Energia rinnovabile, nuovi aiuti alle imprese

Fino a dicembre, sono disponibili contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti aziendali di trasformazione energetica della biomassa legnosa, anche su base consortile.

Sono ammissi al bando gli interventi per la realizzazione in azienda di impianti per la produzione di energia rinnovabile fino ad 1 MW, incluso l’acquisto di attrezzature, servizi e macchine funzionali alla gestione di impianti per la produzione di energia a favore di utenze locali.

Il Gal Lomellina concede contributi a supporto della realizzazione di impianti aziendali di trasformazione energetica della biomassa legnosa, anche su base consortile. L’azione ha come obiettivo specifico il supporto alla nascita di servizi di filiera, di tipo tecnico e logistico (fasi di impianto, coltivazione, raccolto, stoccaggio), sinergici e funzionali all’affermazione del modello Energy Farms e dei relativi impianti di trasformazione, grazie all’azione di aziende agricole singole o associate.
Gli impianti di produzione energetica devono essere dimensionati in modo da assicurare che, nell’arco dell’anno solare, l’energia prodotta sia in prevalenza ceduta rispetto all’autoconsumo del richiedente.

La domanda deve essere inviata, entro il 31 dicembre 2011 per via telematica e cartacea, alla Provincia sul cui territorio si attua l’investimento.

Dopo aver compilato la domanda sul sito del Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia (www.siarl.regione.lombardia.it) il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione, che coincide con l’avvio del procedimento, e l’avvenuta ricezione della domanda da parte della Provincia.

Firenze: nuovi aiuti per l’informatizzazione delle pmi artigiane

Confartigianato Firenze ha avanzato la proposta alla Camera di Commercio per lo stanziamento di 40mila euro per contributi a fondo perduto destinati all’informatizzazione delle imprese artigiane. La richiesta parte dal fatto che sono ancora tante le imprese artigiane della provincia di Firenze (circa il 60%) che, prive di un proprio sito internet, rinunciano ad uno strumento di promozione utile ed efficace e, con esso, alle potenzialit economiche che ne derivano.

A partire dal 20 luglio, fino ad esaurimento risorse, le imprese localizzate nella provincia di Firenze, potranno presentare le loro domande di contributo. Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato commenta: “Siamo soddisfatti dell’accoglimento del nostro progetto da parte di Camera di Commercio. Il web costituisce una vetrina globale che le piccole imprese non possono pi sottovalutare, uno strumento insostituibile per presentare al mondo la produzione di eccellenza. Invitiamo pertanto tutte le imprese artigiane a non lasciarsi sfuggire quest’occasione“.

Cosa prevede il bando? Il contributo a fondo perduto sar pari al 50% dell’investimento ammesso fino ad un massimo di mille euro, elevabile fino a milleduecento euro se legato al corso di formazione.

Mirko Zago

 

Dalla Regione Piemonte, 70 milioni per l’innovazione d’impresa

Con un plafond di 70 milioni, la Regione Piemonte rilancia la corsa all’innovazione delle sue imprese, con contributi a fondo perduto fino al 60%, se «l’investimento ha ricadute positive per ambientali, energetiche o sul fronte della sicurezza». Il bando ammette a contributo questi investimenti:

– acquisto di macchinari, attrezzature, impianti e beni strumentali connessi al processo di innovazione;

2 – consulenze o prestazioni professionali assimilabili;

3 – brevetti, licenze o conoscenze tecniche non brevettate.

Gli investimenti devono consentire all’impresa di migliorare significativamente la sua produttività e la sua capacità di competere sui mercati.

Nel dettaglio, la misura regionale finanzia programmi organici di innovazione del processo produttivo, ad esempio attraverso cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software in grado di ridurre il costo unitario di fabbricazione o distribuzione o aumentare la qualità di beni e servizi prodotti.
Gli investimenti, di importo non inferiore a 250mila euro, devono essere finalizzati all’acquisizione e all’applicazione al processo produttivo di:

– onoscenze e tecnologie presenti in altri settori produttivi;
– servizi tecnico-scientifici;
– beni e servizi che consentano un miglioramento del processo produttivo in quanto tale oppure essenziali per l’innovazione di prodotto.

