I commercialisti chiedono l’ufficializzazione della proroga sui versamenti 2011

Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale commercialisti italiani, non usa mezze misure quando si tratta della proroga sui versamenti del saldo 2011 e il primo acconto 2012 delle imposte sul reddito.
Ciò che più infastidisce, è il clima di incertezza attorno alle scadenze, inizialmente fissate per il 18 giugno e poi, per i contribuenti soggetti agli studi di settore, prorogata al 9 luglio.

Il problema è che la data definitiva è attesa da dieci giorni ma ancora la firma del premier Mario Monti non c’è stata. Per questo, e per i ritardi nel rilascio del software, la proroga sembrerebbe scontata, ma ancora non c’è ufficialità.
L’incertezza renderebbe infatti difficile la pianificazione del lavoro negli studi dei commercialisti italiani che predispongono il conteggio delle imposte e le deleghe di pagamento di decine e talvolta centinaia contribuenti.

E a questo proposito, Siciliotti afferma: “Quando la carenza dei necessari strumenti rende assolutamente necessaria una proroga per chi lavora anche dodici ore al giorno c’è solo una cosa peggiore della sua mancata concessione: il suo tempestivo annuncio e poi la sua intempestiva approvazione”.

Vera MORETTI

Commercialisti per la gestione dei beni confiscati alle mafie

Sottoscritto un protocollo tra Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) per creare un elenco di professionisti esperti nella gestione di imprese sequestrate e confiscate alle mafie.

Come primo passaggio, il CNDCEC fornirà all’ANBSC entro il 20 giugno i nominativi degli iscritti che hanno i requisiti richiesti per l’iscrizione all’elenco; uno di questi sarà lo svolgimento, certificato, dell’attività di amministratore giudiziario.

I professionisti iscritti all’elenco potranno svolgere l’incarico di coadiutore di beni confiscati alle mafie, oltre all’attività di revisione di bilanci, di valutazione, di liquidazione di aziende confiscate e di delegato alla vendita di beni mobili.

Soddisfatto il presidente nazionale del CNDCEC, Claudio Siciliotti: “L’impegno dei commercialisti italiani sul fronte dell’amministrazione dei beni confiscati alle mafie compie oggi un salto di qualità estremamente significativo. La nascita di un apposito elenco di commercialisti, pronti a mettere a disposizione le proprie competenze per un compito così utile per la collettività, è la dimostrazione concreta di come la nostra categoria possa essere determinante per il riscatto di intere aree del Paese. Il nostro Consiglio Nazionale si impegnerà ora per un rapido superamento dei vincoli di anzianità al momento previsti per l’iscrizione all’elenco, accettati per rendere immediatamente operativa una così importante iniziativa”.

Gli fa eco il Direttore dell’ANBSC, Prefetto Giuseppe Caruso: “Il protocollo d’intesa sottoscritto col Presidente del Consiglio Nazionale costituisce un’ulteriore, grande opportunità da parte dell’ANBSC nella lotta alla criminalità organizzata mediante l’aggressione ai beni patrimoniali illecitamente acquisititi e il loro utilizzo ai fini sociali e/o per fare reddito a beneficio del F.U.G. La professionalità dei commercialisti e degli esperti contabili potrà essere di fondamentale supporto sia per le risorse disponibili dell’Agenzia Nazionale sia per tutti i Nuclei di supporto operanti presso le Prefetture dell’intero territorio nazionale“.

Al via il primo congresso dedicato ai commercialisti mediatori

di Vera MORETTI

I commercialisti mediatori si sono dati appuntamento per il 4 maggio a Roma, per la prima convention degli organismi di mediazione dei commercialisti, dal suggestivo titolo “Uniti per unire“.

Interverranno Marco Bellinazzo del Sole 24ore come moderatore, Gianni Alemanno, che aprirà il congresso, e poi il presidente dell’ordine dei commercialisti della Capitale, Gerardo Longobardi e il presidente del Consiglio nazionale della categoria, Claudio Siciliotti.

