Il bello della Cloud Economy

Quali sono i vantaggi della Cloud Economy?

La School of Management del Politecnico di Milano ha pubblicato a proposito il rapporto “Cloud economy, ultima chiamata”, nel quale fotografa i possibili sviluppi sul mercato di un settore che, solo in Italia, vale 443 milioni di euro, inglobando il 2,5% di investimenti in IT e con tassi di crescita annua del 25%.

Il vantaggio maggiore del cloud computing è sicuramente la possibilità, da parte delle aziende, di utilizzare server remoti accessibili anche da smartphone e tablet, con tutta una serie di vantaggi ulteriori, ovvero scalabilità dei servizi che permette di pagare solo ciò di cui si usufruisce; riduzione degli investimenti a parità di offerta; maggiore adattabilità rispetto alle richieste dei clienti; sicurezza affidabilità e costante aggiornamento dei sistemi.
Una delle novità riguarda il cloud ibrido, che permette alle aziende di distinguere cosa gestire in proprio e cosa affidare al fornitore: grazie a questa flessibilità promette di soddisfare le esigenze anche di microimprese e pmi, abbinando a data center interno i vantaggi dalla Nuvola pubblica.

Un esempio di ciò è rappresentato da CloudItalia, azienda da poco acquisita da Eutelia e con data center a Roma e Arezzo, in grado di sfruttare 14 mila kilometri di fibra ottica su tutto il territorio italiano, così da garantire spostamento e salvataggio di dati e programmi alla velocità di 40 GB al secondo.

Ma non è tutto oro quello che luccica, perché lo studio Osterman Research “The cloud advantage: increased security and lower costs for SMB” realizzato per Trendmicro, dimostra che alla diffusione del cloud corrisponde un aumento delle violazioni attraverso Internet (+35% rispetto al 2007) e posta elettronica (+12%) e dispositivi mobili (sul 4,3% dei terminali secondo una media mensile) dei quali il 52,1% nel corso dell’anno.

Da questa indagine traspare anche come sia Android il sistema operativo più in crescita presso le piccole e medie imprese (+7,1% rispetto al 2011) seguito da iOS su iPhone (+3,1%) e iPad (+1,9%).

Vera MORETTI

Smau 2012, le interviste: Andrea Toigo di Intel

 

Infoiva, media partner di Smau 2012, incontra startupper e realtà istituzionali al Salone milanese dell’information e innovation technology. La videointervista a Andrea Toigo, Enterprise Technology Specialist Intel 

 

Smau 2012, le interviste: Fabrizio Falcetti di Fujitsu

 

Infoiva, media partner di Smau 2012, incontra startupper e realtà istituzionali al Salone milanese dell’information e innovation technology. La videointervista a Fabrizio Falcetti, Business Product Manager Fujitsu, per parlare di protezione dei dati e sicurezza in rete

 

Smau 2012, imprese: esserci o soccombere

Presentata oggi a Milano la 49esima edizione di Smau, quella che lancia il Salone verso il mezzo secolo di vita e che, alla faccia dei decenni, si proietta sempre di più verso il futuro. Come? Continuando a proporsi come la più grande palestra dell’innovazione italiana, nella quale gli oltre 50mila imprenditori e manager attesi si alleneranno a vincere la sfida dell’innovazione per competere sul mercato. E in un momento come questo, già è tanta roba…

L’amministratore delegato di Smau, Pierantonio Macola, è stato chiaro: “Dopo 4 anni di tour in giro per l’Italia e 25 eventi sul territorio che ci hanno portato a entrare in contatto con oltre 300mila imprese, Smau è oggi in grado di proporre un programma di allenamento per rendere i nostri visitatori professionali dei Campioni di Innovazione e che prevede la partecipazione dei migliori trainer sul mercato, il rispetto di una dieta equilibrata fatta di formazione e aggiornamento professionale e, non ultimo, il contatto diretto e la condivisione di esperienze con i campioni in carica perché nel business, come nello sport, il talento è virale“.

