Cosa sono le garanzie accessorie nella polizza RCA

Quando si circola in auto bisogna essere assicurati. Questo perché la normativa vigente tutela i terzi trasportati e non.  In pratica tutti i danni che si possono causare alla guida del proprio veicolo tanto alle persone che alle cose sono assoggettati ad assicurazione sulla responsabilità civile. Si chiama polizza RCA, cioè responsabilità civile auto. Con questo genere di polizza ogni danno causato con colpa da parte di un automobilista viene risarcito dalla compagnia di assicurazione fino al massimale prestabilito. È evidente che i danni propri, sia alla propria auto che alla proprio persona non vengono mai risarciti alla polizza RC Auto. Ma ci sono tante garanzie accessorie che possono fare comodo ed essere inserite, naturalmente con un incremento di premio da pagare.

Perché si dovrebbero acquistare garanzie accessorie sulla polizza RC Auto?

Anche eventi particolari, rari ed eccezionali possono essere coperti da determinate polizze aggiuntive. Un tipico esempio è la polizza eventi atmosferici. Una polizza che copre i danni all’auto per via degli eventi atmosferici improvvisi ed imprevedibili come lo sono le grandinate, gli smottamenti, le frane e le alluvioni. Ogni volta che si verifica un evento del genere e ad essere colpita è l’auto, questa polizza offre un risarcimento dei danni. Stesso discorso per la polizza atti vandalici. Una tipica polizza che copre i danni al veicolo dovuti ad atti di vandalismo da parte di soggetti esterni. Una polizza che copre i graffi all’auto con un chiodo ma anche danni ben più gravi come la distruzione completa del veicolo da parte di atti di teppismo o vandalici.

I vetri dell’auto si possono rompere

Un’altra polizza che è molto diffusa ed è molto utilizzata, sempre per eventi particolari ed eccezionali è la garanzia cristalli. In questo caso ciò che copre questa polizza sono eventi quali la rottura del parabrezza o degli altri vetri dell’auto. Un sassolino, la caduta di qualche oggetto contundente che rompe i cristalli dell’auto danno diritto a risarcimento. Una garanzia questa spesso venduta con la garanzia assistenza, che garantisce il soccorso stradale in caso di avarie al veicolo. Ma l’assistenza può essere in diverse formule, e più si paga di premio aggiuntivo più servizi ci sono. Infatti molte polizze assistenza stradale danno anche il diritto all’auto sostitutiva.

La tutela legale può servire?

Non è raro finire con il fare causa quando si è coinvolti in un sinistro stradale. La controparte che accusa noi di essere i responsabili del sinistro e noi che la pensiamo in maniera diametralmente opposta. Oppure la compagnia che non vuole riconoscere il danno per anomalie sul sinistro o su altri aspetti del sinistro stesso o dell’assicurazione. Sono alcune delle motivazioni che portano a contenziosi  che in genere vengono risolti dinanzi a un giudice. E la difesa propria, da parte di un avvocato, in genere deve essere pagata a spese proprie. Ed in questo caso la polizza tutela legale consente al soggetto assicurato di coprire le proprie spese legali con l’assicurazione stessa. Sarà la compagnia presso cui sarà aperto il contratto infatti, a sopportare le spese legali per la difesa.

Garanzia infortunio del conducente

Senza dubbio una delle garanzie più diffuse a livello di auto è quella sulla tutela degli infortuni del conducente. Come detto prima, in caso di sinistro tutti sono coperti dalle polizze RCA ma tutti i danni a terzi trasportati e non. Ciò che non è protetto è il conducente. Nel caso in cui nel sinistro emergono danni alla propria persona, e del tutto evidente che il conducente non verrà risarcito in alcun modo. Solo aprendo una polizza infortunio si potrà ottenere il risarcimento dovuto in caso di danni alla propria persona.

Le polizze tutto incluso, come funzionano le Kasko e le mini Kasko

Se qualcuno cerca garanzie totali, a 360 gradi, le polizze esistono. Si tratta delle polizze più costose anche perché è più complete. Parliamo della Kasko o in forma minore, della mini Kasko. Questo genere di assicurazione si apre nel momento in cui l’auto comperata ha un certo valore. In genere, perché nulla vieta ad una persona che vuole stare tranquilla, di aprire questo genere di assicurazioni. Infatti grazie alla Kasko oltre ai danni ai terzi, vengono coperti tutti i danni sia al proprio veicolo che alla propria persona. La mini Kasko evidentemente ha meno garanzie proprio per questo ha un prezzo più accessibile ma non per questo meno esoso. In genere chi opta per la Kasko non ho necessità di aprire tutte le altre garanzie accessorie prima citate perché si tratta di una polizza completa a 360°.