Nella sessione mattutina, Dilyara Nigmatullina, manager dell’Assosiation for International arbitration, parlerà degli sviluppi della mediazione civile in Europa.
A seguire, Giancarlo Triscari, responsabile del registro degli Organismi di mediazione del Ministero della Giustizia, si soffermerà su mediazione civile tra dottrina e giurisprudenza.
Infine, Edoardo Vasquez di Castro, direttore del master di mediazione all’università di Cantabria, offrirà un quadro della mediazione civile in Spagna.

Gli interventi successivi, da parte di Felice Ruscetta, consigliere nazionale dei commercialisti e presidente della Fondazione Adr Commercialisti, e di Marcella Caradonna, membro del comitato direttivo di Adr, illustreranno rispettivamente le caratteristiche e le prospettive dei network della categoria e spiegheranno come la mediazione sia uno strumento di dialogo e cultura.

Nella sessione pomeridiana, Maria Carla Giorgetti, responsabile dell’Organismo Adr mediazione, spiegherà come si gestisce un organismo di mediazione, Antonella Loporchio, Publishing & Marketing director di Wolters Kluwer Italia (WKI), parlerà di strumenti editoriali per la mediazione e Domenico Di Gregorio, Softwer director di WKI, si soffermerà su organizzazione e strumenti informatici.

A chiusura dei lavori, Alfio Pulvirenti, appartenente anch’egli al comitato direttivo di Adr commercialisiti, sarà moderatore del dibattito intitolato “Gli organismi a confronto: consigli, dubbi, progetti dal territorio per la categoria in tema di mediazione civile”.

Calderone: siamo meno preoccupati di prima

“Ci sentiamo meno preoccupati di prima, perché abbiamo avuto modo di iniziare un percorso di attuazione della riforma, da cui dovranno partire tutti gli altri interventi”. Così Marina Calderone, presidente del Cno dei consulenti del lavoro e del Comitato unitario delle professioni, si è espressa a proposito del consiglio dei ministri che si terrà domani sul tema delle liberalizzazioni.

Calderone è intervenuta questa mattina al VideoForum 2012 su ‘Fisco, lavoro e previdenza. Tutte le novità. Tutte le risposte’, organizzato da ItaliaOggi e Ipsoa, Gruppo Wolters Kluwer, in collaborazione con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) e con il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. All’iniziativa è intervenuto anche Claudio Siciliotti, presidente Cndcec.

La presidente Calderone ha aperto il forum con un intervento sulla lotta all’evasione fiscale e sulle varie manovre finanziarie, affermando come ci sia ” preoccupazione per tutte le manovre che abbiamo visto da luglio: comportano un grosso esborso di denaro e sacrifici, oneri per le banche e per i cittadini”.
“Il nostro contributo alla lotta all’evasione fiscale -ha continuato Calderone- ha cambiato anche il modo di lavorare; e oggi abbiamo necessità di parlare di crescita”. Tornando a parlare di riforma degli ordinamenti professionali, la presidente Calderone ha sottolineato che “le professioni attueranno la riforma con responsabilità, parlando di tirocinio e di norme, come quella sulle società tra professionisti, per cui ci è stato garantito un tavolo di confronto”.
“Come presupposto, c’è il fatto che -ha concluso Calderone- i presidenti degli ordini e gli iscritti alle varie categorie sono uomini e donne delle istituzioni, e hanno un forte senso di appartenenza al paese e di responsabilità”.

Fonte: adnkronos.com

Siciliotti: la privacy del segreto bancario

“E’ un’ invasione della privacy. Può essere anche giustificata, ma solo se inserita in un disegno complessivo” commenta così Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei commercialisti e degli esperti contabili, la decisione di abolire il segreto bancario
prevista dalla manovra di Governo, e che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2012.

Siciliotti ribadisce la necessità che “le novità che vengono inserite dalla nuova manovra di Governo debbano essere equamente distribuite. E devi esserci un‘idea complessiva”. Quindi si all’abolizione del segreto, ma inserito entro una prospettiva più definita e un orizzonte di interventi più mirati. La norma che prevede l’abolizione del segreto bancario è finalizzata alla lotta contro l’evasione fiscale: in questo modo infatti il fisco avrà il rendiconto annuale di tutti i conti correnti e di tutte le altre operazioni bancarie di ciascun correntista.