Bandi per l’innovazione d’impresa in Emilia Romagna

Aperti due bandi che erogano contributi a fondo perduto fino al 50% dei costi, per lo sviluppo di progetti di innovazione di prodotto/processo o la creazione di nuove imprese innovative.

Il plafond disponibile è di 15 milioni.

Il contributo sarà erogato sino ad una percentuale massima del 50% dell’investimento e comunque non potrà essere superiore a 150 mila euro per impresa.

Bando innovazione

Per quanto riguarda il bando sull’innovazione delle PMI, i progetti devono favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese, e devono inoltre essere funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio che di processo, favorendo ricadute positive sull’occupazione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità.

Il contributo sarà erogato sino ad una percentuale massima del 50% dell’investimento e comunque non potrà essere superiore a 150 mila euro per ciascun beneficiario.
I progetti di investimento presentati non devono essere inferiori a 75mila euro.
La trasmissione delle domande di contributo attraverso la posta elettronica certificata dovrà essere effettuata, pena la non ammissibilità delle stesse, tra il primo luglio 2011 e le 16 del primo agosto 2011.

Bando nuove imprese

Per quanto riguarda il bando sulle nuove imprese, che ha una dotazione di 5 milioni di euro, viene invece promosso il sostegno allo start-up e alle nuove imprese competitive, con una particolare attenzione a quei processi di formazione delle imprese che abbiano caratteristiche anche innovative e creino nuova occupazione in forma imprenditoriale di giovani e donne.
I progetti di investimento presentati non devono essere inferiori a 50.000 euro, mentre il contributo non potrà essere superiore a 150 mila euro per ciascun beneficiario. In questo caso le imprese possono trasmettere le domande di contributo – sempre attraverso posta elettronica certificata, pena la non ammissibilità delle stesse – tra il primo luglio 2011 e le 24 del 31 dicembre 2012.

Ogni mese un nucleo di valutazione approverà le domande da finanziare, sino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Chi volesse partecipare ai bandi, può contattare i numeri 051-5276322 (oppure 323 finale), mentre la documentazione è scaricabile all’indirizzo: http://fesr.regione.emilia-romagna.it/news-archivio/innovazione-start-up-e-reti-d2019impresa-al-via-i-nuovi-bandi

Contributi per la ricerca e lo sviluppo nel settore ICT

Contributi a fondo perduto fino al 50% dei costi, sono disponibili con il bando che intende incentivare le attività di ricerca e svilupponel settore ICT.

Lo strumento intende rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale stimolando le attività di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale delle imprese.

Possono presentare domanda di agevolazione:

– imprese, singolarmente o in forma associata (RTI), che esercitino attività diretta alla produzione di beni e/o servizi, iscritte nel registro delle imprese e con almeno un’unità locale produttiva e/o di ricerca già ubicata nel territorio della Regione Piemonte ed attiva da almeno 12 mesi dalla data di pubblicazione del bando;

– organismi di ricerca aventi almeno un’unità operativa o laboratorio nel territorio della Regione Piemonte.

L’agevolazione consiste nel riconoscimento di un contributo in conto capitale fino a:
– 50% dei costi agevolabili relativi alla ricerca industriale;
– 25% dei costi agevolabili relativi allo sviluppo sperimentale.

L’intensità lorda del contributo in conto capitale concedibile non può superare per gli Organismi di ricerca:
– il 65% dei costi agevolabili relativi alla ricerca industriale;
– il 40% dei costi agevolabili relativi allo sviluppo sperimentale.

Rif. Torino Wireless.

 

Dal Piemonte, 520mila euro a fondo perduto per l’innovazione

Contributi a fondo perduto, fino a 520.000 euro, sono disponibili per progetti di ricerca e sviluppo tecnologico attivati da imprese con sede operativa o legale in Piemonte.