Smau 2012 prevede oltre 600 momenti formativi e informativi brevi, della durata massima di 50 minuti ciascuno, in cui imprenditori e manager avranno la possibilità di comprendere le opportunità offerte dalle moderne tecnologie digitali. Approfondimenti specifici saranno poi dedicati alle Unified Communication & Collaboration, dell’Information Security e della Stampa digitale e del document management. Su questi temi, Smau e il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria presenteranno ben tre convegni.

E a proposito di giovani imprenditori, il presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda Alvise Biffi ha le idee chiare su Smau e chi fa impresa under 35: “La partecipazione dei Giovani Imprenditori a Smau – ha dichiarato – consolida e amplia un rapporto sinergico che, fin dal patrocinio allo Smau speed dating 2011, dimostra come il mondo digitale presente a Smau e la formula dell’evento siano elementi indispensabili per l’imprenditoria“.

Così come Paolo Pasini, Professor della SDA Bocconi School of Management, ha spiegato l’importanza di una formazione puntuale e concreta per le imprese, soffermandosi in particolare sulla centralità di strumenti come la Business Intelligence e le Analytics, che oggi sono per le aziende come un “navigatore” che tende sempre più a produrre informazioni analitiche e in tempo reale.

Insomma, per le piccole imprese che vogliono fare business senza dimenticare che le tecnologie digitali sono imprescindibili per evolversi e sopravvivere, Smau 2012 è un appuntamento da non perdere.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA E’ MEDIA PARTNER E TI REGALA L’INGRESSO

Smau 2012, Infoiva media partner della fiera

C’era una volta lo Smau fatto di effetti speciali, musica, show, hostess seminude. Era lo Smau di fine Anni ‘90 – inizio Anni Duemila, quello del boom della net economy che tanto rapidamente è esploso quanto rapidamente è poi imploso, facendo tornare negli ultimi anni Smau alle sue origini. Ovvero a essere una fiera – anche se è riduttivo definirla tale – dedicata all’Information & Communications Technology, dove le aziende parlano tra di loro e con la pubblica amministrazione con l’obiettivo primo che ciascuna di loro ha: fare business con, sullo sfondo, il meglio dell’innovazione e della tecnologia per le imprese. Del resto, se Smau significa Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio, un motivo ci sarà.

La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la filosofia di questo Smau 2012, che si avvicina al traguardo del mezzo secolo con la sua 49esima edizione (17-19 ottobre, Fieramilanocity, qui i dettagli), in uno scenario di profonda trasformazione economica e competitiva nel quale, come sottolineano dalla fiera, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano, per le imprese italiane di ogni dimensione, una leva strategica fondamentale ma ancora poco sfruttata.

Oggi vogliamo sottolineare il valore dei convegni, dei seminari, dei workshop business e di quelli formativi che fanno da cornice a un’area espositiva nella quale le aziende incontrano le altre aziende e le pubbliche amministrazioni, in un vero mercato delle idee e delle nuove tecnologie. Perché informarsi e aggiornarsi – oltre a proporre prodotti innovativi – è il modo migliore di restare sul mercato.

E vogliamo anche dirvi, cari lettori, che Infoiva sarà media partner ufficiale della fiera. Una media partnership che viene naturale, viene dal dna della nostra testata che parla al professionista e alla piccola impresa da un mezzo, come il web, che più tecnologico non si può. Infoiva sarà a Smau per raccontarlo dall’interno, per tastare il polso al mondo delle imprese, per capire se, veramente, la tecnologia può essere il punto da cui ripartire per risalire dal buco nel quale la crisi le ha cacciate.

