Unioncamere e Anpal immaginano due scenari dei prossimi 5 anni. Uno più ottimistico, previsto dal Nadef di settembre 2021 del governo italiano, che stima una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2022 del 4,7% e un incremento più contenuto nei due anni successivi (2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024). Il secondo scenario, positivo ma meno ottimistico, stima un Pil variabile tra il 4,2% e il 4,7% nel 2022 (Fmi, Oecd, Istat e Banca d’Italia) e una crescita meno accentuata nel 2023 (dall’1,6% al 2,6%), per poi stabilizzarsi su stime più basse dal 2024 al 2026 (1% calcolato dal Fondo monetario internazionale).

Assunzioni 2022-2026, quali sono i settori dove ci sarà maggiore bisogno di nuove immissioni?

Con la spinta del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), nei prossimi cinque anni l’occupazione potrebbe crescere con cifre tra 1,3 e 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro a seconda dello scenario economico che si realizzerà. La stima varia da un minimo di 260 mila a un massimo di 340 mila nuove posizioni per ciascun anno dal 2022 al 2026. Il livello di occupazione pre-Covid verrà raggiunto nel 2023. A far da traino i settori dei servizi che avranno tra i 976 mila e 1,2 milioni di occupati in più nei prossimi cinque anni.  Nell’industria le cifre si stimano più ristrette: si va dai 293 mila ai 438 mila occupati in più. È importante rilevare che i dati sono già decurtati dalle uscite fisiologiche dal mondo del lavoro, prevalentemente per i pensionamenti. Il fabbisogno reale di nuove assunzioni da parte delle imprese è di gran lunga superiore, pertanto, ai numeri indicati.

Nuove assunzioni, quanti in entrata nel 2022-2026 tra lavoratori privati, Pubblica amministrazione e autonomi?

Infatti, considerando che 2,8 milioni di lavoratori dovranno essere sostituiti tra il 2022 e il 2026 per la fisiologica uscita dal lavoro, si stima che nei 5 anni il fabbisogno complessivo di nuove assunzioni sarà compreso tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Nello scenario meno ottimistico, il fabbisogno di dipendenti privati dovrebbe attestarsi sui 2.260.000 lavoratori (nello scenario migliore, 2.571.700 nuove entrate sul mondo del lavoro); la Pubblica amministrazione farà entrare nei comparti 770 mila nuove unità (in entrambi gli scenari); i lavoratori autonomi in entrata sul lavoro saranno 1.091.600 (nello scenario migliore 1.205.100). L’agricoltura avrà un fabbisogno di 136.500 lavoratori (154.500 nello scenario più favorevole); l’industria tra i 913.100 e 1.057.900 nuovi lavoratori; i servizi tra 3.072.200 e i 3.334.400 nuovi lavoratori.

Assunzioni dal 2022 al 2026, quali saranno i 10 settori dove le imprese avranno più bisogno di immissioni?

Entrando nel dettaglio del fabbisogno occupazionale delle imprese, il commercio e il turismo avranno i numeri più alti in termini di assunzioni. Infatti, il fabbisogno del settore varierà da un minimo di 748.300 (scenario meno ottimistico) e 860.800 (scenario più ottimistico) unità. La crescita occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni, decurtata anche delle uscite dal mondo del lavoro, sarà compresa tra 242.800 (scenario meno ottimistico) e 355.400 (scenario più ottimistico) nuove assunzioni. A seguire il settore degli altri servizi pubblici e privati (con una forbice di fabbisogno, a seconda degli scenari, tra 563.400 e 586.000 unità). Lo stock occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni sarà, tuttavia, più basso rispetto ad altri settori e compreso tra 134.300 e 156.800 nuove assunzioni. Al terzo posto per fabbisogno, la formazione e la cultura: si andrà da 515.00 a 552.600 a seconda dello scenario nei prossimi 5 anni. Più contenuto sarà il numero di crescita delle assunzioni, decurtate delle uscite dal mondo del lavoro: tra 167.900 e 205.500 nuove unità.

Previsioni assunzioni settori salute, finanza, costruzioni, infrastrutture e altre filiere industriali tra il 2022 e il 2026

In termini di fabbisogno, il settore della salute farà registrare numeri da quarto posto, anche se la forbice tra i due scenari sarà molto contenuta. Si va da 498.200 a 501.600 unità di fabbisogno, mentre la crescita delle nuove assunzioni sarà pari a 126.600 (130.100 per lo scenario più favorevole). A seguire, la finanza e i servizi di consulenza che avranno necessità di reperire e di sostituire un numero di unità variabile tra 490.100 e 546.900 a seconda degli scenari. Al netto delle uscite, il settore crescerà dal punto di vista occupazionale con numeri tra 211.700 e 268.600 unità. Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture farà segnare numeri elevati. Si va dalle 339.400 alle 375.700 unità di fabbisogno, mentre le nuove assunzioni si attesteranno tra 168.500 e 204.900 immissioni, facendo segnare un +1.9% (o +2,3%) nel rapporto percentuale in media annua tra domanda di espansione e stock di occupati. A seguire, le altre filiere industriali segneranno un fabbisogno tra 229.800 e 267.000 unità, con un numero di assunzioni previsto tra 60 mila e 97 mila immissioni.

