I Click Days per gli incentivi INAIL

di Vera MORETTI

Appuntamento per gli incentivi INAIL alle imprese, con invio telematico delle richieste, nei giorni 26, 27 e 28 giugno 2012, come segnalato dalla stessa INAIL in una comunicazione del 16 Aprile.

Per le regioni Liguria, Toscana, Campania e Sicilia il “Click Day” è stato fissato per il 28 giugno, dalle 13 alle 14, quando si potrà inviare la domanda attraverso il codice identificativo assegnato.

A questo proposito, è bene ricordare che il codice è indispensabile per procedere all’invio, ed è verificabile tramite l’apposita voce “consulta/rigenera codice” della procedura per la compilazione on line, così come è fondamentale aver salvato la propria domanda.
Per ricevere ulteriori comunicazioni sulle procedure, e sulle scadenze regione per regione, occorre collegarsi al sito Inail.it.

Ecco come (e di quanto) si sono alleggerite le buste paga degli italiani

di Vera MORETTI

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro fornisce chiarimenti circa gli effetti che le nuove addizionali Irpef regionali e comunali.

La nota dolente è che si faranno sentire sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e sulle pensioni perché “lavoratori dipendenti e pensionati pagheranno il loro tributo al salvataggio del Paese”. E le buste paga saranno alleggerite a seconda della città in cui si pagano le tasse, anche se l’aumento delle addizionali regionali è uguale per tutti, ovvero dello 0,33%.

Gli scaglioni di reddito interessati sono pari a 20.000 euro, 40.000 euro e 60.000 euro e il calcolo è effettuato sullo stipendio lordo annuo.
In ciascuna provincia e per ciascuno scaglione di reddito, sono stati fatti i confronti con i singoli prelievi che sono con segno positivo (maggiore prelievo) e automaticamente è stato messo in evidenza quanto diminuisce il netto in busta (con segno negativo).

Con questo metodo, emerge che nel Lazio il netto in busta paga scende di 86 euro su un reddito di 20mila euro l’anno, di 172 su 40mila e di 258 su 60mila. In Lombardia, il netto diminuisce di 65,48 euro per il primo scaglione, di 210,46 per il secondo e di 316,46 per il terzo. In Puglia, la perdita è, rispettivamente, di 126 euro, 276 e 442 euro. La situazione è uguale per coloro che abitano in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia: si perdono 66 euro su 20mila annui, 132 euro su 40mila e 198 euro su 60mila.

Fondi anti-sismici anche per i privati

di Vera MORETTI

Nonostante molti lo ignorino, il Governo ha stanziato un miliardo di euro, per l’esattezza 965 milioni, tra il 2010 e il 2016 per la prevenzione anti-sismica.

La prima tranche di questo finanziamento, che consisteva in 42,5 milioni ed era stata erogata nel 2010-2011 (quasi tutti spesi), ora ne parte una seconda, più consistente, da 145,1 milioni, che si contraddistingue non solo per la cifra, ma anche perché per la prima volta riguarderà anche gli edifici privati.
A chi sono diretti questi finanziamenti? Le quote più consistenti andranno, ovviamente, a Regioni e Comuni a più elevato rischio sismico e in particolare a Calabria, Sicilia e Campania, poi Friuli, parte del Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Marche, parte del Lazio, Toscana, Basilicata.

La domanda che sorge spontanea è se la cifra stanziata è sufficiente. Risponde Mario Dolce, dal 2006 capo dell’ufficio Rischio sismico e vulcanico della Protezione civile: “E’ tanto rispetto a quanto fatto finora e possono diventare 1,5-2 miliardi con i co-finanziamenti regionali e privati. Dopodiché, certo, per mettere in completa sicurezza sismica gli edifici pubblici e privati in Italia servirebbero 100-300 miliardi. Occorre considerare, però che i terremoti degli ultimi 50 anni sono costati circa 150 miliardi e 4.500 vittime“.

Per quanto riguarda la tranche di 42,5 milioni, stanziata a fine 2010, è stata destinata per 4 milioni a indagini di microzonazione sismica, per 34 min a interventi su edifici pubblici e per altri 4 milioni a infrastrutture.
La seconda tranche, anche grazie alla liquidità maggiore, darà la possibilità di assegnare una cifra compresa tra un minimo di 26 a un massimo di 52 milioni di euro ai privati, con bandi comunali, per la messa in sicurezza anti-sismica delle loro abitazioni.

