Colap fa ricorso contro l’esclusione dal Cnel

La notizia che i liberi professionisti sono stati estromessi dal Cnel non è stata presa bene, anzi, c’è chi è pronto a fare ricorso, come ha confermato Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap: “L’estate non è ancora finita e le cattive notizie per i professionisti e i lavoratori autonomi continuano ad arrivare. In pratica fuori i liberi professionisti dal Cnel. Ma noi non ci arrendiamo e faremo ricorso. L’articolo 3 della Legge 4/2013 recita: ‘Le forme aggregative hanno funzioni di promozione e qualificazione delle attività professionali che rappresentano, nonché di divulgazione delle informazioni e delle conoscenze ad esse connesse e di rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali”.

Alessandrucci ha anche confermato un incontro con Tiziano Treu, presidente del Cnel, il quale pare abbia manifestato il suo interesse ad allargare la partecipazione, per arricchire il dialogo e le proposte che il nuovo Cnel dovrebbe formulare.
Ma di fatto la decisione presa non fa che confermare l’opposto, ovvero che i professionisti aderenti al Colap vengono ancora considerati di serie B, nonostante la legge stia dalla loro parte e nonostante sia un loro diritto partecipare, come forma aggregativa di rappresentanza dei lavoratori autonomi e delle professioni associative.

La presidente Colap ha aggiunto: “Questo ennesimo atto ci dimostra non la disattenzione, ma il grave disinteresse di questo governo per le professioni associative. Non inserirci nella rappresentanza vuol dire umiliare e sottovalutare questo mondo e tutte le potenzialità che è in grado di esprimere soprattutto per l’occupazione e la crescita. Per i fini costituzionali il Cnel dovrebbe divenire il luogo del confronto e della proposta, in questa composizione non troviamo nulla di innovativo e costruttivo e le sorti del suo operato sono facilmente immaginabili. Un confronto chiaro con il presidente Tiziano Treu ci aveva rassicurato sull’ ampiezza della rappresentanza e sul ruolo che immaginava per le forme aggregative.Ora è tutto di nuovo fermo. Questa composizione dimostra l’assenza di coraggio del nostro Paese e l’incapacità di allargare le proposte e gli ambiti della discussione”.

Vera MORETTI

CoLAP: bene l’attenzione del governo al mondo delle professioni

È una Emiliana Alessandrucci particolarmente carica quella uscita dall’incontro che il CoLAP ha avuto nei giorni scorsi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Nannicini per presentare le proprie proposte per il Jobs Act del lavoro autonomo.

Il presidente del CoLAP sostiene infatti che “la delega sul Jobs Act del lavoro autonomo al sottosegretario Nannicini continua a dimostrare l’attenzione che questo Governo vuole dare al nostro mondo. Siamo in una svolta, oserei dire, epocale per il lavoro autonomo”.

All’incontro – prosegue il presidente del CoLAPerano presenti il sottosegretario alla Presidenza e il presidente dell’Anpal Maurizio del Conte, con il quale avevamo avviato un costruttivo confronto sul testo collegato. Il CoLAP, pur apprezzando e riconoscendo grande valore a quanto proposto nel testo collegato, evidenzia l’esigenza di implementare provvedimenti capaci di incidere sulla competitività delle professioni. L’obiettivo del Jobs Act del lavoro autonomo deve essere apertura di nuove partite Iva (incidendo sulla occupabilità) e maggiore accesso ai servizi professionali offerti dai lavoratori a partita Iva (contributo al PIL). Il testo in tal senso dovrebbe essere migliorato”.

Alessandrucci riconosce comunque i meriti dell’iniziativa governativa: “L’incremento e la maggiore diffusione delle tutele è sicuramente un atto di giustizia ed equità che andava fatto: bene l’indennità per maternità senza astensione, bene il provvedimento su malattie lunghe, ma ci sono altri punti da rivedere. Occorre non trasferire tutele inapplicabili o strumenti del lavoro dipendente che sarebbero inefficaci in quello del lavoro autonomo! Ottima la deducibilità al 100% dei costi della formazione, ma attenzione ai fatturifici (costi alti della formazione, fatture gonfiate…): importi così alti rischiano di essere utilizzati solo da professionisti consolidati a redditi alti (o effetto evasione o inutilizzabilità), se ci sono dei fondi da spendere su questa riforma mettiamoli sulla deducibilità della formazione, intesa come strumento di innovazione, ma in misura congrua e rinforziamo le iniziative sulla competitività”.