Crescita assunzioni dal 2022 al 2026: i settori della meccatronica, robotica, informatica e telecomunicazioni

Al nono posto del fabbisogno di unità occupazionali nel periodo tra il 2022 e il 2026 il settore della meccatronica e della robotica. Si va da un minimo di 157.900 unità dello scenario meno favorevole a 185.600 dello scenario più favorevole. Le previsioni di crescita delle assunzioni, a seconda degli scenari, varierà da. minimo di 32.300 a un massimo di 60.000 nuovi immessi. A chiudere, il settore dell’informatica e delle telecomunicazione. Si va intorno alle 100 mila unità (da 99.400 a 107.900) con stime di crescita delle assunzioni previste tra 51.500 e 60.100 nuove immissioni a seconda dei due scenari.

Dove si avrà la maggiore crescita occupazionale in Italia dal 2022 al 2026?

Secondo l’indagine Unioncamere e Anpal, la maggiore crescita occupazionale, in termini di espansione delle offerte di lavoro, si avrà nell’Italia del Nord Ovest con una forbice, a seconda degli scenari più o meno favorevoli, compresa tra 489.100 e 626.600 nuove assunzioni. A seguire il Nord Est con 302.900 nuove assunzioni (o 402.800 nel caso di scenario più favorevole); il Sud e le Isole con 331.400 nuove assunzioni (429.900 nello scenario più favorevole); a chiudere il Centro con la crescita di 170.500 nuove immissioni (259.700 nello scenario migliore).

I 10 lavori più richiesti fino a marzo 2022: mancano soprattutto operai

Mercato del lavoro in fermento nel primo trimestre del 2022, complice anche la fase di ripresa dall’emergenza Covid-19. Da gennaio a marzo le imprese faranno richiesta di oltre 1.158.000 profili, un numero che può essere riassunto nel dato secondo il quale sei imprese su 10 sono pronte ad assumere. Ma mancano alcune figure, come quelle degli operai e degli ingegneri. Imprese digitali e delle costruzioni guidano la ripresa del mercato del lavoro andando oltre il periodo Covid: +1,9% delle nuove opportunità di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2019. Ecco quali sono le professioni maggiormente richieste dalle imprese nei primi tre mesi dell’anno analizzando i dati di Unioncamere-Anpal, Sistema Informativo Excelsior.

Offerte di lavoro, quali sono i settori che assumono di più?

Nel primo trimestre del 2022 le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi si confermano il settore dove si assume di più. All’inizio del 2022 le imprese operanti in questo settore prevedono 259.240 nuove assunzioni. A seguire sono ricercati gli operai specializzati (203.590 assunzioni previste nei primi tre mesi del 2022); le professioni tecniche (186.700 nuove assunzioni); i conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili (175.570 nuove assunzioni); le professioni non qualificate per i servizi di pulizia o di spostamento e di consegna delle merci (156.640 assunzioni); gli impiegati nelle varie mansioni (96.560 nuove assunzioni); le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (77.350 nuove assunzioni); infine i dirigenti, richiesti per 2.510 posti da coprire.

Offerte di lavoro, in quali settori si fa più fatica a trovare nuove opportunità?

Dall’analisi dei dati della ricerca di Unioncamere e Anpal, emerge che l’apporto del settore delle costruzioni, spinto dal superbonus 110% e dai vari bonus edilizi, è quello che maggiormente necessita di nuove assunzioni con circa 424 mila unità ricercate. Allo stesso modo, anche i settori della metallurgia, della meccanica e dell’elettronica, coinvolti nella trasformazione digitale delle imprese, fanno registrare numeri di crescita delle assunzioni programmate. In sofferenza, invece, i settori del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, dove le opportunità di lavoro non hanno raggiunto i numeri del pre-Covid.

Quali sono i 10 lavori più ricercati dalle imprese fino a marzo 2022?

