Il CNF dichiara il 2011 anno dell’avvocatura con un ricco programma di iniziative

Il CNF (Consiglio Nazionale Forense) è sempre più interessato a rilanciare l’immagine dell’avvocatura. L’avvocato è ritenuto una figura professionale importante per il legame con la democrazia e la tutela dei diritti, specie in periodo di crisi. Sono numerose le iniziative organizzate  per rilanciare l’immagine e la funzione etico-sociale degli avvocati.  Tra esse ricordiamo  l’impegno per la costruzione della democrazia e della tutela dei diritti, anche a costo della vita; le attività che gli avvocati quotidianamente svolgono al servizio del sistema giustizia: dai compiti assegnati per legge come la difesa d’ufficio o il gratuito patrocinio fino a compiti di supporto operativo al funzionamento degli uffici giudiziari: la supplenza ai cancellieri; il supporto ai tribunali anche in termini materiali fornendo carta e fotocopiatrici; il valore aggiunto che l’attività di assistenza legale garantisce ai cittadini anche fuori dai tribunali.

Ci preoccupa un sotterraneo ridimensionamento del ruolo dell’avvocato, perpetrato attraverso tante leggi. L’avvocatura deve rimanere autonoma, libera e indipendente come presidio della democrazia“, ha evidenziato Enrico Merli, coordinatore del gruppo di lavoro Immagine dell’avvocatura.

E’ stato in particolare bandito un concorso volto agli studenti dei licei classici e scientifici di Roma, dal titolo “L’avvocato leva di modernità tra passato, presente e futuro” per la elaborazione di testi scritti, teatrali e lavori multimediali che illustrino il contributo che i rappresentanti della classe forense hanno garantito alla costruzione della civiltà, in particolare alla difesa dei diritti, alla costruzione di regimi democratici.  Sono state organizzate anche tre mostre  nella sede di via del Governo vecchio, che saranno inaugurate a fine mese (si tratta delle mostre “I tuoi diritti. Il mondo che ami”; “Fulvio Croce. Il coraggio del dovere” e infine “Avvocati ebrei. I diritti negati”.

Un sito internet è stato creato per l’occasione (www.2011annodellavvocatura.it)in cui trovare informazioni circa il programma, una sezione dedicata alla sensibilizzazione sulle iniziative organizzate, la storia e la formazione forense. Nel corso dell’anno saranno proposti ulteriori eventi di ampio richiamo.

d.S.

Qual è il ruolo dei legali nella costruzione delle democrazie?

Il Consiglio Nazionale Forense ha aperto qualche giorno fa una tavola rotonda dedicandosi all’importanza e il ruolo dell’avvocatura nel processo di democratizzazione. La discussione intitolata “Ruolo dei legali nella costruzione delle democrazie” fa parte del programma del VI Congresso giuridico-forense di aggiornamento durato tre giorni nella capitale e conclusosi da qualche ora. Il Cnf si è detto pronto a creare una Fondazione che supporti i paesi del Mediterraneo in via di transizione verso la democrazia.

Sono state portate le testimonianze di due avvocati, tunisino il primo (Abderrazek Kilani) attivo nella lotta contro la dittatura di Ben Alì e iraniano il secondo (Mohammad Mostafei) contro i soprusi di Mahmoud Ahmadinejad: “Gli avvocati sono stati capaci di andare al di là della paura, denunciando la corruzione della famiglia di Ben Alì nonostante la polizia clienti sotto le sedi degli studi legali per colpire la categoria nelle fonti di sostentamento”. “L’avvocatura ha il ruolo di portare avanti la deontologia, l’autonomia e l’indipendenza, perché senza un’avvocatura libera non può esserci giustizia vera”. “l’avvocatura partecipa al comitato per le riforme competente a predisporre i testi giuridici che permetteranno alla Tunisia di traghettare dalla dittatura alla democrazia. Ma dobbiamo vigilare per non permettere che ci rubino la rivoluzione“.

L’avvocatura partecipa al comitato per le riforme competente a predisporre i testi giuridici che permetteranno alla Tunisia di traghettare dalla dittatura alla democrazia. Ma dobbiamo vigilare per non permettere che ci rubino la rivoluzione. E’ noto che la professione dell’avvocato è a rischio nei Paesi sotto dittatura. Per questo il Cnf da parte sua è impegnato su diversi fronti: ha coadiuvato l’Ordine forense afghano nella sua organizzazione e partecipa al progetto della Unione europea Avvocati a difesa degli avvocati che ha come obiettivo quello di formare gli avvocati dei paesi a rischio nella difesa dei diritti umani e di monitorare a livello mondiale la tutela dei diritti delle avvocature.

Mirko Zago

Il Cnf contesta la nuova legge speciale per la salvaguardia dei più deboli: troppe incongruenze da correggere

Nelle ore scorse è stato approvato un manifesto voluto dal Cnf e che verrà distribuito a tutti gli Ordini Forensi per definire i principi di comportamento in vista dell’introduzione della nuova legge speciale relativa alla salvaguardia dei soggetti più deboli. L’Avvocatura non contrasta l’idea della mediazione quale complemento della giurisdizione nella soluzione dei conflitti, ma ribadisce la propria opposizione a questa normativa che considera di dubbia costituzionalità. I problemi riscontrati sono soprattutto relativi ad un possibile aumento di oneri e costi per la giustizia oltre che percorsi più articolati.

Il Cnf contesta da diverso tempo le incongruenze di questa legge che diminuisce le garanzie per i cittadini. Le richieste di modifica espresse fino ad oggi non sono state accolte dal Governo creando i presupposti per una paralisi del sistema che avrà ricadute negative sui procedimenti in atto e sulle iniziative processuali. Fermo restando l’obbligatorietà della nuova procedura, il Cnf rimane a disposizione degli Ordini per fare chiarezza sul come procedere.

Mirko Zago