Si tratta di un successo, considerati i precedenti, ma questi fondi copriranno solo una quota minoritaria della spesa, oscillante fra il 20 e il 60% circa a seconda del tipo di intervento e delle condizioni dell’edificio, e il resto dovranno metterlo i privati. Per saldare la quota rimanente, comunque, sarà possibile beneficiare anche delle detrazioni Irpef del 36%, arrivando così a una copertura dei costi complessivi stimabile fra il 50 e il 75 per cento.

Alla microzonazione sono assegnati 10 milioni, 130 milioni insieme alle categorie degli interventi su edifici e opere pubbliche d’interesse strategico e edifici privati (a questi ultimi il 20-40%, a scelta della Regioni); e infine 4 milioni per altri interventi urgenti e indifferibili.
Agli edifici privati di rafforzamento locale spettano contributi pari a 100 euro a metro quadrato di superficie lorda coperta dell’edificio, che, in sostanza, copre il 50% del costo totale, mentre per il miglioramento sismico si sale a 150 euro.

Contributi alle filiere produttive delle biomasse

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato un bando con il quale cerca di sviluppare il processo di attivazione delle filiere produttive delle biomasse in alcune regioni meridionali (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia).

Il testo prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro a sostegno delle filiere produttive sviluppate dalle società, dai consorzi e dalle società consortili, che adottino uno statuto che contenga un esplicito riferimento allo svolgimento – anche attraverso il ricorso a componenti della propria compagine sociale o consortile – di tutte le attività economiche inerenti al ciclo di vita della biomassa, oggetto del programma di investimento.

I richiedenti potranno avere accesso ai contributi per due diverse classi di investimento. La prima è relativa al settore dell’energia, con ammissione di spese per impianti di cogenerazione e trigenerazione alimentati da biomasse legnose, biocombustibili liquidi, biogas o della frazione organica di rifiuti solidi urbani, con potenza da 1 a 4 MWe, e impianti di produzione di energia termica associati ad una rete di teleriscaldamento o teleraffrescamento, alimentati da biomasse legnose, biocombustibili liquidi o biogas, con potenza tra i 3 MWt e i 20 MWt.

Fonte: gazzettadellavoro.com

Microimprese: se il posto fisso non è più un miraggio

di Alessia CASIRAGHI

Il miraggio del posto fisso non sembra più così lontano. Almeno se si guarda alle microimprese. Sono loro infatti, dati alla mano, le aziende ad aver garantito nel 2011 ai propri dipendenti più sicurezze economiche e contrattuali. Termini ormai desueti come contratto a tempo indeterminato, posto fisso, stabilità economica tornano in auge se si guarda alle microimprese.

“Nel 2011 le imprese con meno di 10 dipendenti hanno offerto un lavoro a 4 persone su 10” si legge nella ricerca condotta da Fondazione Impresa, contro le grandi imprese, quelle con oltre i 250 dipendenti, che hanno garantito il posto a solo 2 italiani su 10.

Non solo: sono proprio le microimprese a garantire più stabilità con il 47% delle assunzioni non stagionali a tempo indeterminato, un dato superiore di 2 punti percentuali rispetto al dato complessivo (44,9%).

Dati alla mano, quello che sorprende è che sono proprio le piccole imprese del Mezzogiorno ad avere una propensione maggiore ad offrire il posto fisso: al primo posto troviamo la Sicilia (66,3%), seguita da Campania (63,5%) e Molise (61,9%). Nel Nord Italia capofila è il Veneto, con il 41,4% di assunzioni a tempo indeterminato per le microimprese.

Un dato in controtendenza se si pensa che nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione registrato nel Mezzogiorno era pari al 12,4%, con picchi riguardanti la disoccupazione giovanile al 36,7%, e un tasso di inattività con punte del 49,6%.

