Contributi a fondo perduto Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi

C’è ancora tempo, con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, per la presentazione della domanda che è finalizzata all’accesso ai contributi a fondo perduto per quel che riguarda il ‘Bando Nuova Impresa‘ su risorse che sono state stanziate dalla Regione Lombardia.

Domanda e scadenza contributi a fondo perduto Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi

In accordo con quanto si legge sul portale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, infatti, i termini di presentazione delle istanze per l’accesso ai contributi a fondo perduto si chiuderanno alle ore 17 del 31 marzo del 2022.

In particolare, le imprese interessate, e rispettanti i requisiti di accesso al bando, potranno presentare le istanze avvalendosi della piattaforma web Telemaco. Si accettano infatti solo le domande presentate via web. Precisamente, in modalità telematica con la firma digitale.

Quali sono le spese ammissibili ed il contributo a fondo perduto massimo erogabile

Al fine di ottenere i contributi a fondo perduto, l’impresa che presenta la domanda deve realizzare un investimento avente un controvalore minimo di 5.000 euro. Con il contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese ammissibili. E comunque, per ogni istanza presentata, il contributo a fondo perduto massimo erogabile non può superare i 10.000 euro. Tra le spese ammissibili rientrano i costi per l’acquisto di hardware e software, l’acquisto di attrezzature, macchinari, beni strumentali ed anche arredi nuovi.

Il contributo a fondo perduto, tra l’altro, può essere concesso pure a copertura dei costi sostenuti per il canone di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa che è attiva sul territorio della regione Lombardia. La nuova impresa, in particolare, deve essere costituita dopo il 26 luglio 2021 ed entro il 31 dicembre del 2021. E deve rientrare nei settori economici del commercio, del terziario e del manifatturiero, e artigiani operanti negli stessi comparti.

Confcommercio e Intesa Sanpaolo per le imprese lombarde alluvionate

Confcommercio e Intesa Sanpaolo vanno in aiuto delle imprese lombarde delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza colpite e danneggiate dalle recenti ondate di maltempo. L’istituto mette infatti a disposizione 10 milioni di euro e strumenti di finanziamento a condizioni agevolate a sostegno degli operatori economici ubicati nei comuni di Milano, Monza e relative province.

L’iniziativa, promossa dalla Direzione Regionale Milano e Provincia di Intesa Sanpaolo in accordo con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, mette sul piatto queste tipologie di finanziamento per le imprese lombarde alluvionate: finanziamenti a breve termine, di durata sino a 18 mesi meno 1 giorno, per la ricostituzione delle scorte e altre esigenze finanziarie di breve periodo quali il pagamento della 13esima e 14esima mensilità e/o pagamento imposte e tasse; finanziamenti a medio termine, della durata di 24-36 mesi, per il ripristino delle strutture danneggiate (uffici, negozi, immobili a uso produttivo), nonché dei beni materiali in essi contenuti.

Le aziende iscritte a Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza colpite dalle recenti calamità atmosferiche potranno presentare le richieste in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo presenti sul territorio delle province di Milano e Monza: la banca garantisce che i finanziamenti saranno erogati alle imprese lombarde a condizioni agevolate e in tempi rapidi, per rispondere nel più breve tempo possibile alle richieste delle diverse istanze locali.

I danni provocati dalle esondazioni di Seveso e Lambro oggi sono meno visibili, ma molti problemi restano ancora aperti – ha affermato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio -. Proprio per questo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, è stata aperta una linea di credito agevolata destinata alle imprese danneggiate dal maltempo”.

Confcommercio Milano: maltempo, stop ai tributi locali

Milano conta i danni del maltempo e si lecca le ferite. Mentre i politici locali si sparano addosso a vicenda e il sindaco Pisapia è oggetto di critiche non del tutto infondate, non tanto per la gestione dell’emergenza quanto per il poco fatto perché essa non si verificasse, Confcommercio Milano si rimbocca le maniche e, oltre che alle stime delle devastazioni, pensa alla ricostruzione.