Occhio ai massimali, alle clausole e alla franchigia

Naturalmente ogni tipo di garanzia cambia in base ai massimali da inserire sul contratto. In effetti i massimali sono la cifra massima che l’assicurazione paga in caso di sinistro. Per questo la compagnia e la polizza variano di prezzo e di coperture in base alla variazione dei massimali che incidono inevitabilmente anche sui premi da pagare. Come per la polizza RCA anche per le garanzie accessorie bisogna fare sempre molta attenzione a determinati fattori quali le clausole e le franchigie. La determinazione del premio   può variare da caso a caso.

Assicurazione RC Auto, scadenze, sanzioni e copertura, ecco le cose da conoscere

Circolare con l’auto in Italia non ha altra via che mettersi in regola con la polizza sulla Responsabilità Civile. Infatti la Polizza RC Auto, come si chiama proprio la polizza sulla responsabilità civile verso terzi, è l’assicurazione obbligatoria che qualunque soggetto si mette alla guida di una auto, deve avere. Ma forse è meglio parlare di proprietari di auto, perché la polizza RC Auto è collegata al veicolo e non a chi lo guida. Resta il fatto che non essere coperti da questa assicurazione mette a rischio il proprietario dell’auto, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello economico.

La polizza RC Auto cos’è

La polizza RC Auto è quell’assicurazione che copre i danni che un veicolo può causare a terzi, tanto alle cose che alle persone. In altri termini, si tratta di quella polizza che delega, dietro pagamento del relativo premio, la compagnia con cui è instaurato il contratto, a risarcire i danni alle vittime. Senza la polizza RC Auto non si può circolare dal momento che si è assoggettati alle pesanti sanzioni del Codice della Strada. La copertura della polizza riguarda sia i terzi trasportati che quelli in cui ci si imbatte durante la circolazione con la propria auto. Solo il conducente del veicolo non viene risarcito a seguito di sinistro con colpa propria, da parte dell’assicurazione RC Auto.

La durata della polizza e il periodo di tolleranza

In genere le polizze RC Auto hanno durata annuale. Poi, il pagamento del premio può avvenire in forma rateale, semestrale o trimestrale (ma anche mensile adesso, con addebito sul Conto Corrente). Esistono anche polizze temporanee, che durano meno di un anno ma che per costi sono nettamente più onerose delle polizze tradizionali. I genere le polizze RC Auto sono basate sul meccanismo del Bonus Malus. Si parte da classe 14 ed ogni anno che passa senza sinistri causati, si scende di una classe. Ogni sinistro causato invece ne fa salire di due. Più bassa è la classe di merito meno si paga. Nelle polizze temporanee il meccanismo non funziona. Per questo si tratta di polizze che vengono accese solo in casi particolari, per trasferire una auto da un posto all’altro o per qualsiasi altra esigenza momentanea del diretto interessato.

La polizza annuale copre l’assicurato oltre i 12 mesi. Infatti è previsto un periodo di tolleranza o di extra copertura che dura 15 giorni oltre la scadenza. In pratica si è coperti da assicurazione anche 15 giorni dopo la scadenza della polizza. Per cambiare compagnia di assicurazione non è necessaria disdetta, perché da anni ormai è stato cancellato il tacito rinnovo.

Multe e rischi nel circolare senza assicurazione RC Auto

Non essere coperti da una assicurazione sulla responsabilità civile verso i terzi espone il trasgressore a rischi economici in primis. Infatti in caso di sinistro se non esiste compagnia che deve risarcire il danno, sarà il responsabile del sinistro ad accollarsi le spese. A questo vanno aggiunte le sanzioni previste dal Codice della Strada. Il Codice recita testualmente che “chi circola senza la copertura assicurativa obbligatoria, quindi la RCA, è assoggettato alla sanzione amministrativa da  866 a 3.460 euro. Nei casi di recidiva, cioè per infrazioni commesse più volte in 24 mesi, le multe diventano da 1.732 a 6.920 euro, cioè raddoppiano. Per di più si applicano le sanzioni accessorie della sospensione della patente da uno a due mesi e del fermo amministrativo dell’auto per almeno 45 giorni. E il fermo amministrativo del veicolo con deposito preso le strutture previste, prevede che per lo sblocco, a premio assicurativo pagato con prova certa alle autorità, vada fato pagando le spese di prelievo, trasporto e custodia sostenute per il sequestro del veicolo e per il successivo fermo.

