Decreto Irpef, c’è l’ok definitivo

La Camera ha dato l’ok definitivo al disegno di legge che riguarda la conversione, con modificazioni, del decreto legge del aprile 2014, n. 66, recante Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale.

L’approvazione è stata data lo scorso 18 giugno, ed il Senato ha già dato il via libera.

Il decreto legge Irpef è relativo alle deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l’adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria.

Vera MORETTI

Lettera di INT ai presidenti di Camera e Senato

A seguito dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso, il presidente di INT, Riccardo Alemanno, ha voluto inviare loro una lettera di felicitazioni per il nuovo incarico e di auguri per un buon lavoro.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha voluto anche indicare ai neo eletti le priorità che potrebbero garantire all’Italia una ripresa: tra queste, ovviamente c’è la necessità di avere Governo e Parlamento operativi.
Al fine di lavorare per il bene del Paese, Alemanno ha inoltre confermato la completa disponibilità, da parte di INT, di collaborare con le Istituzioni, tenendo sempre presente l’interesse generale rispetto a quello di parte.

Ecco le parole di Riccardo Alemanno: “dare al nostro Paese le Istituzioni di Governo di cui necessita e mettere in condizioni il Parlamento di operare per il bene dei cittadini italiani, perché ce n’è un gran bisogno. Da parte mia e dei tributaristi che mi pregio rappresentare, l’impegno ad operare in collaborazione con le Istituzioni, anteponendo sempre all’interesse di parte quello generale, perché in questi anni troppe volte l’interesse di pochi è stato anteposto all’interesse dei cittadini”.

Vera MORETTI

Il CNF attende l’approvazione della riforma forense

Il Consiglio nazionale forense, ed in particolare il suo presidente Guido Alpa, ha espresso la sua soddisfazione riguardo la decisione della conferenza dei capigruppo del Senato che ha stabilito che la riforma forense sarà in aula dal 18 al 21 dicembre.

Ovviamente, il CNF auspica che la concomitanza con l’esame alla legge di Stabilità non provochi ulteriori ritardi alla definitiva approvazione della riforma.

Guido Alpa, infatti, ha dichiarato: “La riforma è stata ampiamente discussa al Senato e poi alla Camera, dove è stata approvata a larghissima maggioranza dopo un esame attento e approfondito. Ci auguriamo dunque che l’iter parlamentare possa concludersi prima della fine dell’anno. Confidiamo che la commissione giustizia possa procedere all’esame del provvedimento in tempi ristretti. Lo stesso presidente Filippo Berselli ha dichiarato di essere pronto e questo ci conforta. Ci attendiamo che i gruppi parlamentari Pd e Pdl facciano seguito a quanto dichiarato pubblicamente e ritirino i propri emendamenti”.

Il timore maggiore è che l’approvazione definitiva non avvenga prima della fine della legislatura, cosa che l’Avvocatura “non accetterebbe”.

Vera MORETTI

Nuove regole per chi abita in condominio

E’ diventato definitivo il progetto di legge per la riforma del condominio: la Commissione Giustizia del Senato, lo ha infatti approvato, dopo che la Camera aveva già dato il suo consenso.

Ovviamente, le nuove disposizioni non entreranno in vigore nell’immediato, ma bisognerà aspettare sei mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità previste, comunque, sono molte, ecco le più salienti:

  • Il regolamento condominiale non potrà più avere, tra le sue regole, quella sul divieto di possedere o detenere animali domestici: tutti i condomini che lo desidereranno, perciò, saranno liberi di ospitare nel proprio appartamento un animale.
  • Nei casi in cui l’amministratore abbia commesso gravi irregolarità fiscali o non abbia aperto o utilizzato il conto corrente condominiale, i condomini, anche singolarmente, possono chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare la violazione e revocare il mandato all’amministratore.
  • Per quanto riguarda il riscaldamento centralizzato, d’ora in poi ogni condomino che lo desideri può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Vera MORETTI

Le novità della riforma fiscale

Il disegno di legge delega sulla riforma fiscale che è stato appena approvato dalla Camera ha stabilito i principi e i criteri direttivi cui deve uniformarsi il Governo nell’introdurre norme per la ridefinizione dell’imposizione sui redditi di impresa e per la disciplina dei regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni.