E se anche voi volete essere della partita, Infoiva vi regala un ingresso omaggio a Smau 2012: perché più siamo, meglio è per la nostra economia.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Smau 2012, il futuro è già qui

 

Innovazione, Business, Trade e Smart City. Quattro ingredienti semplici che mescolati insieme danno vita a Smau, l’appuntamento dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie che aprirà i battenti mercoledì 17 ottobre, per una 3 giorni in rete ospitata nei padiglioni di Fieramilanocity.

Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’Information e Communication Technology, che ha lo scopo di fornire alle imprese – piccole, medie e grandi – tutti gli strumenti indispensabili per dare una svolta al proprio business attraverso le tecnologie digitali. A partire dall’Agenda Digitale, voluta e sostenuta dal Ministro Corrado Passera, fino al fenomeno delle mobile application e alle prospettive di sviluppo e incremento del cloud computing.

Il Convegno di apertura della manifestazione, che si terrà nella mattinata del 17 ottobre, avrà come tema “Innovazione, Imprese e Territori”. Smau si pone l’obiettivo di trasmettere a tutto il mondo del business una profonda cultura dell’innovazione facendo da guida ai diversi soggetti che hanno il compito di potare il cambiamento in azienda – afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau. – Mi riferisco quindi da un lato a imprenditori e manager che necessitano di orientarsi nel mondo delle tecnologie digitali– banda larga in primis, ma anche cloud computing, sistemi di unified communication & collaboration, mobile application, strumenti per il marketing digitale e l’e-commerce – dall’altro al mondo del Canale ICT per il quale Smau vuole essere l’evento di riferimento per fare il punto sulle nuove sfide offerte dall’industria mondiale delle tecnologie digitali fornendo loro una piattaforma unica di incontro e networking tra i maggiori vendor, i distributori e il mondo delle terze parti”.

Quattro le aree tematiche in cui si suddividerà la Fiera: Smau Business, la sezione dedicata al pubblico di imprenditori e manager utilizzatori di tecnologie digitali, Smau Trade, indirizzata al mondo del Canale ICT, e poi ancora Percorsi dell’Innovazione e Regioni, un focus sulle start up con il contributo degli Assessorati alle attività produttive delle regioni italiane e infine Smart City, il futuro delle città intelligenti.

Per l’area Smau Business si attendono più di 250 espositori (HP, Microsoft, Google, IBM, Olivetti, Sap Teleco, Zucchetti) e un fitto calendario di workshop per fare il punto su cloud computing, soluzioni per la mobility, sistemi gestionali integrati, business intelligence, sistemi di Crm, unified communication e collaboration, information security, e-commerce e marketing digitale. All’interno di Smau Business troverà spazio l’evento Expocomm, che quest’anno presenterà un focus specifico sulle unified communication & collaboration e sull’information security.

Smau Trade è il più importante momento di incontro per gli addetti ai lavori dell’ICT Community volto a favorire le occasioni di networking tra i grandi fornitori di tecnologia e i distributori, il mondo dei rivenditori hardware e software, i Var, gli Isv, i System Integrator partecipanti. L’evento prevederà un’area espositiva che presenterà i prodotti e i servizi dei principali player del comparto all’interno della quale, sarà collocato l’Intel Ultrabook Village, un’area in cui saranno riuniti tutti i produttori di ultrabook con tecnologia Intel.

Non solo. Per il mondo degli sviluppatori di App su dispositivi mobile, business e consumer, sono in programma due competition: lo Smau Mob App Award e lo Smau Mob App Camp. Il primo premierà le migliori App in ambito business e consumer basate sui dispositivi mobili di nuova generazione – new tablet, pad e smartphone – mentre lo Smau Mob App Camp sarà un vero e proprio BarCamp in cui confrontarsi sui temi più attuali legati allo sviluppo di APP e ai dispositivi mobili di nuova generazione.

