Bonus genitori separati: pubblicato il decreto operativo

Nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2022 è stata pubblicato il decreto operativo per il Bonus genitori separati o divorziati.

A chi spetta il bonus genitori separati

Il contributo è stato istituito con il decreto legge del 2021 mentre i criteri per l’erogazione sono stati definiti con il decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio 2022, si tratta quindi di un lungo iter che finalmente sembra essere arrivato al punto definitivo.

Hanno diritto al bonus i genitori separati o divorziati che devono provvedere al mantenimento dei figli minorenni o maggiorenni con handicap grave e che non hanno ricevuto dall’altro genitore l’assegno di mantenimento disposto in sede di separazione.

Il bonus viene riconosciuto nel caso in cui l’inadempimento dell’altro genitore sia dovuto a cause indipendenti dalla volontà di questo:

  • in caso di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa dell’ex, a decorrere dall’8 marzo 2020 e per almeno 90 giorni;
  • in caso di riduzione del reddito pari almeno al 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Sono previsti requisiti economici anche per il richiedente che deve avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro. Affinché si possa ottenere il bonus genitori separati è necessario che l’assegno di mantenimento non sia stato versato o sia stato versato solo in parte nel periodo compreso dall’8 marzo 2020 al 31 marzo 2022 cioè nel periodo compreso tra l’emergenza covid.

A quanto ammonta il bonus genitori separati

Il bonus genitori separati può avere un importo massimo di 800 euro mensili e viene erogato per massimo 12 mensilità. L’importo è comunque commisurato all’assegno di mantenimento disposto in sede di separazione, cioè se l’importo previsto era inferiore a 800 euro mensili viene corrisposto quell’importo e non quello massimo. Inoltre l’importo sarà determinato in base alle domande pervenute nel limite dei fondi disponibili che sono 10 milioni di euro.

La domanda dovrà essere presentata attraverso il portale del Dipartimento per le politiche della famiglia . La nuova piattaforma deve ancora essere lanciata quindi è necessario attendere ancora qualche giorno per poter proporre la domanda.

I dati da inserire nella domanda per il bonus genitori separati

La domanda deve essere presentata dal coniuge che doveva percepire l’assegno di mantenimento in favore dei figli. Questi, oltre a indicare le sue generalità, deve indicare:

  • l’importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, e l’ammontare delle somme non versate a titolo di mantenimento;
  • se l’ex coniuge percepisce redditi da lavoro dipendente;
  • l’ammontare del reddito del richiedente;
  • la dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica da COVID-19
  • codice iban e indirizzo di posta ( ordinaria o elettronica).

Maternità dei Comuni: aumentano gli importi e l’ISEE

L’assegno di maternità dei Comuni viene erogato alle donne disoccupate che quindi non possono accedere alla maternità INPS. Per il 2022 vi sono però importanti novità, infatti le somme che le donne possono percepire sono adeguate all’inflazione e di conseguenza sono aumentate. Aumenta anche la soglia di reddito ISEE per accedere al beneficio.

Nuovi importi per l’assegno di maternità dei Comuni

La novità è stata annunciata con un comunicato del Dipartimento per le Politiche della Famiglia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio 2022. La variazione è collegata all’aumento dell’inflazione e quindi degli indici ISTAT dei prezzi al consumo.

L’assegno di maternità dei Comuni, come quello previsto dall’INPS, viene riconosciuto per la nascita di figli, ma anche per affidi e adozioni. E’ stato introdotto dall’articolo 74 della legge 151 del 2001.

Si tratta di una misura assistenziale riconosciuta alle madri disoccupate e che non accedono ad altre misure previdenziali/assistenziali. Spetta per la stessa durata in cui viene corrisposta l’indennità di maternità per il congedo obbligatorio, quindi per un totale di 5 mesi. L’assegno viene fruito successivamente alla nascita del bambino o dall’ingresso del bambino in famiglia per affidi e adozioni. Per il 2022 ha un importo pari a un massimo di 354,73 euro mensili. Per il 2021 la misura prevista era 348,12 euro mensili. Possono presentare al domanda le famiglie che hanno un reddito ISEE non superiore a 17.747,58, per il 2021 il limite ISEE era di 17.416,66 euro. Si tratta quindi di piccoli aumenti.

Per poter accedere a tale assegno mensile la domanda deve essere presentata entro 6 mesi dall’evento, cioè dalla nascita, dall’affido, affidamento pre-adottivo o adozione. L’invio è telematico, ma per conoscere le modalità è necessario rivolgersi al proprio Comune.

Ultime note su assegni nuclei familiari numerosi

Il comunicato in oggetto prevede anche una modifica degli importi per gli assegni ai nuclei familiari numerosi. A questo proposito occorre però ricordare che tale misura sarà erogata solo per i mesi di gennaio e febbraio. Da marzo prende il via l’assegno unico che assorbe anche questa misura. Nel comunicato si sottolinea che tale assegno spetta alle famiglie con almeno 3 figli a carico e reddito ISEE non superiore a 8.955,58 euro. In tal caso l’importo mensile è di 147,90 euro.

Ricordiamo che il sostegno alla meternità è diverso in base alla categoria di appartenenza. Ecco alcuni approfondimenti.

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