Grecia-Italia, qualche numero sull’import-export

In queste ore nelle quali la Grecia, sta tenendo l’Europa e parte del mondo occidentale con il fiato sospeso e balla sull’orlo del baratro del default con un piede già nel precipizio, dando un’occhiata alla bilancia commerciale tra l’Italia e il Paese ellenico, si nota che nei primi tre mesi del 2015 sono salite salgono le importazioni: +14,5% anno su anno, con l’Italia che esporta di meno -4,4%.

Secondo alcune elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e della Camera di commercio di Milano, su dati Registro Imprese, Unctad – Banca d’Italia e Istat Coeweb, complessivamente l’interscambio tra gennaio e marzo tra Italia e Grecia vale quasi 1,6 miliardi di euro, di cui oltre 1,4 nel settore manifatturiero. Cento milioni di euro è il valore dei prodotti agricoli scambiati, di cui il 70% riguarda l’import.

Nel 2014, l’export italiano verso la Grecia teneva rispetto all’anno precedente (+0,1%), dava segni di crescita l’import (+2%). Per quanto riguarda invece la quota di investimenti italiani in Grecia, questi ammontano a circa 2,3 miliardi di dollari, pari allo 0,7% degli investimenti esteri italiani in Paesi Ue.

Le Camere di commercio che hanno effettuato le rilevazioni hanno poi focalizzato l’attenzione sui rapporti commerciali tra Grecia e Lombardia. Nei primi tre mesi del 2015, nella regione l’interscambio vale 423 milioni di euro (con Milano 180 milioni), +30,5% in un anno, +11,8% per l’export +67,4% l’import. Nei dodici mesi del 2014, l’import di 510 milioni è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente, l’export di 981 milioni è aumentato del 5%.

Milano esporta in Grecia per 300 milioni, Pavia, Bergamo e Brescia per circa 100. L’import è per Milano di 265 milioni, per Brescia di 60, per Bergamo e Monza di circa 40.

Per quanto riguarda, invece, i titolari di impresa nati in Grecia ma operanti n Italia, secondo le rilevazioni della Camera di commercio sono 430. Che, presumiamo, staranno guardando con ancor maggiore attenzione a quanto accade nel loro Paese.

Bando per le imprese digitali italiane

Le imprese attive nel settore digitale che sorgono nelle province di Milano e Monza Brianza sono oltre 18mila, operanti nella produzione di computer e software ma anche nelle telecomunicazioni, ma anche in servizi di informazione, e pari al 60% del totale lombardo.

Milano, inoltre, è regina dell’hi-tech a livello nazionale, ma tra le prime dieci città c’è anche Monza Brianza, che quindi detiene un personale primato anche a livello Paese.

Per le imprese digitali italiane, i mercati più importanti verso cui rivolgersi sono Stati Uniti e Canada e, a questo proposito, Milano e Monza Brianza insieme totalizzano un export di quasi 300 milioni di euro nel 2013 mentre l’import arriva a piu’ di 340 milioni per un interscambio complessivo di circa 640 milioni di euro, il 76% del totale lombardo.
In crescita in particolare l’export di Monza e Brianza (+2,3% rispetto all’anno precedente).

Tutte possono partecipare ai bandi voucher economia digitale, appena partito e dedicato alle pmi hi-tech.
I bandi sono promossi da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Camera di Commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Promos, e finanziano la partecipazione ad un percorso strutturato di formazione e accompagnamento personalizzato che culminerà con la realizzazione di missioni esplorative in Usa e Canada.

Le imprese potranno beneficiare di un team di esperti che fornirà loro formazione tecnica, strumenti informativi dedicati, assistenza personalizzata e accompagnamento nel corso di missioni esplorative all’estero, che si svolgeranno nell’autunno 2014.

Questi bandi mirano ad aumentare la competitività delle imprese fuori dai confini nazionali, ma ciò può avvenire solo grazie ad una conoscenza diretta dei mercati esteri più innovativi e strategici.

Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, ha dichiarato: “La passione e l’impegno delle nostre imprese possono trovare nuovi stimoli dal contatto con best practices e potenziali partner internazionali. Vogliamo mettere a loro disposizione i contatti e le competenze di cui il Sistema Camerale dispone, per sviluppare la loro capacità attrattiva in ambito internazionale e la loro competitività”.

Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, ha aggiunto: “L’economia digitale rappresenta un settore strategico per la competitività del nostro sistema economico, perché capace di creare valore, incremento del Pil, occupazione e crescita dell’export. Le imprese digitali hanno infatti la capacità di massimizzare le potenzialità del web a servizio della performance imprenditoriale e per questo sono un fattore-chiave su cui tutte le economie piu’ avanzate stanno puntando. La Lombardia vanta importanti professionalità in questo settore, che Regione intende sostenere e promuovere. Pertanto, in collaborazione con il Sistema Camerale e Promos lanciamo questi bandi al fine di offrire un percorso di accompagnamento verso l’internazionalizzazione ad aziende che – per cultura e capacità proprie, limiti dimensionali e strutturali e, a volte, offerta di servizi non coerente con le necessità”.

Ha commentato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano: “Innovazione e internazionalizzazione sono due leve determinanti su cui puntare per aiutare la competitività elle nostre imprese. La Camera di commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, opera sostenendo e accompagnando le aziende lombarde sui mercati esteri. E questo bando dedicato alle imprese del settore digitale può essere un utile strumento per sviluppare nuove competenze e sinergie”.

Ha poi concluso Carlo Alberto Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza: “In un momento come quello che stiamo vivendo in cui l’internazionalizzazione rappresenta un asset strategico per la ripresa. E’ necessario valorizzare e promuovere i percorsi di accompagnamento delle imprese verso i mercati esteri. Per questo, come Camera di Commercio intendiamo sostenere il settore dell’economia digitale attraverso la formazione indirizzata al business internazionale”.

Vera MORETTI

Le griffe tirano ancora, nonostante la crisi

Nella settimana della moda milanese, emerge un dato che spiega come, in effetti, la città della Madonnina abbia tutti i diritti di essere considerata la capitale fashion, e non solo perché quartier generale di molti grandi stilisti.

Da alcuni dati resi noti dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza è emerso che, crisi o no, nelle famiglie lombarde è difficile rinunciare al fashion e per far quadrare i conti ben il 53% si rifiuta di tagliare sulle spese per abbigliamento e calzature.

In questa percentuale, la maggioranza è costituita da giovani, da sempre i più affezionati a moda e griffe. Tra loro, solo il 38% riduce le spese, ma anche i più “maturi” non scherzano in quanto a glamour: solo il 43% di coloro che hanno tra i 51 e i 64 anni rinuncia ad un capo fashion.

E se si pensava che fossero soprattutto le donne a notare l’abbigliamento firmato, proprio e altrui, ecco una smentita: anche gli uomini prestano maggior attenzione a questa particolarità, tanto che, almeno a Milano, raggiungono un 29,8 %, contro il 32 % di donne fashion addicted.

Ma la moda appassiona da nord a sud, perché l’abitudine di osservare se le persone indossano o meno capi “originali” esiste anche a Roma e a Napoli, per fare un esempio, mentre in provincia ci si fa meno caso.

Nonostante questo interesse per le griffe, l’industria del falso non dà segni di cedimento, perché i modelli contraffatti fanno perdere, all’anno, 11 miliardi di Euro e 20 mila posti di lavoro.

d.S.

Finanziamenti alle giovani imprese monzesi

Le imprese di nuova costituzione sono al centro del Progetto Giovane Impresa, reso possibile grazie alla convenzione stipulata tra la Camera di Commercio di Monza e Brianza e la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza.

Questa iniziativa si basa sulla promozione di una linea di credito agevolata a favore degli imprenditori under 36 e la creazione di un fondo anticrisi per chi apre una nuova attività e rientra nella fascia di età prevista.

Il plafond complessivo a disposizione è di 1 milione di euro, del quale potranno beneficiare le imprese guidate da giovani e nate dopo il 1 gennaio 2011, ma con almeno 6 mesi di attività.

Per le giovani imprese sono previsti finanziamenti agevolati fino a un massimo di 15mila euro, finalizzati a potenziare la liquidità delle attività imprenditoriali locali contrastando il trend che ha visto calare del 3,3% il numero dei nuovi imprenditori under 36 tra il 2012 e il 2013.