Assicurazione auto, i consigli per risparmiare e come scegliere quella più conveniente

Cosa si può fare per risparmiare sull’assicurazione dell’auto? Con l’inizio dell’anno, non solo il prezzo della benzina e dei carburanti è aumentato, oltre a quello della manutenzione dell’auto, ma anche quello delle polizze assicurative sull’auto. L’aumento è stato contenuto e i prezzi dei premi sono ancora inferiori rispetto a quelli di un anno fa (di febbraio 2021). Tuttavia, non sapendo ancora se l’aumento dei prezzi delle polizze assicurative auto è un fattore momentaneo o destinato a incrementarsi, esistono dei consigli sul tipo di assicurazione e su cosa assicurare che fanno risparmiare sulla Rca. Leggiamo quindi come fare.

Come risparmiare sull’assicurazione auto: confrontare le proposte disponibili sul mercato con dei comparatori

Il primo consiglio per risparmiare sull’assicurazione dell’auto è quello di assicurare, presso compagni differenti, le proprie auto se ve ne sono più di una nel nucleo familiare. Per diversificare la stipula di polizze assicurative auto, si possono utilizzare i siti internet per ottenere un preventivo. O anche dei comparatori, ovvero siti che fanno in automatico un confronto dei prezzi, delle tariffe e delle offerte tra varie compagnie assicurative per decretare quale sia la più conveniente. Sui preventivi è importante controllare i massimali per gli eventuali risarcimenti dei danni. È inoltre buona regola controllare la franchigia, cioè l’importo minimo di ogni danno che resta a carico del cliente assicurato.

Protezioni aggiuntive per l’assicurazione Rca: quali sono e come fanno aumentare il prezzo della polizza

Il risultato dei comparatori tiene conto dei vari parametri sui quali si basano i prezzi delle compagnie assicurative. Proprio sui parametri si possono fare opportune valutazioni e scelte,  soprattutto sulle coperture aggiuntive. Ad esempio:

  • la protezione contro il furto;
  • la tutela legale;
  • la garanzia cristalli;
  • la protezione per gli atti vandalici;
  • protezione per gli eventi atmosferici.

Scegliere l’assicurazione auto più conveniente: quanto sono utili le protezioni aggiuntive?

Tutte le coperture assicurative aggiuntive possono far lievitare il prezzo finale della polizza, senza tuttavia dimenticare che molte di queste possono risultare utili. Non avere una copertura sul furto o sulla protezione dagli eventi atmosferici, ad esempio, potrebbe significare un esborso molto più oneroso nel caso del verificarsi dell’evento. Il consiglio, in questo caso, è quello di valutare attentamente le proprie esigenze e le caratteristiche dell’auto. L’assicurazione contro il furto di una vettura vecchia potrebbe non avere una grande utilità, perché il rimborso (al netto del valore affettivo e della perfetta tenuta dell’auto) nel caso del verificarsi dell’evento (il furto) potrebbe essere molto al di sotto delle attese.

Risparmiare sulla polizza assicurativa auto: la guida esclusiva

Un’altra scelta sulla quale prestare attenzione quando si sottoscrive una polizza per assicurare l’auto è quella della formula di guida. Si tratta di un’opzione che viene richiesta dalle assicurazioni per venire a conoscenza di chi guida la vettura e per procedere con il calcolo della polizza in base al rischio ipotizzato. Le soluzioni proposte dalle assicurazioni sul guidatore possono abbassare il prezzo della polizza ma è necessario considerare il rischio che intercorre in base alle necessità e alle abitudini della famiglia. In altre parole, se la vettura viene guidata da più persone non si dovrebbe sottoscrivere un’assicurazione che preveda la guida esclusiva. Quest’ultima formula farebbe risparmiare ma dovrebbe essere scelta solo se effettivamente l’auto viene guidata da un’unica persona. Diversamente, in caso di incidente si rischia di dover partecipare al pagamento del danno alla controparte.

