Caro bollette, prorogati i sostegni per i più bisognosi

Contro il caro bollette sono state prorogate le misure a sostegno dei più bisognosi, attraverso il bonus sociale. Evvo tutti i dettagli e le novità in merito.

Caro bollette, contro i prezzi alti c’è il bonus sociale

Tenere sotto controllo le spese di luce e gas contro il caro bollette è un impegno costante per famiglie ed imprese. Tuttavia sulle bollette è stato prorogato al terzo trimestre il bonus sociale per aiutare i più bisogni. Per accedere al bonus sociale, anche detto bonus energia, occorre appartenere ad un nucleo familiare che ha un valore ISEE fino a 15 mila euro. È confermata fino al 31 dicembre 2023 la soglia Isee per l’accesso al bonus sociale da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) che dal primo aprile scorso è passata da 20mila a 30mila euro. Inoltre tale aiuto non va in contrasto con Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, oggi sostituiti dall’assegno di inclusione.

Il nuovo provvedimento riguarda il trimestre che va da luglio al 30 settembre 2023. Al suo interno la riduzioen dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civile e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano. Anche se dal prossimo autunno sono già attesi probabili rincari sulle tariffe di gas e luce.

Continuano a crescere i tassi di interesse

Il Governo a sostegno di questa misura ha stanziato 800 milioni. Non è certo un caso che questa buona notizia arrivi proprio oggi in cui Arera renderà noto l’aggiornamento trimestrale delle tariffe di elettricità sul mercato tutelato.  La variazione possibile potrebbe essere fra -0,5% e +1%. La bolletta del gas invece dovrebbe scendere del 2%. Ma le buone notizie potrebbero finire con la fine dell’estate. Perché la guerra tra Russia e Ucraina non è ancora finita. Quindi la Russia potrebbe decidere di chiudere del tutto i rubinetti verso l’Europa e quindi il prezzo del gas salire vertiginosamente come lo scorso inverno.

Bene aiutare le famiglie, soprattutto quelle più bisognose, ma attenzione a quello che succede in Europa. Ebbene il continuo aumento dei tassi di interessi, da parte della BCE,  sta creando alle famiglie più danni dell’inflazione stessa. Chi ha contratto un mutuo a tasso variabile sta subendo forti aumenti nelle rate dei mutui mensili. E non va bene che le famiglie si troviano a scegliere tra pagare la rata del mutuo o portare il pranzo in tavola.

 

Caro bollette: il ministro Giorgetti conferma gli aiuti, con qualche novità

Il 31 marzo 2023 sono in scadenza le misure per il contrasto agli aumenti energetici, in attesa del nuovo decreto, il ministro Giorgetti conferma le misure già adottate. Ecco di cosa potranno usufruire le famiglie contro il caro bollette.

Caro bollette: estese le tutele per le famiglie

Molti erano in apprensione, infatti con la riduzione del costo dei prodotti energetici, tariffe luce e gas in discesa anche nel secondo trimestre dell’anno, molti temevano che il governo non intendesse confermare i benefici previsti nei mesi precedenti. Il rischio era ritrovarsi di nuovo una bolletta elevata a causa del ritorno degli oneri di sistema sulla fattura della luce e dell’Iva sul gas.

Il ministro Giorgetti ha invece confermato le misure finora intraprese. In sintesi per le famiglie:

  • confermata l’Iva al 5% sul gas;
  • sarà ancora disponibile il bonus sociale per le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro (ricordiamo che lo stesso viene riconosciuto in modo automatico con la presentazione del modello DSU).

Non è ancora chiaro, purtroppo, se il Governo intenda procedere anche nel successivo decreto alla conferma dell’azzeramento degli oneri di sistema. Purtroppo per gli italiani un eventuale ripristino di questa voce in bolletta vorrebbe dire che non si avvertirebbero più gli effetti del calo del prezzo dell’energia perché questi sarebbero completamente compensati dagli oneri di sistema. Anzi, secondo l’associazione dei consumatori Assoutenti potrebbe generarsi un effetto ancora deteriore, cioè una bolletta più alta rispetto a quella ricevuta nei mesi passati. Ricordiamo che le nuove tariffe in calo avranno i loro effetti soprattutto sui clienti del Servizio Elettrico Nazionale.

