Giovani e donne, ecco i contributi a fondo perduto per avviare nuove imprese

Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati per 150 milioni di euro a favore delle donne e dei giovani per avviare una nuova impresa sono a disposizione dopo l’ultimo provvedimento del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise). I nuovi incentivi si possono utilizzare per la creazione di nuove realtà produttive su tutto il territorio nazionale. Contributi a fondo perduto e finanziamento puntano ad ampliare, a diversificare o a trasformare anche le attività già esistenti. I settori di interesse delle nuove imprese o per quelle oggetto di variazione sono:

  • il turismo;
  • la manifattura;
  • i servizi;
  • il commercio;
  • la trasformazione di prodotti agricoli.

Chi può presentare domanda per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti per la nascita di nuove imprese?

I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati sono previsti dal decreto del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) del 16 marzo 2022. Il provvedimento attua quanto prevede la legge di Bilancio 2022 con risorse fino a 150 milioni di euro a favore della misura “Oltre nuove imprese a tasso zero”. I contributi possono essere utilizzati dai giovani tra i 18 e i 35 anni di età o dalle donne. Per queste ultime non vi è un limite anagrafico.

Quali tipologie di imprese possono beneficiare dei contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati del Mise?

I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati andranno a favore delle micro e delle piccole e medie imprese. Sulla base di quanto già prevedeva il decreto tra i ministeri dello Sviluppo Economico e quello dell’Economia e delle Finanze del 4 dicembre 2020 sull’autoimprenditorialità e sulle nuove imprese a tasso zero, la definizione delle imprese beneficiari è la seguente:

  • le imprese costituite da non oltre i 60 mesi dalla data nella quale viene inoltrata la domanda dei finanziamenti;
  • le micro e le piccole imprese;
  • le imprese costituite nella forma societaria;
  • le società costituite per oltre il 50% dei soci e per le quote di partecipazione da donne o da soggetti tra i 18 e i 35 anni;
  • possono inoltre richiedere i contributi e i finanziamenti anche le persone fisiche.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese costituite da non oltre i 36 mesi

Sulla base di quanto disposto dal provvedimento del ministero per lo Sviluppo Economico, le imprese beneficiarie dei contributi e dei finanziamenti sono suddivise tra quelle costituite da non oltre i 36 mesi e da quelle costituite da più di 36 mesi. Per le prime, le agevolazioni hanno come obiettivo quello di sostenere le nuove iniziative imprenditoriali oppure lo sviluppo di quelle già esistenti. I programmi di spesa, per queste imprese, non possono superare il milione e mezzo di euro. I programmi di investimento devono essere avviati dopo la presentazione delle istanze di finanziamento e la durata non può superare i due anni.

Agevolazioni per le imprese di donne e giovani costituite da oltre 36 mesi

Per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati a favore delle imprese costituite da oltre 36 mesi, i progetti di spesa non devono superare i tre milioni di euro al netto dell’Iva. L’avvio dei programmi di spesa deve avvenire dopo la presentazione delle domande dei finanziamenti e dei contributi. Il progetto non può avvenire per un periodo superiore ai due anni. Nei programmi di spesa rientrano, ad esempio, l’acquisto di terreni o gli studi di fattibilità.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti imprese giovani e rientranti nell’imprenditoria femminile: quali sono le iniziative ammissibili?

Le iniziative ammissibili ai programmi di finanziamento agevolato e alla concessione di contributi a fondo perduto per le imprese di giovani e dell’imprenditoria femminile riguardano i settori:

  • della produzione di beni nell’industria, nell’artigianato, nella trasformazione dei prodotti agricoli compresi quelli relativi all’innovazione sociale. In quest’ultimo caso la produzione di beni deve comportare la creazione di nuove relazioni sociali oppure soddisfare nuovi bisogni sociali, anche tramite modalità innovative;
  • delle forniture di servizi alle imprese oppure alle persone, inclusi i servizi relativi all’innovazione sociale;
  • del commercio di servizi e di beni;
  • del turismo, comprese le attività turistiche e culturali per valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico. Sono ammissibili anche le attività relative al miglioramento dei servizi di ricettività e di accoglienza.

Quali tipologie di agevolazioni sono previste per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti alle imprese di giovani e donne?

