CoLAP dice la sua su pari opportunità e ammortizzatori sociali

Convocazione in Commissione Lavoro per il CoLAP, chiamato per discutere sugli ultimi decreti attuativi, in particolare relativi a: riordino della normativa sugli ammortizzatori sociali in deroga, razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro, razionalizzazione esemplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di lavoro e pari opportunità, disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.

Ecco nel dettaglio le risposte del presidente Emiliana Alessandrucci sui singoli decreti:

La riforma degli ammortizzatori sociali si occupa solo dell’emergenza dichiarata dall’azienda in un determinato momento produttivo dell’anno, senza far cenno ai piani di ristrutturazione e di ripresa, né
alle strategie aziendali messe in atto, alla manutenzione e aggiornamento delle competenze dei lavoratori.

Mancano completamente strumenti a favore dei lavoratori autonomi e della piccolissima impresa. Il CoLAP è da sempre contrario alla cassa integrazione o all’indennità di disoccupazione per i professionisti associativi, la nostra proposta riguarda l’intera deducibilità della formazione, degli investimenti per le attività di innovazione e dello sviluppo del networking; perché questi tre elementi sono gli unici che possono effettivamente supportare un professionista in un momento di ristrutturazione, crisi, o cambiamento. Interessante l’obbligo per le aziende con più di 5 dipendenti del fondo di solidarietà, ma non sufficiente soprattutto se non sono previste e vigilate le modalità di accesso al fondo”.

Non viene, inoltre, considerato necessario un nuovo organismo per migliorare il sistema ispettivo. Occorre, secondo CoLAP, un implementazione del sistema già esistente, mantenendo tale funzione nel Ministero del Lavoro con il DGAI e migliorare le attività di coordinamento con gli altri soggetti coinvolti .

Il primo passo che molto migliorerebbe la qualità del lavoro e la riduzione dei costi sarebbe quello di mettere in comune le banche dati e permettere un dialogo costante tra i diversi enti che agiscono sul territorio”.

Per quanto riguarda lo schema di decreto recante disposizioni di razionalizzazione esemplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese, le disposizioni il CoLAP intende:

  • rispetto alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese “presenteremo un valido testo di proposte redatto dalle nostre associazioni esperte di sicurezza sul lavoro” dichiara l’Alessandrucci;
  • rispetto alle norme sulla vigilanzale nostre osservazioni si riferiscono all’art. 23 che apporta delle modifiche all’art. 4 dello Statuto dei lavoratori; La nostra proposta è quella di sopprimere tale articolo o di modificarlo vietando alle aziende di usare le informazioni acquisite come strumenti di valutazione o sanzionatori, ma solo per migliorare efficacia organizzativa e aziendale e di Aggiungere all’art.23 il comma 1bis che esclude da queste disposizioni i collaboratori e professionisti a partita Iva, sia iscritti ad Albi, Ordini e Collegi sia professionisti ai sensi della Legge 4/2013” .
  • rispetto al decreto sulle azioni relative alle politiche attive del lavoro “si riconosce che in Italia il sistema pubblico di collocamento resta poco efficace; i centri per l’impiego nonostante numerosi tentativi di ristrutturazione, innovazione e implementazione restano ancora ai margini del mercato del lavoro e non riescono ad assolvere al loro compito di far incontrare domanda e offerta di lavoro“.

Ad Emiliana Alessandrucci piace il progetto di costituire un’agenzia nazionale per le politiche attive, anche se non pare fattibile attuarla senza aggravare i conti dello Stato.
In generale lo schema di decreto sottintende una totale coincidenza tra il concetto di lavoro e di quella di lavoro dipendente; come già è avvenuto per il sostegno alla disoccupazione (NASPI; DISCOLL; ASDI) non si fa mai riferimento al lavoro autonomo e piccolo imprenditoriale”.

E’ molto importante che alle professioni associative venga offerto uno spazio nel quale presentarsi e promuoversi perché molto possono ancora esprimere in termini di occupazione, soprattutto giovanile e femminile.
Oggi le professioni associative rappresentano il 14% della forza lavoro di questo paese, ma molto possono ancora esprimere, e lo si vede dal numero sempre crescente di professionisti che aderiscono alle nostre associazioni professionali”.