Entrando nel dettaglio delle professioni, nei primi tre mesi del 2022 ecco quali sono i 10 lavori più ricercati dalle imprese:

  • gli addetti alle attività di ristorazione con 111.300 nuove assunzioni;
  • addetti alle vendite con 87.690 nuove offerte di lavoro;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia con 78.730 nuove opportunità di lavoro;
  • i conduttori di veicoli a motore con 70.470 nuove assunzioni;
  • gli artigiani e gli operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 54.660 nuove opportunità di impiego;
  • il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con 47.850 nuove offerte di lavoro;
  • i tecnici dei rapporti con i mercati con 42.010 nuove opportunità di lavoro;
  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con 30.830 assunzioni;
  • i tecnici della salute con 30.050 nuove opportunità di assunzione;
  • gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture nelle costruzioni con 29.900 nuove offerte di lavoro dalle imprese.

Offerte di lavoro, quali sono le altre più ricercate dalle imprese entro marzo 2022?

Tra le altre professioni e mansioni più ricercate dalle imprese all’inizio del 2022 troviamo:

  • gli impiegati addetti ad accogliere e a fornire informazioni alla clientela con 23.800 nuove opportunità di assunzione;
  • i conduttori di macchine per il movimento della terra, per il sollevamento e per il maneggio dei materiali con 23.660 nuove offerte di lavoro;
  • i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni con 23.490 nuove assunzioni;
  • le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali con 23.410 nuove offerte di lavoro;
  • i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e professioni simili con 20.190 nuove assunzioni;
  • gli artigiani e gli operai specializzati di installazione e manutenzione delle attrezzature elettriche ed elettroniche con 16.290 nuove offerte di lavoro;
  • gli operai addetti all’assemblaggio dei prodotti industriali con 16.130 nuove opportunità di lavoro;
  • i tecnici in campo ingegneristico con 15.860 nuove offerte di lavoro;
  • i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive con 15.400 nuove offerte di lavoro;
  • gli ingegneri e le professioni assimiliate con 15.280 nuove opportunità di impiego;
  • le professioni qualificate nei servizi personali e mansioni assimilate con 14.660 nuove offerte di lavoro.

Offerte di lavoro, dove le imprese hanno più difficoltà a trovare i profili ricercati?

Spesso i settore dove c’è il maggior numero di offerte di lavoro e le possibilità di assunzioni, sono anche quelli dove le imprese faticano a trovare i profili ideali. È il caso delle costruzioni, dove per alcune mansioni, come quella degli artigiani e degli operai specializzati addetti alle rifiniture, il 62,3% dei posti potrebbe rimanere vacante per la mancanza di candidati. Percentuali più alte di posti di lavoro con difficoltà a reperire candidati si riscontrano nelle professioni tecniche informatiche e delle telecomunicazioni con il 68,1% delle opportunità di lavoro destinate ad andare vacanti. A seguire gli attrezzisti, gli operai e gli artigiani del trattamento del legno e delle professioni assimilate con il 67,9% di difficoltà a reperire figure ideali rispetto ai posti di lavoro messi a disposizione e i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e le professioni assimilate con il 62,4% di difficoltà.

Offerte di lavoro, dove ci sono maggiori opportunità di essere assunti?

Tra le regioni con il maggior numero di offerte di lavoro nei vari settori nei primi tre mesi del 2022 ritroviamo:

  • la Lombardia con 255.340 nuove offerte di lavoro;
  • il Veneto con 123.000 nuovi posti di lavoro;
  • il Lazio con 112.290 opportunità di lavoro;
  • l’Emilia Romagna con 111.090 nuove offerte di lavoro;
  • la Campania con 85.950 nuove opportunità di lavoro;
  • il Piemonte con 81.630 nuove offerte di lavoro;
  • la Toscana con 76.060 posti di lavoro.

In generale, il Nord Ovest dell’Italia ha la maggiore distribuzione dei posti di lavoro con 368.010 nuovi posti entro marzo 2022; a seguire il Nord Est con 288.450 nuovi posti; il Sud e le isole con 270.980 offerte di lavoro e il Centro con 230.710 nuove opportunità di impiego.

I 10 lavori più richiesti a gennaio 2022: imprese alla ricerca di 458mila profili

Saranno 457.650 i profili ricercati dalle imprese nel mese di gennaio 2022. La stima arriva dal rapporto di Anpal e Unioncamere che, come di consueto, riporta i dati sul mercato del lavoro. Nell’intero primo trimestre dell’anno, da gennaio a marzo 2022, i profili ricercati dalle imprese supereranno abbondantemente il milione di unità (1.158.150 ingressi previsti nel mondo del lavoro).

Assunzioni gennaio 2022: quali sono le aree aziendali con maggiori opportunità di lavoro?