Imprese: cambia la normativa contro il caro bollette

Delle agevolazioni ci saranno anche per le imprese, ma in questo caso non si tratterà di conferma delle precedenti, ma una rimodulazione dei crediti di imposta previsti in precedenza. In questo modo sarà possibile avere degli aiuti flessibili in grado di adattarsi all’andamento dei prezzi che, come abbiamo già sottolineato, sono in discesa.

Le novità non finiscono qui, infatti è allo studio del Governo un provvedimento destinato ad entrare in vigore dal 1° ottobre 2023, cioè con l’inizio dell’anno termico e che mira a rimborsare una quota del prezzo del riscaldamento attraverso la bolletta della luce elettrica. Sui questo provvedimento non è dato per ora sapere di più.

Caro bollette, distacco del contatore al 41° giorno di morosità

Il caro bollette non vuole dare tregua agli italiani, ma arrivano delle cattive novità per il distacco del contatore dell’energia.  Ecco che cosa sta succedendo.

Caro  bollette, cosa succede adesso?

Gli importi delle bollette di gas e luce sono sempre più pesanti sulle tasche degli italiani. E sono tanti coloro che stanno denunciando aumenti ingiustificati e sproporzionati dei costi dell’energia. Tanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta verificando l’ipotesi di violazione del decreto aiuti bis, con attenzione a ben quattro società. E per altre 25 società sono già state richieste ulteriori informazioni. Tanto per essere chiari, il decreto aiuti bis sospende fino ad aprile 2023 l’efficienza delle clausole contrattuali presenti che possano consentire alle società elettriche di modifiche unilaterali e sospende l’efficacia di eventuali lettere di preavviso.

Ma ciò nonostante l’impatto della guerra tra Ucraina e Russia è ancora forte e il costo dell’energia è una condanna per famiglie ed imprese. Quest’ultime sempre più davanti al bivio di pagare la bolletta dell’energia elettrica o gli stipendi dei dipendenti, che rischiando di restare a casa. Una situazione di elevato allarme che viene sempre più cristallizzata dalle associazioni dei consumatori.

Caro bollette, 41 giorni e si rischia il distacco del contatore

In segno di protesta e di difficoltà economica molti consumatori non stanno più pagando le fatture di energia. Ma rischiano così il distacco del contatore. Infatti si va sempre più verso un addio dell’avviso di pagamento. Se non si paga la bolletta, al 41° giorno di morosità, il contatore sarà staccato. E quindi il pericolo è quello di restare al buoi e al freddo, visto che la stessa ipotesi è prevista anche per il gas.

La regola però non è scritta da nessuna parte. Eppure i gestori sono sempre più uniformati a staccare il contatore dal 41° giorno di morosità. E su questo sembrano anche essere implacabili, a fronte di famiglie ed imprese che non vogliono non pagare, ma che per gli elevati costi non possono più farlo. Secondo gli ultimi calcoli sono circa 830 mila i morosi a rischio nella solo Lombardia.

Le parole di Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione Ue

Le difficoltà economiche però non riguardano solo l’Italia. Infatti secondo il vicepresidente della Commissione Ue, Dombrovskis occorre tutelare le famiglie e le imprese più fragili. Sue le parole: “Il nostro sostegno deve essere mirato: dal ridurre ai consumi a pensare a un tetto ai prezzi fino alla tassa sugli extra-profitti. Dare sostegni a pioggia a tutti non sarebbe una buona idea perché farebbe aumentare i prezzi ulteriormente e indebolirebbe l’economia“; ha spiegato. Vedremo quali saranno le prossime mosse europee e del Nuovo governo Meloni per contrastare il caro energia.

 

5 bonus alle famiglie per pagare le bollette di luce e gas

Sono cinque i sostegni a favore delle famiglie italiane e dei lavoratori per il pagamento delle bollette di luce e gas introdotti o confermati dal decreto legge “Aiuti bis”. Si va dal potenziamento del bonus alle famiglie economicamente svantaggiate (ma anche ai malati grave), ai prezzi calmeriati sul gas, dal sospensione delle modifiche dei prezzi per i prossimi 9 mesi, all’abbassamento dell’Iva e degli oneri di sistema ai contributi maggiorati sui fringe benefit. Ecco, nel dettaglio, di quali misure si tratta.

