Bankitalia sull’economia calabrese: nel 2010 ha ristagnato

Il livello dell’attività economica calabrese, nel corso della prima parte del 2010, ha ristagnato. Questa la fredda fotografia fatta dalla Banca d’Italia nella relazione su L’economia della Calabria nel primo semestre 2010, illustrata la scorsa settimana all’Università Magna Graecia di Catanzaro. La produzione industriale, è stato specificato, si è mantenuta sui valori minimi del 2009, mentre il settore delle costruzioni ha sperimentato un’ ulteriore riduzione del valore della produzione, con una relativa sensibile diminuzione dell’occupazione. Secondo gli esperti della Banca d’Italia, “la sfavorevole dinamica congiunturale ha colpito in maniera più intensa le imprese dei servizi privati non finanziari, per le quali è stata rilevante la riduzione del fatturato”. A segnare la maggiore riduzione dell’occupazione è stato il settore del commercio, anche se complessivamente il tasso di disoccupazione è rimasto inalterato. Nel corso del primo semestre del 2010, i prestiti ai calabresi hanno continuato a crescere a ritmi superiori alla media nazionale, con il credito erogato alle imprese che è tornato ad aumentare dopo sedici mesi di riduzione. Ad influire su quest’ultimo aspetto, secondo gli esperti di Banca d’Italia, è stata la crescente domanda da parte delle imprese e una maggiore disponibilità da parte degli intermediari. Fattore negativo, rispetto al credito alle imprese, è stato il peggioramento della qualità del credito, soprattutto per le piccole imprese. Alla presentazione della relazione hanno partecipato, tra gli altri, il direttore della filiale calabrese, Francesco Pierro, i componenti del nucleo per la ricerca Giuseppe Marinelli, Giuseppe Albanese e Luca Antelio, il rettore dell’Ateneo, Francesco Saverio Costanzo, e il pro rettore e preside della facoltà di Giurisprudenza, Luigi Ventura, l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi.

A Reggio Calabria un contributo alle imprese per la formazione dei giovani

Per sostenere l’occupazione in professioni collegate a manifatture della tradizione locale, la Camera di Commercio di Reggio Calabria ha pubblicato un bando di finanziamento per le micro, piccole e medie imprese, loro cooperative e consorzi, attive nei settori del legno artistico, tessuti e abbigliamento, ceramica, vetro artistico, lavorazione della pietra e del marmo, lavorazione del ferro battuto, oreficeria, che intendano ospitare per un tirocinio di formazione ed orientamento giovani che vogliano apprendere professioni tradizionali.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:  rimborso spese a favore del tirocinante; borsa di studio/lavoro; docenza, tutoraggio, coordinamento didattico; costi materiali e di assicurazione.

Il contributo consiste massimo nel 50% delle spese ammissibili (al netto dell’Iva) fino ad un ammontare massimo di 8.000 euro.

La domanda di partecipazione dovrà pervenire entro il 19 novembre 2010, a mano o a mezzo raccomandata, all’indirizzo: CCIAA di Reggio Calabria – Ufficio Servizio Sviluppo delle Imprese | Via T. Campanella, 12 – 89125 – Reggio Calabria. La domanda potrà pervenire anche a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: cameradicommercio@rc.legalmail.camcom.it

d.S.

La Regione Calabria promuove programmi di microcredito per nuove imprese

La Regione Calabria ha pubblicato un bando che servirà a promuovere programmi di microcredito per aspiranti imprenditori che vogliono avviare microiniziative imprenditoriali, anche in forma di lavoro autonomo; che abbiano la forma giuridica di ditte individuali, società di persone o società cooperative; operanti in qualsiasi settore economico.

I destinatari del bando sono: lavoratori svantaggiato, molto svantaggiati o disabile; cittadini immigrati; donne vittime di violenza; persone sottoposte ad esecuzione penale; soggetti affetti da dipendenze.

Il microcredito sarà relativo al finanziamento per le spese di costituzione; spese di impianti, macchinari e attrezzature, compresi gli arredi; opere murarie ed assimilate strettamente funzionali all’attività esercitata; hardware e software strettamente funzionali alle attività operative/produttive e gestionali; realizzazione di sistema di qualità, certificazione di qualità, realizzazione sito web; investimenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro e dell’ambiente; spese di start-up; spese per la promozione e la commercializzazione dei prodotti realizzati.

L’importo minimo del finanziamento sarà di cinquemila euro e l’importo massimo sarà di venticinquemila euro. La durata sarà dai 36 ai 60 mesi, con interesse fisso e rimborso in rate costanti mensili.

La domanda di partecipazione dovrà riportare la dicitura: “Avviso pubblico per l’accesso al Fondo di Garanzia regionale per operazioni di microcredito – POR Calabria FSE 2007-2013 (D.G.R. n° 843/2009)” e dovrà essere trasmessa a mezzo raccomandata all’indirizzo:

Regione Calabria – Dipartimento n. 10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione professionale, Cooperazione e Volontariato | Via Lucrezia della Valle – 88100 – Catanzaro

Per scaricare il bando e la modulistica necessaria vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della Regione.