Secondo Confcommercio Milano, sono pesanti i disagi per gli esercizi commerciali milanesi per l’esondazione del Seveso: da Niguarda-Pratocentenaro all’Isola. Questa volta è soprattutto il quartiere Isola, dove vi è meno abitudine agli allagamenti provocati dall’esondazione, a dover contare, fra gli operatori commerciali, i maggiori danni.

Confcommercio Milano, presente con il proprio camper nelle zone colpite, ha in corso una rilevazione “porta a porta”. Dai primi riscontri fatti, all’Isola l’80% di negozi alimentari e pubblici esercizi ha subito danni: scorte alimentari buttate per le infiltrazioni di acqua in cantine e magazzini (analoghi problemi, ma in forma più limitata, a Niguarda), frigoriferi saltati, infiltrazioni d’acqua dai muri, danni agli arredamenti, parquet sollevati. Forte preoccupazione a Niguarda-Pratocentenaro per possibili danni strutturali.

Secondo Confcommercio Milano, ai danni fisici, a Niguarda-Pratocentenaro e Isola si aggiunge il danno, molto rilevante, per mancata attività che riguarda anche i giorni successivi all’esondazione.  Gli operatori commerciali hanno inoltre rilevato l’assenza di preavviso (gravissima) che di fatto ha impedito di potersi attrezzare al meglio.

Confcommercio Milano ha immediatamente sollecitato il Comune a intervenire. Presto arriverà un bando di 300mila euro (con i criteri che hanno caratterizzato le iniziative per gli operatori commerciali interessati dai cantieri), ma bisogna fare di più, come afferma Giorgio Rapari, vicepresidente di Confcommercio: “Noi ci stiamo attivando per cercare di poter aprire in tempi brevi linee di credito agevolate per chi ha subito danni e all’Amministrazione comunale chiediamo di impegnarsi con grande sollecitudine per poter sospendere i tributi locali a chi ha subito i danni”.

Carlo Sangalli riconfermato presidente di Confcommercio Milano

Durante l’ultima assemblea generale ordinaria di Confcommercio tenutasi a Milano è stato riconfermato Carlo Sangalli come presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (142 Associazioni aderenti, 40.000 imprese associate per oltre 300.000 addetti).
Il nei rieletto ha introdotto il suo intervento riconoscendo le ripercussioni della crisi sulle imprese italiane e prevedendo un 2013 tutt’altro che facile.

Per questo motivo, la linea programmatica che Sangalli intraprenderà avrà come obiettivo principale quello di salvaguardare in tutti i modi l’occupazione: “A una situazione eccezionale si risponde con misure urgenti che devono incidere su minor pressione fiscale, semplificazione burocratica, accesso al credito, contrasto dell’illegalità e spending review. In questo contesto intendiamo puntare sul rafforzamento dei distretti del commercio e delle reti d’impresa incentivando e semplificando le alleanze tra imprese per rispondere alla grande crisi. Bisogna puntare con decisione su Expo 2015. L’esposizione Universale è il solo grande progetto, ormai a breve termine, che abbiamo davanti. Una sfida difficile che ha, però, il grande pregio di costringere tutti a dare il meglio di sé. Avremo gli occhi del mondo su di noi. Per vincere questa sfida occorre il coinvolgimento vero di imprese e cittadini e un’alleanza forte tra istituzioni”.

L’Esposizione è, a ragione, considerata una grande occasione, sia per la possibilità di creare 200mia posti di lavoro, sia perché considerata un’ottima base per le reti di commercio di vicinato e per le imprese turistiche.

Sangalli ha poi sottolineato un forte interesse per la proposta contenuta nel programma di Roberto Maroni, neogovernatore della Regione Lombardia: una “no tax area” della durata di tre anni per chi crea valore come startup, imprese che assumono giovani, imprese turistiche, negozi storici e neoprofessionisti.

Vera MORETTI