Abuso di potere? Eccessivo controllo da parte dello Stato? Limitazione del diritto alla privacy?Voi cosa ne pensate della misura introdotta dalla nuova manovra?

Crack Amato, indagato Siciliotti

Il presidente nazionale dell’ordine dei commercialisti, Claudio Siciliotti, è indagato insieme ad altre 11 persone nell’ambito del crack del pastificio Amato di Salerno, dichiarato fallito lo scorso luglio. Siciliotti, secondo la Procura di Salerno, sarebbe coinvolto nell’ipotesi di bancarotta fraudolenta che interessa la ditta. Sia Siciliotti, sia un consigliere nazionale dell’ordine, Roberto D’Imperio, anch’egli indagato, sono stati consulenti dell’azienda nel 2006 per assisterla durante il delicato passaggio generazionale. Nei giorni scorsi i finanzieri hanno anche perquisito lo studio di Udine di Siciliotti. Indagato anche il titolare dell’azienda, Giuseppe Amato, insieme ad altri quattro componenti della famiglia.

Roma caput commercialisti

Roma caput… commercialisti. Il 5 dicembre 2011 la capitale ospiterà infatti la decima conferenza annuale della Federazione dei Commercialisti nell’area del Mediterraneo (FCM). L’evento si terrà la Residenza di Ripetta e sarà dedicato alle PMI e al difficile equilibrio tra le esigenze di trasparenza e quelle della semplificazione. Un argomento di estrema attualità, alla luce del fatto che la previsione di una regolamentazione sostenibile per le PMI è al centro di un dibattito al quale hanno contribuito autorevoli organismi e istituzioni nazionali e internazionali tra cui il G20, la Commissione Europea e la Banca Mondiale. Oneri e adempimenti sono considerati  dalle PMI il principale problema, ancora più delle difficoltà di accesso al credito.

L’evento avrà una traduzione simultanea italiano/inglese/italiano e garantirà ai partecipanti cinque crediti formativi. Prevista la partecipazione, tra gli altri, del presidente dei commercialisti italiani, Claudio Siciliotti e di quello dell’FCM, Ninos Hadjirousos, del Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani e del Consigliere nazionale dei commercialisti, Giancarlo Attolini, che è anche Vicepresidente SMP Committee IFAC e membro del Comitato esecutivo FCM.

Laura LESEVRE

Commercialisti a convegno a Firenze

Il 4 e 5 novembre appuntamento a Firenze per i commercialisti italiani. Il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili in collaborazione con l’Ordine dei commercialisti di Firenze organizza infatti il convegno “Funzione pubblica ed efficienza tecnica. I commercialisti impegnati nella pubblica amministrazione“. Due giornate di approfondimento sul contributo fornito dalla professione economico-giuridica nell’ambito del processo di miglioramento della pubblica amministrazione, soprattutto per quanto concerne i temi dell’economicità e della trasparenza.

Al convegno è prevista la partecipazione di rappresentanti nazionali, regionali e locali delle istituzioni, dirigenti della pubblica amministrazione, docenti universitari ed economisti. La due giorni sarà aperta alle 10.30 del 4 da un intervento del presidente nazionale della categoria, Claudio Siciliotti, e rappresenta un momento di confronto per i commercialisti che ricoprono il ruolo di amministratori, revisori e consulenti nel sistema pubblico allargato.

Nel corso dei lavori saranno presentati i risultati di una ricerca del Consiglio nazionale sulla presenza dei commercialisti nella P.A. e il libro “La fase transitoria del federalismo municipale: aspetti quantitativi, contabili e fiscali delle nuove entrate comunali“, curato dall’Istituto di ricerca della categoria.

Due le tavole rotonde in programma. La prima, il 4 novembre (ore 15), moderata da Gianni Trovati del Sole 24 Ore e alla quale parteciperà il consigliere nazionale dei commercialisti, Giosuè Boldrini, ha per titolo “Federalismo contabile e valutazione delle performance della pubblica amministrazione”; la seconda, il 5 novembre (ore 10), moderata da Isidoro Trovato del Corriere della Sera, alla quale parteciperà il consigliere nazionale dei commercialisti, Andrea Bonechi, è intitolata “Le partecipate degli Enti locali tra pubblica amministrazione e mercato”. Appuntamento al palazzo dei congressi di Firenze.