Vera MORETTI

Arriva Lifeguard, in soccorso delle pmi brianzole

Le imprese che hanno sede a Monza e nella sua provincia e che si trovano in difficoltà, potranno beneficiare di un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Formaper, azienda che offre formazione e orientamento alle imprese.

Il progetto è rappresentato dal servizio Lifeguard, messo gratuitamente a disposizione delle pmi locali da parte della CCIAA monzese.
Le imprese potranno rivolgersi ad uno sportello di consulenza e ricevere supporto in tempo di crisi, ricevendo anche tutte le informazioni utili in materia di bandi e convenzioni con le banche.

Un team di esperti raccoglie le richieste di aiuto delle imprese indirizzandole verso uno dei servizi offerti dalla Camera di Commercio: gli imprenditori, inoltre, possono contare sul supporto degli esperti per formulare una strategia efficace mirata risollevare le sorti della propria impresa e potenziare la sua competitività.

I colloqui con gli esperti vengono organizzati presso la sede della CCIAA di Monza contattando il numero 039.2807446.

Vera MORETTI

E’ nato il Fondo di Garanzia per le pmi femminili

Finalmente qualcuno si è accorto che le imprese femminili hanno bisogno di essere supportate e valorizzate, poiché rappresentano un forte traino per l’economia italiana.

E’ stato presentato, infatti, a Monza, in occasione del primo Coordinamento Regionale dei Comitati Imprenditoria Femminile Lombardi, il Fondo Centrale di Garanzia per piccole e medie imprese, che prevede un trattamento favorevole in termini di copertura e l’accesso gratuito al fondo per le imprese rosa.
Alla presentazione erano presenti Claudia Bugno, Presidente del Comitato di Gestione Fondo Centrale di Garanzia per le pmi e Mina Pirovano, Presidente del Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza e Presidente del Coordinamento dei Comitati Imprenditoria Femminili lombardi.

Questo Fondo mette a disposizione 20 milioni di euro che permettono un accesso al credito più agevole alle imprese femminili e fa parte del più grande Fondo Centrale di Garanzia, strumento di mitigazione del rischio di credito operativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico che opera tramite interventi in garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia sui finanziamenti alle pmi realizzati attraverso una rete di 320 operatori tra banche, confidi, Fondi regionali di garanzia, società di leasing e altri soggetti.

Si tratta sicuramente di un grosso ed importante passo avanti nella consacrazione dell’imprenditoria femminile, che ha dimostrato, in questo periodo negativo, di reggere meglio alla crisi, attivando una serie di iniziative concrete e di successo.
Considerando, in particolare, la presenza di imprese in rosa nella regione Lombardia, si contano 21mila imprese con presenza di donne under 35 superiore al 50%, che rappresenta il 12% del totale di imprese femminili.
Solo a Monza e Brianza le pmi rosa sono 1.378, ovvero l’11% del totale.

Mina Pirovano, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Monza e Brianza e del Coordinamento Regionale dei Comitati, ha dichiarato a proposito: “In questo momento di difficoltà per le nostre imprese e per il Paese questa iniziativa rimette al centro il fare impresa e la fiducia nella capacità imprenditoriale delle nostre imprese, ridando loro ossigeno per ripartire. Si tratta di un Fondo che può favorire in modo concreto la ripresa, mettendo in moto nuovi investimenti, con l’obiettivo di fungere da stimolo a un nuovo rapporto tra sistema creditizio, impresa e territorio”.

Vera MORETTI

Monza e Brianza, la culla del design

 

 

 

Quasi 3 mila imprese attive, un giro d’affari che supera i 2 miliardi di euro e una tradizione che si respira solo qui. E’ il distretto del Mobile di Monza e Brianza, dove arredo è sinonimo di tante piccole, medie e grandi imprese in grado di dare forma, in questo fazzoletto di terra, ai sogni in 3 dimensioni degli acquirenti di tutto il mondo.

