Bonus chef, al via le domande fino al 3 aprile 2023

Con la legge 178 del 2020, legge di bilancio 2021, è stato previsto il Bonus Chef, un aiuto per i cuochi che durante i periodi più difficili della pandemia avevano dovuto rinunciare alla loro attività con conseguente perdita economica. Sebbene con molto ritardo, si è provveduto ad aprire la piattaforma per poter inoltrare le domande del Bonus Chef. Ecco una breve sintesi del beneficio e i dettagli per poter presentare l’istanza. C’è tempo fino al 3 aprile 2023.

Bonus chef: cos’è e chi può richiederlo fino al 3 aprile 2023?

Il bonus chef può contare su una dotazione di 3 milioni di euro, le linee per la domanda sono contenute nel decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 1° luglio 2022. Il bonus consente di ottenere un credito di imposta pari al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di attrezzature, materiali e formazione nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

Ricordiamo che le spese devono rispettare determinati requisiti, in particolare:

  • i macchinari devono essere inclusi in una classe energetica elevata e deve trattarsi di macchine per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura di prodotti alimentari;
  • strumenti e attrezzature professionali devono avere natura tale da essere utilizzati generalmente nel settore ristorazione;
  • i corsi di formazione devono essere inerenti l’attività di chef.

Possono richiedere il contributo cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti sia che abbiano un contratto di lavoro dipendente, sia titolari di partita Iva.

Come inoltrare la domanda per il bonus chef

La domanda per ottenere il bonus chef può essere inoltrata dal 27 febbraio 2023, ore 12:00, fino al termine del giorno 3 aprile 2023. Deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica seguendo il link

Per potersi identificare occorre inserire il codice di identità digitale ( Spid, Cie o Cns).

L’aiuto richiesto rientra tra quelli in regime de minimis.

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A seguito della scadenza del termine per la presentazione delle istanze per accedere al bonus chef, si procederà alla valutazione delle domande e quindi al riconoscimento dell’ammontare del credito di imposta effettivamente riconosciuto (considerando i limiti di spesa). Sarà quindi adottato un provvedimento cumulativo per tutti gli aventi diritto, questo vuol dire che non ci sarà la comunicazione del provvedimento adottato ai singoli richiedenti. Ognuno dovrà avere sotto controllo il sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Ottenuto il credito di imposta lo stesso potrà essere utilizzato in compensazione per i pagamenti previsti con il modello F24. Il bonus chef inoltre non dovrà essere considerato al fine di determinare il reddito imponibile Irap e Irpef.

Bonus Chef: proroga al 31 dicembre 2022 per il credito di imposta

Il Bonus Chef era previsto dalla legge di bilancio per il 2021 ma di fatto non ha mai trovato attuazione. Molto probabilmente proprio al fine di superare la fase di stallo di una misura caduta nel dimenticatoio, nella legge di conversione del decreto Milleproroghe è stato prorogato il termine per maturare il credito di imposta a cui dovrebbe dare diritto il Bonus Chef. Vediamo di cosa si tratta.

La storia del Bonus Chef

Il comma 117 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2021 prevedeva che in favore dei soggetti esercenti la professione di cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti che autonomi (partita IVA con codice A.TE.CO 5.2.2.1.0) si riconosce un credito di imposta fino al 40% del costo sostenuto per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale sostenuti tra il primo gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.

Il decreto attuativo di tale provvedimento del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro del Lavoro, avrebbe dovuto vedere la luce entro il 2 marzo 2021, ma di fatto non hanno mai provveduto, deludendo questa categoria di lavoratori particolarmente provata dalle conseguenze della crisi pandemica.

Al fine di non far cadere il Bonus chef,  l’articolo 18 quater della legge di conversione del DL 228 del 2021 (decreto Milleproroghe) ha sostituito la precedente data del 30 giugno 2021 con la data del 31 dicembre 2022. Questo implica che coloro che esercitano la professione di cuoco possono ancora oggi maturare il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali durevoli e dei costi per i corsi di aggiornamento professionale.

Caratteristiche del credito d’imposta del Bonus Chef

Le spese che danno diritto a maturare il credito di imposta del Bonus Chef sono quelle inerenti l’acquisto di beni strumentali durevoli in classe energetica elevata per la conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari, inoltre si possono acquistare strumenti professionali per il settore ristorazione. I corsi di aggiornamento devono naturalmente riguardare la professione.

Il Bonus Chef spetta per un limite di spesa massimo di 6.000 euro. Gli importi maturati potranno essere utilizzati in compensazione per il pagamento delle imposte mediante modello F24, è però escluso l’utilizzo per IRPEF e IRAP. Il credito di imposta può inoltre essere ceduto a banche, istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Naturalmente siamo in attesa del decreto attuativo che ora dovrebbe essere una priorità dei ministeri coinvolti vista la proroga dei termini e quindi la volontà di confermare il Bonus Chef. Solo in seguito sarà possibile utilizzare i crediti maturati in compensazione delle imposte.