Assicurazione auto, come trasferire la classe di merito da un componente a un altro della famiglia per risparmiare?

Inoltre, sulla guida esclusiva è da precisare che se vi sono componenti della famiglia con meno di 26 anni, questa opzione non si può sottoscrivere. Il risparmio si può ottenere se tutti i componenti della famiglia hanno superato i 26 anni di età. Proprio per i nuclei familiari, la scelta della polizza assicurativa deve considerare anche la possibilità di ereditare la classe di merito da un familiare convivente oppure da una vettura all’altra o da una vettura a una moto. Questo meccanismo si traduce in un notevole risparmio sulla polizza assicurativa, anche e soprattutto per i neopatentati.

Risparmiare sull’assicurazione dell’auto facendo installare la scatola nera

Da ultimo, un notevole risparmio sulla polizza dell’assicurazione auto si può ottenere se si sottoscrive un contratto che preveda l’installazione della scatola nera all’interno della vettura. L’apparecchio registra i dati della guida e inoltre consente alla compagnia assicurativa di poter offrire una vasta gamma di servizi aggiuntivi. Questi servizi sono legati soprattutto alla localizzazione della vettura. Ad esempio, si può essere localizzati velocemente in caso di incidente o guasto dell’auto. A fronte dello strumento tecnologico, per il cliente dell’assicurazione si prospetta un risparmio sul prezzo della polizza interessante.

Dalla Legge Bersani alla RCAuto Familiare: cosa cambia

La Legge Bersani è entrata in vigore nel 2007 ed è un importante punto di riferimento nel mondo delle assicurazioni in quanto consente di ottenere la stessa classe di merito CU di un familiare convivente. Questa legge ha subito modifiche nel 2020 con il Decreto Fiscale 2020 che introduce la RCAuto familiare, anche conosciuta come Bonus Malus Familiare, ecco quando si applica e quali benefici comporta.

La Legge Bersani

La Legge Bersani (Legge 40 del 2007) per molti anni è stata uno strumento che offre un notevole aiuto soprattutto ai neopatentati, infatti per loro la polizza assicurativa si stipula partendo dalla quattordicesima classe di merito. La stessa prevede delle tariffe molto alte e che le famiglie difficilmente possono sostenere, proprio per questo in passato vi era l’abitudine di intestare il veicolo, in realtà usato dal neopatentato, ai genitori, evitando così di dover pagare somme troppo alte, ma in realtà il mercato delle assicurazioni, basato sul calcolo del rischio, veniva in un certo senso falsato.

La legge Bersani mitigava questo meccanismo, infatti permetteva di ottenere la stessa classe di merito della polizza assicurativa intestata a un familiare, aveva però dei limiti, infatti trovava applicazione esclusivamente tra veicoli della stessa tipologia, quindi se il genitore aveva un’auto intestata il beneficio non si poteva ottenere sulla moto intestata al figlio e non poteva essere applicata per il rinnovo della polizza.

La nuova RCA Familiare

La Legge Bersani è stata superata con la nuova RCAuto Familiare prevista all’interno del decreto fiscale 2020 (articolo 55 bis decreto legge 124 del 2019, convertito in legge 157 del 2019), entrato in vigore il 16 febbraio 2020, e che va a modificare l’articolo 134 del Codice delle Assicurazioni. Anche in questo caso vi sono però limiti e condizioni, sebbene sia ampliata la platea di chi può usufruire dei benefici.

Il nuovo assicurato e l’assicurato di cui si vuole ottenere la classe di merito devono appartenere allo stesso nucleo familiare, quindi genitore figlio, tra coniugi, nonno-nipote solo se sono nello stesso stato di famiglia.

Con la riforma è possibile applicare al veicolo acquistato la classe di merito di un altro veicolo già intestato allo stesso soggetto.

Per poter applicare la Legge Bersani è necessario che il veicolo assicurato sia un nuovo acquisto, cioè deve trattarsi di un veicolo che in precedenza non apparteneva a una persona dello stesso nucleo, ad esempio se un genitore ha due auto e vuole intestarne una al figlio non può usufruire della legge Bersani. Il veicolo da assicurare può essere acquistato sia nuovo, sia usato.