Le aree dove si concentreranno le maggiori opportunità di lavoro nel mese di gennaio 2022 riguarderanno:

  • l’area di produzione di beni e di erogazione di servizi con 185.850 entrate previste, pari al 41,4% del totale delle oltre 457 mila assunzioni;
  • le aree commerciali e di vendita con 87.050 nuove assunzioni;
  • l’area tecnica e della progettazione (ricerca e sviluppo, installazione e manutenzione, certificazione e controllo della qualità, della sicurezza e dell’ambiente) con 70.630 assunzioni;
  • le aree della logistica con 60.970 assunzioni;
  • aree direzioni e servizi generali con 28.770 assunzioni previste;
  • le aree amministrative co 24.380 assunzioni.

Quali sono le categorie lavorative più ricercate a gennaio 2022?

Tra le categorie lavorative più ricercate dalle imprese a gennaio 2022 troviamo:

  • le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi con 259.240 profili ricercati;
  • gli operai specializzati con 203.590 opportunità di lavoro;
  • le professioni tecniche (tra cui i tecnici informatici, i tecnici in campo ingegneristico, quella salute, dell’organizzazione delle attività produttive, della formazione professionale) con 186.700 opportunità di lavoro;
  • i conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili con 175.570 opportunità di impiego;
  • le professioni non qualificate nei servizi di pulizia e nello spostamento e consegna delle merci con 156.640 opportunità di lavoro;
  • gli impiegati (alla segreteria, all’accoglienza, alla gestione amministrativa della logistica, alla gestione contabile, finanziaria ed economica) con 96.560 offerte di lavoro;
  • le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione con 77.350 opportunità di lavoro;
  • i dirigenti con 2.510 offerte di lavoro.

Quali sono i 10 profili più cercati dalle imprese a gennaio 2022?

In termini assoluti, i 10 lavori (o profili) più ricercati dalle imprese a gennaio 2022 risultano:

  • gli addetti alle attività di ristorazione con 111.300 opportunità di lavoro;
  • gli addetti alle vendite con 87.690 opportunità di impiego;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia con 78.730 occasioni di lavoro;
  • i conduttori di veicoli a motore con 70.470 offerte di lavoro;
  • gli artigiani e gli operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 54.660 opportunità di lavoro;
  • il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con 47.850 occasioni di lavoro;
  • gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con 44.370 opportunità di lavoro;
  • i tecnici dei rapporti con i mercati con 42.010 offerte di lavoro;
  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con 30.830 opportunità di impiego;
  • i tecnici della salute con 30.050 offerte di lavoro.

Le altre opportunità di lavoro tra le più ricercate a gennaio 2022

Tra le altre opportunità di lavoro con maggiori richieste da parte delle imprese troviamo:

  • gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 29.900 offerte di lavoro;
  • gli impiegati addetti all’accoglienza e alle informazioni della clientela con 23.800 offerte di lavoro;
  • i conduttori di macchine per il movimento della terra, il sollevamento e il maneggio dei materiali con 23.660 opportunità di lavoro;
  • i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni con 23.490 opportunità di lavoro;
  • le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali con 23.410 offerte di lavoro;
  • i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate con 20.190 opportunità di impiego;
  • gli artigiani e gli operai specializzati di installazione e manutenzione delle attrezzature elettriche ed elettroniche con 16.290 offerte di lavoro;
  • gli operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali con 16.130 opportunità di lavoro;
  • i tecnici in campo ingegneristico con 15.860 offerte di lavoro;
  • i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive con 15.400 opportunità di lavoro.

Quali sono i 10 profili più introvabili delle imprese a gennaio 2022?

Molti dei posti di lavoro per i quali le imprese cercano candidati rimarranno vacanti per la difficoltà nel reperire il profilo giusto. Nel dettaglio, i 10 lavori con maggiori possibilità di non veder coprire tutte le necessità di impiego delle imprese risultano essere:

  • i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni che rischiano di lasciare vacante il 68,1% dei 23.490 addetti ricercati;
  • gli attrezzisti, gli operai e gli artigiani del trattamento del legno e professioni assimilate con il 67,9% di difficoltà a reperire le 5.370 figure ricercate dalle imprese;
  • i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate con il 62,4% di difficoltà a reperire i 20.190 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 62,3% di difficoltà a reperire i 29.900 profili ricercati;
  • gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali con il 61,9% di difficoltà a reperire i 13.470 profili ricercati;
  • i fabbri ferrai, i costruttori di utensili e professioni assimilate con il 58,5% di difficoltà a reperire i 10.180 profili ricercati dalle imprese.

Quali altre professioni risultano introvabili a gennaio 2022?