Per quanto riguarda le pari opportunità, sono visti positivamente il rafforzamento dei concetti di flessibilità e conciliazione tra vita lavorativa e impegni familiari, anche attraverso l’estensione del part-time.
Proprio il concetto di flessibilità del lavoro rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Osservatorio di Genere del CoLAP, con una valida proposta di part-time, distinguendo però tra le esigenze di grandi, medie e piccole imprese.

Vera MORETTI

CoLAP chiede un Fondo di Garanzia per i professionisti

Le professioni associative sono sempre al centro delle azioni del CoLAP, che in questi giorni si sta battendo per far ottenere anche alle associazioni di professionisti un Fondo di Garanzia.
La proposta è stata presentata all’attenzione del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Stefano Fassina e riguarda la revisione dei criteri di accesso e fruibilità del Fondo di Garanzia per le pmi, con l’inclusione, tra i soggetti beneficiari, anche i professionisti.

La presidente del CoLAP, Emiliana Alessandrucci, ha infatti dichiarato: “Il Fondo di Garanzia ha sempre sostenuto lo sviluppo delle piccole e medie imprese Italiane, ma non ha mai fatto nessun riferimento specifico al mondo delle professioni. Come sempre accade si dà poca rilevanza ad un settore che oggi potrebbe rispondere meglio di altri alla crisi, all’economia in cambiamento e al nuovo mercato del lavoro. Il sistema professionale associativo, nonostante sia continua crescita, è privo di qualsiasi supporto in termini economici e finanziari. Questo dato di fatto incide molto sulla crescita ulteriore del settore limitando i processi di networking delle professioni e degli studi professionali, di internazionalizzazione, di avvio di Start up e di implementazione di attività professionali consolidate”.

In realtà, le proposte alternative sono due:

  • ampliare il Fondo di Garanzia anche ai professionisti iscritti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni professionali iscritte all’elenco tenuto dal MISE;
  • istituire una sezione speciale del Fondo dedicata esclusivamente ai professionisti, che potrebbe essere cogestita con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Questa richiesta è stata fatta in nome delle professioni associative, che, secondo la presidente di CoLAP 2.0, hanno diritto ai provvedimenti economici, sociali e lavorativi riconosciuti alle altre categorie, come accade per le pmi.

Vera MORETTI

Restyling del CoLAP, a cominciare dal presidente

Il CoLAP ha avviato un vero e proprio restyling del proprio coordinamento, a partire dal presidente e i nuovi consiglieri.

A presiedere il nuovo CoLAP 2.0 è stata infatti eletta, durante l’assemblea alla quale hanno partecipato circa cento associazioni aderenti, è stata scelta Emiliana Alessandrucci, esperta di professioni e da anni impegnata nelle attività del Colap in qualità di direttrice nazionale. Insieme a lei, sono stati eletti anche 24 nuovi consiglieri r 3 membri del collegio dei probiviri e dei revisori legali.

Nel suo discorso d’esordio, la neo-eletta ha dichiarato: “Siamo pronti a partire, o meglio a continuare quell’importante percorso iniziato circa 15 anni fa: le sfide che ci attendono sono tante. La 4/2013 non è il punto di arrivo, ma è l’avvio di un nuovo cambiamento e stavolta dipende tutto da noi. In tante occasioni abbiamo ricordato ed evidenziato che la nostra legge ha delle fragilità, per questo noi dobbiamo essere i custodi vigili di una sua corretta applicazione; se la legge funzionerà o no dipende da noi, da quanto saremo in grado di essere rigorosi, seri, corretti e trasparenti; e proprio su questi principi intendo fondare la mia presidenza“.

Ciò che CoLAP si pone come obiettivo spazia dalla questione della previdenza dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata al sistema di welfare, dal potenziamento dei coordinamenti regionali al dialogo con l’Europa.