Ci sono dei limiti per l’applicazione dei benefici legati alla RCAuto Familiare. Si è già detto che il veicolo da cui si vuole ereditare la classe di merito deve essere intestato allo stesso proprietario oppure a un soggetto dello stesso nucleo familiare. In secondo luogo non deve trattarsi di auto aziendale o auto intestata a una persona giuridica.

RCA Familiare e Rinnovo della polizza

Non è invece necessario che i due veicoli abbiano il contratto di assicurazione con la stessa compagnia e non occorre che siano veicoli della stessa tipologia, ad esempio è possibile ereditare per un’auto la classe di merito di una moto. Prima delle modifiche previste dalla RCA Familiare si poteva ereditare la classe di merito solo sulla stessa tipologia di veicolo.

Un’altra novità introdotta dalla RCA familiare è la possibilità di usufruire del beneficio anche al momento del rinnovo della polizza, in questo caso però non devono essere segnalati sinistri a carico del soggetto nei 5 anni antecedenti, quindi se il rinnovo avviene per un soggetto che ha una minore anzianità, non si può usufruire della RCA familiare. Ad esempio se negli anni antecedenti il figlio ha acquistato uno scooter e di conseguenza non ha potuto beneficiare della Legge Bersani perché il genitore aveva intestata esclusivamente un’auto, al rinnovo della polizza per lo scooter può chiedere l’applicazione della RCauto Familiare, la compagnia può rifiutare tale rinnovo se il figlio negli ultimi 5 anni ha causato un sinistro, oppure nel caso in cui sia assicurato da meno di 5 anni.

La polizza da cui si eredita la classe di merito deve essere attiva e quindi non scaduta, sospesa o temporaneamente sospesa.

RCAuto Famiglia: cosa succede in caso di sinistro

Ci sono ulteriori particolarità a cui stare attenti, infatti la nuova normativa prevede che se i veicoli che godono della stessa classe di merito in virtù della normativa sulla RCA Familiare sono di tipologia diversa e entro i primi 5 anni  si verifica un sinistro con danni cagionati di valore superiore a 5.000 euro, la compagnia di assicurazione può applicare la perdita di ben 5 classi di merito. Ad esempio se il figlio acquista uno scooter e usufruisce della classe di merito dell’auto del genitore, ma provoca un sinistro dopo 2 anni con un danno superiore a 5.000 euro, la compagnia può declassarlo facendo perdere fino a 5 classi di merito.

Per ottenere le agevolazioni previste dalla RCA Famiglia, o legge Bersani 2020, è necessario al momento della stipula della polizza presentare il Certificato di Stato di Famiglia, da cui emerge che si è parte dello stesso nucleo,

Italiani automobilisti piu’ attenti nel 2016

Il 2016 è stato un anno positivo per la sicurezza sulle strade, con un calo sia del numero di incidenti sia di vittime, come dimostrano i dati appena resi noti sia da Aci sia da Istat.
Ma, nonostante questo, Facile.it ha stabilito che, per almeno 1,4 milioni di automobilisti, nel 2017 le tariffe RC auto aumenteranno, perché sono stati riconosciuti responsabili di sinistri che faranno peggiorare la loro classe di merito.

Il portale leader per la comparazione di assicurazioni auto, è giunto a questa conclusione analizzando più di 500mila preventivi richiesti nell’ultimo mese dello scorso anno, arrivando così alla conclusione che per il 4,12% degli utenti l’RC auto aumenterà. La percentuale è comunque in diminuzione dello 0,31%, poiché, a quanto pare, gli automobilisti italiani sono stati più attenti rispetto al 2015.

Approfondendo maggiormente i dati ricavati, si nota che in caso di incidente tra le donne si conferma un maggior ricorso alle compagnie assicurative (4,68%) con il conseguente peggioramento della classe di merito; fra gli uomini la percentuale si ferma al 3,81%.

Tra le professioni dei guidatori, infermieri e medici sono i più distratti, poiché tra loro il 4,66% nel 2017 pagherà premi maggiori, seguiti da pensionati (5,21%), insegnanti (4,58%) e impiegati (4,38%).
I più attenti, invece, si confermano i vigili urbani e gli appartenenti alle forze dell’ordine: soltanto il 2,76% ha denunciato sinistri con colpa.

