Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio per elezioni Parlamento 2022?

Il 25 settembre ci sarà la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento. I comuni hanno già provveduto alla nomina degli scrutatori, tale operazione deve infatti essere compiuta tra il 25° e il 20° giorno antecedente al giorno delle voto. Molti alla prima esperienza si chiedono: quanto guadagnano gli scrutatori? Ecco i compensi previsti per i vari membri del seggio elettorale.

Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio elettorale?

Le operazioni di voto per il giorno 25 settembre 2022 si svolgono dalle ore 7:00 alle ore 23:00 e subito dopo le operazioni di voto è previsto lo scrutinio con l’invio successivo dei dati al Ministero dell’Interno. Non si può determinare con precisione quante ore effettive di lavoro siano previste perché le operazioni di scrutinio potranno avere una durata variabile in base al numero di abitanti ed eventuali problemi e discussioni che dovessero emergere. Proprio per questo è previsto un indennizzo di tipo forfettario. Quanto guadagnano gli scrutatori e il presidente di seggio è determinato con la Legge 13 marzo 1980, n°70, articolo 11.

Questa prevede:

  • comma 1, per le varie consultazioni elettorali ( escluse quelle per il Parlamento europeo) “al presidente dell’ufficio elettorale di sezione è corrisposto, dal comune nel quale l’ufficio ha sede, un onorario fisso forfettario di euro 150, oltre al trattamento di missione, se dovuto”;
  • il comma 2 si occupa invece degli scrutatori e del segretario dell’ufficio elettorale di sezione. In questo caso l’importo riconosciuto è di 120 euro;
  • Il comma 3 stabilisce che nel caso in cui siano accorpate più consultazioni elettorali, ad esempio amministrative e politiche, gli importi del comma 1 sono maggiorati di 37 euro e gli importi del comma 2 di 25 euro. Le maggiorazioni possono essere riconosciuto fino ad un massimo di 4, ad esempio nel caso in cui dovessero esservi anche quesiti referendari, politiche amministrative, regionali…

Ecco i compensi che riceveranno presidente di seggio e scrutatori

Di conseguenza, visto che si voterà per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato, quindi gli elettori riceveranno 2 schede, gli importi saranno di: 187 euro per il presidente di seggio e 145 per gli scrutatori e il segretario.

In Sicilia si svolgeranno anche le Regionali e di conseguenza gli importi saranno ulteriormente maggiorati di 37 euro per i presidenti e 25 per gli scrutatori.

Ricordiamo che il presidente di seggio deve essere iscritto in un apposito registro tenuto presso la Corte di Appello della circoscrizione a cui appartiene il Comune ed è nominato dal Presidente della Corte di Appello. Coloro che vogliono ricoprire il ruolo di scrutatore devono invece iscriversi in un apposito elenco tenuto dai comuni e la nomina spetta a tale ente locale.

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Elezioni: come sarà il nuovo Parlamento dopo l’entrata in vigore della riforma?

Dal 26 settembre avremo un nuovo Parlamento e per una volta non è solo un modo di dire, infatti entrano in vigore le nuove regole e nulla sarà più come prima.

I numeri del nuovo Parlamento

La riforma del 2020, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, ha provveduto a una riduzione importante del numero di parlamentari. Il numero dei deputati passa da 630 a 400. Il numero dei senatori passa da 315 a 200, resta intatta quindi la proporzione tra il numero dei deputati e quello dei senatori che resta 2 a 1. Dobbiamo però aggiungere i senatori a vita di diritto (ex presidenti della Repubblica) e per meriti. Di sicuro questa soluzione porta a una riduzione dei costi per gli italiani anche se sarà quasi impercettibile dal punto di vista pratico.

Il risparmio calcolato dovrebbe essere di 52,9 milioni di euro l’anno per la Camera dei deputati e 28,7 milioni di euro per il Senato per un totale di 81,6 milioni di euro l’anno. Secondo il calcolo del Corriere della Sera questi soldi ammontano al 5,5% delle spese totali per la Camera e 5,4% per il Senato, come dire le spese sono altre.