Pagamento bollette luce e gas, arrivano i bonus alle famiglie in difficoltà

La prima misura di sostegno alle famiglie nel pagamento delle bollette di luce e gas è la conferma del bonus energia. Si tratta di un sostegno, già in vigore dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2022, sul pagamento delle bollette. Il sostegno va a favore delle famiglie svantaggiate, con Isee entro i 12 mila euro. Ma anche le famiglie nelle quali vivano componenti in gravi condizioni di salute. Il decreto Aiuti bis ha stanziato ulteriori risorse che andranno a coprire i consumi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.

Prezzi calmerierati sulle bollette del gas per categorie di cittadini che vivono in disagio economico e fisico o che abbiano più di 75 anni

Il decreto “Aiuti bis” ha provveduto anche a ridefinire i limiti dei clienti vulnerabili a vantaggio dei quali vanno applicati prezzi calmierati sul gas. Tra i soggetti beneficiari, rientrano coloro che vivono un disagio fisico ed economico, i cittadini disabili, coloro che vivono nelle isole minori e i soggetti ultrasettantacinquenni. Per tutte queste categorie, i fornitori di gas devono applicare una tariffa calmierata che “riflette il costo effettivo di approvvigionamento al mercato all’ingrosso”. La misura verrà applicata per i consumi di gas a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Bollette luce e gas, per 9 mesi non sono ammesse le variazioni delle condizioni contrattuali al rialzo sul prezzo

Per i prossimi 9 mesi, ovvero fino al 30 aprile 2023, le imprese fornitrici di luce e gas non potranno procedere con modifiche unilaterali nei confronti delle famiglie agendo sul prezzo della fornitura stessa. Il decreto “Aiuti bis”, infatti, prevede che debba essere sospesa ogni modifica e clausola unilaterale nella fornitura di gas e di energia elettrica derivante dalla unilaterale modifica delle condizioni generali del contratto. Viene sempre riconosciuto alle famiglie la possibilità di recedere. Sono inoltre inefficaci anche le modifiche fatte pervenire alle famiglie prima dell’entrata in vigore del decreto.

Iva al 5% sulle bollette e fatture del gas per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022

Anche per i mesi da ottobre a dicembre del 2022 saranno azzerati gli oneri di sistema delle bollette di gas e confermata l’Iva al 5%. E, dunque, nel quarto trimestre dell’anno l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, annullerà le aliquote degli oneri generali di sistema elettrico. A beneficiarne saranno sia le famiglie per le utenze fino a 16,5 kW che le utenze  per potenze superiori. Sulle bollette del gas, inoltre, il provvedimento conferma l’Iva al 5% per l’ultimo trimestre dell’anno, anziché le aliquote del 10% o del 22% a seconda degli utilizzi, civili o industriali.

Bonus energia elettrica e gas, raddoppia il contributo per il fringe benefit

Infine, il provvedimento del governo ha previsto l’estensione dei contributi per le bollette esenti fino a 516,46 euro. Si tratta del raddoppio, da 258,23 euro, del valore di esenzione del fringe benefit. Il tetto maggiorato, già utilizzato nei due precedenti anni per l’emergenza Covid, mira nel 2022 a elevare il limite sulle iniziative prese dalle aziende per favorire i propri dipendenti nel pagare le bollette più care di energia elettrica e gas.

 

Stipendi, taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro in arrivo

È in via di approvazione il decreto “Aiuti bis” che contiene alcune misure a sostegno dei redditi dei lavoratori e delle famiglie italiane. Primo tra tutti, il taglio del cuneo fiscale per i redditi entro i 35 mila euro. Il testo è atteso nella giornata di oggi, 4 agosto, in Consiglio dei ministri. Oltre al taglio contributivo, è atteso il contributo per tagliare le bollette contro il caro energia, il bonus 200 euro e gli sconti sui fringe benefit.

Stipendi dei lavoratori in aumento con il taglio del cuneo fiscale: quanto si risparmia?

