A Enel Green Power il parco solare più grande del Brasile

Continua l’espansione Enel Green Power in Sudamerica. Il colosso italiano delle rinnovabili, attraverso la sua controllata Enel Green Power Brasil Participações Ltda (EGPB), ha avviato in Brasile la costruzione dell’impianto solare Nova Olinda.

Si tratta di un impianto da 292 MW che, una volta terminato, sarà il più grande del Sudamerica. EGPB gestisce attualmente in Brasile il più grande impianto solare, Fontes Solar da 11 MW, e sta realizzando il nuovo impianto di Ituverava, che potrà contare su 254 MW. Nova Olinda sarà dunque il terzo e più grande tassello della strategia espansiva di Enel Green Power.

Il nuovo impianto di EGP sorgerà a Ribeira do Piauí nello Stato di Piauí, nel Nord-est del Paese – una zona con un alto livello di irradiazione solare -, e si estenderà su un’area di 690 ettari, generando oltre 600 GWh all’anno. Secondo i calcoli di Enel Green Power, questa produzione potrà soddisfare i bisogni energetici di circa 300mila famiglie brasiliane, evitando l’immissione in atmosfera di circa 350mila tonnellate di CO2.

Per Enel si tratta di uno sforzo economico non indifferente, poiché nell’impianto investirà circa 300 milioni di dollari, in linea con quanto previsto dall’attuale Piano strategico del Gruppo. Inoltre, l’impianto solare sarà supportato da un contratto di vendita ventennale sottoscritto con la Camera di commercio per l’energia elettrica del Brasile.

Enel Green Power Brasil Participações ha attualmente in Brasile una capacità installata totale di 546 MW, di cui 401 da eolico, 12 da solare fotovoltaico e 133 da idroelettrico. Inoltre l’azienda ha progetti in esecuzione per 442 MW di eolico, 102 di idroelettrico e 807 di solare.

Enel Green Power nel mercato peruviano

Il Sudamerica è sempre più terreno di conquista per Enel Green Power. Dopo essere entrata sul mercato cileno, uruguaiano e brasiliano con forza, ora la società del Gruppo Enel mette un piede pesante anche in Perù, attraverso la sua controllata locale.

Enel Green Power si è infatti aggiudicata il diritto a stipulare contratti ventennali di fornitura di energia per 126 MW di eolico, 180 MW di fotovoltaico e 20 MW di idroelettrico dopo aver vinto un’apposita gara per le energie rinnovabili indetta dal governo di Lima.

Un diritto che farà diventare Enel Green Power il principale operatore di rinnovabili in Perù entro il 2018, con 326 MW totali aggiudicati nella gara. Inoltre, la società sarà l’unica nel Paese a operare con i propri impianti in tre diversi tipi di tecnologie rinnovabili.

Enel Green Power ha comunicato anche che l’investimento per costruzione degli impianti, che si prevede entreranno in esercizio entro il 2018, sarà di circa 400 milioni di dollari Usa, in linea con gli investimenti previsti dal piano strategico della società. Inoltre, secondo i contratti di fornitura ventennale aggiudicati ad Enel Green Power è prevista la vendita di volumi specifici dell’energia prodotta dagli impianti.

Enel Green Power si rafforza in Cile

Dopo che Enel si è ripresa Enel Green Power, quest’ultima ha messo a segno un altro bel colpo in Cile, Paese dove è attiva e presente con successo ormai da anni. Enel Green Power ha infatti completato e connesso alla rete i primi 20 MW dei 97 totali del nuovo parco fotovoltaico di Carrera Pinto, nella regione di Atacama.

Il Cile, grazie alla presenza di ampi deserti montani con un irraggiamento costante e abbondante per tutto l’anno, è un Paese ideale per l’installazione di parchi fotovoltaici. Nello specifico, i rimanenti 77 MW del parco di Carrera Pinto allestito da Enel Green Power entreranno in esercizio entro la seconda metà di quest’anno.

La realizzazione del parco di Carrera Pinto vedrà sul piatto un investimento complessivo di circa 180 milioni di dollari, finanziato attraverso risorse del Gruppo Enel Green Power e garantito da un contratto a lungo termine di vendita dell’energia prodotta dall’impianto durante la propria vita.

Come scritto all’inizio, Enel Green Power ha una forte presenza in Cile. Gli impianti che ha in gestione garantiscono una capacità complessiva di circa 600 MW, di cui 340 MW di eolico, 174 MW di solare e 92 MW di idroelettrico. A testimonianza del ruolo chiave che il Paese ha nelle strategie di sviluppo di EGP, il gruppo prevede di raddoppiare la capacità di produzione con progetti in esecuzione per altri 600 MW.