Al Sud le istituzioni pronte a cooperare per cercare di contrastare il lavoro nero

Il lavoro nero è una piaga difficile da guarire specialmente al Sud. Per cercare di curare questa piaga, provando a fare emergere il tanto lavoro sommerso, i rappresentanti delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il direttore generale dell’immigrazione, Natale Forlani, il direttore generale del Mercato del Lavoro, Paola Paduano, ed il segretario generale, Francesco Verbaro, per il Ministero del Lavoro, hanno raggiunto un accordo per promuovere un programma di prevenzione del lavoro nero.

Tale programma stanzia cinque milioni di euro per il reinserimento dei disoccupati nel meridione, prevalentemente extra Ue. L’intervento, nell’ambito dei fondi Pon, mira a rafforzare la cooperazione tra le diverse istituzioni nell’ambito delle azioni rivolte al coordinamento delle misure volte a contrastare il lavoro nero che coinvolge, con particolare intensità, i lavoratori immigrati.

Per perseguire lo scopo è stata prevista la creazione di una rete di relazioni stabili tra i soggetti istituzionali e gli operatori autorizzati di cui al dlgs n. 276/2003 (parti sociali, enti bilaterali, associazioni imprenditoriali) finalizzate a concertare azioni di politica attiva del lavoro volte a prevenire il lavoro sommerso, a qualificare le reti di domanda-offerta, a favorire il rapido inserimento al lavoro dei disoccupati.

Nino Ragosta

No alla ‘ndrangheta: anche gli imprenditori in piazza il prossimo 25 settembre a Reggio Calabria.

Anche Confcommercio Cosenza parteciperà sabato 25 settembre alla manifestazione “No ‘ndrangheta” che si svolgerà nella città di Reggio Calabria. “La nostra adesione – si legge in una nota – non è soltanto per dire “no” alla ‘ndrangheta, ma vuole anche essere un modo per opporsi in maniera convinta e decisa a tutte le organizzazioni criminali che da troppo tempo vessano e violentano il nostro territorio. Essere a Reggio Calabria il 25 settembre significa impegnarsi contro le criminalità che offendono e soffocano la libertà di azioni e di idee”. “Esserci – ha sottolineato il presidente Algieri – vuol dire sostenere le imprese del territorio e lottare insieme agli imprenditori contro l’oppressione e le prevaricazioni. Esserci significa schierarsi a fianco dei magistrati e delle forze di polizia che ogni giorno si impegnano per garantire il trionfo della legalità e della giustizia. Esserci significa sostenere la stampa, la buona stampa, che pur avendo più volte subito attacchi intimidatori non viene meno alla nobile missione di raccontare la verità. Esserci è anche un modo per testimoniare la maturità civile di noi comuni cittadini che credono sia possibile una Calabria migliore e che per questo scendono in strada a gridare il loro no”.

fonte: Confcommercio

Dilaga il lavoro nero. Il poco onorevole primato spetta alla Calabria.

Dilaga l’economia sommersa che in Italia arruola un esercito sempre più numeroso, formato da 640.000 irregolari. Ed è in aumento il valore aggiunto prodotto dalle attività abusive: l’incidenza sul Pil nel 2008 è salita al 16,9%, rispetto al 16,6% del 2007. A lanciare l’allarme sommerso è l’Ufficio studi della Confartigianato. Il lavoro-nero prospera soprattutto nel Mezzogiorno dove l’incidenza del lavoro sommerso – che a livello nazionale è pari all’11,8% – sale al 18,3%, il doppio rispetto al Centro Nord (9,3%). È nei servizi la presenza più diffusa di abusivi sul totale degli occupati (9,9%), seguono costruzioni (7,7%) e manifatturiero (3,7%). Il sommerso produce danni sempre pi ingenti alle casse dello Stato: tra il 2008 e il 2009 infatti l’Iva dovuta e non versata aumentata del 24,4%. La classifica regionale stilata da Confartigianato attribuisce alla Calabria il poco onorevole primato dell’abusivismo, seguita da Sicilia, Puglia, Campania. In Calabria più di un lavoratore su quattro (27,3%) lavora in nero.

All’altro capo della classifica, è il Nord Est l’area dove le imprese possono stare più tranquille dalla minaccia della concorrenza sleale. L’Emilia Romagna la più virtuosa (tasso di irregolarità 8,1%), seguono Trentino, Lombardia, Lazio e Toscana. Se l’incidenza degli abusivi sul totale degli occupati molto alta nel settore dei servizi, a ruota seguono le costruzioni (7,7%), distaccato il manifatturiero (3,7%). Le attività abusive minacciano soprattutto artigiani e piccole imprese. Nel 2009 i soggetti che non hanno mai presentato le dichiarazioni dei redditi (pur svolgendo attività economiche aperte al pubblico), scoperti dalle Fiamme gialle, sono saliti a 7.513 (rispetto ai 7.135 del 2008). Si tratta di cifre macro: nei primi cinque mesi 2010 la Guardia di Finanza ha individuato 3.790 evasori totali, per un imponibile di 7,9 miliardi. Nella classifica delle province, la maglia nera del tasso di sommerso va a Crotone, seguita da Vibo Valentia, Cosenza, Enna, Brindisi, Caltanissetta, Reggio Calabria, Trapani, Nuoro e Catanzaro. Aree dove più forte è stato l’incremento della quota di adulti usciti dal mercato del lavoro, indicatore principe questo della presenza del sommerso. Durante la crisi in Italia, da marzo 2008 e marzo 2010, 338.000 adulti tra 25 e 54 anni sono uscita dalla forza lavoro (160.000 donne e 178.000 uomini), in gran parte (230.000) residenti nel Mezzogiorno.