I nostri interlocutori – afferma ancora la presidente del CoLAPci hanno ascoltato, presentato proposte ed evidenziato alcuni vincoli e rischi; abbiamo condiviso con loro l’esigenza di proporre un’iniezione di legge 4/2013 nel testo e di partire dalla valorizzazione delle competenze, come primo elemento di competitività, anche attraverso l’integrazione con gli obiettivi e gli strumenti del decreto 13/13. Il CoLAP ha preso l’impegno di presentare un documento sulla competitività: deducibilità per il cittadino dei costi dei servizi professionali, accessi agevolati alla professione con aliquote previdenziali ridotte, aliquote sostenibili nel presente e nel futuro, fisco equo e sostenibile, sinergie tra associazioni e centri per l’impiego, il ruolo delle associazioni nei processi formali di individuazione e validazione delle competenze”.

Questo modo di procedere ci ha incoraggiato e ci continua a far credere che questo è il momento della grande Riforma – conclude Alessandrucci -. Interlocuzioni aperte e chiare, come questa, fanno bene non solo ai nostri professionisti, ma al Paese e al nostro modo di tornare ad avere fiducia nella politica e nella sua reale capacità di innovare e di cambiare le cose”.

CoLAP: un Jobs Act per le partite Iva

È stato sottolineato da più parti come uno dei grossi limiti del Jobs Act sia quello di essere pensato per i lavoratori dipendenti e non per gli autonomi e per i possessori di partita Iva. Un limite che non hanno mancato di rimarcare molte delle associazioni italiane dei professionisti.

Una di queste, il CoLAP (il coordinamento delle libere associazioni professionali), è più volte tornato su questo aspetto nel 2015 e anche quest’anno, per bocca del presidente Emiliana Alessandrucci, ha cominciato a battere su questo chiodo.

Sicuramente l’anno appena concluso sarà ricordato come l’anno del Jobs Act per i lavoratori dipendenti – sottolinea il CoLAP in una nota -, soprattutto come l’anno dell’abolizione del tanto contestato contratto a progetto. Il 2016 inizia con l’applicazione della norma che stabilisce che tutte le collaborazioni autonome, se organizzate nei tempi e luoghi del committente, dovranno essere ritenute veri e propri rapporti di lavoro subordinato. C’è da chiedersi se questo appena iniziato sarà dunque l’anno del Jobs Act del lavoro autonomo?”.

Scompariranno davvero – continua il CoLAPtutte le collaborazioni coordinate e continuative? Saranno davvero stanate le false partite Iva e si risolveranno in modo definitivo e strutturale temi fondamentali per la sopravvivenza di moltissimi professionisti? Soltanto ieri sono stati diffusi i dati Istat sull’occupazione, dove si evidenzia che il tasso di disoccupazione a novembre segna una riduzione dello 0,2% rispetto ad ottobre, attestandosi al 11,3%“.

Secondo la presidente Alessandrucci, “il numero degli occupati aumenta su ottobre di 36mila unità, dovuto quasi esclusivamente alla componente femminile, mentre diminuiscono i disoccupati e di poco gli inattivi. Sono soprattutto le donne che si riattivano sul mercato del lavoro e questo riporta alla luce vecchi problemi, legati all’impatto negativo che hanno impegni lavorativi che impediscono di conciliare tempi di lavoro e di vita familiare e sociale“.

E dopo aver ricordato i limiti dell’”opzione donna” sulle pensioni inserita in Legge di Stabilità, il presidente del CoLAP conclude: “Procederemo a un testo contenitore di norme disordinate e sarà davvero la riforma del lavoro autonomo capace di dare impulso reale a questo mondo? Le indiscrezioni ci lasciano intendere che è ancora vivo il rischio di importare anche nel nostro mondo tradizionali e inefficaci strumenti e tutele: non è di questo che abbiamo bisogno!“.

Per noi, è una riforma vitale e che attendiamo da moltissimo tempo. Abbiamo delle proposte, non solo legate all’articolato, ma alla filosofia, anche politica, che questo provvedimento dovrebbe avere e manifestare. Dovrà essere una riforma vera capace di iniettare fiducia e innovazione; vogliamo pensare al lavoro autonomo con lo stesso pensiero divergente a cui siamo abituati, non vogliamo importare nel nostro mondo flessibile, dinamico e innovativo modelli e strumenti superati e anacronistici“.