Il meccanismo di taglio del cuneo fiscale per far salire il reddito netto nella busta paga dei lavoratori si basa su una misura già in vigore con la legge di Bilancio 2022. I lavoratori, infatti, per tutto il 2022 sono agevolati dallo sconto contributivo in busta paga dello 0,8%. Il limite di applicazione è corrispondente a una busta paga lorda di 2.692 euro, pari a circa 35 mila euro per le tredici mensilità annuali. Lo stesso meccanismo è in via di approvazione nel decreto “Aiuti bis” che aggiungerebbe l’1% in più (per un totale di 1,8%) di sconto dei contributi nelle buste paga. L’effetto è quello di aumentare il reddito netto dei lavoratori del settore pubblico e privato.

Bonus 200 euro allargato a categorie finora escluse, per partite Iva e professionisti più soldi

Il provvedimento in arrivo dovrebbe, peraltro, prevedere l’estensione del bonus 200 euro contro l’aumento dei prezzi anche a categorie che sono rimaste escluse dal decreto istitutivo della misura. Si tratta, in particolare, dei lavoratori stagionali, dei cassintegrati a zero ore e dei collaboratori sportivi. Inoltre, sul fronte dei lavoratori autonomi (partite Iva e liberi professionisti), il governo dovrebbe aumentare la dote finanziaria del bonus 200 euro prevedendo l’incremento da 500 a 600 milioni di euro. Le risorse andranno a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle Casse previdenziali private. Solo per queste ultime si prevede una spesa pari a 80 milioni di euro. Tutti i lavoratori autonomi, in ogni modo, dovranno attendere l’emanazione del decreto attuativo che fisserà le procedure e le richieste per fruire del bonus.

Aiuti bis, atteso anche il taglio dei costi delle bollette di luce e gas e la riduzione dell’Iva

Tra le misure attese nel decreto “Aiuti bis” rientra anche il taglio dei costi delle bollette di luce e gas e la riduzione dell’Iva applicata al gas anche nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022. Sul fronte imprese, il governo stanzierà risorse anche per far ritornare il credito di imposta sulle maggiori spese sostenute per l’approvvigionamento di gas e di energia elettrica. In tutto, le misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese costeranno allo Stato 7,7 miliardi di euro.

Governo, raddoppia la quota di esenzione dei fringe benefit

Atteso nel provvedimento anche il raddoppio delle esenzioni sui fringe benefit. La quota, infatti, dovrebbe passare dagli attuali 258 euro a 516 euro. Tra le voci di spesa esenti dalla tassazione (e dunque esclusi dall’imponibile) rientreranno anche i contributi da parte delle imprese per pagare le utenze domestiche.

Bonus bollette e gas, aiuti fino al 30 settembre: tutte le novità in arrivo sugli aiuti a famiglie

Bonus bollette energia elettrica e gas verso la conferma fino al 30 settembre 2022. Nel Consiglio dei ministri di ieri, 22 giugno 2022, l’esecutivo ha tracciato gli aiuti alle famiglie e alle imprese che il governo metterà in campo con il nuovo decreto. In tutto, il governo stanzierà 2 miliardi di euro proprio a sostegno delle famiglie e delle imprese nel pagamento delle bollette e delle fatture delle utenze elettriche. Il provvedimento, dunque, andrà a coprire tutto il terzo trimestre del 2022 (i consumi dei mesi di luglio, agosto e settembre). Ulteriori aiuti andranno per il pagamento delle gli aumenti del costo del gas naturale per il terzo trimestre. Complessivamente, il decreto ha un impatto di 3,2 miliardi di euro per tutte le misure che il governo metterà in campo per il caro prezzi dei prossimi mesi.

Caro bollette energia elettrica e gas: quali sono gli aiuti in arrivo?

Dunque anche per il terzo trimestre dell’anno, il governo stanzierà 2 miliardi per sostenere le famiglie dal caro bollette dell’energia elettrica e 470 milioni di euro per l’aumentato prezzo del gas naturale. L’obiettivo del sostegno alle famiglie verrà perseguito anche mediante “tutti gli strumenti possibili” a disposizione dell’Arera per pubblicizzare i bonus su energia elettrica e gas, come auspicato dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti al termine del Consiglio dei ministri di ieri. Tra le informazioni da fornire alle famiglie, vi è quella relativa allo sconto in fattura. La riduzione del prezzo è automatica solo per le famiglie che presentano un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non eccedenti i 12 mila euro all’anno (20 mila per nuclei con almeno tre figli).