Queste cifre sono però al lordo, perché ci sarà anche un minore gettito fiscale derivante da questa riduzione di redditi prodotti. Detraendo le imposte il risparmio effettivo dovrebbe essere di 37 milioni di euro l’anno per la Camera e 20 milioni di euro per il Senato. Meno di un euro a cittadino, ma seguardiamo a cose che si potrebbero fare con questi soldi, diventa più percettibile, ad esempio investirli in istruzione o sanità.

Cambiano le Commissioni, per il Senato potrebbe essere problematico

Non solo risparmio economico, con il nuovo Parlamento cambiano anche le Commissioni, infatti in Senato, visto il numero esiguo di parlamentari, le Commissioni di riducono da 14 a 10 e sono accorpate le funzioni (Esteri e Difesa, Ambiente e Lavori Pubblici, Industria e Agricoltura, Lavoro e Sanità). Non solo, infatti alcuni partiti potranno avere nelle commissioni sono 1 o 2 senatori ciò impedisce la loro specializzazione e sarà necessario un maggiore ricorso a tecnici esterni (questo si tradurrebbe in ulteriori costi). Ricordiamo che la maggior parte dei lavori parlamentari sono eseguiti proprio in Commissione.

Un’altra novità di questa tornata elettorale sarà il voto esteso ai diciottenni per il Senato, in passato votavano solo coloro che avevano compiuto già i 25 anni. La novità porterà al voto 4 milioni di italiani che sarebbero stati esclusi con le vecchie regole. L’obiettivo è rafforzare l’interesse dei giovani per la politica e avere un nuovo Parlamento con una base elettorale più ampia e quindi maggiormente rappresentativo.

Leggi anche: Permessi per gli impiegati nei seggi elettorali: come ottenerli

 

Concorso documentarista Camera dei Deputati: scadenza e requisiti

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per documentarista alla Camera dei Deputati. Le domande possono essere presentate fino al giorno 28 luglio 2022. Ecco i requisiti e come candidarsi.

Concorso Documentarista Camera dei Deputati: posti disponibili

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il giorno 28 giugno 2022 il bando di concorso per documentarista della Camera dei Deputati con indirizzo giuridico ed economico, i posti disponibili sono 65 e c’è tempo fino alle ore 18:00 del 28 luglio per poter presentare la domanda.

La stessa deve essere presentata esclusivamente per via telematica all’indirizzo https://concorsi.camera.it/. Il codice di concorso è 08.

I 65 posti sono così divisi: 50 posti per indirizzo giuridico e 15 posti per indirizzo economico.

Ciascun candidato può partecipare ad uno solo degli indirizzi.

Requisiti per concorso Concorso Documentarista Camera dei Deputati

Per poter partecipare sono richiesti dei requisiti, oltre alla cittadinanza italiana, è necessario non avere superato i 40 anni di età, limite che si intende superato alla mezzanotte del giorno del compimento del 40° anno.

Inoltre per poter partecipare è necessario che il candidato abbia i requisiti di onorabilità generalmente richiesti per poter partecipare ai concorsi, quindi nessuna condanna penale o richieste di misure di applicazione di pene.

Possono partecipare coloro che hanno una laurea triennale o titolo superiore in materie giuridiche ed economiche.

Come presentare la domanda per il concorso documentarista alla Camera.

Per poter partecipare al concorso è necessario avere uno SPID ( codice di identità digitale), lo stesso è necessario per poter inoltrare la domanda. Occorre effettuare tramite il sistema PagoPa il versamento di 10 euro per la tassa di concorso. In qualunque momento, prima della scadenza dei termini per presentare la domanda, è possibile rinunciare alla partecipazione al concorso andando a modificare la domanda inizialmente prodotta, ma non ci sarà comunque restituzione della tassa di segreteria.

Le prove d’esame

Per entrambi i profili ( economico e giuridico) sono previste: una prova preselettiva, tre prove scritte e un colloquio orale.