Tra le altre professioni che risultano introvabili in base alle necessità delle imprese troviamo:

  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con il 56,4% di difficoltà a reperire i 30.830 profili ricercati;
  • i tecnici della salute con il 56,3% di difficoltà a reperire i 30.050 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati nelle installazioni e installazione di attrezzature elettriche ed elettroniche con il 55,1% di difficoltà a reperire i 16.290 profili ricercati;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e di servizi con la difficoltà del 53,2 su 14.280 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con il 53,1% di difficoltà a reperire i 54.660 profili ricercati;
  • i tecnici in campo ingegneristico con il 53,1% di difficoltà a reperire i 15.860 profili ricercati;
  • gli ingegneri e le professioni assimilate con il 52,9% di difficoltà a reperire i 15.280 profili ricercati.

 

I 10 lavori più richiesti dal web, ma da svolgere a casa

I 10 lavori più richiesti dal web, si possono fare anche da casa. Basta un pc, una connessione internet e tanta tanta fantasia per rinventarsi.

I 10 lavori più richiesti dal web, ecco come guadagnare da casa

Ci sono 10 lavori più richiesti dal web, che possono offrire una chance a chi lavora direttamente da casa. Vediamo di scalare la classifica da quella più richiesta a quello che lo è meno. Si parte subito con la figura del trader. Un trader è un operatore finanziario che effettua compravendita di strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, valori di borsa e mercati mobiliari in proprio. Comunque sia per questo mestiere occorre un pò di studio, pratica sulle demo e un minimo di capitale da investire.

Al secondo posto c’è l’esercito dei copywriter. Si tratta di un professionista che scrive contenuti di vario tipo. Quando è freelance non è legato a nessun datore di lavoro fisso, ma lavora su progetto. Dunque viene contattato da qualsiasi soggetto, spesso un’agenzia pubblicitaria, per scrivere contenuti originali ed accattivanti. E’ chiaro che ci vuole ottima padronanza della lingua italiana e molta fantasia e conoscere le tecniche di persuasione.

Trading online- Foto: Pixabay

Medaglia di bronzo e di legno per i lavori più richiesti

Al terzo posto di questa classifica c’è il social media manager. Questa figura ha il compito di gestire il marketing e la pubblicità sui social media. Tra i suoi compiti ci sono la creazione di pagine aziendali, la gestione dei contenuti social legati all’azienda. Ma anche stimolare la community i fan e moderare i commenti che possono ottimizzare la strategia di posizionamento online e l’immagine aziendale sui social.

Diversa è la figura del blogger, cioè qualsiasi utente Internet che si occupa di scrivere contenuti sul web, con una certa periodicità. I contenuti possono essere video, podcast oppure un vero e proprio blog che è un sito web tematico. Se si vuole trasformare in vera e propria professione è vero che il blogger deve conoscere i requisiti minimi e la logica della scrittura in chiave Seo.

Blogger – Foto: Pixabay

I lavori più richiesti di metà classifica

Altra figura molto richiesta è quella del traduttore. Qui ci vuole la capacità di conoscere le lingue per permettere di tradurre alcuni testi, libri, dialoghi o guide. E’ chiaro che qui la competenza deve essere di almeno due lingue con livello molto elevato. Tuttavia è molto amato da chi ha la fortuna di essere cittadino nel mondo e conoscere anche i modi di dire o le piccole sfaccettature di molti linguaggi.

Altro lavoro che già più semplice rispetto al precedente è il data entry. Si tratta di una persona che inserisce i dati a mano, secondo il formato e lo schema richiesto dal sistema. Può essere anche necessario inserire i dati in forma di codici alfa-numerici, come quelli dei prodotti che un’azienda produce o vende, o magari che identificano delle procedure ben definite.

Chi c’è al settimo ed ottavo posto della classifica?

Al settimo posto ci sono tutti gli operatori call center da casa. Ci sono due tipi di call center, quello outbound e inbound. Il call center inbound è quando le chiamate sono in entrata, mentre outbound è quando le chiamate sono in uscita. Nei call center inbound si lavora in un centralino o anche da casa e si svolge solitamente assistenza tecnica o commerciale su un prodotto o servizio. Mentre in quello outbound si chiama il cliente e si propone un prodotto o un servizio. Anche in questo caso ci voglio buone capacità comunicative. 

All’ottavo posto ci sono i creatori di corsi e formazione online. Ci sono dei veri e propri professori o specialisti di un determinato settore che offrono formazione online. Tra quelli più richiesti ci sono le ripetizioni online, in cui è possibile studiare e recuperare lacune scolastiche. Ma ci sono anche siti dedicati alla formazione. Basta quindi farsi pagare per trasferire la propria conoscenza.

operatore call center- Foto:Pixabay

I 10 lavori più richiesti dal web, i fanalini di coda

Le ultime due posizioni della classifica sono: aprire un negozio online o scrivere e pubblicare un ebook. Nel primo caso occorre che ci siano dei prodotti da vendere. Sta prendendo sempre più peso la vendita di prodotti artigianali come corredi fatti a mano, oppure prodotti alimentari. Attenzione perché questo già prevede un tipo di vendita online che deve seguire la relativa normativa sulla vendita a distanza (D. lgs. 21/2014).