Caro bollette, le altre misure in arrivo per il terzo trimestre 2022

Tra le altre misure annunciate dal governo, vi è lo stanziamento di oltre 480 milioni di euro per la riduzione al 5% dell’aliquota Iva applicata alle fatture relative al terzo trimestre del 2022 di gas metano per utilizzi civili industriali. Il governo ha inoltre stanziato altri 240 milioni di euro a favore dell’Arera per abbassare i costi del gas metano per imprese che consumano non più di 5 mila metri cubi all’anno.

Imprese, garanzie specifiche sui crediti fino al 31 dicembre 2022

Inoltre, le aziende che provvedono allo stoccaggio di gas naturale potranno beneficiare della copertura Sace sul credito a loro concesso. Si tratta dei sostegni messi in campo dal governo nel decreto legge “Aiuti” per sostenere le imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina. Le imprese possono chiedere specifiche garanzie sui crediti entro il 31 dicembre 2022. Le garanzie rientrano nel quadro degli aiuti di Stato previsti dalla normativa dell’Unione europea.

Aiuti alle famiglie e alle imprese, il provvedimento in arrivo

Il decreto del Consiglio dei ministri di ieri rientra in un emendamento del provvedimento “Aiuti” (decreto numero 50 del 2022) che dovrà diventare legge entro il prossimo 16 luglio. Per questo provvedimento, dunque, il governo non ha adottato un decreto ad hoc mancando i tempi tecnici per la successiva conversione in legge prima della pausa estiva del Parlamento.

Superbonus 110% e bonus edilizi, solo imprese certificate per i lavori

Si va verso la stretta delle imprese che potranno effettuare lavori rientranti nel superbonus 110% e nei bonus edili. Dal 1° gennaio 2023 potrebbe essere necessaria la certificazione Soa per i lavori di importo eccedente i 516 mila euro. Lo prevede un emendamento approvato al decreto legge “Energia” in Commissione Finanze del Senato.

Bonus edilizi e superbonus 110%, dal 1° gennaio 2023 obbligo di certificazione Soa per lavori sopra i 516 mila euro

In base all’emendamento, dunque, potrebbe scattare l’obbligo della certificazione Soa, finora necessaria per i lavori rientranti negli appalti pubblici, per gli interventi rientranti nel superbonus 110% e negli altri bonus edilizi. Da gennaio a giugno del 2023 sarà occorrente firmare un contratto con una Soa per poter iniziare il procedimento di attestazione. In altre parole, nel semestre transitorio basterà la domanda di certificazione. Dal 1° luglio 2023, invece, scatterà l’obbligo vero e proprio della certificazione Soa.

Superbonus 110%, contratti obbligati per interventi sopra i 70 mila euro, ma solo per le opere edilizie

La procedura riguarderà tutti gli incentivi fiscali previsti dagli articoli 119 e 121 del decreto legge numero 34 del 2020. E dunque i bonus edilizi e il superbonus 110%. Sempre in relazione agli emendamenti approvati al decreto nella giornata di ieri, è stata approvata la proposta che rimette un altro paletto ai lavori effettuati in regime di superbonus 110%. Si tratta del vincolo che impone di sottoscrivere un contratto dell’edilizia per le aziende che svolgano interventi del valore eccedente i 70 mila euro. L’emendamento chiarisce che a questo vincolo sono legati solo i lavori edili. Risultano escluse, invece, le altre lavorazioni come quelle relative agli impianti.

Contratti di lavoro in somministrazione, arriva la proroga al 2024 per le mansioni presso aziende utilizzatrici

Tra gli altri interventi in arrivo con il nuovo decreto, c’è una nuova proroga per i lavoratori somministrati assunti con contratti a tempo indeterminato dalle Agenzia per il lavoro ma indirizzati a svolgere la propria mansione presso altre aziende utilizzatrici con contratto a tempo determinato. La proroga sposta la scadenza di questo meccanismo al 30 giugno 2024. Entro tale data dovranno essere sottoscritti i contratti a tempo determinato presso l’azienda utilizzatrice e il vincolo dura per due anni.