La prova selettiva consiste in un questionario comprendente 60 quesiti a risposta multipla con correzione informatizzata. La prova preselettiva per entrambi i concorsi verte su Costituzione e Regolamento della Camera dei Deputati. Il punteggio massimo per questa prova è di 60 punti con riconoscimento di un punto per ogni risposta esatta e sottrazione di 1 punto per ogni risposta multipla o errata e di 0,8 punti per ogni risposta non data.

Superano la prova selettiva i candidati che per l’indirizzo giuridico si sono collocati nelle prime 300 posizioni e per l’indirizzo economico nelle prime 90 posizioni, naturalmente anche punteggi ex equo.

Le prove scritte

Per quanto invece riguarda le prove scritte sono per l’indirizzo giuridico prima prova 2 quesiti:

  • uno sulla storia d’Italia dal 1848 ad oggi;
  • uno a scelta del candidato tra diritto amministrativo e diritto civile ( tempo 4 ore).

Seconda prova a carattere teorico- pratico e consiste nella redazione di un appunto o una sintesi su una questione concernente il diritto costituzionale. La prova sarà effettuata su supporto digitale con base precostituita. Tempo 4 ore.

La terza prova consiste nella redazione in lingua inglese senza ausilio di vocabolario di un testo di carattere giuridico (tempo 3 ore).

Per quanto invece riguarda l’indirizzo economico, la prima prova scritta sarà formata da due quesiti. Il primo concernente l’economia politica e il secondo la Costituzione. La seconda prova scritta invece sarà a carattere teorico-pratico e consiste nella redazione di un appunto o una sintesi su una questione concernete la politica economica. La terza prova scritta sarà come per l’indirizzo giuridico in inglese.

Le prove scritte sono valutate in trentesimi e sono ammessi all’orale coloro che hanno una media di 21/30 e non hanno riportato in nessuna prova un punteggio inferiore a 18/30.

Si passa quindi all’orale consistente in un colloquio sulle materie di concorso. In questa fase viene anche valutata la conoscenza della lingua inglese.

Le materie della prova orale sono per l’ indirizzo giuridico:

  • Storia d’Italia dal 1848 ad oggi;
  • Diritto costituzionale, parlamentare, dell’Unione Europea;
  • Diritto privato o diritto amministrativo;
  • Lingua inglese;

Per l’indirizzo economico:

  • Storia d’Italia dal 1848 ad oggi;
  • Diritto costituzionale o diritto parlamentare;
  • Economia politica;
  • Politica economica;
  • Statistica;
  • Lingua inglese.

Altri concorsi

Per ulteriori opportunità di lavoro leggi:

Il Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE) cerca esperti. Candidatire entro il 4 luglio

Concorso OSS con licenza media: requisiti. Scadenza 11 luglio

Terzo mandato per sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti, arriva il via libera

E’ in atto una piccola rivoluzione per i comuni fino a 5.000 abitanti, infatti già dalle prossime amministrative del 12 giugno il sindaco potrà candidarsi per il terzo mandato consecutivo.

Via libera definititvo del Senato al terzo mandato per i comuni fino a 5.000 abitanti

Si tratta di una riforma da sempre auspicata dai piccoli comuni che hanno anche organizzato negli anni diverse manifestazioni volte a raggiungere questo obiettivo. Il Disegno di Legge era già stato approvato dalla Camera dei Deputati con una larga maggioranza ed è passato al Senato senza che qui fossero apportate modifiche con una maggioranza di 190 voti a favore, nessun contrario e 23 astenuti.

Il provvedimento si compone di tre articoli. Il primo dispone l’inconferibilità di incarichi amministrativi di vertici in enti privati a controllo pubblico in caso di condanna per reati contro la Pubblica Amministrazione.

Il secondo articolo si occupa invece del controllo di gestione ed esclude i comuni con meno di 5.000 abitanti all’obbligo di porlo in essere. Il controllo di gestione è una procedura di controllo volta a verificare l’attuazione degli obiettivi programmati e a controllare l’efficacia e l’efficienza delle misure adottate dalle varie amministrazioni al fine di raggiungere i predetti obiettivi.