Nel secondo caso ci sono gli autori capaci di scrivere e pubblicare un ebook. Qui si passa all’editoria digitale. Infatti molto autori, che non sono “scritturari” possono caricare gratuitamente i loro lavori e venderli online. Maggiori sono i soggetti/lettori sulla rete che leggeranno quanto scritto, maggiore saranno i guadagni. Beh piccole idee che possono permette a molti di avere una soluzione alternativa alla disoccupazione.

I 10 lavori più richiesti e quelli più introvabili a dicembre 2021

La ricerca di personale dipendente delle imprese nel mese di dicembre 2021 segna 354 mila nuove potenziali assunzioni. In realtà, molti di questi posti di lavoro rimarranno scoperti. Si stimano, infatti, 133 mila profili introvabili, pari al 37,5% del totale dell’offerta di lavoro da parte delle imprese. Per alcuni profili, addirittura, oltre 6 posti su 10 rimarranno di difficile reperimento. Ecco dunque quali sono le professioni più ricercate dalle imprese in numeri assoluti e quelle più introvabili a dicembre 2021 secondo il rapporto di Unioncamere e Anpal.

Quali sono le 10 professioni più richieste nel mese di dicembre 2021?

Dei circa 354 mila profili ricercati dalle imprese nel mese di dicembre 2021, ecco quali sono le 10 professioni con più posti di lavoro a disposizione in numeri assoluti:

  • addetti alle attività di ristorazione con 42.650 offerte di lavoro;
  • addetti alle vendite con 35.410 posti liberi;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia con 25.950 posti a disposizione;
  • conduttori di veicoli a motore con 22.350 offerte di lavoro;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con 12.120 posti;
  • artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 10.920 posti liberi;
  • tecnici dei rapporti con i mercati con 10.870 offerte di lavoro;
  • impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con 10.640 offerte di lavoro;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili con 9.830 opportunità di lavoro;
  • impiegati addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela con 8.910 posti.

Professioni di elevata specializzazione e tecniche, quali sono i profili più richiesti?

Tra le professioni intellettuali, scientifiche, di elevata specializzazione (20.740 posti in totale) e tecniche (47.630 posti in totale), oltre ai tecnici per i rapporti con i mercati, sono richiesti maggiormente:

  • tecnici della salute con 6.740 posti a disposizione;
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazione con 5.850 posti;
  • ingegneri e professioni assimilate con 5.670 posti;
  • tecnici in campo ingegneristico con 4.840 posti;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi con 4.600 posti;
  • specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie con 3.770 posti;
  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali con 3.440 posti.

Impiegati e professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi: quanti posti sono a disposizione a dicembre 2021?

Tra gli impiegati (30.250 quelli richiesti a dicembre 2021) e chi opera con qualifica nelle attività commerciali e nei servizi (95.320 posti a disposizione), oltre agli addetti alle attività di ristorazione, alle vendite e alle segreterie, accoglienza e affari generali, sonno maggiormente ricercati:

  • gli operatori della cura estetica con 4.9410 posti a disposizione;
  • professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali con 4.770 posti;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati con 3.630 posti;
  • impiegati addetti agli sporti e al movimento di denaro con 3.180 posti;
  • gli addetti alla gestione amministrativa della logistica con 2.810 posti;
  • impiegati addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria con 2.670 posti;
  • professioni qualificate nei servizi di vigilanza, sicurezza e custodia con 2.670 posti.

Operai specializzati, quali sono i più richiesti a dicembre 2021?

Tra gli operai specializzati e gli artigiani, ad eccezione delle professioni che rientrano nelle prime 10 tra quelle più richieste, risultano con più opportunità di lavoro per un totale di 58.420 posti:

  1. artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 8.010 posti;
  2. artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche con 7.090 posti;
  3. fonditori, saldatori, calderai, lattonieri, montatori carpenteria metallica e professioni assimilate con 6.770 posti;
  4. fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati con 4.270 posti;
  5. artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento con 2.220 posti;
  6. operai specializzati e artigiani delle lavorazioni alimentari con 2.110 posti.

Quali sono le professioni con più posti tra i conduttori di impianti e gli operai di macchine fisse e mobili?