Bollette, proroga fino al 30 giugno 2022 del pagamento di luce e gas a rate

Ulteriore intervento riguarda le famiglie in difficoltà e le agevolazioni per il pagamento delle bollette di energia elettrica e gas. È stata infatti estesa fino al 30 giugno 2022 (dal 30 aprile) la possibilità di rateizzare le bollette con le imprese che offrono i servizi. La rateizzazione può avere durata limite di dieci mesi.

Bonus bollette, come richiedere lo sconto per le spese di energia elettrica e gas?

Come richiedere il bonus bollette per ottenere gli sconti sulle spese di energia elettrica e gas? Con l’ultimo provvedimento approvato dal governo, il cosiddetto decreto “Aiuti”, cambiano le regole alla base del bonus sociale. In particolare, è necessario prestare attenzione all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), alla Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e alla retroattività degli aiuti alle famiglie. Gli sconti sono stati estesi ai nuclei familiari disagiati anche al terzo trimestre del 2022. Ma entro il 30 giugno 2022 l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, dovrà ridefinire gli aiuti sulla base dei prezzi correnti.

Bonus sociale, quali aiuti per i pagamenti delle bollette di luce e gas delle famiglie?

Con il decreto “Aiuti” il governo ha provveduto a un restyling del bonus sociale per la copertura di parte delle spese delle bollette dell’energia elettrica e del gas delle famiglie. In attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, si può confermare che il contributo statale andrà alle famiglie economicamente svantaggiate e ai cittadini che versino in gravi condizioni di salute. In particolare, il pacchetto di aiuti andrà a coprire il terzo trimestre (per i mesi di luglio, agosto e settembre) dell’anno. Risultano coperti i trimestri precedenti dai passati decreti.

Bonus bollette energia elettrica e gas, come ottenere gli aiuti?

Per il riconoscimento dei beneficiari del bonus bollette energia elettrica e gas vige il sostegno automatico. Infatti, il bonus è stato disposto già a partire dal 1° gennaio 2021 per i consumi di gas, acqua ed energia elettrica in via automatica ai nuclei familiari e ai cittadini rientranti nei requisiti richiesti. Per ottenere il bonus bollette è necessario presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) anno per anno e possedere un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) al di sotto del limite stabilito. Fino a tutto il 2022, varranno le Dsu presentate dal 1° gennaio scorso al 31 dicembre prossimo. Hanno diritto al bonus anche i percettori del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza.

Chi può accedere al bonus bollette per gas ed energia elettrica?

L’accesso al bonus per le bollette del gas e dell’energia elettrica, per ciascun anno, è riconosciuto per un unico aiuto. Nello scorso anno, ciascuna famiglia o cittadino o percettore di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza aveva diritto a un unico bonus per ciascuna delle bollette:

  • del gas;
  • dell’energia elettrica;
  • dell’acqua.

L’accesso ai bonus è riconosciuto anche ai cittadini e alle famiglie (in condizioni di disagio economico) che vivano in condomini e che beneficino di forniture centralizzate.

Entro il 30 giugno 2022 l’Arera ridefinirà gli aiuti spettanti alle famiglie e ai cittadini sulle bollette

Tra le novità dei bonus per le bollette di gas ed elettricità in arrivo, c’è quella della ridefinizione degli aiuti da parte dell’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente. La revisione degli aiuti per l’anno 2022 dovrà essere stabilita in un decreto che dovrà essere approvato entro il 30 giugno prossimo.

Bonus bollette, quale Isee è necessario?