Le tipologie di agevolazioni previste dal decreto del ministero per lo Sviluppo Economico per le imprese dei giovani e per le donne variano a seconda dell’anzianità dell’attività stessa. Per le imprese costituite da non oltre i 36 mesi, i contributi a fondo perduto possono coprire il 20% delle spese di impianti, macchinari, attrezzature e beni immateriali come brevetti e programmi informatici. Per le imprese costituite da oltre 36 mesi ma da non più di 60 mesi, i contributi a fondo perduto arrivano a coprire il 15% delle spese ammissibili. In entrambi i casi si possono finanziare anche gli immobili e le opere murarie.

Contributi a fondo perduto per giovani e donne, come inviare la domanda?

Per inviare la domanda dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti agevolati è necessario seguire la procedura presente sul sito di Invitalia. Nel dettaglio, la procedura di richiesta è a sportello. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 24 marzo prossimo.

Sgravi assunzione giovani validi anche se si cambia lavoro

Per chi avesse dei dubbi, ecco un importante chiarimento: se il lavoratore assunto utilizzando lo sgravio contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2018 per le assunzioni di giovani cambia lavoro, l’agevolazione viene riconosciuta al nuovo datore di lavoro, per il periodo residuo, indipendentemente dall’età anagrafica del lavoratore alla data dell’assunzione.

Nella Legge di Bilancio è previsto che solo per il 2018 le assunzioni agevolate riguardino giovani fino al compimento del 35esimo anno di età, mentre dal 2019 il beneficio si applicherà fino ai 29 anni. Si tratta di uno sconto del 50% sui contributi, per un periodo di 36 mesi (tre anni), fino a un importo massimo fra i 3mila e i 4mila euro).
Per poter beneficiare degli sgravi, l’assunzione deve essere a tempo indeterminato, ed è applicabile anche in caso di stabilizzazione dei contratti termine, ovviamente se il lavoratore ha ancora l’età anagrafica richiesta, e anche in caso di trasformazione di contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato.
In questo ultimo caso l’età del lavoratore al momento della prosecuzione non conta. Inoltre, il lavoratore deve essere disoccupato e non può essere già stato occupato con contratto a tempo indeterminato.

Esiste una clausola anti-licenziamento, per cui se il lavoratore assunto con i benefici, o un collega impiegato nella stessa unità produttiva, viene licenziato nei sei mesi successivi per giustificato motivo oggettivo, l’impresa perde il beneficio e deve pagare i contributi non versati.
Nel caso in cui il lavoratore licenziato venga assunto da un altro datore di lavoro, quest’ultimo può invece utilizzare l’esonero contributivo. L’agevolazione non può essere applicata se nei sei mesi precedenti l’impresa ha effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo oppure licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva.

L’esonero contributivo sale al 100% nei seguenti casi:

  • studenti che hanno svolto presso il medesimo datore di lavoro un periodo di alternanza scuola lavoro pari ad almeno il 30% delle ore;
  • lavoratori che hanno svolto periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.

Vera MORETTI

Partono gli incentivi per l’assunzione agevolata di giovani

Sono online sul sito dell’Inps i moduli per la richiesta di incentivo previsto dalla Legge di Stabilità 2017 per accedere alla decontribuzione sull’assunzione agevolata di giovani per il biennio 2017-2018, purché si trovino a non più di sei mesi dall’ottenimento del titolo di studio e abbiano effettuato un periodo di alternanza scuola lavoro o di apprendistato presso il medesimo datore di lavoro.

Lo sgravio fiscale spetta a tutti i lavoratori privati mentre ne rimangono esclusi pubblica amministrazione, lavoro domestico e agricolo.

Si tratta di un’agevolazione che riguarda la decontribuzione al 100% per tre anni sui versamenti Inps, fino ad un tetto annuo di 3.250 euro, che significa una soglia massima mensile pari a 270,83 euro. Un’eventuale eccedenza mensile può essere esposta nei mesi successivi, fermo restando il rispetto della soglia massima di esonero contributivo.
Il triennio di durata del beneficio si calcola dalla data dell’assunzione e può essere sospeso in caso di maternità.

L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi contributivi quali il beneficio per chi assume lavoratori over 50, oppure gli incentivi Occupazione Sud e Occupazione giovani. E’ invece cumulabile con altri incentivi all’occupazione come quello per l’assunzione dei lavoratori disabili o per i lavoratori in NASpI.