Legge di stabilità e partite Iva, il plauso del CoLAP

Per una volta la Legge di Stabilità sembra far felici professionisti e partite Iva. Di sicuro, la manovra presentata nei giorni scorsi dal Governo ha dato parecchia soddisfazione al CoLAP, che si è pronunciato favorevolmente, in una nota della presidente, nei confronti delle iniziative previste per il lavoro autonomo.

Siamo molto soddisfatti di quanto annunciato – ha dichiarato la presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci -. La slide sul lavoro autonomo annuncia il blocco dell’aliquota e la revisione del de minimi, le proposte della nostra Road Map sono state accolte; e abbiamo anche dei buoni sensori che si procederà accogliendo anche le nostre altre proposte nei testi collegati”.

Un plauso al Governo e in particolare a quei parlamentari che contro tutto e tutti hanno creduto nelle nostre proposte – ha proseguito la presidente del CoLAP -; l’apertura al dialogo e al confronto sono state le leve di questo successo, da qui deve ripartire l’Italia, dal modello di condivisione e costruzione che insieme a Chiara Gribaudo, Valentina Paris, Alessia Rotta, Gessica Rostellato, Cesare Damiano abbiamo costruito”.

Se gli annunci saranno rispettati, il 13 novembre (è previsto a Roma l’appuntamento centrale dell’iniziativa “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”, ndr) sarà davvero una giornata di studio, di confronto, ma anche di esaltazione – ha dichiarato ancora l’Alessandrucci -: il nostro #siamofiduciosi, il nostro atteggiamento di costruzione delle proposte con la Road Map CoLAP, la nostra capacità di ascolto e di dialogo ci hanno premiato, sono contenta e soddisfatta perché penso al miglioramento delle condizioni economiche e quindi di vita che questi provvedimenti porteranno ai nostri professionisti; finalmente abbiamo l’attenzione che meritiamo. Adesso sì che dobbiamo pensare a #RIPARTELITALIA, a contribuire seriamente alla nostra ripresa, se messi nelle giuste condizioni siamo in grado di fornire Pil, energia e innovazione al nostro Paese”.

Il CoLAP sulla legge delega per la riforma del Codice degli Appalti

Il CoLAP ha presentato un emendamento alla legge delega del Governo per l’attuazione delle direttive del Parlamento e del Consiglio europeo sull’aggiudicazione dei contratti pubblici, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; in una parola, del codice degli appalti.

Da tempo – afferma la Presidente del CoLAP, Emiliana Alessandruccici stiamo battendo per un sistema professionale che non rivendica forgiature ma l’apertura di nuove opportunità; per questo abbiamo presentato un emendamento alla Legge delega per la riforma del Codice degli Appalti poiché il decreto 163/2006, non tiene conto tra i possibili affidatari di incarichi pubblici delle professioni associative ai sensi della legge 4/2013 e che costituiscono ormai il secondo pilastro del mondo professionale italiano”.

E’ chiaro – prosegue Alessandrucciche questi professionisti non possono essere più esclusi dalle gare per assegnare i contratti pubblici; anche l’AVCP ci ha dato ragione dichiarando che l’elenco è solo esemplificativo e non esaustivo; ma questo non basta per motivare le stazioni appaltanti che ancora si adeguano pedissequamente a seguire l’elencazione prevista nel codice degli appalti”.

Attualmente, se un’amministrazione necessita di un professionista associativo, un interprete, un consulente etc, si rivolge ad una società che le fornisce il servizio professionale, anche se la tipologia dell’incarico non richiede una specifica organizzazione: questo provoca aggravio di costo per l’amministrazione, non certezza della qualità della prestazione e un’assenza di responsabilità personale sull’operato”.

Questo vuoto normativo – prosegue Alessandruccidiventa di fatto un vincolo ingiustificato e comporta, come conseguenze immediate la riduzione ingiustificata delle opportunità professionali del singolo professionista, l’innalzamento del costo del servizio, e non ultimo per importanza la riduzione del compenso del professionista”.

Pertanto, nell’esercizio della delega – conclude Emiliana Alessandrucci sul codice degli appalti – alla luce dell’innovazione intervenuta con la Legge 4/2013, riteniamo un atto di giustizia sociale prevedere tra i soggetti che possono partecipare alle procedure di affidamento, anche i professionisti in possesso dell’attestato ai sensi dell’art.7 della legge 4/13”.