fonte: Ansa

Calabria: 5 milioni di euro di finanziamenti per le imprese della provincia di Cosenza.

La Confcommercio di Cosenza ha siglato un importante accordo con la Banca Popolare del Mezzogiorno che, abbatterà sensibilmente il costo del denaro e le spese bancarie e metterà a disposizione delle imprese cosentine 5 milioni di euro per finanziamenti garantiti da un fondo nazionale presso il Medio Credito Centrale.

I finanziamenti a favore delle imprese partono da un minimo di 20.000 euro a una soglia massima di 100.000 euro. Si può accedere al Fondo senza oneri aggiuntivi.

L’accordo è stato firmato lo scorso 6 luglio dal presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, e dal direttore generale della Banca Popolare del Mezzogiorno, Massimo Mancini.

L’obiettivo di questa intesa è senz’altro quello di supportare la crescita delle imprese operanti nella provincia attraverso una serie di azioni congiunte e di progetti condivisi per migliorare il confronto tra banca e impresa, nella consapevolezza che l’uscita dal tunnel della crisi può essere più vicina se imprese e mondo del credito trovano spazi per soluzioni comuni, e cercano di parlare un unico linguaggio.

“L’accordo con la Confcommercio di Cosenza – ha osservato Mancini – si inserisce perfettamente nel quadro d’azione della nostra banca a favore delle imprese del territorio. La provincia di Cosenza ha sempre rivestito per noi e la nostra attività una grande importanza. La collaborazione con Confcommercio rappresenta un’opportunità non solo per fornire con un’efficacia ancora maggiore il nostro sostegno finanziario agli imprenditori locali, ma anche per instaurare con essi un rapporto trasparente e consapevole che possa portare alla individuazione delle soluzioni migliori nel comune interesse ed in una logica di medio e lungo periodo”.

“Questo accordo – ha spiegato il presidente Algieri – rappresenta un reale sostegno per le imprese: vuole scongiurare il rischio di ulteriori chiusure, assicurando le risorse necessarie alle attività commerciali per affrontare e superare la crisi. Si vuole fornire agli imprenditori la reale possibilità di accedere più agevolmente alle diverse forme di credito bancario, esorcizzando in questo modo il ricorso a canali alternativi non controllati ed illegali. Siamo certi che la partnership con la BPM offrirà occasioni di sviluppo dell’intero tessuto imprenditoriale cosentino perché parte dalla precisa volontà di rispondere alle situazioni di disagio creditizio delle pmi traghettando le imprese fuori dalla fase di difficoltà”.

Tutte le imprese che vorranno fruire dell’accordo devono rivolgersi ad una delle sedi della Confcommercio provinciale di Cosenza:

Calabria: sostegno alle imprese di Maierato, il comune della frana del 14 febbraio 2010.

La Camera di Commercio di Vibo-Valentia ha pubblicato un bando di finanziamento con per sostenere finanziariamente le micro, piccole e medie imprese del Comune di Maierato, colpito dall’evento franoso del 14 febbraio 2010.

Potranno partecipare al bando tutte le micro, piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori economici (industria, commercio, servizi, artigianato, turismo ed agricoltura) con sede/unità locale nel Comune di Maierato.

I finanziamenti ammessi a contributo dovranno essere finalizzati al sostegno dei seguenti programmi di investimento: 

  • acquisto, riparazione e/o sostituzione attrezzature e macchinari;
  • opere murarie di ripristino immobili aziendali;
  • rifacimento e/o adeguamento a norma di impianti;
  • reintegro scorte magazzino;
  • operazioni di consolidamento del debito;

Tutti gli investimenti finanziabili, dovranno essere successivi al 14 febbraio 2010.

I Confidi aderenti all’iniziativa presteranno garanzie per il 50% dell’importo del finanziamento richiesto.

Sui finanziamenti ottenuti fino al limite massimo di € 20.000,00 e minimo di € 5.000,00 alle imprese viene concesso un contributo in conto interessi con le seguenti modalità:

  • nella misura massima del 100%;
  • per una durata massima di anni 5 da corrispondere alla Banca convenzionata che ha concesso il finanziamento al netto delle ritenute previste dalla legge.

La domanda potrà essere inviata, entro il 31 dicembre 2010. 

Clicca qui per ulteriori informazioni, i numeri utili e per scaricare la documentazione necessaria.