Le microimprese non hanno paura di investire e appaiono il vero traino dell’economia in un momento di profonda crisi. “Le microimprese hanno già dimostrato di sostenere l’occupazione nel medio periodo e anche durante la crisi – confermano i ricercatori di Fondazione Impresa. – Nell’anno più buio, il 2009, hanno perso appena l’1% dell’occupazione mentre l’intero sistema delle imprese ha evidenziato una contrazione occupazionale doppia (-2%). E con le prospettive economiche di recessione per il 2012 la piccola impresa potrebbe continuare a rappresentare il vero ammortizzatore sociale dell’economia italiana”.

Regione Campania: 2 milioni per la promozione turistica in fiere ed eventi

La promozione turistica della Campania riparte dalle principali fiere d’Europa, con un investimento di 2 milioni di euro per il primo semestre 2011 da parte della Regione. Al termine del miniciclo saranno effettuate le verifiche sulla produttività di questi eventi e si deciderà se proseguire. La grande novità è rappresentata dalla volontà di valorizzare, oltre alla fascia costiera e alle aree interne, anche il patrimonio boschivo e forestale della Campania

Il primo semestre approvato dalla giunta regionale della Campania si apre domani con la fiera Fitur di Madrid. Un evento internazionale che si rivolge in particolare alle imprese del settore. Nell’elenco anche la Bit di Milano e due appuntamenti che si svolgeranno a Napoli: Thermalia (un riferimento per le Pmi che operano nel settore del benessere) e Borsa Mediterranea del Turismo, che focalizza l’attenzione sulle migliori offerte nel Bacino. In totale è prevista la partecipazione a 7 eventi.

La Regione si presenta agli appuntamenti con un nuovo regolamento rispetto al passato. La delibera che assegna il finanziamento da 2 milioni introduce i concetti di prodotto turistico e filiera, perche è secondo questi due criteri che saranno organizzate le missioni e le imprese ammesse a partecipare. Requisito necessario per l’ammissione nello stand regionale sarà la presentazione, almeno un mese prima dell’evento, di pacchetti coerenti con i prodotti turistici o di filiera promossi in ciascuna fiera.

Per ottenere il contributo necessario alla partecipazione a uno degli eventi in agenda bisogna presentare un progetto dettagliato che sia coerente con l’indirizzo degli uffici di coordinamento della Regione Campania e che si inserisca nel discorso di promozione ragionata. Disposizione introdotta per evitare dispersione di risorse e per presentarsi a ciascun appuntamento con le credenziali del sistema Campania piuttosto che come una serie di individualità imprenditoriali. Per quanto concerne la pubblicità e il materiale informativo, i costi sono interamente a carico della Regione Campania.

Nino Ragosta

Tre nuovi bandi per offrire contributi alle imprese della provincia di Benevento

Aniello Cimitile, Presidente della Provincia di Benevento, nel corso di una conferenza stampa alla Rocca dei Rettori, ha annunciato tre nuovi bandi pubblici rivolti alle piccole imprese del territorio, per fronteggiare la crisi economica.

Il primo bando riguarda l’erogazione di contributi in favore delle micro-piccole e medie imprese del Sannio a forte contenuto creativo e innovativo. La Provincia di Benevento, con tale iniziativa, in considerazione della necessità di mettere in campo strategie adeguate per fronteggiare la crisi economica in atto, mira a promuovere l’ampliamento dei processi di innovazione, al fine di sostenere i fattori che possono contribuire a stimolare la creatività e la capacità di innovazione delle Micro Piccole e Medie Imprese. Il Bando sostiene interventi finalizzati a promuovere la nascita e/o lo sviluppo di iniziative imprenditoriali nei settori dell’artigianato, del commercio e dei servizi, riconducibili ad attività storiche dell’artigianato artistico locale che introducano nuove tecnologie o innovazioni nei loro processi produttivi. Gli interessati dovranno presentare domanda entro le ore 13 del giorno 20 dicembre al protocollo generale della Provincia di Benevento alla Rocca dei Rettori Piazza Castello – 82100 Benevento. Scarica il bando