Emiliana Alessandrucci ha inoltre espresso la necessità di una stretta cooperazione tra le diverse associazioni di categoria, valore aggiunto che può contribuire ad una sostanziale crescita del settore e contribuire ad una ripresa reale.

Ha poi continuato Alessandrucci: “In occasione dell’incontro, l’assemblea degli associati -conclude la nota- ha approvato il nuovo statuto del coordinamento e il codice deontologico con l’obiettivo di potenziare la struttura e il supporto alle associazioni iscritte, fornire strumenti di garanzia all’utenza anche alla luce della legge 4/2013“.

Vera MORETTI

Workshop a Sabaudia per le associazioni del CoLAP

Con l’approvazione della legge sulle professioni, fortemente voluta e finalmente ottenuta, CoLAP, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali, ha deciso di rifondarsi e, per farlo, ha organizzato un workshop alla quale interverranno oltre 80 presidenti e delegati delle associazioni rappresentate dal coordinamento e che si terrà a Sabaudia l’8 e il 9 febbraio.

Giuseppe Lupoi, presidente del CoLAP, ha ritento opportuno, alla luce delle novità portate dall’approvazione della legge, riflettere su un rinnovamento, anche se, per citare le sue parole, “il ruolo del CoLAP non finisce con l’approvazione di questo quadro normativo piuttosto oggi il nostro contributo diventa ancora più determinante. Con la legge le associazioni e le forme aggregative, quali il CoLAP, assumono rilievo giuridico ed è nostro compito lavorare affinché si garantisca la corretta applicazione del provvedimento”.

E anche le associazioni hanno ancora una valenza importante, perché, la legge conferisce loro il compito, importantissimo, di tutelare i consumatori riconoscendo loro il compito di rilasciare l’attestazione di qualificazione professionale ai propri iscritti.

Conferma Lupoi:”L’adesione ad una associazione ed l’ottenimento dell’attestato di qualificazione diviene oggi un parametro di confronto qualitativo fondamentale tra chi è dentro e chi è fuori dal nuovo sistema di qualificazione professionale. Con la legge le associazioni diventano l’anima delle professioni. Soltanto iscrivendosi ad una associazione si offre all’utente la garanzia sul grado di specializzazione, di aggiornamento e formazione continua dei professionisti, contribuendo a mantenere alta l’asticella della qualità”.

La nuova ed impegnativa “mission” del CoLAP riguarda la strutturazione e lo sviluppo del sistema professionale associativo: “Il lavoro di Sabaudia si propone di gettare le basi per le attività future del CoLAP. I lavori sono organizzati in 5 workshop dove si affrontano temi quali la legge e la sua interpretazione, le relazioni istituzionali, la deontologia del sistema associativo, il sistema di vigilanza ed i servizi per gli associati”.

Vera MORETTI

Il Senato approva la regolamentazione delle libere professioni

La soddisfazione del CoLAP, relativa all’approvazione, da parte del Senato, del ddl sulla regolamentazione delle libere associazioni professionali, è stata espressa dal suo presidente, Giuseppe Lupoi, il quale ha dichiarato: “questo voto dimostra una volontà della maggioranza dei parlamentari di regolamentare le libere associazioni. Ora ci attendiamo un rapido passaggio alla camera per la terza lettura ed il voto definitivo prima della fine di questa legislatura“.

La battaglia da parte del Coordinamento Libere Associazioni Professionali in favore delle professioni non regolamentate, e quindi prive di un Albo e di un Ordine, rappresentava da tempo il principale obiettivo da raggiungere.
E il bersaglio è stato centrato anche grazie alla massiccia operazione di sensibilizzazione esercitata verso il Governo.

A questo proposito, Lupoi ha affermato: “Il CoLAP ha vinto un’altra battaglia, confermando come le idee giuste vadano avanti nonostante le opposizioni e pressioni esercitate, anche in questa occasione, dalle vecchie lobby“.

Vera MORETTI

Grande successo per Plus Italia

La questione che riguarda la regolamentazione delle professioni non lascia indifferenti e una riprova si è avuta venerdì scorso, il giorno di Plus Italia, l’evento organizzato da CoLAP, Coordinamento Libere Associazioni Professionali.