Dal punto di vista territoriale, il maggior numero di denunce è la Toscana, in cui ben il 5,78% del campione si è reso colpevole di sinistri, anche se in calo comunque dello 0,10% rispetto all’anno scorso. A seguire si trovano Liguria (5,40%) e Lazio (5,21%).

La regione in cui sono aumentate maggiormente le denunce è la Valle d’Aosta, con un +1,79%, mentre chiudono la classifica Basilicata (2,05%) e Molise (2,15%), dove sono diminuiti più che altrove i sinistri con colpa denunciati, con percentuali pari rispettivamente al -1,35% e -1,93%. Buone anche le prestazioni di chi guida in Umbria, dove c’è stato un calo del -1%.

Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it, ha dichiarato: “Se l’obiettivo dell’Europa è quello di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020, l’Italia è ancora lontana dal traguardo. Gli ultimi anni hanno rappresentato una svolta nel comparto assicurativo che ha visto rivoluzionare non solo le pratiche burocratiche, ma anche l’atteggiamento dell’automobilista. Contrassegno elettronico e scatole nere sono stati cambiamenti importanti, e nonostante per qualcuno l’RC auto aumenterà, auspichiamo che questi strumenti creino circoli virtuosi che si amplificheranno nei mesi a venire, sommandosi a quelli provenienti dalla comparazione, ormai largamente sfruttata dagli italiani”.

Vera MORETTI

Classe di merito? I professionisti la cambiano più spesso

Per molti automobilisti, il 2015 è già partito con i rincari; secondo le rilevazioni del portale per la comparazione di assicurazioni auto Facile.it, saranno oltre un milione e mezzo gli italiani che, per aver provocato un incidente nel corso dell’ultimo anno, saranno costretti a pagare un premio assicurativo più elevato cambiando classe di merito.

Facile.it ha analizzato oltre 500mila preventivi effettuati sul sito negli ultimi 30 giorni e ha rilevato come, dopo il calo registrato nel 2014, sia tornata a crescere, sia pur leggermente, la percentuale di automobilisti penalizzati per aver causato un sinistro: oggi rappresentano il 4,09% degli utenti alle prese con il rinnovo della loro assicurazione, un anno fa erano il 3,67%. In numeri, si stima che a pagare un premio maggiore cambiando classe di merito saranno 300mila italiani in più rispetto a gennaio 2014.

Per quanto riguarda le differenze socio-demografiche, si conferma la tendenza che vede le donne più maldestre (o più oneste, dipende dai punti di vista…) rispetto agli uomini; mentre tra questi ultimi la percentuale di chi denuncia sinistri con colpa si ferma al 3,73%, cambierà classe di merito ben 4,76% del totale delle donne. A livello di età, i meno penalizzati dal cambio classe sono i più giovani (peggiorerà la propria condizione il 3,29% di chi ha meno di 30 anni), mentre la performance peggiore si registra tra i più adulti: oltre i 65 anni cambierà classe di merito il 5,40% degli automobilisti.

Considerando invece la categoria professionale dichiarata in fase di preventivo, anche quest’anno sono i liberi professionisti a chiedere più spesso l’intervento della compagnia assicuratrice e ad esserne penalizzati con un cambio di classe di merito: tra di loro la percentuale arriva al 5,38%. Li seguono i medici e gli infermieri, anch’essi con una percentuale superiore al 5% (precisamente il 5,26%); i più prudenti sono i vigili urbani e gli appartenenti alle forze armate.

Se si prendono in esame le differenze tra le regioni italiane, dopo il secondo posto registrato lo scorso anno la Toscana è quest’anno la regione più “indisciplinata”. Qui, infatti, la percentuale di automobilisti che hanno dichiarato di aver causato un incidente nel 2014 è tornata a superare il 5% (è al 5,40%), seguita dal Lazio, che l’anno scorso era terzo (e adesso registra il 5,35% di cambi classe), e dalla Liguria che è terza con il 5,08% di cambi di classe di merito. Fanalini di coda la Calabria (solo il 2,40% degli automobilisti ha dichiarato di aver avuto un incidente con colpa) e la Puglia (2,59%).