Più in particolare, i decreti legislativi devono disporre l’assimilazione delle imposte sui redditi di impresa prodotti dai soggetti Irpef, con assoggettamento ad un’imposta sul reddito imprenditoriale la cui aliquota è proporzionale ed allineata a quella dell’Ires.

Resta ferma la deducibilità dalla base imponibile delle somme prelevate dall’imprenditore e dai soci, che concorreranno alla formazione del reddito Irpef.

Il provvedimento inoltre da al Governo l’incarico di introdurre i regimi semplificati per i contribuenti di minori dimensioni e regimi sostitutivi forfettari per i contribuenti minimi.
In questi casi, poi, è prevista una ulteriore differenziazione in funzione del settore economico e del tipo di attività svolta, oltre ad istituti premiali per le nuove attività produttive.

La legge chiede a gran voce al Governo di definire il termine di autonoma organizzazione ai fini dell’assogettabilità all’Irap dei professionisti e dei piccoli imprenditori, passaggio fondamentale nell’ottica dell’abolizione dell’Irap per chi non ha un’autonoma organizzazione.

Si tratta di una misura importante anche per i giovani che hanno posizioni IVA aperte, e per gli ultracinquantenni che magari hanno perso il posto di lavoro e che potrebbero rientrare, con regimi semplificati e forfettizzati, aprendo una posizione autonoma con una più leggera pressione fiscale.

Vera MORETTI

La spending review è legge

La spending review non è più un decreto ma una legge.

La Camera, con una votazione di 371 favorevoli, 86 contrari e 22 astenuti, ha dunque dato l’ok definitivo, dopo che il testo era passato al Senato.

Questo provvedimento porterà, come principale risultato, il congelamento dell’Iva, anche se, per ottenerlo, sono stati fatti tagli, considerati “generici” dal sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, che però destano preoccupazioni e dubbi soprattutto da parte delle Regioni e degli amministratori locali.
Per loro, infatti, più che una revisione della spesa, questa nuova legge assomiglia molto ad un’altra manovra.

I tagli degli organici pubblici, a dire il vero, hanno sollevato le proteste dei sindacati, in particolare di Cgil e Uil, che hanno già indetto uno sciopero per fine settembre. Anche se si sono dati appuntamento fuori dall’Aula di Montecitorio con tanto di mannaie per simboleggiare quanto grave sarà la conseguenza di questo decreto sul lavoro pubblico.
Polillo, però, più che con le mannaie promette che, nei prossimi mesi si lavorerà con il bisturi, con Enrico Bondi in prima linea in qualità di supercommissario all’economia.

Dopo la pausa estiva, i primi obiettivi su cui lavorare saranno i dossier Amato (finanziamenti ai partiti e permessi sindacali) e Giavazzi (incentivi alle imprese), anche se non saranno tralasciati riordino delle agevolazioni fiscali e nuova revisione della spesa degli enti locali.

Vera MORETTI

Milleproroghe: il decreto diventa legge

Gli emendamenti contenuti nel decreto Milleproroghe da oggi diventano legge: dopo la fiducia alla Camera, il maxi-emendamento ha ottenuto l’ok anche del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il capo dello Stato ha sottolineato inoltre che la Corte costituzionale ha annullato alcune disposizioni del Milleproroghe 2011 (DL n.225/2010) per “estraneità alla materia e alle finalità”.

Ecco le principali novità contenute nel Milleproroghe 2012

Pensioni: i lavoratori in prossimità dell’età pensionabile che hanno ricevuto dalle aziende un incentivo all’esodo, che con la riforma rimarranno senza stipendio e senza pensione, potranno andare in pensione con il vecchio sistema pensionistico. La data dell’interruzione del rapporto con l’azienda e’ fissata entro il 31 dicembre 2011 compreso.
I lavoratori precoci, sino al 2017, potranno andare in pensione con 42 anni di contributi, anche se non avranno compiuto 62 anni di età. Nell’anzianità contributiva saranno conteggiati gli anni effettivamente lavorati, compresi maternità, leva militare, infortunio, malattia e cassa integrazione.

Lavoro: previste proroghe per le assunzioni e le graduatorie dei concorsi nella Pubblica amministrazione, sarà aperta una “fascia aggiuntiva alle graduatorie già esistenti per una limitata categoria di personale docente abilitato”.