Un secondo bando concerne l’attuazione dell’intervento di sostegno alla creazione di nuove imprese da aziende in crisi finalizzato a favorire l’occupazione e il sostegno alla creazione di impresa da aziende in crisi operanti in settori a forte contenuto tecnologico sul territorio provinciale. In particolare l’intento è favorire la costituzione di nuove imprese a forte contenuto tecnologico da aziende in crisi operanti sul territorio provinciale. La domanda dovrà pervenire entro le ore 13 del giorno 10 dicembre al protocollo generale della Provincia di Benevento –Rocca dei Rettori Piazza Castello – 82100 Benevento. Scarica il bando

Un terzo bando concerne l’erogazione di contributi in favore di Confidi e per contributi in conto interessi a favore delle micro e piccole imprese sannite. La Provincia di Benevento ha interesse a costituire un fondo finalizzato all’incremento dei fondi del capitale di Garanzia dei Confidi e per l’abbattimento dei tassi di interesse a favore delle Piccole Imprese nei Settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, aventi sede legale nella Provincia. La domanda per l’erogazione dei fondi da destinare a incremento del capitale di Garanzia dei Confidi, sottoscritta dal Presidente del Confidi, dovrà essere presentata alla Provincia di Benevento P.zza Castello, 82100 – Benevento entro il termine perentorio, pena l’esclusione, del20 dicembre ore 13. Scarica il bando

Napoli e i rifiuti: a rischio il turismo natalizio

Il commissario dell’Ascom-Confcommercio di Napoli, Tullio Nunzi, nei giorni scorsi si è espresso in merito all’emergenza rifiuti che sta nuovamente vivendo Napoli. Secondo Nunzi, questa grave situazione “sta portando velocemente verso una vera e propria tragedia commercio, una situazione cioè ben più negativa di quella che nelle scorse settimane avevamo denunciato come emergenza commercio. L’immagine della città, già gravemente compromessa con la prima ondata di pubblicità negativa legata ai rifiuti – ha aggiunto – è infatti sempre più a rischio e a poche settimane dal Natale anche questa stagione turistica desta serie preoccupazioni. Ma il rischio peggiore è che Napoli si trasformi a breve in un vera e propria polveriera: tra il problema dei rifiuti, l’occupazione del Duomo, le manifestazioni giornaliere dei disoccupati, le infiltrazioni camorristiche in ogni genere di attività ed i problemi del terziario che vanificano gli investimenti fatti dagli stessi imprenditori, diventa ogni giorno sempre più insostenibile una situazione che era già grave di suo”.

“Lo scarico delle responsabilità da parte dei rappresentanti delle istituzioni – ha concluso Nunzi – rappresenta però l’aspetto più vergognoso della vicenda. In un’assunzione finale delle responsabilità forse sarebbe il caso che chi ha sbagliato se ne andasse tranquillamente a casa”.

fonte: Confcommercio

Tasse, negli ultimi cinque anni in Piemonte sono aumentate più del 27%

Secondo i dati contenuti nella relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria delle regioni a statuto ordinario nel 2009, elaborati dall’Adnkronos, i contribuenti più tartassati dalle tasse sarebbero i piemontesi: nel 2009 hanno versato 1.310 euro, con un incremento tra il 2005 e il 2009 di 281 euro, e che registrano anche in termini percentuali l’incremento superiore (+27,4%). Tre, invece, le regioni virtuose: l’Abruzzo (abbassati i tributi del 6,4%), le Marche (-4,9%) e la Puglia (-1,7%).

Secondo la relazione della  Corte dei Conti in cinque anni i tributi regionali sono saliti di 118 euro, arrivando a 978 euro procapite, con un balzo del 13,7%. La tassa cresciuta di più in percentuale è l’accisa (+53,9%), mentre in termini assoluti è l’Irap a pesare di più con un importo procapite di 666 euro.

In Lombardia i contribuenti sono arrivati a 1.262 euro e nel Lazio che toccano 1.232 euro. Sopra i mille euro altre due regioni del Nord: Emilia-Romagna (1.108 euro) e Veneto (1.071). Dall’altro lato della classifica quattro regioni del Mezzogiorno: Basilicata (528 euro), Puglia (548), Calabria (550) e Campania (592). Riduzioni invece riguardano le Marche e l’Abruzzo, dove i contribuenti pagano 43 euro in meno rispetto al 2005, mentre in Puglia il totale dei tributi è più leggero di 10 euro.