Abbattere fino al 40% i prezzi delle polizze Rc auto

Un progetto di legge per abbattere fino al 40% i prezzi delle polizze Rc auto contribuendo allo stesso tempo alla sicurezza stradale. E’ la proposta dell’ACI (Automobile Club d’Italia) articolata in quattro articoli e quattro raccomandazioni per il Governo, con l’obbiettivo di inserirsi nel decreto sulle liberalizzazioni appena approvato. Lo schema di legge, che verrà presentato al Presidente del Consiglio, è stato presentato qualche giorno fa dal direttore generale di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido.

Una proposta che nasce dal libro inchiesta “Il libro nero dell’Rc Auto” di Vincenzo Borgomeo, che illustra quali sono i comportamenti non proprio corretti da parte degli automobilisti che finiscono per far lievitare i premi assicurativi: comportamenti che bisognerebbe combattere per il bene della sicurezza stradale e dei portafogli. Per ridurre l’Rc auto sarebbe infatti sufficiente intervenire sulle frodi e sul contenimento dei costi. Nel nostro Paese, ad esempio, circolano 3,5 milioni di auto non assicurate, e il 23% dei danni lamentati in caso di incidenti sono danni fisici – contro il 10% di Francia, Belgio e Germania, e l’11% del Regno Unito. In particolare, il danno fisico più deunciato dagli italiani è il “colpo di frusta”, che spesso è un semplice dolore al collo, ma che costa alle assicurazioni due miliardi di euro l’anno, il 15% dei risarcimenti totali. In più, stando all’inchiesta di Borgomeo, per chiedere un risarcimento alle assicurazioni gli italiani hanno a disposizione due anni, e non hanno nessun obbligo di sottoporre a perizia la propria vettura incidentata per accertare la reale entità dei danni.

Tra le proposte dello schema di legge dell’ACI è previsto un termine di decadenza del risarcimento di 90 giorni, la risarcibilità in natura del danno (quindi non in denaro ma in termini di riparazione dello stesso), la risarcibilità solo di danni oggettivi e dimostrati, con perizia obbligatoria sui danni materiali in cinque giorni e non più in due. Inoltre, si prevede l’ approvazione di una tabella nazionale risarcimenti dal 9% al 100% di invalidità, l’ introduzione di una tabella unica nazionale sul danno morale da morte, allineata a valori europei, il collegamento delle immatricolazioni e dei passaggi di proprietà alla presenza di un’ assicurazione e la revisione della tassazione sulle polizze Rc Auto.

Fonte: ansa.it

Venerdì il Cdm approva il dl sulle liberalizzazioni

”Finora il governo ha agito sul numeratore della crisi: i conti pubblici. Oggi – si legge nella relazione di accompagnamento alla bozza di decreto sulle liberalizzazioni, – è il momento di intervenire sul denominatore: la crescita. Che certo non si costruisce in laboratorio. La garantiscono, la assicurano, la realizzano i cittadini e le imprese”.

La bozza di 44 articoli prevede l’abrogazione di ”tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime”, lasciando ”libera la contrattazione tra il professionista e il cliente”.

Un riduzione dei prezzi dell’assicurazione auto, annunciata ufficialmente anche dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera, arriverà grazie allo sconto che dovrà essere applicato in caso di installazione sulla macchina della scatola nera (obbligo che sarà ora previsto per legge di una prassi in molti casi già adottata dal mercato).

Secondo le prime anticipazioni, inoltre, l’attesa Autorità per i trasporti viene fusa con l’Autorità per l’energia, dando vita ad una nuova Autorità per le reti incaricata, tra l’altro, di risolvere la delicata questione taxi, che appare ancora aperta. Al momento il testo prevede che sia proprio l’Authority (cui spetterà, come spiegato da Passera, anche il compito di decidere sullo scorporo o meno di Rfi da Ferrovie dello Stato) a determinare l’incremento del numero delle licenze e i nuovi orari più flessibili.Per il settore benzina, invece, si conferma lo stop ai contratti in esclusiva per i gestori degli impianti, cui viene garantita anche la possibilità di vendere prodotti non oil.

Ma sul fronte energetico arriva una novità ancora più sostanziosa: la bozza prevede infatti anche la separazione di principio di Snam da Eni.

Fonte: confesercenti.it