In scadenza il bando della Fondazione Torino Wireless, che ha pubblicato un invito a presentare progetti di ricerca e sviluppo tecnologico da realizzarsi nella regione Piemonte.
Intensità dell’aiuto e/o massimali: da un minimo del25% fino a un massimo del 65%, a seconda della tipologia di attività (RI e/o SS) e del partenariato, da applicare su un costo totale massimo di 800.000 euro per progetto.

Rif.: Bollettino Ufficiale Regione Piemonte n.19/11.
Scadenza: ore 17.00 del 06/07/2011

 

Contributi a fondo perduto? A Novara un aiuto dalla Camera di Commercio

La Camera di Commercio di Novara per migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese della provincia, erogherà contributi a fondo perduto per le imprese che vogliono attivare finanziamenti concessi da istituti di credito convenzionati con cooperative o consorzi di garanzia fidi.

Le imprese che potranno beneficiare del contributo dovranno essere attive; avere almeno un’unità locale operativa attiva interessata dall’intervento finanziato nella provincia di Novara; essere in regola, nei confronti della Camera di Commercio di Novara, con il pagamento del diritto annuale.

Potranno essere finanziate le spese affrontate per l’acquisto di scorte e per interventi di gestione corrente. Tali interventi dovranno essere strettamente funzionali all’attività esercitata dall’impresa e realizzati nella sede o in una unità locale dell’impresa richiedente presente sul territorio della provincia di Novara.

L’entità del contributo, concesso secondo il regime de minimis, sarà pari al 5% del valore del finanziamento fino ad un massimo di € 5.000,00 per ogni impresa.

Il bando scade il prossimo 31 dicembre 2010. [scarica il bando]

A Livorno un contributo per le imprese che assumono.

In base al Pacchetto Anti-crisi della Regione Toscana, la Camera di Commercio di Livorno, ha pubblicato un bando per la concessione di contributi in conto capitale alle imprese che hanno passato l’istruttoria con Fidi Toscana, per l’ottenimento di un finanziamento diretto alla copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei dodici mesi successivi alla erogazione del finanziamento, impegnandosi a mantenere in attività lo stesso numero dipendenti impiegati alla data di erogazione.

A beneficiare dell’intervento potranno essere tutte le imprese con sede legale e/o operativa nella provincia di Livorno.

L’incentivo consisterà in un contributo a fondo perduto nella misura pari al 6% del finanziamento ottenuto da Fidi Toscana, fino al limite massimo di 3.000 euro.

Le imprese che vorranno partecipare al bando, dovranno presentare le domande di ammissione all’iniziativa entro il 31 dicembre 2010.

In Lombardia la parola d’ordine è: “innovazione”. Stanziati 3 milioni per le piccole imprese.

La Regione Lombardia ha disposto un contributo a fondo perduto per micro-imprese  e PMI lombarde, a copertura delle spese di consulenza finalizzate all’acquisto di servizi innovativi e/o di sostegno delle spese per il miglioramento del capitale umano in azienda. Il contributo avverrà tramite il rilascio di vaucher, che potranno essere richiesti esclusivamente da micro-imprese e PMI iscritte presso il Registro Imprese o Rea di una delle Camere di Commercio della Lombardia, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale camerale. Il fondo complessivo stanziato dalla Regione per questo contributo è di tre milioni di euro.

Al bando sono ammesse le spese sostenute per:

  • attività di consulenza tecnologica; consulenza in materia energetica e ambientale;
  • consulenza in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
  • consulenza in materia di check-up economico-finanziari;
  • valorizzazione del capitale umano in azienda.

Le imprese interessate possono presentare direttamente la domanda di voucher in forma telematica fino ad esaurimento delle risorse entro e non oltre il 31 dicembre.
Per ulteriori informazioni, scraicare il bando ed inviare la domanda di partecipazione, invitiamo i lettori a collegarsi con il sito bandimpreselombarde.