Innovazione significa anche nuove imprese. Alle start up è dedicata l’area Percorsi dell’Innovazione in cui protagoniste saranno oltre 100 start up provenienti da tutta Italia. Si inizia con Premio Smau per le Start Up, in programma mercoledì 17 nel pomeriggio, e si prosegue con lo Speaker Corner, un’area in cui giovedì mattina una selezione di 12 start up avranno la possibilità di presentarsi in pochi minuti ad un pubblico di investitori e imprenditori in visita. Nel pomeriggio è previsto invece lo Speed Date dell’Innovazione, in cui le start up avranno l’occasione di incontrare in soli tre minuti di tempo importanti venture capital, business angels e imprenditori. A un passo dalla Silicon Valley insomma.

Il futuro è già qui. Grazie a Smart City Roadshow, l’iniziativa dedicata alle città intelligenti, che mira a valorizzare le esperienze di comuni piccoli, medi e grandi all’avanguardia e attivi in progetti innovativi, e a promuovere i comuni che hanno sostenuto progettualità virtuose in Italia, tra cui Bari, Bologna, Cosenza, Firenze, Genova, Grosseto, Napoli, Pavia, Ravenna e Torino.

Per conoscere il calendario completo della manifestazione è possibile consultare il sito dedicato alla Fiera Smau.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Alessia CASIRAGHI

Un nuovo software per le aziende

Per gli utenti professionali di qualsiasi genere è stato creato Giobby, un applicativo gestionale gratuito basato sul Cloud Computing.

La sua innovazione e versatilità sono dovute ad opzioni avanzate di pianificazione, collaborazione online fra diversi gruppi di lavoro, scadenzario, gestione progetti, impegni e promemoria di vario tipo.
Inoltre, e questo non è da sottovalutare, si tratta di un software piuttosto semplice ed intuitivo, valido perciò anche per utenti senza esperienza di ERP e software gestionali.

Gli ambiti in cui si può utilizzare sono i più disparati: vendita e acquisto, magazzino, contabilità e reportistica. È inoltre in programma un’espansione della piattaforma per consentire la creazione di siti web e portali aziendali su misura, per aumentare la propria visibilità anche online.

Per quanto riguarda l’interfaccia, Giobby si presenta con un layout grafico accattivante e funzionale, che agevola l’interazione dell’utente con opzioni e comandi. Il passaggio a funzionalità specifiche, grazie a collegamenti contestuali, appare facile ed immediato, così come risulta utile il completamento intelligente che durante la digitazione suggerisce in ogni circostanza possibili elementi.

I documenti creati, per quanto riguarda le sezioni di analisi dei costi e vendite, possono anche essere stampati e personalizzati per quanto riguarda la grafica: con l’utilizzo di una sola maschera si riescono a impostare le anagrafiche di clienti e fornitori, collegabili a settore merceologico, condizioni di pagamento, listini e sconti. L’auto-completamento facilita l’inserimento dei dati su clienti e fornitori, prodotti e servizi, potendo sempre verificare i margini sui prezzi di vendita praticati.

Anche la gestione di magazzino e contabilità appaiono facilitate, perché Giobby offre strumenti in grado di valutare ogni aspetto degli articoli in giacenza, per ridurre al minimo i costi di gestione, con la possibilità di utilizzare più magazzini contemporaneamente.
Utilizzabile anche il codice a barre, per accelerare le operazioni di carico e scarico dei prodotti trattati, riuscendo così rapidamente a controllare i movimenti e a definire le operazioni legate agli inventari.

E anche il piano dei conti si può gestire in modo personalizzato, tanto da potersi focalizzare sugli aspetti primari di ciascuna attività per intervenire prontamente su eventuali inefficienze riscontrate. Tutto ciò comprende un capillare controllo di estratti conto e registrazione di incassi e pagamenti relativi a più fatture anche di soggetti diversi e con tipologie differenziate.

Per quanto riguarda la sicurezza, molto importante quando si tratta di gestire i dati di un’azienda, i dati sono trattati con algoritmi di cifratura, gli archivi di ciascun utente sono tra loro isolati e il database principale viene replicato in tempo reale su un server alternativo per evitare perdite di informazione.