Ulteriore novità in arrivo è quella dell’aumento del tetto Isee per la richiesta del bonus bollette. Infatti, è previsto l’innalzamento dell’Isee fino a 12 mila euro. Finora il limite dell’Isee è stato di 8.265 euro. Per le famiglie con quattro figli o più l’Isee massimo sarà di 20 mila euro. Il nuovo tetto dell’Isee sarà valido nel periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. A stabilirlo è stato il decreto legge numero 21 del 2022 (il cosiddetto decreto “Ucraina 2”). L’aumento dell’Isee ha consentito di aumentare i cittadini e le famiglie beneficiarie del bonus bollette: infatti, si calcola che i cittadini che riceveranno l’agevolazione saranno circa 5,2 milioni per un totale di 1,2 famiglie. Il bonus bollette permette di compensare l’importo spettante detraendolo dalle bollette successive.

Caro carburanti, energia elettrica e gas: tutti gli aiuti alle famiglie e imprese

Due i provvedimenti anti crisi approvati nella giornata del 2 maggio 2022 dal governo a sostegno di famiglie e imprese per il caro carburanti, energia elettrica e gas. Sul caro benzina e gasolio, il governo ha prorogato fino all’8 luglio prossimo lo sconto di 25 centesimi sulle accise (30,5 centesimi comprendendo l’Iva). Il provvedimento ha un valore di 2,1 miliardi di euro. Il secondo decreto della giornata di ieri, in tema di bollette energetiche, ha introdotto nuovi aiuti alle famiglie e aumentato le percentuali di credito di imposta delle imprese sui costi di energia elettrica e del gas.

Caro benzina e gasolio, fino all’8 luglio 2022 lo sconto di 25 centesimi, bonus agli autotrasportatori

Fino all’8 luglio prossimo si potrà beneficiare dello sconto di 25 centesimi applicato ai prezzi per ogni litro di benzina, gasolio e Gpl. Il provvedimento taglia i costi anche delle accise sul metano per autotrazione. Sul metano il governo ha previsto anche l’applicazione dell’Iva al 5% sulle forniture del gas naturale utilizzato in autotrazione. Per gli autotrasportatori spunta anche un credito di imposta sull’aumento del prezzo del gasolio.

Bonus gasolio autotrasportatori, la novità del decreto con credito di imposta del 28%

Il bonus corrisponde a un credito di imposta nella percentuale del 28% sulla spesa sostenuta nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2022. La misura del 28% si applica sull’acquisto del gasolio utilizzato per i veicoli di categoria Euro 5 o superiori, al netto dell’Iva. Saranno necessarie le fatture di acquisto dei carburanti. Il beneficio è cumulabile con altri incentivi, anche sugli stessi costi sostenuti, a condizione che totalizzando le misure di sostegno non si superi il costo totale sostenuto.

Famiglie, sconto sulle bollette di luce e gas: chi può beneficiarne?

Con i decreti approvati nella giornata del 2 maggio arriva anche la proroga del bonus bollette di luce e gas delle famiglie. Si tratta del bonus sociale, ovvero dello sconto applicato alle famiglie in condizioni di disagio economico o fisico. Lo sconto viene esteso anche ai mesi di luglio, agosto e settembre 2022. La compensazione dello sconto avverrà nelle fatture successive con l’applicazione del bonus alle somme eccedenti a quelle dovute.

Imprese, si rafforza il bonus sui costi di gas ed energia elettrica

Si rafforza il credito di imposta a favore delle imprese energivore e gasivore per i costi di energia elettrica e del gas, ma anche per tutte le altre imprese che ne fanno un utilizzo più moderato. La misura del bonus a disposizione va da un minimo del 15% (dal 12% previsto dai precedenti decreti) a un massimo del 25%. Ecco nel dettaglio quali sono le imprese che otterranno il credito di imposta e in quale misura.

Credito di imposta del 15% per le imprese non energivore: chi ne beneficia?

Nello specifico, le imprese non energivore hanno a disposizione un bonus che è stato aumentato dal 12% al 15% sui costi per l’energia elettrica. Il vantaggio fiscale riguarda le imprese dotate di contatori di energia di potenza pari a non meno del 16,5 Kw. Per beneficiare del bonus è necessario avere a disposizione le fatture di acquisto che certifichino il costo sostenuto. Il bonus è riconosciuto nella misura del 15% alle imprese che, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022, abbiano subito un incremento dei costi per kilowattora di oltre il 30% rispetto al prezzo medio sostenuto nel primo trimestre del 2019. Il codice tributo da utilizzare è 6963.