Via libera al terzo mandato, piccola rivoluzione per i comuni tra 3.000 e 5.000 abitanti

Infine, c’è l’articolo 3 che è quello più importante. Questo prevede la possibilità per il sindaco che abbia già sostenuto due mandati consecutivi di potersi candidare per il terzo mandato consecutivo. L’incandidabilità scatta con il raggiungimento di 5.000 abitanti. In passato il limite del numero di abitanti era di 3.000 quindi per i comuni con meno di 3.000 abitanti era possibile candidarsi per il terzo mandato elettorale, mentre nei comuni che superavano tale soglia scattava l’incandidabilità. Questa non era definitiva, ma serviva solo ad interrompere la continuità.

Le nuove norme entreranno in vigore già dalla prossima tornata elettorale del 12 giugno in cui saranno impegnati 982 comuni . In Val D’aosta si voterà il 15 maggio mentre in Trentino Alto Adige il 29 maggio. Nella stessa data ci sarà anche il voto per i 5 referendum approvati, quindi le urne saranno in realtà aperte in tutta Italia.

Deve anche essere sottolineato che si sta lavorando a un disegno di legge delega per la riforma del TUEL, Testo Unico Enti Locali. Tra le proposte inserite in questa riforma c’è anche l’innalzamento della soglia del numero di abitanti per incandidabilità al terzo mandato fino a 15.000 abitanti. Questo implica che nei comuni fino a 15.000 abitanti il sindaco uscente potrà ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo.

Qual è l’indennità di mandato del sindaco?

Molti si chiedono quanto guadagna un sindaco, scopriremo ora tutti gli importi erogati. Ricordiamo anche che la legge di bilancio 2022 ha apportato importanti novità nel calcolo dell’indennità per i sindaci. La stessa è ora parametrata a quella prevista per i presidenti delle regioni a statuto ordinario. Naturalmente è prevista una proporzione rispetto al numero di abitanti, quindi i sindaci delle città metropolitane riceveranno il 100% dell’indennità che ammonta a 13.800 euro. Per gli altri sono previste percentuali in base alla popolazione:

  • più di 100.000 abitanti: 80% dell’indennità del presidente di regione: pari a 11.040 €;
  • fino a 100.000 abitanti: 70% pari a 9.660 €;
  • oltre 540.000 abitanti: 45% pari a 6.210 €;
  • da 30.001 abitanti fino a 50.000 abitanti: 35% pari a 4.830 €;
  • da 10.001 abitanti a 30.000 abitanti: 30% pari a 4.140 €;
  • da 5.001 a 10.000 abitanti: 29% pari a 4.002 €;
  • da 3.001 a 5.000 abitanti: 22% pari a 3.036 €;
  • fino a 3.000 abitanti: 16% pari a 2.208 €.

Ecobonus lavori antisismici, approvato emendamento

Nei giorni scorsi la commissione Finanza e Attività produttive della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento al decreto legge “Ecobonus” che prevede detrazione d’imposte fino al 65% anche per i lavori preventivi di adeguamento antisismico che approderà nell’emiciclo di Montecitorio lunedì mattina.

Nell’emendamento anche altre possibilità di detrazione per «schermature solari, micro-cogenerazione e micro-trigenerazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, nonché interventi per promuovere l’efficientamento idrico e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici».

Scongiurato anche l’aumento dell’Iva dal 4 al 21% sui cd e dvd allegati ai libri scolastici e ai dizionari: i soldi che non entreranno nelle casse dello Stato, saranno prelevati dal fondo istituito della scorsa legge di stabilità per le detrazioni Irap ai professionisti.