Vera MORETTI

Il settore IT sempre più in crisi

di Vera MORETTI

Il mercato IT è in crisi, e i numeri lo dimostrano ampiamente: il peggioramento era cominciato già nel secondo semestre dello scorso anno, e il trend negativo continua anche nel primo trimestre 2012.
Assinel Report, infatti, conferma un 2,9% in negativo rispetto all’ultimo trimestre 2011 e diventa -6,2% se si confronta con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Ad essere colpito è soprattutto l’hardware, che ha registrato -8,7% rispetto al primo trimestre 2011, seguito dal comparto Servizi IT (-7,6%) e dal software (-3,2%).
In positivo, invece, il Cloud Computing (+43,8%) e il segmento tablet/smartphone (+12,3%), ma la perdita è di quasi 3 miliardi di euro dal 2008 ad oggi.

Giorgio Rapari,presidente di Assintel, ha dichiarato: “Come sempre il nostro Paese non è stato capace di sfruttare le dinamiche anticicliche legate all’Information Technology, intrappolato in logiche tattiche, purtroppo necessarie, di taglio dei costi“, anche se viene visto con ottimismo il binomio Monti-Passera, grazie all’attenzione nei confronti dell’Agenda Digitale.

E’ anche vero, però, che il mercato non può permettersi il lusso di aspettare i modi e i tempi della politica, cosa che rappresenterebbe un’ulteriore perdita da parte del settore. Per salvare l’IT, invece, occorre stare al passo con le innovazioni, come l’enterprise mobility, il cloud, il mondo social e l’information security management.

Salta all’occhio, tra i problemi più salienti, il declino della spesa nel medio periodo, poiché rispetto all’ultimo trimestre del 2011, l’Hardware segna un -9,7% e così finirà l’anno.
Il comparto Servizi IT segna un -0,3% che, secondo le previsioni, calerà fino al -3,8%. Il software sembra tenere, con un debole +0,2%, che dovrebbe salire dello 0,8% per la fine del 2012.

Positive, invece, le cifre per Assicurazioni, TLC-Media e Consumer. Infine continuerà la contrazione della spesa in innovazione per le micro e piccole imprese (si stima rispettivamente un -16,7% e un -11,6%), mentre le grandi e medio grandi imprese dovrebbero riuscire a mantenere posizioni meno negative (-1,5% e + 0,5% rispettivamente).
Considerando, poi, che i segnali positivi derivano da quelle imprese che hanno sviluppato un Made in Italy innovativo, capace di investire in competitività e qualità, si conferma il principio per cui l’IT deve abbandonare il suo carattere tradizionale ed essere sempre più proiettato verso le nuove tecnologie.

Tutto ciò viene confermato anche da Alfredo Gatti, mangino partner di Nextvalue: “La trasformazione dell’IT si fa strada inesorabilmente pur tra le difficoltà del momento. Persone, amici, famiglie usano strumenti come tablet, smartphone e social media per decidere in chi riporre fiducia, dove andare, cosa comprare e perché. Imprese e società civile usano gli stessi strumenti per essere più presenti e vicini ai loro clienti. Per gli operatori dell’IT è il momento di ripensare al valore dei propri clienti, di creare nuovi modelli operativi, di trarre nuovi vantaggi competitivi. La sfida è farlo velocemente e capire quanto tutto ciò può portarci lontano“.

Al riparo dagli attacchi informatici, con il cloud si può

di Mirko ZAGO

Nella già difficile vita delle imprese si nasconde un’insidia tanto subdola quanto pericolosa. Questa minaccia è rappresentata dagli attacchi informatici che possono mettere a repentaglio l’organizzazione di un’impresa, specialmente se piccola. Se le grandi aziende posseggono infatti un team dedicato alla sicurezza, con interventi mirati anche in tempo reale, la piccola impresa raramente dispone di un servizio così sviluppato ed è costretta a subire i maggiori danni.

