Call for Ideas: largo alle startup degli studenti bolognesi

C’è tempo fino al 28 febbraio per approfittare della Call for Ideas, iniziativa che permetterà alle migliori proposte imprenditoriali e startup di poter partecipare allo StartUpDay dell’Università di Bologna, che avrà luogo sabato 19 maggio 2018.

Il progetto è aperto a startupper appartenenti all’ateneo di Bologna, che possono essere sia studenti sia laureati provenienti da qualsiasi laurea, i quali potranno presentare fino a tre proposte relative a qualsiasi ambito.

Per essere selezionati, si procederà a valutare soprattutto la capacità di seguire le linee guida fornite, ma anche la realisticità delle informazioni riportate nella domanda e sulla sinteticità espressiva.

La selezione prevede due fasi distinte, poiché al termine della Call for Ideas verranno selezionati 50 progetti e, tra questi, saranno scelti in secondo luogo i 30 progetti che otterranno un tavolo per il team meeting durante lo StartUpDay.

Per poter incontrare il team StartUpDay sono previsti alcuni eventi informativi:

  • Rimini – 14 febbraio h. 17.30 – Innovation Square, Corso d’Augusto, 62;
  • Forlì – 21 febbraio h. 17.00 – Basement Club, Piazzale della Vittoria, 15;
  • Bologna – 22 febbraio h. 18.00 – Scuola di Economia, Aula 1, Piazza Scaravilli, 2.

Chi fosse interessato a partecipare, deve procedere all’iscrizione del proprio progetto attraverso il sito dedicato alla Call, allegando la scheda di presentazione.

Vera MORETTI

Il marchio del Made in Italy sempre più forte nel mondo

L’Italia, vista come “marchio” da esportare nel mondo, è in estrema crescita, tanto che nel 2016 il fatturato ha superato i 1.500 miliardi di dollari, posizionandosi al nono posto tra i 100 Paesi più performanti del pianeta.

Questo è quanto emerge dalla ricerca Brand finance nation brands, i cui dati sono stati divulgati in vista del Bologna licensing trade fair, che rappresenta ancora l’unico appuntamento fieristico italiano nel settore della compravendita di licenze e dello sviluppo di prodotti basati su marchi e property affermati.

Il Bltf 2017, ormai arrivato alla sua decima edizione, si svolgerà presso gli spazi di BolognaFiere dal 3 al 5 aprile, in contemporanea con la Fiera del Libro per Ragazzi.

Questa particolare ricerca è stata condotta dalla società britannica specializzata Brand Finance, che utilizza lo stesso metodo impiegato per stimare il valore delle maggiori imprese mondiali, grazie all’elaborazione dei dati forniti da organizzazioni internazionali e società di ricerche di mercato, come ad esempio World Economic Forum, GfK, fDi Intelligence e IMD.

Per quanto riguarda i risultati di questo studio, gli Stati Uniti si attestano in cima alla classifica, con una stima del fatturato del marchio di 20.574 miliardi di dollari (+4% rispetto al 2015). Al secondo posto, stabile la Cina (7.087 miliardi di dollari, +12%), seguita dalla Germania nonostante un leggero calo (3.882 miliardi, -7%) e dal Giappone (3.002 miliardi, +18%).
L’Italia conferma la sua posizione al nono posto, con una stima delle prospettive di fatturato di 1.521 miliardi di dollari, registrando un discreto aumento rispetto ai 1.445 miliardi del 2015 (+5%).
Subito dopo il nostro Paese, si trovano l’Australia (1.305 miliardi, -7%) e i Paesi Bassi (1.121 miliardi, +12%). Fanalini di coda della classifica, Cipro e Camerun (entrambe con 10 miliardi).

Relativamente all’edizione 2017 del Bltf, la superficie espositiva aumenta, così come aumentano gli espositori e le aziende partecipanti, grazie anche alla maggiore presenza di retail e distributori attenti al mondo delle licenze tra i visitatori della fiera.
Ma non è tutto, perché il programma prevede anche la conferma del Licensing prospect day, che ha l’obiettivo di coinvolgere nuovi players del settore manifatturiero nel mondo dei prodotti su licenza. Confermato anche il Licensing retail day, giunto alla quinta edizione e organizzato in collaborazione con Largo Consumo, che vedrà la presenza di importanti reti di distribuzione europee ed internazionali.

Si assisterà infine alla prima edizione del Bologna Licensing award, un premio rivolto esclusivamente agli espositori della manifestazione, che sarà assegnato al miglior programma di licensing e sviluppo prodotto realizzato nel biennio 2015-16.