Chi vuole chiedere l’agevolazione deve utilizzare l’applicazione Diresco, inviando domanda preliminare che contiene dati del lavoratore, retribuzione mensile media, aliquota contributiva datoriale, tipologia orario di rapporto.
Ricevuta questa domanda, l’Inps entro 48 ore calcola il beneficio spettante, valuta le risorse disponibili e, in caso di istruttoria positiva, comunica al richiedente che è stato prenotato l’importo della decontribuzione spettante.
A questo punto, entro 10 giorni di calendario, il datore di lavoro deve comunicare l’avvenuta assunzione e la conferma della prenotazione. Se non rispetta il termine deve ripetere l’intera procedura.

Il beneficio vale per contratti di lavoro a tempo indeterminato mentre sono escluse il contratto intermittente o a chiamata. Comprese invece la somministrazione e le cooperative di lavoro.
L’esonero contributivo non è previsto se l’assunzione viola diritti di precedenza, nell’impresa sono in atto ammortizzatori sociali per crisi o riorganizzazione, il lavoratore è stato licenziato dalla stessa azienda nei sei mesi precedenti. Il lavoratore deve aver svolto presso il datore di lavoro un periodo di alternanza scuola lavoro pari ad almeno il 30% delle ore previste dal proprio percorso, o un apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.

Vera MORETTI

Incentivi a chi assume giovani

Il Programma operativo nazionale per l’attuazione dell’iniziativa europea per l’occupazione dei giovani, chiamato semplicemente Garanzia Giovani, ha messo a disposizione dei datori di lavoro privati una serie di incentivi qualora decidano di assumere lavoratori di età compresa tra i 15 e i 29 anni di età che siano registrati al Programma tramite iscrizione al portale Garanziagiovani.gov.it.

Il contributo viene erogato in caso di assunzioni a tempo determinato di durata pari o superiore a sei mesi e per le assunzioni a tempo indeterminato, compresi i contratti di somministrazione.

L’incentivo è possibile anche per rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro e per i part-time, purché sia concordato un orario di lavoro pari o superiore al 60 per cento dell’orario normale, mentre non spetta in caso di rapporti di imprendistato, di lavoro domestico, intermittente, ripartito ed accessorio.

Per ricevere il beneficio, il datore di lavoro deve inoltrare all’Inps una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, nella quale indicare i dati del lavoratore assunto, la regione e la provincia in cui svolgerà la propria attività.

La domanda va inviata compilando il modulo GAGI disponibile online, all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito internet Inps.it.

Entro il giorno successivo, l’Inps determina l’importo dell’incentivo spettante in relazione al tipo di assunzione e alla classe di profilazione attribuita, poi verifica la disponibilità residua della risorsa e comunica in via telematica che è stato prenotato in favore del datore di lavoro l’importo dell’incentivo.

Vera MORETTI

Inps chiarisce chi beneficia dell’assunzione di giovani

E’ stata pubblicata una circolare Inps che chiarisce le modalità di applicazione degli incentivi previsti per l’assunzione di giovani.

In caso in cui si tratti di assunzione a tempo indeterminato, si riconosce al datore di lavoro un incentivo pari a un terzo della retribuzione lorda mensile imponibile ai fini previdenziali, che può raggiungere un massimo di 650 euro per lavoratore assunto.

Si può trattare di assunzioni nuove, e in questo caso il beneficio dura per 18 mesi, o di trasformazioni di altri rapporti in contratti stabili, con durata del beneficio di 12 mesi.

La Circolare 131/2013 specifica che le agevolazioni percepite in caso di assunzione di un lavoratore disoccupato da almeno 24 mesi o in Cig straordinaria per lo stesso periodo (come previsto dall’art. 8, co. 9, L. 407/1990) o di un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità (come indicato dalla L. 223/1991) e per lavoratori che percepiscano agevolazioni che comportino riduzioni contributive, devono essere applicate mensilmente per una quota che non superi la contribuzione agevolata che il datore di lavoro deve per il lavoratore.

Il neo assunto deve avere un’età compresa tra 18 e 29 anni e avere almeno un requisito tra:

  • essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale;
  • essere privo di lavoro retribuito in maniera regolare da almeno 6 mesi prima della data di assunzione (nei sei mesi precedenti all’assunzione non deve avere svolto lavoro subordinato o intrattenuto collaborazioni coordinate e continuative percependo annualmente più di 8mila euro o 4.800 euro l’anno in caso di redditi da lavoro autonomo).