L’oracolo di Melfi

 

IERI

Monti a Melfi: un investimento di oltre un miliardo di euro per il 2013-2014 per lo stabilimento Fiat di Melfi. E’ quello annunciato ieri da Sergio Marchionne e John Elkann, alla presenza del presidente del consiglio, Mario Monti, in visita presso la fabbrica automobilistica. Il Lingotto ha deciso di aprire due nuove linee di produzione a Melfi che a partire dal 2014, realizzeranno due nuove vetture, una Jeep e una Fiat. L’ambizione è quella di trasformare Melfi in uno stabilimento all’avanguardia nel mondo, organizzato secondo i principi del World Class Manufacturing: in particolare questo comporterà la modifica dei processi produttivi per ospitare la nuova piattaforma Small Wide. Una piattaforma modulare, che può essere facilmente adattata per costruire vetture di dimensioni anche maggiori.

Decreto incandidabilità: la fine della legislatura in Parlamento appare sempre più segnata da bagarre e conflitti. L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha visto opposti gli schieramenti in merito all’approvazione decreto legislativo sull’incandidabilità dei condannati a cariche elettive e di Governo. Il Consiglio dei ministri non ha potuto dare il via libera definitivo al decreto perchè manca ancora il parere della commissione Bilancio del Senato. Non solo: la battaglia si è estesa anche al decreto elettorale sulla raccolta firme. Da una parte il Pd è disposto a votare solo il testo originale varato dal governo, mentre il Pd ha già soprannominato l’emendamento il “salva-La Russa”. E l’Italia chi la salverà dai suoi politici (prima ancora che dai Maya)?

Schwazer e il doping alle Olimpiadi: la carriera sportiva del maratoneta alto atesino si conclude con una dura condanna. Quattro anni di squalifica quelli chiesti dal Tribunale Antidoping del Coni per Alex Schwazer, per quelle dosi di epo acquistate in Turchia, per possesso di testosterone e altre violazioni.  L’atleta era stato squalificato alle Olimpiadi di Londra perchè trovato positivo al test antidoping.

Sanremo dà finalmente i numeri: la data c’è, ed è quella definitiva: il Festival della Canzone italiana si svolgerà dal 12 al 16 febbraio 2013. Allora tutto resta uguale: Sanremo non cambia data? Da Viale Mazzini non arrivano commenti, quel che è certo è che Mamma Rai non volterà certo le spalle al dibattito politico, alla vigilia delle elezioni, dandogli spazio sulla altre reti. Del resto, come recita la sigla ‘Sanremo è Sanremo‘.

OGGI

Se il cellulare del Cavaliere non squilla: sedotto e abbandonato, senza nemmeno una telefonata o un sms. “Monti non ha ritenuto nemmeno di farmi una telefonata. Mi vedo costretto ad essere ancora io il federatore dei moderati”: Silvio Berlusconi scende in campo come leader e si dice ‘offeso’ per l’atteggiamento di indifferenza dell’attuale Premier rispetto alla sua proposta di alleanza. E non risparmia nemmeno qualche critica per la scarsa iniziativa del Governo tecnico: “si sono accucciati di fronte alle richieste della Ue, soprattutto dell’Unione Europea ‘tedesca’ e del nord Europa, che portano soltanto alla recessione. Non è solo un mio giudizio, ma anche di premi Nobel”.

Alitalia: i conti non quadrano: 630mila euro persi al giorno, 735 milioni di rosso accumulati nei 4 anni di gestione privata e una liquidità di cassa che si è assottigliata a 300 milioni. La compagnia aerea, salvata 4 anni fa grazie a 3 miliardi di soldi pubblici, sembra non riuscire ancora a decollare, anzi il rischio è di precipitare verso il basso. Ma la data più temuta è quella del 12 gennaio 2013: con la scadenza del vincolo del lock-up, gli azionisti potranno vendere le loro partecipazioni in Alitalia. Rischio ali spezzate?

Rcs e il futuro virtuale: potenziare e far esplodere il concetto di ‘power brand’ puntando su mercati come l’America Latina e le comunità ispaniche del Nord America. Una politica di internazionalizzazione che porti entro il 2015 alla stabilizzazione del fatturato di 1.600 milioni di euro.E’ questa la linea da adottare per il futuro secondo Pietro Scott Jovane, fresco ad di Rcs Mediagroup, che rende noto come il destino dell’azienda si concentri nella volontà di ‘creare contenuti digital first’, nel ‘lancio di social community’ e nella ‘differenziazione della user experience’.