Vera MORETTI

Anche i grandi brand cercano nuovi franchisee

Si è appena conclusa l’Assemblea dedicata al franchising da Assofranchising, organizzata presso BolognaFiere, che già si pensa agli eventi del prossimo anno.

Infatti, dal 28 al 30 aprile 2016 avrà luogo, sempre nella stessa location, Franchising& Retail Expo, fiera internazionale di Assofranchising, alla quale parteciperanno grandi marchi come Yamamay, Tezenis, Carpisa e Calzedonia.

I potenziali imprenditori potranno incontrare i rappresentanti dei brand attraverso colloqui individuali e nei convegni che verranno organizzati.

In Italia il franchising è un settore molto attivo, che conta 52mila punti vendita, di cui il 26% sono gestiti da giovani tra 25 e 35 anni, e il 56% tra i 35 e i 45 anni; nel 38% dei casi inoltre i punti sono gestiti da donne.

BolognaFiere e Assofranchising hanno firmato un contratto di cinque anni, per una fiera che ha l’obiettivo di essere annuale. Per il prossimo aprile la manifestazione ospiterà inoltre il meeting annuale del World Franchise Council, l’organismo mondiale del franchising.

Vera MORETTI

Casa nuova o da ristrutturare?

Quando si decide di comprare casa, spesso, prima di cominciare la ricerca, ci si chiede se optare per una nuova costruzione o per un’abitazione da ristrutturare.

Questo è quanto il Centro Studi di Casa.it ha voluto approfondire, analizzando i dati in suo possesso e considerando i vantaggi della possibilità di beneficiare degli incentivi fiscali previsti in caso di ristrutturazione, prorogati dalla Legge di Stabilità 2014.

Prima di tutto, Casa.it ha suddiviso il mercato residenziale in tre categorie:

chi cerca l’appartamento di nuova costruzione, approfittando dei ribassi operati dai costruttori e della forte crescita dell’offerta;

coloro che ristrutturano la casa in cui abitano in attesa di tempi migliori;

chi si orienta al mercato dell’”usato”, alla ricerca di abitazioni da ristrutturare.

Per quanto riguarda quest’ultima tipologia, la domanda di appartamenti si concentra su zone di medio-alto livello delle grandi città, dove la crisi è stata assorbita con minore danno.

Infatti, la crescita dell’offerta in un anno per le abitazioni da ristrutturare è rimasta contenuta sotto i dieci punti percentuali soprattutto in città come Bari (8.6%), Torino (7.5%), Bologna (7.4%), Roma (6.9%), Milano (6.8%) e Napoli (5.6%).

Il differenziale di prezzo fra una casa da ristrutturare e una appena ristrutturata nello stesso palazzo varia mediamente, a seconda dello stato dell’abitazione e della posizione, fra il 14% e il 27%.

Se l’appartamento in questione è di particolare pregio, il valore non supera solitamente la soglia del 15%, mentre nelle aree periferiche dei centri urbani arriva fino al 30%.

Inoltre, nelle aree centrali e di maggior prestigio delle grandi città sono state avviate importanti attività di riqualificazione di interi complessi immobiliari, che però sono sul mercato a prezzi poco concorrenziali rispetto a un singolo appartamento da ristrutturare inserito in un edificio che non necessita di interventi dopo l’acquisto.

Questo significa che chi acquista trae maggiore beneficio scegliendo questa opzione, piuttosto che comprando un appartamento già ristrutturato.

Nelle aree meno centrali e nei piccoli centri urbani, dove l’offerta interessante è minore o dove c’è molta concorrenza a causa delle molte nuove costruzioni presenti, ristrutturare risulta essere meno conveniente.

Se si decide di rimettere a nuovo un appartamento, occorre intervenire anche nella riprogettazione degli spazi e nella scelta dei materiali che, vista l’ampia scelta a disposizione, sono un punto determinante nelle voci di spesa.

Ovviamente i già proprietari ne risultano avvantaggiati, poiché partono da una liquidità maggiore e possono appoggiarsi sia al ricavo dovuto alla vendita del proprio appartamento, sia ai finanziamenti, che generalmente si assestano tra il 20% e il 40% del valore totale della nuova casa acquistata.

Chi invece acquista la prima casa punta ad appartamenti dal taglio inferiore ai 100 metri quadri e nel budget complessivo di spesa include il costo della ristrutturazione che gli permette di ridisegnare l’immobile secondo le sue esigenze.

Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it ha voluto inoltre aggiungere: “Quando si sceglie di acquistare una casa da ristrutturare è importante osservare molto bene non solo lo stato effettivo dell’appartamento, ma anche e soprattutto prestare molta attenzione a tanti piccoli, ma fondamentali dettagli: come controllare i pavimenti, le murature, per capire quali possono essere toccate e quali no, gli infissi, importanti per il risparmio energetico, e verificare che impianti elettrici e idraulici possano essere spostati secondo le proprie necessità”.

La banda larga per risollevarsi dopo il sisma

Il Comune di Pieve di Cento, tra quelli colpiti dal sisma dell’Emilia Romagna nel 2012, ha deciso di sfruttare, per risollevarsi da quella terribile e distruttiva esperienza, i progetti Smart City, promuovendo così una nuova rete di comunicazione basata sulla tecnologia Fiber To The Home.

Per risalire la china, dopo il sisma che ha fortemente danneggiato la cittadina bolognese, si fa affidamento alla banda larga, e proprio da Pieve di Cento, a questo proposito, partirà una sorta di autostrada digitale che coinvolgerà gli abitanti del territorio e collegherà il Comune con le aziende pubbliche e private.

La fibra ottica di ultimissima generazione FTTH verrà diffusa non solo nei luoghi pubblici, come scuole ed uffici, ma anche nelle abitazioni private.

L’assessore allo sviluppo economico Alessandro Pirani ha definito il progetto: “un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato che, se replicato, potrebbe consentire di superare il digital divide anche nei piccoli e medi centri urbani, quelli di scarso interesse per i grandi operatori di telefonia“.

Vera MORETTI

Milano numero uno per brevetti e innovazione

Milano, oltre che capitale della moda, lo è anche dei brevetti e delle imprese innovative.
Su 9mila brevetti registrati, inoltre, quasi 3mila arrivano dalla Lombardia, dove sono presenti 32mila imprese innovative su 146mila presenti su territorio nazionale, pari a 1 impresa su 4.

Dopo Milano e Monza, ci sono Torino, oltre mille brevetti, poi Roma, 728, e Bologna, 724.
E da Milano parte più di un quinto dei brevetti italiani che richiedono la tutela in Europa con circa 800 domande su quasi 4mila pubblicate annualmente.

Ciò fa del capoluogo lombardo la settima città in Europa, come è stato confermato anche da Airi, Associazione italiana per la ricerca industriale, che ha preso in considerazione i dati emersi da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati 2013 e 2012 dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, Epo (European Patent Office), e registro delle imprese.

Nel dettaglio, in Lombardia i brevetti per invenzioni sono stati 2.660. Tra questi, a Milano e Monza sono 2.224, a Brescia 188, a Como e Varese circa settanta.
A Milano ci sono oltre 16 mila imprese, seguita dalle province di Brescia, Bergamo e Monza e Brianza, le cui attività occupano una quota corrispondente al 10,4%, all’8,5% e all’8,2% rispettivamente.
Il capoluogo della Lombardia, con l’11% del totale nazionale, è anche capofila dell’imprenditoria innovativa italiana, davanti a Roma (9,8%) e Torino (4,9%).

Milano è anche fra i centri più forti in Europa per innovazione, al settimo posto dopo Monaco, Parigi e altre due aree francesi (Isère e Hauts de Seine), Berlino e l’olandese Brabant.
Nella classifica europea per i brevetti tecnologici – Ict (Information communication technology), hightech, biotecnologici, Milano resta tra le prime, al 12° posto e anche la regione Lombardia si tiene in 17° posizione per gli stessi indicatori.

Renato Ugo, presidente Airi, ha commentato così i risultati: “Valorizziamo il ruolo dello sviluppo tecnologico high-tech per rilanciare la competitività e l’occupazione. A tale scopo si sostengano le imprese che fanno realmente ricerca ed innovazione tecnologica, anche con la defiscalizzazione dei relativi costi. Nel nostro Paese lo stallo che stiamo vivendo dal punto di vista occupazionale e produttivo richiede un piano di sostegno alle aziende che investono concretamente in ricerca e innovazione tecnologica. Si tratta di lanciare un piano che si potrebbe denominare “fiscal technology” che preveda azioni concrete come opportuni sgravi fiscali“.

Vera MORETTI

Cento candeline per Maserati

Il 2014 sarà un anno molto importante per Maserati.
L’anno che verrà, infatti, segnerà per la casa del Tridente un importante e prestigioso compleanno, con ben 100 candeline da spegnere, ognuna delle quali rappresenta un anno di successi, vissuti sempre sulla cresta dell’onda.

A celebrare questo importante traguardo, che sarà sicuramente anche un punto di partenza verso altri grandi riconoscimenti, è stato già presentato il nuovo logo, che sottolinea l’anno di fondazione, il 1914, quando la casa automobilistica fu fondata, a Bologna, da Alfiero Maserati, e l’anno del centenario, ovvero il 2014.