I commercialisti dicono no al condono

Il condono non piace ai commercialisti italiani, i quali la considerano una misura “iniqua e non risolutiva” e, soprattutto, stridente nei confronti del lancio, pochi mesi fa, della campagna pubblicitaria contro l’evasione firmata da Agenzia delle Entrate, Ministero dell’Economia e Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, ha commentato così questa decisione da parte del governo: “Il condono è una misura una tantum che non inciderebbe in modo concreto né sulla riduzione del debito pubblico né sul reperimento di risorse da destinare alla crescita. Inoltre, per come sono da sempre strutturati i cosiddetti “tombali”, chi meno ha dichiarato negli anni precedenti, meno paga anche di condono. Oltre ad essere una misura non risolutiva per la sua natura di una tantum, quindi, il condono è anche iniquo. L’unico sviluppo che sarebbe realmente in grado di assicurare e’ quello dell’evasione. Senza contare che sarebbe oggettivamente peculiare assistere al varo di un condono fiscale a meno di quattro mesi dal lancio di una massiccia campagna pubblicitaria che descrive l’evasore fiscale alla stregua di un parassita della società”.

Ovviamente, qualora il condono venisse introdotto, i commercialisti, su richiesta dei propri clienti, lo applicherebbero, ma non è questo che si augurano.

Le scorciatoie, infatti, in questo periodo di difficoltà, servirebbero solo ad acuire problemi già esistenti e, invece di aiutare chi beneficerebbe del condono, danneggerebbero un intero paese, che fatica a riemergere.

Secondo Siciliotti, dunque, l’immagine dell’Italia, se questa decisione diventasse ufficiale, ne uscirebbe malconcia e senza più credibilità.

Vera Moretti

46°Congresso Nazionale del Notariato al Lingotto di Torino

Si tiene oggi, a Torino, la seconda giornata di lavori del 46° Congresso Nazionale del Notariato da titolo “Unità d’Italia e tradizione notarile”, al Centro Congressi Lingotto, fino a sabato 15 ottobre.

Come il titolo dichiara, l’ambito è quello delle Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma il tema del Congresso è finalizzato a testimoniare il ruolo che le professioni liberali, tra cui il Notariato, hanno avuto nel processo di unificazione sociale, culturale e giuridica dell’Italia, rilanciando la disponibilità della categoria ad affiancare lo Stato nel processo di modernizzazione del Paese.

Dopo l’inizio di ieri con il discorso del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giancarlo Laurini e del Ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, e gli interventi, fra gli altri,  di Roberto Cota, Presidente della Regione Piemonte, di Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio, Attilio Befera, Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, Carolina Fontecchia, Vice Capo del Dipartimento Affari di Giustizia e Direttore Generale Reggente dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili, Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali;  Claudio Siciliotti, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e Marie-Anne Frison-Roche, Université Science Po di Parigi, la parola oggi passa, a partire dalle ore 11, a Michele Vietti, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

A seguire, dalle ore 11.30, la tavola rotonda “Il contributo del Notariato alla evoluzione del diritto e della  giustizia civile” moderata da Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore atta a discutere le proposte legislative in materia di successioni e diritto di famiglia che saranno presentate dal Notariato con Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense; Augusta Iannini, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia; Ugo Mattei, Ordinario di Diritto civile, Università degli Studi di Torino e Professore di Diritto Internazionale, Università di California; Giancarlo
Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato e Pietro Perlingeri, Ordinario di Diritto civile, Università degli Studi del Sannio.

Il tutto sotto la guida di Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato.

In questa tre giorni di studi e dibattiti, oltre 1.500 professionisti si relazioneranno al tema della necessità di
semplificazioni concrete per lo sviluppo del Paese e in particolare per i giovani.

Il Notariato, al canto suo, presenterà un pacchetto di proposte legislative per l’ammodernamento dell’ordinamento giuridico in materia di famiglia e successioni.

Diretta streaming dal sito de IlSole24Ore.

P.P.