In vino contributo

In chiusura il bando per la promozione del vino di qualità, che eroga contributi per attività promozionali in Italia e all’estero.

La CCIAA di Grosseto ha pubblicato un bando di finanziamento con l’obiettivo di:

– valorizzare, le produzioni enologiche delle Aziende grossetane, favorendone la conoscenza e l’apprezzamento in Italia e all’estero;
– orientare il consumatore e gli operatori del settore, nella scelta dei vini predetti;
– favorire la conoscenza del territorio maremmano nel quale tali vini sono prodotti.

Potranno aderire al progetto le aziende imbottigliatori di vini Docg, Doc ed Igt con sede e/o unità locali in provincia di Grosseto.
Info: CCIAA di Grosseto

Camera di Commercio di Potenza e la Regione Basilicata lanciano nuovo bando per le Reti d’impresa

La Camera di Commercio di Potenza e la Regione Basilicata sono intenzionate a dar vita ad un nuovo bando, cofinanziato al 50%, per complessivi 150.000 euro al fine di agevolare le “Reti d’impresa“. Il contratto delle Reti di impresa è in grade di generare maggiore efficienza, flessibilià e creatività con l’ausilio di agevolazioni finanziarie e fiscali, ottenendo vantaggi in termini commerciali, tecnologici e per l’internazionalizzazione.

Il nuovo bando si inserisce appieno nel programma ”Obiettivo Basilicata 2012”, appena sottoscritta da Regione Basilicata, Confindustria Basilicata e Cgil, Cisl e Uil, che prevede, tra i suoi obiettivi, di riconoscere e supportare le aggregazioni territoriali di imprese tra cui le reti.

Questo nuovo modello consente alle aziende di collaborare, scambiare informazioni e prestazioni, esercitare attivita’ comuni pur mantenendo ciascuna la propria autonomia e accedendo ad una serie di agevolazioni finanziarie, fiscali e amministrative”, sottolinea il presidente dell’Ente camerale Pasquale Lamorte. Maggiori informazioni sul sito www.pz.camcom.it

 

A Bergamo 30mila euro per l’innovazione nelle Pmi

Dal 19 luglio saranno disponibili 30mila euro per sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese cooperative. Si tratta di un fondo messo a disposizione dalla Camera di commercio di Bergamo che, secondo l’Associazione Artigiani della città orobica, sarà erogato in regime de minimis e fino ad esaurimento.

Per partecipare al concorso, le imprese cooperative devono avere unità produttive in provincia di Bergamo e aver effettuato interventi in tali sedi. Il contributo sarà concesso a fronte di spese per l’inserimento di un manager a contratto e per la consulenza in materia di innovazione tecnologica, tecnologie informatiche, marketing, attività turistiche, commercio elettronico e check up aziendale.

Saranno considerate prioritarie le domande presentate da piccole e medie imprese, mentre saranno escluse dal concorso le imprese non in regola con il pagamento del diritto camerale, con la normativa sul lavoro o con la revisione cooperativa beneficiarie del contributo concesso ai sensi dell’edizione 2010 del presente bando.

Si finanzia per l’internazionalizzazione

Per incentivare le imprese italiane ad operare sui migliori mercati extraeuropei, è disponibile un fondo nazionale che eroga capitali di rischio (venture), finalizzati all’internazionalizzazione.

E’ diventato operativo il regolamento per l’impiego del “Fondo start up”, con una dotazione finanziaria iniziale di 4 milioni alla quale le imprese possono accedere per realizzare progetti di internazionalizzazione.
Il procedimento viene gestito nella fase esecutiva dalla Simest (società italiana per le imprese all’estero) che entra nel capitale dell’azienda interessata, la supporta durante la fase di ingresso nel nuovo contesto produttivo e poi vende la propria quota destinando al Fondo i soldi ricavati.