Per il Tridente, ispirato, lo ricordiamo, alla fontana del Nettuno, i festeggiamenti cominciano già oggi, per poi continuare durante tutto l’anno prossimo.
Il 6 dicembre, infatti, coincide con la presentazione con il prezioso volume Maserati – Un secolo di storia, scritto da quattro tra i più qualificati autori di settore e narra il secolo del marchio del tridente attraverso tre temi principali: storia dell’azienda, gamma dei modelli, sport.

Non dimentichiamo, infatti, che Maserati, oltre ad essere simbolo di auto di altissima gamma, è un nome che appartiene alle gare automobilistiche da sempre, fin dall’anno della sua fondazione.

Da qui all’1 dicembre 2014, data esatta di nascita di questa celeberrima casa automobilistica di lusso, si assisterà ad un susseguirsi di feste ed eventi, per un calendario fitto di appuntamenti e celebrazioni.

Per non perderne neanche uno, è stato aperto anche un sito dedicato, Maserati100.com, dove viene dato molto risalto, come era ovvio, al raduno che si terrà a Modena, sede ufficiale del Tridente, dal 19 al 21 settembre 2014.
Si stima che in occasione di quell’appuntamento non meno di 250 modelli Maserati provenienti da tutto il mondo saranno in mostra nel capoluogo emiliano.

L’anno del centenario Maserati, che sarà celebrato anche con l’arrivo sul mercato delle nuove Quattroporte e Ghibli, terminerà ufficialmente il 14 dicembre 2014, con un evento dedicato ed esattamente a 100 anni dall’inizio delle attività del marchio.

Vera MORETTI

Equitalia presenta lo Sportello Amico Imprese

Equitalia ha aperto uno Sportello di Ascolto dedicato in particolare alle pmi del commercio e dell’artigianato che necessitano di consulenze in materia fiscale.

In realtà, lo Sportello Amico, fortemente voluto dal Gruppo Equitalia per mostrare il suo lato “umano”, è attivo da Aprile 2012 ma inizialmente era stato pensato per le fasce più deboli della popolazione, con anziani, disabili e stranieri in testa e, fino ad oggi, ha registrato circa 40.000 contatti, con una media di 2.000 accessi mensili

Il periodo storico particolarmente difficile che stiamo vivendo ha persuaso Equitalia ad allargare la possibilità di rivolgersi allo sportello anche ai piccoli e medi imprenditori, quelli maggiormente colpiti dalla crisi.
In questo caso, si chiamerà Sportello Amico Imprese, e si occuperà del popolo delle partite Iva, grazie alla presenza di consulenti preparati per dare supporto a situazioni di particolare difficoltà e disagio allo scopo di verificare tutte le possibilità che le norme consentono per riavvicinare i contribuenti alla regolarità fiscale.

Per il momento sono stati individuati 6 Sportelli “campione”: Torino e Varese, Bologna e Firenze, Bari e Roma, la cui partenza è prevista per il prossimo lunedì 2 dicembre.

Le strutture di Equitalia preposte alla relazione con il contribuente sono a disposizione delle Associazioni di categoria per recepire casi e/o situazioni particolari da orientare presso tale canale.

Vera MORETTI

Niente box, c’è la crisi

Si trattava, fino a pochi anni fa, un bene da quale non si poteva prescindere.
Nel momento in cui i procedeva all’acquisto di una casa, infatti, era di basilare importanza sapere se essa comprendeva anche un box, dove poter parcheggiare la propria auto a fine giornata. E, nelle grandi città, dove il parcheggio è sempre più un miraggio, il garage rappresentava un’ ancora di salvezza.

Capitava anche, in presenza di una seconda macchina, di cercare, in vendita o in affitto, un secondo box, dove trovavano posto, spesso, anche biciclette ed altri accessori stagionali che, altrimenti, non si sapeva dove riporre.

Ma ora, si sta assistendo ad un’inversione di tendenza. Nonostante sia fuori di dubbio l’importanza di possedere un garage, spesso si dedice di rinunciarvi, a causa dei costi che stanno ormai diventando insostenibili.

Il trend negativo è stato confermato anche da una ricerca condotta da Immobiliare.it, che registra, in tutte le città d’Italia, senza distinzione alcuna, un sensibile calo della vendita dei box e un conseguente aumento dell’offerta, con percentuali che arrivano al 6% per la vendita e raggiungono il 9% per gli affitti.
Benchè, per combattere questa crisi, si siano abbassati i prezzi (-5% per la vendita e -12% per la locazione), la storia non cambia e la domanda non accenna a salire.