Ma come si prepara il distretto del mobile per antonomasia all’appuntamento con il Salone del Mobile 2013? Quali sono le aspettative? Infoiva ha intervistato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

A fronte di una difficoltà complessiva del sistema produttivo, come si posiziona il settore del design a Monza e Brianza?
Il settore di attività specializzate nel design contava, lo scorso settembre, nell’area fra Monza e Milano circa 4.000 imprese. In un anno sono aumentate del 3,8% presentando un andamento migliore rispetto all’intero comparto del legno arredo che ha registrato invece una flessione. Un segnale che certamente ci fa sperare, che intercetta l’esperienza e il know how di tanti giovani e talentuosi creativi, ma che dobbiamo leggere con prudenza all’interno di un contesto ancora difficile, e per il quale ci auguriamo vengano adottate al più presto misure a sostegno del comparto che rappresenta un’eccellenza e un patrimonio che non possiamo disperdere.

Il distretto del mobile di Monza e Brianza è sinonimo di design nel mondo. Quante sono le imprese attive? E qual è il loro giro d’affari?
In Brianza le imprese attive nella fabbricazione e nel commercio di mobili sono 2.754, un quinto di quelle lombarde, con un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro. Un patrimonio di eccellenze che rappresenta il nostro miglior biglietto da visita nel mondo. Design brianzolo significa qualità, funzionalità, cura del particolare, bellezza, tutti aspetti, tangibili e intangibili, che concorrono a rafforzare il brand “Brianza” e il concetto di ItalianStyle, rendendoci apprezzati e riconosciuti ovunque, anche e soprattutto all’estero.

Quanto vale l’export delle imprese del design del vostro territorio? Verso quali Paesi si esporta e quali sono le nuove frontiere?
La quota export delle imprese brianzole del legno arredo nel 2012 mondo ha superato gli 800 milioni di euro ed è in crescita rispetto all’anno precedente del 14%, con performance migliori rispetto al dato lombardo. L’Europa rappresenta ancora il principale mercato di riferimento per le esportazioni (assorbe il 63% dell’export, con un ruolo di traino dei “cugini” francesi) anche se emerge, in modo significativo, l’Oriente come nuovo mercato di sbocco, e il Medio Oriente con nuovi Paesi (Qatar e Arabia Saudita) che registrano performance eccezionali. Questi nuovi mercati possono aprire per le nostre imprese opportunità inesplorate e nuove prospettive di crescita.

Tra poche settimane debutterà il Salone del Mobile 2013. Che cosa rappresenta questo appuntamento per le imprese di Monza e Brianza? Quali sono le vostre aspettative?
Il Salone del Mobile 2013 è l’appuntamento per antonomasia della Brianza, pur essendo a Milano. Un appuntamento che è stato coltivato da molti imprenditori brianzoli, un nome per tutti Rosario Messina, ex Presidente di Federlegno Arredo e fondatore del Salone, a cui va il nostro ricordo e riconoscimento per quello che ha fatto. Quest’anno al Salone saranno presenti oltre 150 espositori di Monza e Brianza, ma molti altri imprenditori, designers e artigiani parteciperanno al Fuori Salone e agli eventi collaterali che arricchiscono l’iniziativa e la rendono un appuntamento internazionale di grande richiamo. Anche la nostra Camera di commercio sarà presente al Fuori Salone attraverso l’organizzazione di iniziative a supporto del comparto e rivolte in particolare ai giovani.

In tema di Saloni, lo scorso anno ha debuttato iFurniture Design, il salone virtuale da voi promosso. Qual è stata l’accoglienza? Il salotto virtuale si prepara a sostituire i padiglioni della fiera?
L’esperienza della fiera virtuale in 3D interamente sul web dedicata al legno arredo, è stata un progetto pilota che ha visto la partecipazione a novembre 2012 di 900 visitatori provenienti da 24 Paesi. Un’opportunità che certamente non andrà a sostituirsi alle fiere reali, ma che vuole essere uno strumento complementare e ulteriore per incrementare la visibilità e le opportunità delle nostre aziende.

Alessia CASIRAGHI

Il turismo è sempre più rosa

Da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza è emerso che le imprese che operano nel turismo sono sempre più rosa.
Più di 1 impresa su 3 legata all’incoming e all’outgoing, è guidata da una donna.