Le imprese che intendono accedere a mercati extraeuropei devono presentare una proposta alla Simest. La società, in una fase successiva, predispone l’istruttoria e la invia entro 60 giorni al comitato di indirizzo e controllo.
Profilo tecnico:
– Gestore Fondo: Simest;
– Beneficiari: imprese di qualsiasi dimensione;
– Contributo massimo: 200.000 euro;
– Durata massima dell’intervento: 6 anni;
– Tempo massimo per ottenere il contributo: 60 giorni dalla richiesta.

Concessione di contributi aziende in regime “de minimis”

Per la concessione di contributi ad aziende che hanno al massimo 19 dipendenti, la provincia di Roma ha reso noto un Avviso nell’ambito del Programma Intergrato Litorale Nord, attivo nei comuni di Allumiere , Anguillara Sabazia, Bracciano, Civitavecchia, Cerveteri, Canale Monterano , Fiumicino, Ladispoli, Manziana, Santa Marinella, Trevignano Romano e Tolfa, che aderiscono all’iniziativa.

Per accedere al contributo, le imprese devono stabilizzare i propri occupati presenti in azienda con contratti diversi da quello a tempo indeterminato, attraverso:

  1. la trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato;
  2. l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori già presenti in azienda con qualifica di apprendisti;
  3. l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori già presenti in azienda con contratti di lavoro a progetto.

I lavoratori per i quali le imprese intendono presentare domanda di ammissione al contributo devono avere un’età compresa tra i 20 e i 29 anni e devono prestare esclusivamente la loro opera nel territorio ricadente nei comuni della provincia di Roma sopra richiamati.

Le imprese che intendono partecipare all’Avviso non devono aver disposto licenziamenti nell’anno precedente alla sua pubblicazione e devono impegnarsi a non effettuarne nei 12 mesi successivi alla data di ricevimento della comunicazione di idoneità, fatti salvi i casi di recesso così come contemplati dalle disposizioni del codice civile.

I nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato devono contenere una clausola di ”stabilità” intesa a garantire una durata del rapporto di lavoro per un periodo minimo di 18 mesi.

L’Avviso è interamente finanziato con fondi della Provincia di Roma per un importo complessivo di 600.000,00 euro.
Il contributo è pari a € 5.000,00 per ogni assunzione/trasformazione di contratto: nel caso di imprese occupanti 1-5 dipendenti, potrà essere concesso il contributo per 1 sola stabilizzazione; per le imprese occupanti 6-9 dipendenti, potrà essere concesso il contributo per al massimo 2 stabilizzazioni; per le imprese occupanti 10-19 dipendenti, potrà essere concesso il contributo per al massimo 3 stabilizzazioni.

Le domande di partecipazione all’Avviso dovranno essere inviate, a pena di esclusione, entro il termine dell’1 luglio 2011 a Provinciattiva S.p.A. – Soggetto Responsabile del P.I.S. del “Litorale nord” – via Angelo Bargoni, 8 – 00153 Roma.

Siglato accordo tra Rete Imprese Italia e Unicredit per finanziamenti alle Pmi

Unicredit e Rete Imprese Italia (che raccoglie Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) hanno firmato a Roma un accordo con il quale promuovere il progetto “Ripresa Italia“. Si tratta di un’intesa con cui l’istituto di credito mette a disposizione un plafond di un miliardo di euro e arricchisce ulteriormente il panorama degli interventi finanziari di supporto da realizzarsi con il confronto con le associazioni. Ripresa del ciclo economico; competitività e innovazione; formazione; internazionalizzazione; sviluppo di reti di impresa sono le cinque parole chiave. I primi tre punti saranno attuati da subito a seguire ci si concentrerà sugli altri due. Tra le novità introdotte si trovano prestito per assunzione “EntiCash” (linea di fido a breve termine per smobilizzo crediti commerciali); supercash e supercash rotativo (affidamento a breve destinato a sostenere l’intero ciclo produttivo dell’impresa 12 mesi); “WinEvo” (soluzione di finanziamento finalizzata al sostegno del ciclo produttivo aziendale). Per l’innovazione si ricorrerà a mutui appositamenti pensati per far fronte all’adeguamento tecnologico e alla ricerca oltre che finanziamenti per nuove attività in fase di start-up.

Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit ha ricordato che “Nel 2010 UniCredit ha supportato l’economia con oltre 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti a quasi 200 mila piccole aziende e grazie al forte rapporto con i Confidi e le associazioni di categoria sono stati erogati quasi tre miliardi di nuovi finanziamenti a oltre 40 mila piccole imprese, a riprova di un forte rapporto con il territorio e di una consolidata e proficua collaborazione“. Ha proseguito poi affermando che “Questa nuova iniziativa è la naturale prosecuzione di Impresa Italia e Sos Impresa Italia e nasce, come sempre, da un dialogo continuo e costruttivo tra UniCredit e i propri partner del mondo imprenditoriale per disegnare soluzioni concrete che diano sostegno alle aziende in tutte le fasi del ciclo economico“. Parole alle quali si è unito anche Giorgio Guerrini presidente di Rete Imprese Italia.

Si tratta di un progetto nato dall’esigenza creditizia degli artigiani e delle Pmi con il quale si vuole sostenere una crescita economica proficua e duratura nel tempo.

Laura LESEVRE

Lodi alla Regione Emilia Romagna che grazie ad un bando regionale aiuta 31 nuove imprese

In Emilia Romagna nascono 31 nuove imprese, grazie ad un bando regionale che ha messo a disposizione 2 milioni e 550 mila euro. Le risorse della Regione Emilia-Romagna contribuiscono al 60% degli investimenti necessari per implementare le imprese. Complessivamente le risorse utilizzate per l’avvio delle nuove aziende è stato di 4,3 milioni di euro. Delle 31 imprese – nate grazie al bando per progetti di sostegno allo start-up di nuove imprese innovative e finanziato con i fondi Fesr – ben sette sono spin-off di origine universitaria o degli enti di ricerca.

“È un contributo importante alla ricerca in Emilia-Romagna. In un momento economico non facile, con il Pil in lieve ripresa ma la disoccupazione ancora crescente, nascono – ha sottolineato soddisfatto l’assessore alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli – grazie al nostro contributo imprese moderne e innovative, in grado di affrontare la competizione globale. Tra gli aspetti positivi del bando, sottolineo la priorità concessa alle imprese costituite da giovani con meno di 35 anni, donne, o comunque tali da potere assicurare lavoro qualificato a giovani ricercatori. È un aiuto concreto che diamo a chi oggi si affaccia, da ricercatore o imprenditore, al mondo del lavoro”.

Il 41,8% delle risorse, pari ad 1,8 milioni di euro, verrà utilizzato dalle nuove imprese per l’acquisto di impianti macchinari ed attrezzature, necessarie per assicurare qualità, innovazione, competitività delle imprese. Il 26,2% delle risorse, pari ad 1,12 milioni di euro, sarà utilizzato per acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche. Con le risorse rimanenti, verranno acquistati software, hardware, spese per consulenze specialistiche finalizzate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale/industriale e alla loro estensione, realizzazione di opere per ristrutturazione e adeguamento funzionale dei locali per l’attività d’impresa, acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, di licenze, e con i rimanenti acquisto di arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa con esclusione di suppellettili e complementi di arredo).

Laura LESEVRE

Saranno imprenditori: allo studio una legge per agevolare le nuove imprese di cassintegrati e precari

Una proposta di legge approdata alla Camera proprio negli scorsi giorni si propone di incentivare i cassintegrati ad intraprendere un propria attività imprenditoriale. Il testo infatti prevede una tassazione ridotta, credito d’imposta e un sostegno finanziario diretto per quei lavoratori che entro la fine del 2011 avviano un’azienda. La proposta stabilisce, inoltre, l’esenzione dalle imposte nel caso in cui il neo-imprenditore decida di assumere dipendenti che sono soggetti ad ammortizzatori sociali ed inserirli in organico per un periodo di almeno 2 anni. Possono diventare imprenditori i cassaintegrati ma anche i lavoratori in mobilità, i destinatari di contratti di solidarietà e di indennità ordinaria di disoccupazione non agricola. Fino a dicembre 2011 la nuova attività è sperimentale. A lavorare alla proposta di legge sono stati 13 parlamentari campani.