Clicca qui per scaricare l’emendamento alla legge delega sulla riforma del codice degli appalti presentato dal CoLAP.

Revisione del de minimis, il ruolo del CoLAP

Il CoLAP rivendica il proprio ruolo determinante nella riformulazione del de minimis di cui si sta discutendo in questi giorni nell’ambito delle misure di semplificazione fiscale allo studio del Governo e lo fa partendo dalle recenti dichiarazioni del viceministro dell’Economia e delle Finanze Casero: “Nella Legge di Stabilità si reintrodurrebbe l’aliquota al 5% per i primi 5 anni di attività poi al 15%, ristabilendo per la categoria dei professionisti la soglia di 30.000 euro, senza stavolta alcun limite di età”.

La proposta di riformulazione del de minimis – ricorda la Presidente del CoLAP Nazionale Alessandrucciè una delle nostre proposte contenute nella Road Map del CoLAP. Speriamo che sia davvero questa la formulazione che troveremo nella stabilità, non vorremmo scherzetti dell’ultimo minuto come l’anno scorso dove si prese una bella cantonata con il regime proposto. Il Governo apra le interlocuzioni con gli interessati, possiamo insieme costruire una proposta sostenibile e davvero incentivante per i professionisti. Vogliamo contribuire alla ripresa del Paese anche pagando le tasse, ma è necessario renderle giuste, eque e sostenibili”.

La stabilità ha dei compiti importanti per incoraggiare la ripresa del nostro Paese – continua la Alessandruccie per questo non si possono lasciare fuori i professionisti; necessaria la revisione del de minimis, ma il settore professionale italiano necessita di altri provvedimenti, non solo fiscali: dobbiamo agire sulla semplificazione, sulla competitività, sulla maggiore apertura del mercato professionale. Le nostre proposte racchiuse nella Road Map CoLAP sono uno spunto importante da cui partire, vorremmo trovare essere ascoltati, non per rivendicare, ma per costruire insieme”.

Fungeremo da esempio – conclude la Presidente -: questo è il nostro modo costruttivo di contribuire alla ripresa del nostro Paese”.

CoLAP, a novembre un evento a Roma

Torna in pista il CoLAP con “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”. Il Coordinamento Libere Associazioni Professionali organizza infatti un evento speciale a Roma il 13 novembre 2015 all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a partire dalle 9:30.

L’iniziativa romana costituisce la tappa centrale del roadshow “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”, nato per presentare ai diversi interlocutori politici e istituzionali la Road Map elaborata dal CoLAP, un documento contenente proposte riguardanti Previdenza, Formazione e Politiche Attive, Fisco e Lavoro e il ruolo delle Regioni e dell’Europa nel sistema delle Libere Professioni.

La Road Map del CoLAP è stata presentata per la prima volta nel seminario “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP” svoltosi nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati il 23 luglio scorso, evento che ha costituito la fase preparatoria dell’appuntamento centrale del 13 novembre prossimo.

L’accesso all’iniziativa è gratuito e aperto a tutti. Durante il talk show che si terrà alla mattina, a partire dalle 10, è prevista la partecipazione di importanti esponenti del Governo e delle istituzioni, oltre a rappresentanti del mondo delle professioni, associative e ordinistiche, del mondo della scuola e dell’informazione.

Nella fascia pomeridiana invece, a partire dalle 14:30, si svolgeranno workshop e attività dimostrative tenute dalle singole associazioni sponsor di “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”.

Adiconsum e CoLAP per la trasparenza

Adiconsum e CoLAP attivano lo Sportello del Cittadino per chiedere informazioni su professionisti, qualità dei servizi resi e risoluzione di eventuali contenziosi. Un’iniziativa che, se da una parte è in linea con l’attenzione che storicamente Adiconsum dedica ai diritti del consumatore, dall’altra dimostra come il CoLAP ami giocare a carte scoperte, garantendo sulla professionalità dei suoi associati.

Fisioterapisti, kinesiologi, operatori shiatsu e cranio sacrali, naturopati, ma anche pedagogisti, traduttori e interpreti, progettisti di interni, ingegneri naturalistici, professionisti della sicurezza, amministratori di condominio e tanti altri ancora, fanno parte di quel mondo delle libere professioni che è composto da circa 3,5 milioni di professionisti, come ricorda Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum; un mondo con cui quotidianamente i consumatori entrano in contatto, a volte senza conoscere né ricevere l’adeguata prestazione.