Tra i conduttori degli impianti e gli operai addetti ai macchinari fissi e mobili, a dicembre 2021 sono particolarmente ricercati (52.930 posti in totale):

  • i conduttori di macchine per il movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali per 6.020 posti;
  • operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali per 4.330 posti;
  • gli addetti ai macchinari dell’industria tessile, delle confezioni e mansioni assimilate con 3.630 posti;
  • gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per le lavorazioni metalliche e per i prodotti minerali con 3.400 posti;
  • operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali con 2.680 posti;
  • i conduttori di convogli ferroviari e altri manovratori di veicoli su rotaie e impianti a fune per 2.670 posti;
  • i conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche per 2.270 posti.

Quali sono le 10 professioni più introvabili dalle imprese a dicembre 2021?

Delle 354 mila potenziali assunzioni nel mese di dicembre 2021, circa 133 posti sono stimati come di difficile reperibilità dei profili richiesti e potrebbero rimanere vacanti. Ecco quali sono le professioni per le quali le imprese fanno più fatica a trovare i profili ricercati:

  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali per i quali il 65,2% dei 3.440 posti potrebbe rimanere vacante;
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni simili con il 59,4% di difficoltà rispetto a 6.770 profili richiesti;
  • gli operatori della cura estetica con il 56,8% di difficoltà;
  • i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi con il 56,5% di difficoltà a reperire i profili giusti;
  • fabbri ferrai, costruttori di utensili e professioni assimilate con il 55,4% di difficoltà rispetto ai 4.270 posti disponibili;
  • operai specializzati e artigiani addetti alla pulizia e all’igiene degli edifici con il 55,2% di difficoltà a reperire profili per i 2.180 posti disponibili;
  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 53,8% di difficoltà;
  • gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per le lavorazioni metalliche e per la produzione di minerali con il 52,3% si difficoltà;
  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con il 52,4% dei profili di difficile reperibilità;
  • ingegneri e professioni assimilate con il 52% di difficoltà a reperirne.

Quali sono le 10 professioni dove è più facile che si venga assunti a dicembre 2021?

Tra i profili più facilmente reperibili sul mercato del lavoro a dicembre 2021 (i 10 con meno difficoltà), si ritrovano:

  • professioni qualificati nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia con il 17,4% di difficoltà;
  • gli operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali (solo il 17,8% di difficoltà);
  • impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con il 17,9%;
  • impiegati addetti all’accoglienza e alle informazioni della clientela (18,1% di difficoltà);
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con il 21% di difficoltà;
  • gli insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori, atleti e professioni assimilate con il 21% di difficoltà a reperire i 2.350 profili ricercati;
  • i conduttori dei convogli ferroviari e altri manovratori di veicoli su rotaie e impianti a fune con il 21,5%;
  • addetti alle vendite con il 21,7%;
  • i tecnici delle attività finanziarie assicurative con il 26,3%  di difficoltà a reperire i 2.890 profili ricercati;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia con il 27% di difficoltà.

Agenti monomandatari, ecco l’occasione per voi!

Un’azienda con sede aziendale a Bologna, produttrice di componenti per la lavorazione meccanica, è alla ricerca di un agente monomandatario junior disposto a lavorare in Lombardia.

Le caratteristiche che deve avere sono, oltre ad un diploma di scuola superiore:

  • Consolidata esperienza di vendita, maturata per conto di mandanti operanti nella produzione di componentistica per lavorazioni meccaniche, quali tornitura, dentatura e rettifica, modernamente organizzate e fortemente orientate al mercato;
  • Abitudine e capacità di proporre soluzioni tailor-made; buona preparazione tecnica sui componenti in portafoglio;
  • Motivazione e determinazione, maturità, forte spirito di iniziativa/proattività;
  • Massima disponibilità a trasferte/spostamenti; automunito;
  • Domicilio in Lombardia Est.

Tra le attività da svolgere, il candidato dovrà dimostrare di saper:

  • Sviluppare il portafoglio clienti nell’area assegnata;
  • Gestire i clienti acquisiti con relazioni sistematiche, costruttive ed efficaci;
  • Mantenere con costanza – nel tempo – il rapporto con la clientela, attraverso un elevato livello di servizio e un’alta attenzione alla relazione;
  • Proporre periodicamente ai clienti acquisiti prodotti e soluzioni complementari, al fine della migliore fidelizzazione;
  • Monitorare puntualmente la propria attività commerciale e predisporre la relativa reportistica periodica a destinazione del management;
  • Garantire il raggiungimento dei target commerciali stabiliti dal management.

Per saperne di più, Monster.it.

Analisti funzionali: un’opportunità di lavoro a Roma

Per cercare lavoro occorre essere sempre aggiornati sui programmi informatici più all’avanguardia, che hanno il pregio di semplificare molte procedure e di sostituire i documenti cartacei, colpevoli spesso di creare confusione e, magari, ritardi nelle consegne.
Se, poi, a cercare lavoro sono gli analisti funzionali, l’obbligo di conoscere i linguaggi informatici più evoluti è sottinteso.