Secondo la proposta di legge, i cassintegrati che andranno ad intraprendere un’attività imprenditoriale potranno contare su un sostegno per ottenere credito a condizioni vantaggiose dalle banche mediante l’utilizzo delle garanzie concesse dai fondi antiusura attivati presso i Confidi. Inoltre il neo-imprenditore potrà conservare per tutta la durata della fase sperimentale il 50% dell’indennità prevista per l’ammortizzatore sociale di cui beneficia. Se l’imprenditore assumerà personale nelle sue stesse condizioni( cassintegrati, lavoratori in mobilità, destinatari di contratti di solidarietà) non pagherà i contributi previsti dalla legge fino al termine del 2011. Inoltre per l’acquisto di attrezzature informatiche da impiegare all’interno dell’azienda otterrà un credito d’imposta del 40%. La normativa prevede anche un bonus fiscale di cinquemila euro al massimo per le attività di formazione professionale svolte dall’imprenditore o dai suoi dipendenti durante la fase sperimentale e attiva una linea agevolata di finanziamento presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Con questa proposta di legge ai cassintegrati si offre l’opportunità di uscire dal precariato ed intraprendere un’attività produttiva in proprio senza però perdere, nella fase sperimentale, il sostentamento offerto dall’ammortizzatore sociale. Ma i vantaggi sono evidenti anche per le imprese che abbattono il costo del lavoro durante il biennio di sperimentazione e hanno a disposizione la concreta possibilità di ridurre l’organico in esubero senza impatto qualora i cassintegrati imprenditori dovessero decidere di intraprendere in via definitiva la nuova attività.

Ecco a voi FOR.TE: la formazione a costo zero. Anche per le piccole imprese

La prima cosa che un professionista, un’impresa, un lavoratore deve fare per restare competitivo è sicuramente quella di non smettere mai di imparare, di essere curioso, di scoprire nuovi metodi per fare le cose. In poche parole, per restare competitivi bisogna dare nella nostra vita professionale, imprenditoriale, un ruolo centrale alla formazione. Per questo oggi abbiamo deciso di parlarvi di For.Te., un fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti delle imprese che operano nel Terziario: Commercio, Turismo, Servizi, Logistica, Spedizioni, Trasporti e a cui possono aderire le imprese italiane che operano in tutti i settori economici.  Promosso da Confcommercio, Confetra e Cgil, Cisl, Uil, For.Te.  è il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua, per numero di aziende che lo hanno scelto; è rappresentativo dei diversi settori economici e del tessuto imprenditoriale italiano, fatto di piccole, medie, grandi aziende.

Quindi la mission del fondo è quella di mettere a disposizione delle aziende e dei lavoratori risorse per il finanziamento di piani formativi aziendali, territoriali, settoriali e individuali.

La formazione finanziata da For.te è gratuita, ciò vale a dire che per le imprese e i lavoratori non non ci sono spese da anticipare. In particolare, per le piccole imprese il fondo ha attivato una nuova modalità di finanziamento: la Formazione a Catalogo. Le imprese possono aderire in qualsiasi mese dell’anno e utilizzare da subito una delle opportunità offerte da For.Te. Aderire non ha alcun costo per l’azienda ed il lavoratore ed è semplice; è sufficiente indicare nella denuncia UNIEMENS (ex DM10) il codice adesione FITE. Nel caso in cui l’azienda sia aderente ad altro Fondo occorre indicare prima il codice di revoca REVO e quindi il codice di adesione FITE.

UniCredit pronta a dare credito alle piccole imprese italiane.

Ad Unicredit 350 milioni di euro messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (Bei)  per supportare gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane. Il credito sarà veicolato da UniCredit Leasing e garantito da UniCredit.

Questa operazione non è nuova, infatti già nell’ultimo anno la collaborazione tra Bei ed Unicredit ha permesso ad Unicredit Leasing di mettere a disposizione delle imprese italiane oltre 1 miliardo di euro di fondi che permetteranno di contribuire allo sviluppo delle imprese italiane in un momento strategico come questo.