Hacker è una parola inglese che ha un significato simile a “rompere con l’accetta”. Lo scopo primario dei cosiddetti “white hats” è infatti quello di verificare il funzionamento di sistemi informatici, software, reti ecc. capendone i meccanismi, smontandoli, cercando di comprendere quali sono i punti di forza e quali quelli di debolezza, scardinandone le porte. Un ruolo quasi lodevole e ricco di etica, se non fosse per l’esistenza della controparte ovvero dei “black hats” i cappelli neri.

Il loro intervento può essere realmente dannoso nel momento in cui attaccano database aziendali, siti internet, backup…immaginate che nel bel mezzo della notte, il vostro sito aziendale, magari un e-business e il vostro database di clienti venisse completamente cancellato. Oltre alla perdita di denaro per le mancate vendite, dovreste sostenere un  intervento repentino di ripristino talvolta molto costoso, augurandovi che non vi siano di mezzo altri dati. Che accadrebbe infatti se di mezzo ci fossero anche dati sensibili? Indirizzi, numeri telefonici, anagrafiche, o peggio numeri di carte di credito?

Anche tralasciando visioni eccessivamente apocalittiche si intuisce comunque la necessità di ricorrere al riparo con ogni mezzo investendo seriamente in sicurezza. Al contrario di quanto si creda i servizi on the cloud possono rappresentare una soluzione efficace, in quanto prevedono backup continui e solitamente i dati sono replicati su più data center. Inoltre chi fornisce questi servizi solitamente garantisce la massima sicurezza, accollandosi tutte le spese necessarie per garantire un servizio di qualità a prova di hacker.  Per le imprese che non sfruttano questo tipo di soluzioni le strade da percorrere sono diverse, ma il comune denominatore è rappresentato dal motto “non si è mai troppo al sicuro”. I semplici antivirus non sono più sufficienti, servono firewall adatti, sistema di backup efficiente, modifica delle password a intervalli prestabiliti, attenzione a tutte le misure attuate per la preservazione della privacy e molto altro ancora, solo per avere un minimo di sicurezza.

Di questi temi si è recentemente parlato alla Security Conference 2012 di IDC a Milano e Roma. Fabio Rizzotto, IT Research Director di IDC Italia ha commentato in merito: ” Continui attacchi e tentativi di violazione dei sistemi informativi aziendali non sono più un’eventualità, ma la normalità. Non è più questione di se questi attacchi arriveranno, ma di quando“. Il mobile, il social e il cloud hanno modificato l’approccio alla sicurezza: “Stanno infatti emergendo importanti problematiche che travalicano il mero atto del proteggersi e che interessano molto da vicino le sfere della governance e della compliance, problematiche destinate ad accentuarsi ulteriormente con il diffondersi del modello cloud, soprattutto nella sua declinazione pubblica“.

Quel che è certo è che la sicurezza rappresenta una parola chiave sempre più interessante perchè necessaria che ha aperto a nuovi orizzonti di business. “Dai 27,31 miliardi di dollari del 2010 il giro d’affari generato da questo settore è balzato a 29,99 miliardi nel 2011 e IDC stima che sfiorerà i 32,82 miliardi nel 2012“, sono queste le stime diffuse durante le conferenze. La nuova frontiera prevede interventi relativi alla percezione da parte degli utenti, tra essi è infatti ancora elevata la percentuale di chi ritiene che ad esempio il cloud possa nascondere rischi maggiori per la tutela dei dati, quando invece è vero il contrario.

