Asti, finanziamenti alle startup

 

Al fine di favorire la diffusione di servizi avanzati di Information and Communication Tecnology nelle piccole e medie imprese, la Camera di Commercio di Asti ha messo a disposizione delle Pmi del territorio 106 mila euro di contributi per la copertura parziale delle spese materiali e immateriali connesse.

Saranno ammesse a contributo le spese riconducibili alla nuova impresa sostenute a partire dal 31 ottobre 2013 e fino al 31 ottobre 2014 per un massimo di 5000 euro a impresa. Ci sarò tempo fino a fine ottobre per le pmi con sede in provincia per presentare la domanda. Un secondo bando, invece, sarà destinato agli imprenditori che attiveranno nei prossimi mesi collegamenti a Internet più veloci e performanti (rete fissa, satellitare, via radio o wi-fi banda larga, Hiperlan, WiMAX). Il contributo massimo è di 700 euro ad azienda.

JM

 

Bando per le startup piemontesi

Per favorire la nascita di imprese innovative, la Regione Piemonte ha deciso di erogare contributi rivolte alle startup tramite la concessione di incentivi per i ricercatori, ma anche per gli aspiranti imprenditori.

Per accedere al bando, gestito da Finpiemonte in partenariato con gli incubatori universitari locali, occorre presentare la richiesta di contributi dopo aver inoltrato la domanda presso uno degli incubatori universitari pubblici ubicato sul territorio della Regione Piemonte.

Lo scopo del Progetto Sovvenzione Globale “Percorsi integrati per la creazione d’imprese innovative spin off della ricerca pubblica estesi anche alle imprese innovative che intendono avviare un’attività economica di innovazione sociale” è quello di sostenere l’imprenditorialità attraverso l’erogazione di servizi mirati a favorire lo sviluppo di nuove imprese innovative e spin-off della ricerca, attività nate attraverso gli sportelli degli incubatori.

La Regione, dunque, si occuperà di favorire l’avvio di attività di formazione e consulenza/tutoraggio nei confronti degli aspiranti imprenditori al fine di valutare l’effettiva validità dell’idea di base.
I beneficiari degli incentivi sono i ricercatori di provenienza accademica, i soggetti che propongono un progetto di innovazione sociale.

Le domande devono essere presentate attraverso l’apposita modulistica a partire dal giorno della pubblicazione del bando sul BUR Piemonte: gli incentivi saranno erogati fino ad esaurimento dei fondi previsti.

Vera MORETTI

Bando per le startup calabresi

Un bando riservato alle imprese calabresi arriva dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia, che vuole promuovere la nascita di nuove imprese erogando servizi e contributi a fondo perduto agli aspiranti imprenditori e alle startup già avviate in ambito provinciale.

I beneficiari delle risorse devono aver avviato una nuova impresa da non più di 36 mesi oppure impegnarsi a garantire l’avvio entro il 15 luglio 2014: gli aspiranti imprenditori, inoltre, devono costituire la nuova attività entro il 31 settembre 2014.

Il progetto prevede la concessione di voucher per l’acquisto di servizi reali, spendibili per la formazione di personale o per coprire le spese di viaggio e trasporto relative alla partecipazione ai corsi di formazione.
Sono previsti anche contributi a fondo perduto per la realizzazione di applicativi Web o per la promozione del sito aziendale, per l’acquisizione di attrezzature finalizzate alla produzione o di hardware e software.

Valore massimo del voucher è stato fissato a 2.300 euro, oltre a un contributo a fondo perduto fino a 6mila euro, mentre per le startup nate entro il 15 luglio il contributo è pari a 4mila euro.
Le imprese già attive da non oltre 36 mesi, invece, possono beneficiare di un voucher pari a 1600 euro e di un incentivo fino a 2mila euro.

Per accedere alle risorse previste dal bando è necessario inviare le richieste entro il 15 luglio 2014.

Vera MORETTI

Bando per le startup romane

Ancora una volta le startup al centro di un bando, questa volta promosso dalla Camera di Commercio di Roma.
Il progetto si chiama Pacchetto anticrisi – Bando Start-Up e mette a disposizione risorse per finanziare le nuove imprese.

I fondi sono utilizzabili per coprire le spese legate a una pluralità di servizi, ritenuti indispensabili per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale.
Si tratta dunque dell’erogazione di contributi a fondo perduto ai soggetti intenzionati ad avviare una start-up nel territorio della Provincia di Roma.

Il bando della CCIAA eroga contributi nell’ambito dei servizi erogati dai Centri di Assistenza Tecnica e dai Centri Servizi per l’Artigianato inerenti quatto macro-aree:

  • Rischio incendio CPI,
  • Impatto acustico,
  • Pratica emissioni in atmosfera,
  • Pratiche varie.

Le nuove start-up potranno ottenere un contributo in conto capitale fino a un massimo di 2.500 euro: la Camera di Commercio assegnerà fondi fino al completo esaurimento delle risorse stanziate.