All’appuntamento non hanno voluto mancare in molti, che da ogni parte d’Italia sono approdati a Roma per rappresentare oltre 200 associazioni professionali del coordinamento.
La loro voce è stata sentita da tutti, politici e media compresi. La richiesta è sempre e solo quella: una regolamentazione delle associazioni professionali in grado di tutelare l’utenza e dare dignità al loro lavoro.

I professionisti che ne fanno parte rappresentano un esercito di 3 milioni e 227mila lavoratori, tra i quali ci sono tributaristi, grafologi, counselor, psicomotricisti, interpreti, manager, musicoterapeuti, operatori delle discipline bionaturali, pedagogisti, informatici, bibliotecari, esperti delle disgrafie, ma anche tanti altri.

Giuseppe Lupoi, presidente CoLAP, ha dichiarato: “I dati emersi dalla nostra indagine confermano il ruolo determinate del nostro universo nella crescita e lo sviluppo del Paese. I professionisti associativi producono il 4% del PIL e rappresentano il 14% della forza lavoro. Ed è per questo che una regolamentazione delle associazioni professionali rappresenta una opportunità unica per rilanciare l’occupazione in Italia, in particolare per giovani, donne ed over ’50. Perché ciò sia possibile è assolutamente necessario che la legge, oggi in esame al Senato, venga approvata definitivamente entro l’attuale legislatura, a conferma dell’impegno assunto dai parlamentari presenti a PLUS ITALIA”.

All’evento sono stati proposti seminari, tavole rotonde e dimostrazioni pratiche che hanno dato la possibilità anche ai non addetti ai lavori di conoscere le professioni associative.
La sensibilizzazione dei cittadini è passata anche attraverso le offerte proposte dai professionisti del benessere, tanto in voga in questo periodo.

CoLAP si augura che tutto ciò sia stato recepito anche nella stanza dei bottoni.

Vera MORETTI

Riforma in salita per i lavoratori autonomi

di Vera MORETTI

Ancora cattive notizie per i lavoratori autonomi.

All’interno del DDL di riforma di mercato del lavoro, infatti, è previsto un aumento dei contributi INPS dal 27% attuale al 33% entro il 2018. Si tratterebbe, in concreto, di un punto percentuale in più all’anno, per arrivare, alla fine, al 33%.

Giuseppe Lupoi, presidente del CoLAP, Coordinamento Libere Associazioni Professionali, ha dichiarato: “Un aumento ingiustificato ed iniquo che rema contro i presupposti di crescita del governo e marca ancor di più la profonda diseguaglianza di trattamento dei lavoratori all’interno del mercato del lavoro italiano”.

Invece di venire incontro alle esigenze dei lavoratori autonomi, quelli, cioè, titolari di vere Partite Iva, a cominciare da un trattamento diverso rispetto all’attuale gestione separata dell’INPS, arriva questa ulteriore tegola, che rende sempre più difficile il lavoro dei professionisti.
Non si tratta, in questi casi, di lavoratori parasubordinati, la cui situazione precaria è giustamente perseguibile, ma di coloro che sono regolarmente iscritti all’Albo e che, annualmente, pagano i versamenti contributivi alle casse private di settore. Versamenti che difficilmente superano l’aliquota del 14%.

Cosa servirebbe davvero, per migliorare la vita dei lavoratori autonomi?
Per il presidente CoLAP è necessaria una riforma organica del sistema previdenziale dei professionisti associativi, che non dovrebbe prescindere da alcuni punti cruciali:

  • l’istituzione di una previdenza privata per i professionisti accreditati delle associazioni non regolamentate;
  • la portabilità dei contributi previdenziali già versati, con la conseguente possibilità di cambiare cassa di previdenza;
  • l’ampliamento del sistema della previdenza complementare anche ai professionisti non regolamentati previa individuazione di una previdenza privata di base.

Lupoi conclude: “Ci auguriamo che questo governo abbia a cuore le sorti del Paese e quello dei tanti ed onesti lavoratori che ogni giorno producono ricchezza e che si possa avviare un dialogo per garantire una riforma del mercato del lavoro più equa”.