Bonus imprese non gasivore, come calcolare il bonus?

Per le imprese che non utilizzano grosse quantità di gas naturale, il decreto di ieri alza la misura del credito di imposta dal 20% al 25%. Le imprese che possono beneficiare del bonus sono quelle elencate nell’articolo 5 del decreto legge numero 17 del 1° marzo scorso. Anche in questo caso, l’aumento del costo del gas naturale deve essere superiore al 30% nei primi tre mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. La media dei costi si ottiene dalle stime di prezzo fornite dal Mercato infragiornaliero (MiGas). I prezzi vengono pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (Gme). Il codice tributo da usare è il 6964.

Come si utilizza il bonus sui prezzi del gas naturale?

Il bonus riconosciuto alle aziende per l’incremento del costo del gas naturale può essere usato come credito di imposta esclusivamente in compensazione. Il bonus può essere anche cumulato ad altre agevolazione applicate agli stessi costi. È importante rilevare che il complessivo delle agevolazioni non deve eccedere il totale del costo. Inoltre, il credito di imposta sul gas non concorre a formare il reddito di impresa e, nemmeno, a comporre la base imponibile dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

Bonus per imprese gasivore ed energivore: qual è la nuova percentuale di credito di imposta sulla fattura?

Cambiano le percentuali del credito di imposta per le imprese  energivore e gasivore. Il precedente decreto numero 21 del 2022 aveva aumentato le aliquote del credito di imposta sulle spese dell’energia elettrica e del gas di 5 punti percentuali. Pertanto, le percentuali di bonus erano pari al 20% per le spese del gas e al 25% per i costi dell’energia elettrica. Il decreto del governo di ieri aumenta dal 20% al 25% la percentuale di credito di imposta anche delle spese del gas. In questo modo, sia il credito di imposta sull’energia elettrica che quello sul gas hanno le stesse percentuali.

Imprese a largo utilizzo di gas ed energia elettrica, come verificare il credito di imposta spettante?

Per chiedere il credito di imposta è occorrente che le aziende a largo utilizzo di energia elettrica abbiano subito aumenti delle spese eccedenti il 30%. La misura del bonus da applicare deve essere corrispondente al rapporto tra la media dei consumi del primo trimestre del 2022 con la media dello stesso periodo del 2019. Le aziende del gas, invece, dovranno procedere con il calcolo mediante il rapporto dei prezzi medi del gas di gennaio, febbraio e marzo del 2022 rispetto ai prezzi medi del medesimo trimestre del 2019.

Come utilizzare il bonus sulle spese di gas ed energia elettrica per le imprese che ne fanno largo uso?

Il credito di imposta calcolato sull’incremento dei costi di energia elettrica e gas naturale delle aziende che ne fanno largo uso, si può cumulabile con altre agevolazioni inerenti le medesime spese. La compensazione può essere fatta anche in anticipo a decorrere dal secondo trimestre del 2022. Il credito di imposta deve essere utilizzato entro la scadenza del 31 dicembre 2022. Il bonus non concorre alla formazione del reddito di impresa e della base imponibile ai fini dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

Come cedere il credito di imposta ottenuto grazie al bonus sui prezzi di gas ed energia elettrica?

Le imprese gasivore ed energivore possono cedere il bonus accumulato sugli aumenti dei costi di gas ed energia elettrica. La cessione va fatta per l’ammontare del credito di imposta a soggetti a regime controllato, come ad esempio banche e intermediari finanziari. Lo stabilisce l’articolo 9 del Dl “Energia”. Il decreto ammette la facoltà di cessione del credito di imposta pure alle imprese agevolate contenute nell’articolo 15 del decreto legge numero 4 del 27 gennaio 2022.

Credito di imposta gas ed energia elettrica imprese, per cedere il bonus occorre il visto di conformità

Per la cessione dei crediti di imposta inerenti le spese aumentate dell’energia elettrica e del gas, le aziende dovranno adempiere al visto di conformità. Nel dettaglio, il visto richiede che siano documentate le spese e i requisiti che danno origine al credito di imposta. La documentazione deve essere rilasciata dai responsabili dell’assistenza fiscale.