Ddl Stabilità ultimo capitolo: tappa finale alla Camera dei Deputati per il ddl stabilità, che questa mattina ha ottenuto un via libera senza modifiche dalla commissione Bilancio. In queste ore il governo porrà la fiducia sul testo approvato dal Senato, mentre nel pomeriggio cominceranno le dichiarazioni di voto finale. Atteso per le 18 il verdetto finale: con l’approvazione di Montecitorio, il provvedimento diventerà a tutti gli effetti legge.

DOMANI

Se Babbo Natale ha perso la slitta: … va di corsa. Appuntamento a Vicenza, sabato 22 dicembre, con la Corsa dei Babbo Natale. Divisa di ordinanza natalizia, barba bianca e cappello rosso, e soprattutto una buona dose di fiato per improvvisarsi Santa Klaus in versione maratoneta. La 7a edizione della manifestazione partirà da Campo Marzo Esedra Moresco alle ore 10.45 per percorrere 2 kilometri fra le vie del centro storico. Ma i Babbi Natale corridori hanno in serbo un regalo: sostenere due importanti associazioni vicentine, i Villaggi Sos  e l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo.

Serie A in campo: ultima giornata di campionato prima della pausa natalizia con Inter -Genoa, domani alle 12.30 allo Stadio Meazza: i nerazzurri non possono permettersi défaillances per restare in coda alla Juve in classifica. C’è grande attesa in serata invece per il match che vedrà opposte Milan e Roma domani sera alle 20.45 all’Olimpico.

Stop ad Area C a Milano: dal 22 dicembre fino al 6 gennaio 2013 i milanesi possono tirare un sospiro di sollievo (Pm10 a parte): le telecamere di Area C saranno spente durante il periodo delle festività natalizie. E così la corsa ai regali dell’ultimo minuto potrà essere senza pensieri. Resteranno comunque in vigore per tutto il periodo le disposizioni che regolano le ZTL e le corsie preferenziali dei mezzi pubblici in tutta Milano.

 

Alessia CASIRAGHI

Professionisti in cerca di un albo

di Vera MORETTI

E’ stata organizzato un convegno dal titolo “Professioni non regolamentate. Un appello alla trasparenza” alla Camera dei deputati, per sollevare una problematica che coinvolge, in Italia, 3 milioni di persone, come reso noto dall‘Uni, ente nazionale italiano di unificazione.

Si tratta di tutti quei professionisti che non hanno un ordine o un albo a cui fare riferimento, tra i quali ci sono tributaristi e grafologi, interpreti e traduttori. Ma anche amministratori immobiliari, periti assicurativi, chinesiologi, osteopati e comunicatori. Senza dimenticare nutrizionisti, bibliotecari, patrocinatori stragiudiziali, archeologi e investigatori privati. Sono professioni conosciute, e anche no, ma destinate ad una rapida diffusione, quindi bisognosi di un ordine professionale che li rappresenti.

Tra le professioni “emergenti” c’è quella del counselor, in tutto circa 2.500 professionisti che, attraverso il dialogo e l’interazione, aiutano le persone a gestire e risolvere problemi e a prendere decisioni. Oppure gli arteterapeuti, specialisti che utilizzano il linguaggio delle arti con finalità di tipo strettamente terapeutico e riabilitativo o i tecnici emodialisi, circa 1.000 professionisti che svolgono attività sui pazienti nefropatici in dialisi per problemi inerenti la conduzione, controllo e manutenzione delle apparecchiature di terapia.
Ma ci sono anche i clinical monitors che accompagnano la sperimentazione del farmaco dal laboratorio al paziente, l’operatore omeosinergetico, specialista di medicina non convenzionale, basata sulle discipline naturali che valorizza le risorse vitali proprie di ogni essere vivente.

Molti dei rappresentanti di queste professioni hanno deciso di rivolgersi all’Uni per capire quale iter seguire per potersi “mettere in regola”.