Eccellenze in Digitale anche ad Avellino

Che le ricerche su Google relative al Made in Italy fossero aumentate del 22% già si sapeva ma, se gli utenti sono molto social e digitali, non lo sono altrettanto le aziende portabandiera della qualità italiana nel mondo.

Per incentivare, dunque, la digitalizzazione delle aziende, è tornato il progetto Made in Italy. Eccellenze in Digitale promosso da Google in collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio, nato proprio per aiutare l’artigianalità italiana,ad imporsi sui mercati internazionali.

Le imprese interessate ad acquisire competenze per il web e capire quali potenzialità nasconde, possono collegarsi ad una piattaforma digitale, Eccellenzeindigitale.it.

Inoltre, presso 64 Camere di Commercio, sono presenti 132 giovani disposti a dare consigli e a diffondere la cultura digitale e supportare le imprese nell’avvio di una strategia online.

La Camera di Commercio di Avellino ospiterà Eugenio Molinario, sviluppatore web e comunicatore digitale con laurea in Gestione dei Media presa all’USI di Lugano e Simona Palomba, filologa con passione per il Web Marketing e laureata fra l’Università di Siena e quella di Edimburgo e con esperienza nel settore e-commerce maturata in Cina.

Costantino Capone, Presidente della Camera di Commercio di Avellino, ha dichiarato a proposito: “La Camera di Commercio di Avellino da sempre investe nella digitalizzazione dei propri servizi ritenendo lo sviluppo del web un fattore di competitività del sistema imprenditoriale. Dopo le prime due esperienze, la prima nel 2013 con Distretti sul Web e la seconda l’anno scorso con la prima edizione di Eccellenze in Digitale, la nostra partecipazione si riconferma ancora una volta. Con il progetto di quest’anno, la Camera di Commercio di Avellino vuole ulteriormente supportare le aziende del settore vitivinicolo, alimentare e moda pelle nel percorso di crescita cogliendo tutte le opportunità di promozione e commercializzazione in Italia e all’estero che l’utilizzo adeguato della rete può offrire“.

Vera MORETTI

Un aiuto alle imprese irpine dalla Camera di Commercio di Avellino

La crisi ha colpito duramente le imprese, da nord a sud.

E proprio dal sud, e precisamente da Avellino, arriva un sostegno alle imprese irpine, per poter reagire e superare questo momento difficile.

Proprio la situazione per niente favorevole degli ultimi mesi, infatti, ha spinto ben il 52% delle aziende a chiedere finanziamenti esterni, senza però riuscire sempre ad ottenerli.
I dati paurosamente in aumento sono due: la percentuale di richieste, che fino al 2007 si assestava al 36%, e l’esito negativo della richiesta, ora sempre più diffuso.

In questo clima di pessimismo, l’Ente di Piazza Duomo guidato da Costantino Capone ha stanziato un milione di euro da assegnare alle aziende attraverso un bando di contributi mirato all’abbattimento del costo delle commissioni dovute sulle garanzie rilasciate dai Confidi “107”, ossia iscritti nell’elenco speciale degli intermediari finanziari di cui all’art. 107 del Testo Unico Bancario.

Questa scelta è stata dettata dal desiderio di offrire alle aziende uno strumento che possa aumentare la capacità di credito dell’azienda nei confronti del circuito finanziario, attraverso soggetti che abbiano una capitalizzazione tale da fornire una garanzia realmente efficace nei confronti del mondo bancario e, quindi, tale da poter favorire concretamente l’accesso al credito, senza il quale non è possibile essere competitivi all’interno del sistema imprenditoriale.

Il contributo prevede perciò l’abbattimento del costo della garanzia deliberata dagli Organismi di Garanzia Collettiva Fidi, per le imprese irpine che stipulino un contratto di finanziamento bancario o di leasing.
Ciò è possibile fino al 31 ottobre 2013, quando scadrà il bando.

Per avere maggiori dettagli su questo importante progetto, è stata indetta una conferenza stampa di presentazione per il giorno 21 settembre alle 10.30, presso la sede dell’Ente di Piazza Duomo.
La conferenza stampa è aperta a tutte le imprese e loro associazioni, alle istituzioni bancarie e strutture Confidi “ex 107”, per offrire il proprio contributo per il buon esito dell’iniziativa camerale.

Per partecipare, occorre registrarsi sul sito della Camera di Commercio di Avellino.

Vera MORETTI

Mediazione civile: già gestite 5 mila pratiche

Oltre 5mila richieste di conciliazione, in particolare, dal 21 marzo al 31 maggio 2011, è il traguardo raggiunto dall’entrata in vigore della mediazione obbligatoria. Le 75 Camere già iscritte al Registro degli Organismi di mediazione del Ministero della Giustizia ne hanno gestite quasi 4mila, il 76% delle quali in materie per cui è ora prevista l’obbligatorietà. Complessivamente, i procedimenti già definiti risultano 1.633, pari al 43% delle mediazioni depositate presso gli Organismi camerali riconosciuti, e nel 20% dei casi si è raggiunto un accordo soddisfacente per entrambe le parti.

Il vice presidente di Unioncamere, Costantino Capone, ha commentato i dati elaborati da Unioncamere e messi a disposizione della commissione Giustizia del Senato così: “La mediazione civile sta appena cominciando a dimostrare le sue potenzialità di strumento rapido, economico ed efficace di giustizia alternativa nei rapporti tra le imprese. E’ un passo nella giusta direzione. Siamo solo all’inizio di una rivoluzione silenziosa e pacifica che potrà liberare risorse preziose per lo sviluppo del Paese“.

Ha poi proseguito: “sebbene la legge ponga un limite massimo di 4 mesi per concludere la procedura, ben il 43% di quelle avviate si sono già definite e, di queste, nel 20% dei casi con un accordo ritenuto soddisfacente dalle parti. In alcune Camere, il tasso di conclusione positiva è addirittura superiore al 50%. Ci aspettiamo che la mediazione obbligatoria potrà dare già entro l’anno un contributo visibile di alleggerimento del lavoro dei tribunali e, soprattutto, dei costi e dei tempi dei contenziosi per le imprese“.

Le mediazioni obbligatorie tra imprese si sono concluse mediamente in 66 giorni. Quelle relative a rapporti di consumo ne hanno invece richiesti, sempre mediamente, 64. Il valore medio nei due casi è stato, rispettivamente, di circa 155.000,00 euro nelle procedure tra imprese e di 23.000,00 euro circa in quelle aventi per oggetto controversie in materia di consumo.

M.Z.