Vera MORETTI

Nuovo bando per le startup

Un nuovo bando a favore delle micro, piccole e medie imprese è appena stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è disponibile anche sul sito di Invitalia.

Si tratta di una serie di agevolazioni erogate sottoforma di contributi a fondo perduto fino a 200mila euro ad impresa e comunque fino al 65% delle spese concesse.

Per partecipare al bando, le imprese devono far parte di uno degli incubatori della rete Invitalia e in regola con gli obblighi nei confronti del gestore dell’incubatore, o aver presentato domanda di insediamento ad incubatori:

  • di proprietà /disponibilità dell’Agenzia e gestiti da soggetti giuridici esterni in forza di contratti di gestione;
  • incubatori di proprietà delle ex società regionali, la cui attività è regolata da convenzioni preesistenti;
  • incubatori gestiti da soggetti terzi il cui funzionamento è regolato da appositi atti di adesione.

Le imprese, inoltre, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Regolarmente costituite sotto forma di società e iscritte nel Registro Imprese;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali;
  • in regime di contabilità ordinaria;
  • non tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e in regola con gli obblighi contributivi;
  • Non destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
  • aver restituito agevolazioni pubbliche per le quali è stato disposto un ordine di recupero;
  • non risultare impresa in difficoltà (come definita nel Regolamento GBER (Reg 800/2008).

Non sono ammesse le domande presentate da imprese che, alla data della domanda, risultano insediate negli incubatori da oltre 36 mesi e non prevedano l’uscita dalla struttura e lo sviluppo sul territorio.

Le attivita finanziabili sono:

  • Attività manifatturiere.
  • Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, limitatamente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili o assimilate, con potenza non superiore a 50 MW elettrici.
  • Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (limitatamente a rifiuti non pericolosi di origine industriale e commerciale.
  • Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti.
  • Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse e attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici.
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche (escluse quelle veterinarie).
  • Noleggio, agenzie di viaggio, alcuni servizi di supporto alle imprese: ricerca, selezione, fornitura di personale, servizi di vigilanza privata, attività dei call-center.
  • Istruzione secondaria tecnica e professionale, istruzione universitaria e post-universitaria, accademie e conservatori.
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento,
  • Attività delle lavanderie industriali.

Le spese ammissibili:

  • Progettazione e direzione lavori, studi di fattibilità economico-finanzaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge: nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile.
  • Suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche: nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile.
  • Opere murarie ed assimilitate e infrastrutture specifiche aziendali nella misura in cui pertinenti e congrue secondo i parametri validi per le imprese industriali. Nel caso di imprese in uscita dalla struttura e di sviluppo sul territorio, l’ammontare relativo all’insieme di queste spese è agevolabile nel limite del 50% dell’investimento complessivo ammissibile. Queste spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale.
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa: ci sono paletti per le attrezzature facenti parte del programma di investimenti da agevolare ma che non sono installate presso l’unità produttiva interessata dal programma medesimo, ma presso altre unità dells tessa impresa.
  • Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
  • Brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Le domande per ottenere il finanziamento possono essere presentate a partire dal prossimo 4 aprile, esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura che sarà disponibile sul sito Incentivincubatori.invitalia.it.

Vera MORETTI

Bando per le startup innovative sarde

Per sostenere le nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza e rafforzarne la competitività, SardegnaRicerche, ente che fa parte della Regione Sardegna, ha deciso di istituire un bando per la concessione di contributi a fondo perduto.

Possono beneficiare di questo bando le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, che abbiano sede legale e operativa in Sardegna.

E’ammesso a contributo il completamento di un nuovo prodotto/servizio e/o processo il cui stadio di sviluppo sia già in una fase avanzata tale da rendere possibile una valutazione di merito.
Il piano di utilizzo del voucher, della durata massima di 12 mesi, dovrà chiarire le basi per l’esecuzione del lavoro in tutte le fasi progettate e i costi per l’esecuzione dello stesso.

Le spese ammissibili, sostenute successivamente alla data di concessione delle agevolazioni, possono riguardare:

  • Costi di funzionamento;
  • Costi per investimenti materiali e immateriali;
  • Costi per prestazioni di terzi;
  • Costi del personale tecnico coinvolto nello sviluppo del business plan;
  • Altri costi connessi allo sviluppo del business plan.

L’aiuto finanziario è concesso sotto forma di contributo in conto capitale pari all’85% delle spese ammesse, entro un massimale di 50.000 euro.

Le imprese interessate possono presentare la domanda di contributo a partire dal 20 gennaio e fino al 31 dicembre 2014 tramite procedura telematica.

Entro 10 giorni dalla compilazione e validazione telematica della domanda è necessario inviare la documentazione tramite posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@cert.sardegnaricerche.it.

Vera MORETTI