Inoltre, le imprese femminili del settore hanno dimostrato di soffrire meno la crisi, soprattutto se si tratta di ristorazione, che ha registrato un +1,9% annuale, ma bene sono andate anche le agenzie di viaggio e i tour operator (+1,3%).
Le percentuali vedono il 39,8% di agenzie di viaggio e il 33% di ristoranti e affini guidati da donne.

In Lombardia, nel particolare, 1 impresa su 3 legata all’incoming e all’outgoing, è guidata da una donna. Il comparto rappresenta una specificità di genere: in media le imprese femminili in Lombardia sono 1 su 5, nonostante la crisi.
In questo caso, meglio la ristorazione (le imprese rosa fanno registrare in un anno +2%) dei servizi di agenzie viaggio e tour operator (+ 1,6%, meglio della media del settore che si ferma a -0,2%).
Anche in Lombardia le agenzie turistiche “tirano” di più, con il 36,1% guidate da donne, contro il 32% di imprese dedicate a ristorazione e alloggi.

Mina Pirovano, Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza, ha dichiarato: “Il turismo si conferma un settore traino delle imprese rosa, in tenuta anche nell’ultimo anno a dispetto delle difficoltà economiche. Occorre ripartire proprio facendo leva da queste specificità al femminile, sfruttando le doti imprenditoriali tipiche delle donne come la flessibilità e la creatività che si applicano in tutti i settori, ed in particolare in quelli, come il turismo, dove l’orientamento al cliente fa la differenza”.

Vera MORETTI

Parte oggi Bond Imprese Brianza

Da oggi, 4 febbraio, e fino al 20 marzo 2013, è attiva una importante iniziativa promossa da Banca Popolare di Bergamo, Camera di Commercio di Monza e Brianza e Provincia di Monza Brianza.

Grazie a un plafond di 10 milioni di euro, infatti, è nato Bond Imprese Brianza, progetto che si basa su un prestito obbligazionario, T al quadrato-Territorio per il Territorio.
A beneficiare di questi finanziamenti saranno le imprese di tutti i settori iscritte alla Camera di Commercio di Monza e Brianza.

Carlo Edoardo Valli, presidente della CCIAA, ha dichiarato: “Questa iniziativa sancisce un nuovo patto per il territorio della Brianza, che rimette al centro il fare impresa e la fiducia nella capacità imprenditoriale dei nostri brianzoli, agendo su una delle leve strategiche dello sviluppo ovvero l’accesso al credito. Un progetto che può favorire, in modo concreto, la ripresa, mettere in moto nuovi investimenti, con l’intento che possa essere di stimolo per un nuovo rapporto fra il sistema creditizio, l’impresa e il territorio”.

Vera MORETTI

Sarà anche semplificata, ma non piace…

di Davide PASSONI

In Italia, si sa, le cose semplici non piacciono. A nessun livello. Ecco perché, forse, è stato un boomerang affibiare alla nuova “Srl con 1 euro” l’aggettivo “semplificata”. Fatto sta che questa nuova forma societaria, che a noi di Infoiva aveva incuriosito molto una volta che era stata lanciata, pare non convincere.

Ci aveva incuriosito, dicevamo… Infatti, il focus della settimana appena trascorsa è stato proprio sulla Srls. E perché non convince? Se da un lato le camere di commercio la vedono come uno strumento utile per favorire l’imprenditoria giovanile (anche se già ne esistono altri, forse più efficaci), sono invece molto forti le perplessità dei commercialisti, docenti universitari, notai, consulenti del lavoro e altre categorie professionali. Il limite che un po’ tutti ci vedono? Va bene la costituzione della società, ma poi come fare affinché resti in piedi e abbia il credito necessario per poter operare?

Eppure non sono poche le persone che l’hanno aperta. Ecco perché non poteva mancare la voce di chi ha fondato la prima Srls a Milano.
Leggi l’intervista a Renato Mattioni, Segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza

Leggi l’intervista a Maria Loreta Raso, dirigente dell’Area Anagrafe economica della Camera di Commercio di Torino

Leggi l’intervista ad Ahmad Choulak, fondatore della prima Srl semplificata del territorio milanese

Leggi l’intervista a Gaetano Presti, Docente di Diritto Commerciale all’Università Cattolica di Milano

Leggi l’intervista a Lorella Villa, commercialista milanese