Assicurazioni: le minusvalenze derivanti dalla svalutazione dei titoli di Stato non peserà sul patrimonio delle compagnie assicurative.

Sigarette: è previsto un innalzamento del prezzo dei tabacchi lavorati.

Scuola: rinviati al 2013 i tagli (50% rispetto alle risorse stanziate nel 2009) alla spesa per il personale della scuola degli enti locali.

Comuni: proroga di nove mesi per i Comuni sotto i 1000 abitanti per quanto riguarda il loro accorpamento e la costituzione in Unioni di Comuni.

Rimborsi elettorali: consentiti i rimborsi per le elezioni regionali in Molise dello scorso ottobre anche se le spese sono state notificate fuori dai termini previsti.

Vigili: possibili le nuove assunzioni a tempo determinato fino a tutto il 2013 per i vigili urbani nei comuni turistici durante i periodi di maggiore affluenza.

Agenzia delle Entrate: valida sino al 2012 la graduatoria del 2009 per l’assunzione dei funzionari all’Agenzia delle Entrate.

Sistri: prorogata l’entrata in vigore del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) al 30 giugno 2012.

Vittime amianto: le erogazioni dei benefici previdenziali per coloro che sono stati vittima delle malattie provocate dall’amianto proseguiranno anche per tutto il 2012.

Design industriale e storico: ridotta a due anni la proroga della moratoria per la tutela del design industriale storico. La nuova data di scadenza prevista è per il 2014 e non più per il 2016.

Il Cnf vuole la riforma sull’avvocatura

di Vera MORETTI

Il Consiglio Nazionale Forense, nella persona del suo presidente Guido Alpa, ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato, nonché ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai presidenti e ai componenti delle commissioni giustizia dei due rami del parlamento, con un elenco dei motivi che rendono necessaria la riforma sull’avvocatura.

Le “buone ragioni” sarebbero in sostanza tre, perché un’avvocatura qualificata si rende necessaria al fine di far funzionare al meglio la macchina giudiziaria. Il corretto funzionamento dell’amministrazione rappresenta certamente il fulcro su cui si poggia la richiesta di riforma dell’ordinamento forense, considerando che l’avvocatura è “componente essenziale della giurisdizione, e pertanto le misure che promuovono il corretto esercizio della professione e rafforzano le garanzie di qualità della prestazione professionale consentono una più piena soddisfazione dei diritti dei cittadini e, quindi, migliorano il funzionamento della macchina giudiziaria”.

E questo può avvenire anche grazie ad una maggiore competitività dei legali, se si tratta di introdurre misure idonee a sostenere lo sforzo competitivo degli avvocati italiani e a dare vita ad un mercato sempre più dinamico e specializzato.

Per non parlare dell’innovazione di cui l’ordinamento forense ha bisogno, ma considerando sempre di primo piano la difesa dei diritti dei cittadini.

La richiesta è piuttosto esplicita, dunque, e si chiede che la riforma sia disciplinata per legge, a seguito di un dibattito parlamentare già in corso.
Il Senato ha infatti approvato, benché in prima lettura, il testo del disegno di legge di tale riforma ed ora è sottoposto all’esame della Commissione giustizia della Camera.

Ma che non si posticipi più una riforma ormai urgente.

Al via l’assegnazione del Marchio Ospitalità italiana per il 2012

Si è da poco aperto il nuovo anno e con esso riparte l’iniziativa della Camera di Commercio che consente agli operatori turistici (alberghi, ristoranti e agriturismi) di mettersi alla prova e concorrere per l’assegnazione del Marchio Ospitalità italiana per il 2012Fino al prossimo 10 febbraio tutti gli operatori interessati potranno presentare la propria domanda di adesione (scaricando i moduli disponibili sul sito o richiedendoli all’ufficio promozione, al numero di telefono 0523386292-255-259 o alla mail promozione@pc.camcom.it)

Il marchio Ospitalità Italiana, il cui logo è una Q maiuscola, identifica gli esercizi turistici che, in Italia e nel mondo, offrono al cliente la garanzia del rispetto dei requisiti qualitativi definiti nel disciplinare predisposto dall’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche). A Piacenza sono 46, ad oggi, le strutture che possono esporre la vetrofania, la targa e l’attestato che certificano l’appartenenza a questo club esclusivo. L’elenco dettagliato è disponibile sul sito internet della Camera di commercio ma è consultabile anche attraverso il portale nazionale dedicato al progetto. La Camera di Commercio lo ha anche pubblicato sull’edizione 2012 della pubblicazione “Vivere, gustare ed investire a Piacenza”. Nel 2012 Isnart ha stretto un accordo con la guida Gambero rosso Viaggiare bene sulla quale saranno riportate tutte le strutture turistiche che avranno ottenuto il marchio.