Il datore di lavoro deve garantire un aumento della base occupazionale della propria azienda rispetto ai 12 mesi precedenti e mantenerlo durante il periodo in cui percepisce l’incentivo. L’aumento va calcolato in base al numero di unità di lavoro-annuo (ULA) alla data di assunzione del lavoratore escludendo il lavoratore e alla data di assunzione includendolo. È possibile realizzare l’incremento anche per frazioni di ULA.

Il calcolo si deve basare su tutti i rapporti di lavoro subordinato in essere, mentre vengono considerati neutri le interruzioni del rapporto di lavoro dovute a dimissioni, invalidità sopravvenuta, pensionamento per il raggiungimento dei limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo. In caso di riduzione della base occupazionale al di fuori dalle fattispecie neutre appena elencate, è possibile compensare attraverso altre assunzioni: il venir meno dell’agevolazione quindi riguarderà solo i periodi in cui non è stato mantenuto l’incremento e, anche se sospesa, potrà essere ottenuta nuovamente.

L’azienda non ha diritto al beneficio se presenta un DURC irregolare o se non si attiene a quanto indicato dalla L 92/2012, in base alla quale gli incentivi non spettano se:

  • l’assunzione è il frutto di un obbligo preesistente e il lavoratore è in somministrazione;
  • l’assunzione viola il diritto di precedenza di un altro lavoratore;
  • il datore di lavoro o utilizzatore di somministrazione abbiano in atto sospensioni connesse a crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, trasformazione o somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità diverse da quelle dei lavoratori sospesi o effettuate presso diversa unità produttiva;
  • se il lavoratore assunto era stato precedentemente licenziato dal medesimo (o riconducibile) datore di lavoro / utilizzatore in somministrazione.

Per ottenere il beneficio, il datore di lavoro deve presentare domanda tramite procedura telematica con il modulo 76-2013 sul sito Inps.
Entro tre giorni l’Istituto verifica la disponibilità economica e, in caso affermativo, accantona le somme necessarie per l’intero periodo in cui si ha diritto all’agevolazione (massimo 650 euro per 12 o 18 mesi), comunicando l’accettazione attraverso “DiResCo”. A questo punto il datore di lavoro, entro 7 giorni dalla ricezione della comunicazione, deve assumere il lavoratore (sempre che non sia già stato assunto) o trasformare il contratto. La sottoscrizione del contratto va comunicata entro 14 giorni attraverso “DiResCo”, mentre per notificare la conferma va utilizzato il “MOD. 76-2013 – CONFERMA”. Se la richiesta viene respinta per carenza di fondi, resta per 30 giorni la priorità dell’istanza in caso di reperimento di risorse ulteriori: è bene tenere presente che la disponibilità dei finanziamenti viene costantemente aggiornata e può essere consultata utilizzando sempre “DiResCo”.

Vera MORETTI

Incentivi dalle Regioni per i lavoratori svantaggiati

In alcune regioni italiane vengono stanziati incentivi per le aziende che assumono lavoratori giovani o soggetti svantaggiati.

In Emilia Romagna, ad esempio, sono stati stanzianti 20 milioni di euro per le imprese che nel corso del 2012 hanno assunto o assumeranno, a tempo indeterminato, giovani tra i 18 e i 34 anni disoccupati, inoccupati o discontinui, ovvero che abbiano lavorato 18 dei 36 mesi precedenti.

Il bonus è di 7mila euro se ad essere assunto è un uomo, 8mila se, invece, si tratta di una donna.
Sono previsti inoltre incentivi che vanno dai 3mila ai 6mila euro per gli uomini e dai 4mila ai 7mila euro per le donne se vengono trasformati in contratti a tempo indeterminato altre forme contrattuali (tempo determinato, progetto, ecc…)

Le imprese “premiate” dovranno tenere in vita il contratto per almeno tre anni dalla stipula e non ricorrere ad ammortizzatori sociali, pena la revoca del bonus.
Per ottenere il bonus, occorre presentare la domanda, disponibile su Formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it entro il 31 gennaio 2013 presso la Provincia di residenza.