Per questo – prosegue Giordanoabbiamo sottoscritto un protocollo con il CoLAP, il Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali, prima forma aggregativa individuata ed inserita nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della L. 4/2013. L’intento è quello di ampliare sempre più la tutela del consumatore, andando a confrontarsi con tutte le realtà con cui egli viene in contatto, per scrivere regole condivise da consumatori e da tutti quegli operatori corretti che pongono al centro della loro attività il consumatore”.

Frutto del protocollo Adiconsum – CoLAP – continua Giordanoè lo Sportello del Cittadino, al quale il consumatore può rivolgersi per ottenere informazioni sulle Associazioni iscritte e sui loro standard qualitativi e di qualificazione professionale, oltre a gestire eventuali reclami che dovessero insorgere tra il Coordinamento e il consumatore”.

Il funzionamento dello Sportello del Cittadino Adiconsum – CoLAP è molto semplice: chiunque se ne voglia servire, basta che compili un apposito modulo e lo invii a sportellodelcittadino@adiconsum.it, oppure che chiami il numero verde 800 585379 spiegando il motivo del contatto.

Fisco e lavoro, le proposte del CoLAP

Durante la presentazione di #RIPARTELITALIA e della #RoadmapCoLAP, il Comitato delle Libere Associazioni Professionali è intervenuto anche su fisco e lavoro, partendo da un dato incontrovertibile: la pressione fiscale che subiscono i professionisti è tra le più alte in Italia ed è stimata intorno al 60%.

La complessità delle norme fiscali e il fatto che spesso variano improvvisamente, oltre ad essere un deterrente per chi vuole intraprendere la libera professione, possono divenire una vera difficoltà di gestione e un alibi per chi intende pregiudizialmente evadere.

Il sistema de minimi oggi prevede una doppia possibilità di scelta per il solo anno 2015:

– Per i primi 5 anni fino ad un reddito di 30mila euro, imposta mista pari al 5%;

– Per redditi fino a 15mila, imposta mista pari al 15% (senza limiti di tempo di utilizzo).

Luigi Pessina consigliere CoLAP e Presidente di Ancit, ha posto l’accento su questo fatto: “La pressione fiscale è per noi insostenibile occorre trovare una soluzione per non soffocare il nostro settore, va bene il de minimi per 30mila euro di reddito, imposta mista al 10%, senza limiti di utilizzo anagrafici o temporali del regime e proponiamo una decontribuzione al 50% per i primi tre anni di attività”.

Necessarie anche – ha continuato Pessinasemplificazione degli adempimenti fiscali (abolizione dello spesometro, Black List, intrastat servizi, modello 770), stabilità e certezza nel tempo della normativa fiscale, provvedimenti che permettono un recupero fiscale e una maggiore occupabilità nel nostro settore; l’imposizione così alta rappresenta, soprattutto per i giovani un forte deterrente per l’avvio della professione”.

Gessica Rostellato, membro Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, è intervenuta nel merito della #RoadmapCoLAP, sostenendo: “Bisogna dare dignità ai lavoratori autonomi, avviando una serie di leggi anche coraggiose per cercare di trovare un modo per semplificare il loro lavoro, permettendogli di pagare le tasse senza troppo stress. Ad esempio, parlando di burocrazia, semplificando il modello unico, molto ostico per i non addetti ai lavori, dando certezza con dati, chiari e semplici”.

Alessia Rotta, parlamentare del Partito Democratico, membro della Commissione Lavoro della Camera, riprendendo le parole della collega Rostellato, ha dichiarato: “Nella Commissione lavoro del Partito Democratico ci si occupa con accanimento dei lavoratori autonomi, per questo sin dall’inizio sono stati intrecciati proficui rapporti con il CoLAP. Il tema fondamentale è quello di rendere più evidente ciò che ancora non è stato affrontato a sufficienza dall’attività politica, come ad esempio il blocco dell’aliquota contributiva. Per queste ragioni, le mie battaglie volgono verso l’inserimento delle richieste dei Liberi Professionisti in ciascun provvedimento legislativo”.