Per partecipare bisogna leggere il disciplinare dedicato ad ogni specifica categoria di esercizio, che evidenza quali sono i requisiti necessari per ottenere il marchio. Se dopo la lettura si ritiene di essere in regola, allora si deve compilare la scheda di adesione e farla arrivare alla CdC entro il prossimo 10 febbraio. Gli uffici verificheranno se è stato versato il diritto annuale e quindi compileranno l’elenco delle strutture da sottoporre a verifica. L’assegnazione del marchio infatti prevede che un ente di certificazione esterno si rechi presso ogni singola struttura ed esegua una visita di controllo del rispetto dei requisiti.

Terminata questa fase, la Commissione provinciale istituita presso la Camera – sulla base della documentazione presentata dai valutatori- procederà all’assegnazione dei Marchi.

Le targhe, gli attestati e le vetrofanie verranno poi consegnate materialmente alle imprese nel corso di una cerimonia pubblica. I costi delle visite di verifica e del materiale promozionale sono, ancora per il 2012, completamente a carico della Camera di Commercio. Quindi l’adesione al progetto comporta l’assenso alla visita ma nessun onere di natura economica. Per il 2012 è possibile assegnare solo 22 nuovi marchi, l’elenco delle strutture da sottoporre a verifica sarà compilato sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione.

 

Fonte: camcom.gov.it

La Camera dice sì alla manovra

di Vera MORETTI

Le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera approvano la manovra con un testo che oggi arriverà in aula.

Tra le novità più importanti che hanno dato il via libera a quanto deciso dal Governo Monti, c’è sicuramente l’Ici, che dovrà essere pagata ma con una detrazione fino a 400 euro a seconda del numero di figli a carico.
Buone notizie anche sul fronte delle pensioni minime, lasciate intatte se sotto i 1.400 euro, mentre chi percepisce una pensione di oltre 200.000 euro subirà un “prelievo” del 15% dell’importo.

E’ stata cancellata, inoltre, la norma che spostava le liberalizzazioni al 2013. I pagamenti della pubblica amministrazione, pensioni comprese, saranno in contanti fino a 1.000 euro, ma non verrà pagata la tassa di 34 euro sui conti correnti sui conti correnti per depositi sotto 5.000 euro.

Monti ha risposto così a chi si aspettava la patrimoniale: “Non avevamo un tabù su questo, e per questo abbiamo chiesto ai nostri tecnici se era possibile tassare la ricchezza familiare a patire dai grandi patrimoni. Ci e’ stato risposto che avremmo potuto farlo solo dopo due anni di intenso lavoro per individuare le ricchezze, provocando nel frattempo una fuga di capitali“.

Anche se, considerando i provvedimenti che riguardano i beni di lusso, come le auto di grossa cilindrata, le imbarcazioni e gli aerei, se non è una patrimoniale, poco ci manca. E infatti il premier asserisce: “Abbiamo realizzato la patrimoniale possibile per l’Italia in questa fase“.

Fiducioso Monti per quanto riguarda le reazioni a questa manovra, giudicata da molti eccessivamente dura, anche se, secondo il presidente del Consiglio, non c’erano alternative.

In particolar modo, Mario Monti si è dimostrato volitivo e determinato a combattere l’evasione fiscale, uno dei mali dell’Italia, e il suo è un tentativo di cambiare la visione che gli italiani hanno del fisco e farlo diventare “non repressivo ma amico”.

Insomma, a chi condannava la manovra perché priva di equità, i Ministri hanno cercato di dare una risposta concreta, venendo incontro a chi, come i pensionati minimi e le famiglie numerose, avrebbero avuto difficoltà a fronteggiare ulteriori spese e tagli.

Basterà tutto ciò a placare gli animi di chi, nei giorni scorsi, ha manifestato e scioperato?