In Toscana, invece, sono stati stanziati 5,7 milioni per finanziare misure per l’inserimento o il reinserimento di soggetti svantaggiati (donne, disabili, disoccupati, inoccupati, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti, detenuti ed ex detenuti).

I fondi, sottoforma di incentivi per le assunzioni, saranno destinati ai datori di lavoro disposti ad assumere con contratti a tempo determinato o indeterminato e ai lavoratori sotto forma di voucher formativi o voucher di conciliazione.

Le richieste vanno presentate entro il 31 dicembre 2013, utilizzando la piattaforma informatica di Sviluppo Toscana (svantaggio@pec.sviluppo.toscana.it).

Vera MORETTI

A Biella un bando di concorso che favorisce l’occupazione

E’ stato pubblicato un bando dalla CCIAA di Biella con lo scopo di sostenere l’occupazione e migliorare al contempo il livello qualitativo e quantitativo delle imprese del territorio biellese.

Il contributo è accessibile da tutte le imprese che abbiano fino a 20 addetti e che alla data di presentazione della domanda:

  • abbiano sede e/o unità locale nella provincia di Biella;
  • siano iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Biella;
  • siano attive e in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • siano in regola con il versamento degli oneri contributivi previdenziali, assicurativi e fiscali previsti per legge per il proprio personale assunto;
  • che non abbiano disposto licenziamenti o avviato procedure di C.I.G.S. che abbiano interessato lavoratori con la stessa qualifica e mansione nel semestre immediatamente precedente la data di apertura del Bando.
  • i soggetti per i quali si richiede il beneficio non devono essere: coniuge, fratello/sorella, parenti o affini in linea diretta discendente o ascendente fino al secondo grado del titolare, dei soci o degli amministratori dell’impresa.

I destinatari devono essere, in ogni caso, persone che non abbiano compiuto 36 anni alla data di assunzione e che operino nel territorio della provincia di Biella.

Il Bando si rivolge alle seguenti azioni, intraprese nel periodo compreso tra il 1° settembre 2012 ed entro il 31 dicembre 2012:

  • Sostegno all’assunzione di personale già presente in azienda: trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato; assunzione con contratto a tempo indeterminato di lavoratori con contratto interinale/di somministrazione/co.co.pro, altri contratti di lavoro atipico, lavoratori in stage o tirocinio, già presenti in azienda.

Le trasformazioni di contratto di lavoro o le assunzioni dovranno essere effettuate a partire dal 1° settembre 2012 ed entro il 31 dicembre 2012.

  • Sostegno all’assunzione di personale inserito ex novo in azienda: assunzione con contratto a tempo indeterminato contenente “patto di prova” della durata massima di 6 mesi.

L’assegnazione del contributo avverrà a condizione che si verifichi il superamento positivo del periodo di prova. Le assunzioni dovranno essere effettuate a partire dal 1° settembre 2012 ed entro il 31 dicembre 2012.

Il contributo per ogni singola azione realizzata è riconosciuto nelle seguenti misure:

  • Sostegno all’assunzione di personale già presente in azienda: trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato (tempo pieno): euro 2.000; assunzione con contratto a tempo indeterminato di lavoratori con contratto interinale/di somministarzione/co.co.pro, altri contratti di lavoro atipico, lavoratori in stage o tirocinio, già presenti in azienda (tempo pieno): euro 2.000.
  • Sostegno all’assunzione di personale inserito ex novo in azienda: assunzione con contratto a tempo indeterminato contenente “patto di prova” della durata massima di 6 mesi (tempo pieno): euro 2.000.

Ciascuna impresa potrà beneficiare di un solo contributo, scelto all’interno delle linee d’azione sopra descritte.

Le domande dovranno essere inviate, dal 10 settembre 2012 al 10 gennaio 2013, a mano, mediante consegna all’ufficio Promozione della Camera di Commercio di Biella, via Aldo Moro, 15 – 13900 Biella; per posta, con raccomandata A/R (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo:
Camera di Commercio di
Biella, via Aldo Moro, 15
13900 – Biella
indicando nella busta “Domanda di contributo per bando occupazione”; tramite posta elettronica certificata (PEC) in formato pdf firmato digitalmente all’indirizzo PEC cciaa@bi.legalmail.camcom.it.

Vera MORETTI