A questo proposito, Carlo Giordano, amministratore delegato del Gruppo Immobiliare.it, ha dichiarato: “Complice la crisi economica, non solo molti italiani hanno rinunciato alla propria auto, ma anche i veicoli circolanti sono mediamente più vecchi che in passato e raramente ha senso custodirli in un box privato. Gli effetti di questo ragionamento sono ormai visibili nelle dinamiche del mercato, soprattutto nei grandi centri urbani“.

Tra le cause, oltre alla crisi, occorre considerare che è diventato obbligatorio, per le case di nuova costruzione, avere anche un box di pertinenza e ciò evita di cercare altrove un’autorimessa. Inoltre, nei centri urbani, con zone a traffico limitato e accesso nel cento storico a pagamento, si preferisce evitare di usare la macchina e prendere i mezzi pubblici, oppure ricorrere al bike o al car sharing.

Questo scenario è confermato dall’andamento della crescita dell’offerta, in aumento soprattuto nelle gradi città, Milano in testa: nel capoluogo meneghino, infatti, l’offerta di garage è cresciuta del 5,7% per la vendita e del 9,3% per gli affitti.
Le percentuali non cambiano di molto nella Capitale: a Roma infatti il mercato dei box auto offre in vendita il 5,3% di immobili in più rispetto al 2012 e il 7,2% in più riguardo all’offerta di box in affitto, con prezzi più bassi di oltre l’8%.

Caso a sé rappresentano i garage che si trovano in vie o in stabili prestigiosi: nonostante il calo generalizzato, mantengono costi fino a tre volte superiori alla media.
Anche Torino e Bologna registrano l’aumento dell’offerta, rispettivamente del 4,5% e del 4,8% per la vendita e del 6% e del 5,8% per l’affitto.

I cambiamenti più evidenti dei prezzi si registrano a Genova, dove gli affitti sono scesi del 12,2%, e a Bologna, in cui questi calano del 10,9%.

Vera MORETTI

A Lodi e Bologna, bandi per le imprese femminili

Ci sono due bandi in scadenza al 31 ottobre dedicati all’imprenditoria femminile, uno promosso dalla Camera di Commercio di Bologna e uno da quella di Lodi.

Per quanto riguarda il primo, verranno premiate le cinque imprese femminili che, avviate nella provincia di Bologna, abbiamo saputo proporre, negli ultimi 18 mesi, progetti di internazionalizzazione volti a promuovere i prodotti e i servizi del Made in Italy, ma anche l’eticità e l’ecosostenibilità dei prodotti stessi ed importanti elementi di innovazione.

In particolare, a proporre l’iniziativa, è il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile, organismo della Camera di Commercio di Bologna formato dalle rappresentanti dei principali settori economici bolognesi.
Per presentare le candidature occorre compilare e inviare la Scheda di Candidatura sul sito della CCIAA di Bologna entro il 31 ottobre 2013.

Stessa scadenza per iscriversi al Premio della Camera di Commercio di Lodi per l’imprenditoria femminile, che mette in palio 1.000 euro, con lo scopo di incoraggiare lo sviluppo delle imprese femminili.

Il bando è aperto sia alle imprese individuali, sia alle società di persone, a patto che siano condotte da donne, o composte almeno al 50% da quote rosa, e regolarmente registrate al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi e in regola con il pagamento del diritto annuale.

Le proposte presentate verranno giudicate tenendo conto dell’originalità dell’attività svolta, l’adozione di strumenti innovativi di commercializzazione, promozione, comunicazione o assistenza alla clientela, la qualificazione e la valorizzazione del territorio e/o della produzione tipica locale e infine per la più recente costituzione in relazione alle domande pervenute.

A giudicare i progetti, il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile costituito presso la Camera di Commercio di Lodi, integrato dal funzionario camerale che ne segue l’attività.
All’impresa vincitrice verrà assegnato un premio di 1.000 euro, durante la premiazione che si terrà l’1 dicembre 2013 a Lodi nell’ambito della manifestazione “Fedeltà al lavoro e progresso economico” promossa dalla Camera di Commercio.

Presentando questo progetto, Alessandro Zucchetti, presidente della Camera di Commercio di Lodi, ha dichiarato: “La Camera di Commercio di Lodi ha voluto dare un segnale di incoraggiamento all’imprenditoria femminile, che nel Lodigiano si attesta circa al 20% del totale, al fine di agevolare la partecipazione della donna al mondo del lavoro andando incontro alle difficoltà da sempre legate alla gestione dei ritmi lavorativi e familiari”.

Vera MORETTI