La Business Software Alliance ha posto l’Italia al sesto posto nella Cloud Scorecard, una lista dei Paesi con le migliori performance in termine di cloud computing, considerando di primaria importanza le nostre leggi di tutela per la privacy. Matteo Mille, presidente di Bsa Italia commenta: “Una serie di segnali, come la collaborazione con le Fiamme gialle e alcuni Tribunali, permette di essere moderatamente ottimisti su norme e leggi affinché il cloud computing possa essere utilizzato in uno Stato come l’Italia dove le aziende potrebbero beneficiare di servizi ‘on the cloud’ che sono accessibili da realtà locali e permettono anche alle piccole e medie imprese di ottenere vantaggi riservati alle grandi aziende”.

 

Cloud: la condivisione traina il futuro

Cloud e condivisione saranno sicuramente i protagonisti del futuro, soprattutto per aziende e professionisti. La parola condivisione infatti è sempre più utilizzata, tanto da essere diventata più di una mera ipotesi di sviluppo. L’Osservatorio Internet 2011 di Microsoft Windows Live parla chiaro in tal proposito, con un’indagine condotta da Nextplora su un campione di 1.000 individui. Cosa ci attenderà quindi nel prossimo futuro?

Il popolo di internet prevede che il futuro online sarà dominato principalmente da due fenomeni; uno di tipo tecnologico, ed un altro di tipo sociologico. Il fenomeno tecnologico vedrà sempre più la diffusione dei servizi di Clouding computing. Quello sociologico è invece la possibilità di condividere interamente (o quasi) la propria vita e partecipare a quella degli altri attraverso internet (non che adesso questo non avvenga..).

Emanuele Colli, Responsabile della Divisione Online di Microsoft Italia, ha dichiarato che la casa di Redmond durante tutti questi anni ha studiato con molta attenzione il cambiamento delle abitudini del popolo di internet e oggi è assolutamente pronta a recepire questi cambiamenti mettendo a disposizione dell’utente un ampio ventaglio di soluzioni cloud e di servizi online accessibili da qualsiasi dispositivo.

Nonostante un futuro da sicuro protagonista il Cloud non sembra essere ancora conosciuto; allo stato dei fatti solo il 15% degli intervistati nel corso dell’indagine dichiara di fare uso di servizi in modalità Cloud, mentre il 38% afferma di conoscerne almeno uno. Il dato interessante è comunque quello che l’88% dei rispondenti organizza la propria vita sulla nuvola, salvando online le proprie foto, documenti, musica e passioni.

Altro dato molto interessante riguarda l’utilizzo dei servizi di Storage Online; il 76% degli intervistati è favorevole ad archiviare i propri documenti di lavoro sulla nuvola. Anche i servizi di Office Online trovano tra gli intervistati una preferenza prevalentemente lavorativa. Dall’indagine di Microsoft emerge inoltre che il concetto di Sharing è molto più vicino all’universo femminile, che ne individua il significato con fare qualcosa insieme a qualcuno. Gli uomini invece vedono lo sharing come la possibilità di scambiare le opinioni e confrontarsi. Le modalità di conservazione appaiono segmentate a seconda dell’età degli intervistati; i più giovani amano condividere foto e video, le persone tra 25 e 34 anni notizie sulla propria vita personale, quelli tra 45 e 54 recensioni sui prodotti acquistati, gli over 55 articoli di giornali e news.

Lo strumento elettronico più utilizzato per tutti i servizi di condivisione risulta sempre essere il computer, al secondo posto si collocano i moderni smartphone (iCloud docet). Alessandra Costa, Direttore Ricerche e Partner di Nextplora, ha commentato che si sta sempre più andando verso una “Società della condivisione”, condivisione che riguarda soprattutto la rete di conoscenze, di contatti, di amicizie, più in generale di vita; elementi che di fatto contribuiscono a definire la propria identità nella rete.

Non si deve essere degli acuti analisti di mercato per affermare che la Cloud rappresenterà il futuro online, semplicemente per il fatto di mettere a disposizione spazio illimitato e consentire di accedere a dati e informazioni da diversi luoghi e da diversi dispositivi elettronici.

Emiliano Ragoni