Per coloro che hanno maturato una certa esperienza nell’analisi e nell’adeguamento alla normativa BASILEA II in ambito Energy, potrebbe esserci una buona opportunità di impiego nella zona di Roma.

L’azienda che richiede professionisti che abbiano questa particolare conoscenza si chiama BAS s.r.l. e chiede, come prerogativa, la disponibilità di lavorare con partita Iva o, in mancanza di essa, a tempo determinato.

Per ricevere maggiori informazioni, è possibile collegarsi a Monster.it.

INTERESSANTE OPPORTUNITA’ PER GLI AGENTI PORTA A PORTA

L’opportunità di oggi che Infoiva ha selezionato per voi dagli annunci di Monster.it riguarda gli agenti porta a porta.
Vediamo insieme il dettaglio dell’annuncio:

Per dinamica azienda che commercializza prodotti per l’ufficio ricerchiamo :

AGENTI PORTA a PORTA B2B

Profilo ideale:

  • Consolidata esperienza di vendita porta a porta, maturata per conto di mandanti operanti nella distribuzione di prodotti e/o servizi, modernamente organizzati e fortemente orientati al mercato;
  • Percorso professionale coerente ed omogeneo;
  • Consolidato, attivo e documentabile network professionale, con ottima conoscenza dell’area geografica assegnata;
  • Ottima conoscenza dell’area geografica assegnata;
  • Empatia, capacità di stabilire relazioni efficaci, durature, costruttive;
  • Spirito imprenditoriale, ottime capacità comunicative ed organizzative, flessibilità;
  • Propensione a lavorare per obiettivi e in tempi ridotti, dinamicità;
  • Motivazione e determinazione, maturità, forte spirito di iniziativa/proattività;
  • Ottimo ed abituale utilizzo del PC;
  • Massima disponibilità a trasferte/spostamenti; automunito.

Mansioni da svolgere:

Il candidato ideale sarà in grado di svolgere in completa autonomia le seguenti attività:

  • Sviluppare il portafoglio clienti nell’area assegnata;
  • Gestire i clienti acquisiti con relazioni sistematiche, costruttive ed efficaci;
  • Mantenere con costanza – nel tempo – il rapporto con la clientela, attraverso un elevato livello di servizio e un’alta attenzione alla relazione;
  • Proporre periodicamente ai clienti acquisiti prodotti complementari, al fine della migliore fidelizzazione;
  • Monitorare puntualmente la propria attività commerciale e predisporre la relativa reportistica periodica a destinazione della Proprietà;
  • Garantire il raggiungimento dei target commerciali stabiliti dalla Proprietà.

Inserimento: immediato.

Area di lavoro: sede aziendale in provincia di Varese, con operatività nella provincia assegnata

Riepilogo Annuncio

Azienda
IQM selezione srl

Località
Varie, Toscana Italia

Settore
Tutti

Contratto
Full Time
Tempo Indeterminato

Anni Esperienza
Da 1 a 2 anni

Livello Istruzione
Diploma

Codice Riferimento
12045/MO

Per ulteriori informazioni, Monster.it.

SEI IMPIEGATO COMMERCIALE? ECCO L’ANNUNCIO PER TE!

Oggi l’opportunità di lavoro presente su Monster.it e scelta da Infoiva si rivolge agli impiegati commerciali che abitano nella zona di Bologna.
Ecco la descrizione dettagliata dell’annuncio:

Obiettivo Lavoro ricerca per azienda cliente, operante nel settore del commercio di apparecchiature termotecniche, una/un

IMPIEGATO COMMERCIALE/VENDITORE

Il ruolo prevede lo sviluppo commerciale e la gestione del portafoglio clienti della provincia di Bologna.

Si richiede: esperienza in qualità di venditore (almeno 3/5 anni) maturata nel campo della vendita di prodotti termotecnici, titolo di studi in discipline tecniche, possesso di partita IVA, buona conoscenza applicativi Microsoft. Completano il profilo buone doti relazionali, conoscenza degli impianti termotecnici e delle principali apparecchiature che li compongono.

Previsto inserimento con inquadramento come ENASARCO con retribuzione in parte fissa e parte variabile.

Sede di lavoro: Emilia Romagna

Filiale di SAN LAZZARO DI SAVENA
VIA Emilia 84
Tel 0516270731
Fax 0516271024

Riepilogo Annuncio

Località
Bologna 40124

Settore
Servizi di engineering

Contratto
Full Time
Tempo Indeterminato

Livello Istruzione
Scuola dell’obbligo

Livello di Carriera
Con esperienza

Codice Riferimento
314513

Per saperne di più, Monster.it.