Le imprese agroalimentari irpine alla conquista della Francia: tutti al Sial di Parigi

La provincia di Avellino sarà presente dal 17 al 21 ottobre all’edizione 2010 del Sial di Parigi, fiera a cadenza biennale considerata tra le più complete dell’offerta agroalimentare mondiale. A rappresentare l’Irpinia sarà la Camera di Commercio di Avellino che ha deciso di puntare ancora una volta sulla internazionalizzazione delle piccole e medie imprese irpine, selezionando vetrine di qualità, riflettori di portata praticamente mondiale con l’obiettivo di dare al tessuto imprenditoriale provinciale occasioni reali di promozione e di valorizzazione. Dieci sono le aziende irpine che parteciperanno con la Camera di Commercio di Avellino al Sial di Parigi: Aloha Srl (Mirabella Eclano) con gelati e frutta ripiena di gelato, Angelo & Carmine Maietta Snc (Ospedaletto d’Alpinolo) con i torroni, De Marco Agroalimentare Srl (Chiusano San Domenico) con l’olio extravergine d’oliva, I Capitani Srl (Torre le Nocelle) con l’olio extravergine d’oliva, Itan Snc Antico Torronificio F.lli Nardone (Venticano) con i torroni, Macchioni Srl – Capri Natura (Montoro Inferiore) con i liquori, Mgm Srl (Cervinara) con le castagne surgelate e i prodotti a base di castagne, Nuovo Pastificio Vietri Spa (Montoro Inferiore) con la pasta di semola grano duro e biologica, Perrotta Gigliola (Montella) con le castagne e la frutta secca, Set Fair Srl (Avellino) con cioccolato, praline e torroni. Nei giorni 18, 19 e 20 ottobre, inoltre, in programma presso l’area Irpinia (Hall 1 stand C-114), tre laboratori-degustazione: dalle ore 12 alle ore 13 “L’olio extravergine d’oliva delle colline irpine – Le cultivar piu’ importanti della terra d’Irpinia e l’utilizzo nei condimenti con la pasta”; dalle ore 14 alle ore 15 “Il Torrone irpino e i suoi abbinamenti – La lunga tradizione dolciaria della provincia di Avellino”, e dalle ore 16 alle ore 17, “Le Castagne irpine e i sui derivati – La castagna irpina: la storia, il territorio, gli utilizzi dal dolce al gelato”. Dal 1964 gli attori mondiali dell’industria agroalimentare, della distribuzione e della ristorazione si danno appuntamento ogni due anni al SIAL di Parigi per presentare i propri prodotti, scoprire le innovazioni, discutere delle nuove tendenze, riflettere sulle evoluzioni e sulle nuove sfide del mercato. Il SIAL offre inoltre un accesso privilegiato al mercato francese: 62.500 i visitatori francesi che si sono recati al SIAL, tra cui una larga maggioranza di distributori e rivenditori, rappresentanti della GDO e leader della ristorazione. Il SIAL riunisce inoltre per cinque giorni un parterre unico di 66.537 decision maker nazionali e internazionali della distribuzione e del commercio alla ricerca di nuovi prodotti (54% delle motivazioni dei visitatori), partner e fornitori. “Ancora una volta appuntamenti internazionali per le vere eccellenze di casa nostra – commenta Costantino Capone, presidente della Camera di Commercio di Avellino -. Questa volta a farla da padrone è l’agroalimentare irpino, un settore merceologico di tutto rispetto e che merita di avere una vetrina internazionale sulla quale competere e farsi valere. Il SIAL di Parigi rappresenta, infatti, un appuntamento fisso, un must per le imprese che hanno voglia di gettarsi nel mare aperto dei mercati internazionali. La scelta è tutt’altro che casuale. Il SIAL, infatti, è una delle realtà fieristiche piu’ interessanti in Europa e nel mondo, che si caratterizza per la qualità dei visitatori. Restiamo convinti della bontà di questa scelta. I risultati ci daranno ragione”. Come durante i precedenti appuntamenti fieristici promossi dalla Camera di Commercio di Avellino, durante i giorni del Sial di Parigi sarà attivo un servizio di aggiornamento dalla Fiera con news, video e foto, all’indirizzo web irpiniaexcellent.