Il Colap spera nel decreto Cresci Italia

di Vera MORETTI

Gli emendamenti presentati dal Partito Democratico al decreto Cresci Italia sono stati accolti positivamente dal Colap, Coordinamento Libere Associazioni Professionali.

Per quanto riguarda la tutela dell’utenza, Giuseppe Lupoi, presidente dell’associazione, ha dichiarato che: “la previsione di un emendamento relativo alla regolamentazione delle libere associazioni professionali rappresenta un elemento di grande portata innovativa e di sicuro vantaggio per l’intero sistema economico italiano”.

Il provvedimento non viene considerato contrastante con il processo di liberalizzazione del sistema professionale italiano e di riforma degli ordini, ma, al contrario, “un’ulteriore garanzia della qualità dei servizi professionali a tutela dell’utenza finale”.

Per questo motivo, Lupoi si augura che il pacchetto di emendamenti presentati dal Pd possa trovare il consenso del governo e degli altri gruppi politici, per dare l’avvio a quel processo di liberalizzazione e modernizzazione tanto atteso.

Giuseppe Lupoi contro il sistema ordinistico attuale

Giuseppe Lupoi, presidente del Colap, Coordinamento delle libere associazioni professionali, ha accolto favorevolmente lo stop al disegno di legge in discussione al Senato che prevedeva l’istituzione di cinque nuovi ordini professionali in ambito sanitario.

Secondo Lupoi, infatti, sarebbe stata una legge pessima, poiché introdurre cinque nuovi ordini professionali, nonché venti nuovi albi, sarebbe stato contrario a quanto deciso proprio qualche giorno fa, quando “l’Aula ha programmato una revisione di tutto il sistema ordinistico, inserendo dei concetti totalmente contrari al sistema ordinistico attuale”.

Lupoi auspica che questo ripensamento coincida con l’intenzione di salvaguardare gli interessi della collettività e tutelare gli utenti con le associazioni professionali, a suo dire molto più efficaci.

Il presidente del Colap, inoltre, accusa il sistema ordinistico attuale di essere superato e statico, quando, invece, dovrebbe essere dinamico e in grado di incontrare i consensi degli utenti.

Vera Moretti

Il CoLAP convoca a Roma più di 2.000 delegati delle associazioni professionali

Lo scorso 22 ottobre 2010 si è tenuta a Roma, in quel di Villa Miani, COMPETE.RE, la grande manifestazione promossa dal CoLAP Coordinamento Libere Associazioni Professionali. I lavori si sono aperti con la lettura di un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “L’iniziativa propone un itinerario di riflessione sullo stato e le future prospettive di un settore che contribuisce in maniera considerevole allo sviluppo dei livelli di competitività del paese nell’ambito dei mercati in rapida evoluzione […]. Una regolamentazione del sistema delle professioni nel rispetto dei principi comunitari di liberalizzazione e di concorrenza richiede strumenti capaci di garantire all’intero comparto dei servizi professionali livelli di qualità ed efficienza adeguati alla complessità delle sfide poste dai processi di globalizzazione”.

Nel corso dell’evento è stato di particolare rilievo la sottoscrizione da parte del CoLAP e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, le Associazioni di Consumatori del protocollo di intesa volontaria per l’istituzione del comitato di indirizzo e sorveglianza che verifichi, vigili, implementi e certifichi il sistema e le procedure delle associazioni professionali per il rilascio degli attestati di competenza.

“La firma di oggi e l’istituzione del comitato è per noi la sostanza della legge di regolamentazione che ancora aspettiamo – ha dichiarato Giuseppe Lupoi, Presidente CoLAP alla presenza di oltre 2000 delegati delle associazioni professionali – . Con la sua messa a regime, il CoLAP mantiene l’impegno di tenere alta l’asticella della qualità e di stimolare la crescita delle libere associazioni per metterle in grado di soddisfare requisiti organizzativi, democratici e di qualità per il rilascio degli attestati”.