Speriamo – ha concluso – che con la riforma della Pubblica Amministrazione a fine estate si faccia carico di tutta una serie di semplificazioni degli adempimenti nelle Regioni, incentivando un sistema di controllo e di condivisione nelle varie Regioni. Sedere nei tavoli di lavoro, per i professionisti, è molto importante per discutere e mettere la lente di ingrandimento su problematiche quali la certificazione e l’iter di accreditamento, l’armonizzazione delle norme che riguardano i Liberi Professionisti e l’abbattimento della separazione che, nella percezione comune, distingue la normazione del lavoro autonomo rispetto a quello dipendente. La composizione del CoLAP così trasversale, è per noi politici un continuo pungolo, per fare meglio e di più”.

Presentata la Roadmap CoLAP

Presentata a Roma #RIPARTELITALIA, la #RoadmapCoLAP. Ha aperto la presentazione la consigliera CoLAP Carla Bellucci, Presidente di Assointerpreti: “Siamo i più vessati, abbiamo una Previdenza troppo onerosa oggi, con poche tutele e pensione sociale per domani. La Gestione Separata è una distorsione del sistema contributivo e va riformata occorre: separare i liberi professionisti a partita iva dai lavoratori parasubordinati. Bloccare l’aliquota al 27% in via definitiva e supportare i giovani riducendo fino a 29 anni del 50% la contribuzione per fascia di reddito fino a 30mila euro e chiediamo anche reversibilità e tutele piene: revisionate ed incentivate (es. indennità di malattia – malattie lunghe e oncologiche -, maternità/paternità: utilizzo flessibile e interscambiabile dell’astensione obbligatoria)”.

E poi – ha proseguito la Belluccidobbiamo evitare lo scontro generazionale occorre rivedere tutte le pensioni quelle d’oro, d’argento e di bronzo ovviamente in proporzioni diverse! Solo facendo un sacrificio tutti possiamo garantire un futuro migliore ai nostri figli”.

Luca Sabatini, dirigente INPS – Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito – intervenendo nel dibattito, in sostituzione del Presidente Boeri, ha affermato che “il tema delle professioni è da tempo seguito dall’INPS”.

Facendo poi riferimento al sistema delle tutele e, nello specifico, al principio dell’automaticità, incluso nel decreto legislativo 80 del Jobs Act, ha proseguito: “Esso include delle misure a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Ad esempio l’estensione da 3 a 5 mesi dell’indennità di maternità in caso di adozione”.

Per quanto riguarda poi le tutele a sostegno del reddito: “I liberi professionisti non dispongono di un adeguato sistema assicurativo che soddisfi le loro esigenze”. “Sostengo l’esistenza di un ampio margine per elaborare delle soluzioni che vadano incontro alle difficoltà affrontate dai liberi professionisti, soprattutto, nei periodi di contrazione della loro attività lavorativa”.

Giovanni Paglia, membro Commissione Finanze della Camera, ha preso la parola nel dibattito sulla Roadmap CoLAP: “Riconosco che il punto cruciale è quello di costruire insieme una vera riforma del sistema pensionistico, che introduca un adeguato sistema contributivo e che permetta tempi di fuoriuscita dal lavoro compatibili con le esigenze produttive del Paese. Il tema fiscale in Italia rappresenta più un tema di regole che non di pressione, poiché quest’ultima è effettivamente diversificata per le diverse categorie professionali. Tra le proposte più interessanti contenute nella Road Map del CoLAP è quella sul Regime dei De Minimis, l’unica in grado di riequilibrare un sistema lavoro eccessivamente sbilanciato”.

Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro del Senato, invitato a parlare sui temi della Roadmap CoLAP, ha sostenuto che “ogni contributo versato non deve essere perduto, la gestione separata nella previdenza deve morire! Il vero strumento è quello del fascicolo elettronico personale, in cui nulla della vita lavorativa del soggetto viene perso. Evitare il conflitto generazionale si rivela assolutamente necessario; ciò di cui si ha bisogno è di una reale coesione fra le generazioni. Mi auguro che nella legge di stabilità ci sarà la possibilità di discutere alcune delle proposte del CoLAP”.

La conclusione alla Presidente del CoLAP Alessandrucci: “Noi non siamo quelli degli 80 euro! il lavoro autonomo non deve importare le dinamiche applicate per il lavoro dipendente. Creare conflitto generazionale non è responsabilità dei giovani o dei padri di oggi ma della politica che con il loro operare devono porvi rimedio”.