Addio a Enel Green Power, è ufficiale

Quello che anche su Infoiva avevamo anticipato nei giorni scorsi, ora è una conferma: Enel si riprende Enel Green Power con una integrazione che ha come scopo quello di dare maggior spazio alle energie rinnovabili nelle strategie industriali del colosso energetico. L’operazione di integrazione porterà al delisting totale di Enel Green Power da Piazza Affari.

Una strategia che è stata chiarita anche dall’ad e dg di Enel Francesco Starace nel presentare il nuovo piano industriale: “A fronte delle consistenti opportunità di mercato e in linea con la crescente focalizzazione del Gruppo sulla generazione da rinnovabili, nel prossimo arco di piano, dal 2016 al 2019, è previsto un aumento degli investimenti destinati allo sviluppo nelle energie rinnovabili, che saranno superiori al 50% dei nuovi investimenti per la crescita del Gruppo e che fanno di Enel Green Power il motore dello sviluppo di Enel”. Inoltre, ha proseguito Starace, “il settore delle utilities sta vivendo una trasformazione molto rapida e la flessibilità insita nel modello di business di Enel, ci permette di rispondere con altrettanta rapidità a questi cambiamenti, accelerando la realizzazione della nostra strategia”.

Sul fronte dei numeri a bilancio, il gruppo prevede un aumento degli investimenti da 2,7 miliardi a 17 miliardi e risparmi per 1,8 miliardi, oltre a un incremento dell’Ebitda attraverso multipli comparati di crescita da 6,7 a 7,2 miliardi.

Il piano industriale di Enel, oltre all’integrazione di Egp, ha anche importanti risvolti sotto il profilo occupazionale. Entro il 2019, l’azienda prevede infatti 9200 pensionamenti, 6mila dei quali in Italia, a fronte di almeno 2mila assunzioni nel nostro Paese.

Enel si “rimangia” Enel Green Power

Prima la molla, poi la riprende. Sembra questo il destino che lega Enel a Enel Green Power, dal momento che la controllante si riporterà in casa la controllata. La notizia, prima anticipata dal giornale spagnolo El Confidencial, ha ora trovato fondamento in una nota congiunta delle due società.

I consigli di amministrazione di Enel ed Enel Green Power – si legge nel testo – hanno avviato l’esame di un’ipotesi di integrazione societaria delle attività di Egp all’interno di Enel, in relazione alla quale hanno provveduto alla individuazione di consulenti legali e finanziari“.

Tale ipotesi di integrazione – continua la nota – non prevede l’effettuazione di alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio avente ad oggetto azioni Egp da parte di Enel. Enel ed Egp provvederanno ad informare tempestivamente il mercato delle deliberazioni che dovessero essere adottate dai rispettivi Consigli di Amministrazione in merito all’indicata ipotesi di integrazione“.

L’approvazione dell’operazione dovrebbe avvenire a novembre e le assemblee delle due società dovrebbero riunirsi a inizio gennaio per completare il passaggio entro il mese di marzo 2016. L’operazione porterebbe così al delisting di Egp da Piazza Affari, dove aveva debuttato 5 anni fa, a novembre 2010.

Dietro questa strategia di Enel potrebbe esserci il fatto che, nella sua vita in Borsa, Egp non ha mai brillato più di tanto: dopo il debutto a 1,60 euro per azione, i titoli non sono mai saliti oltre quota 1,95 euro. Sembra però più plausibile il fatto che, con questa operazione, Enel voglia ottimizzare le proprie risorse alla luce delle sfide che dovranno affrontare nei prossimi anni le utility europee e mondiali, oltre a rimettere un piede in maniera decisa nel campo delle rinnovabili, il cui sviluppo, a oggi, è travolgente. Non è un caso che la quota del fatturato di Enel Green Power su quello totale della controllante sia arrivato oggi a oltre il 30%.

Colpo in Uruguay per Enel Green Power

Nuovo colpo di Enel Green Power in Sudamerica. La società di casa Enel specializzata in energie rinnovabili ha infatti completato e allacciato alla rete il parco eolico Melowind, il suo primo impianto in Uruguay da 50 MW, situato nella zona di Cerro Largo, a circa 320 chilometri dalla capitale Montevideo.

Un impianto in grado di produrre oltre 200 milioni di chilowattora all’anno, equivalenti ai consumi di circa 74mila famiglie uruguaiane, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 62mila tonnellate di anidride carbonica, nel quale Enel Green Power ha investito circa 98 milioni di dollari.

La presenza di Enel Green Power In America Latina è piuttosto forte, grazie agli impianti che gestisce in Brasile, Cile, Costa Rica, Guatemala, Messico, Panama e Uruguay, per una capacità installata totale di più di 2mila MW.

Oltre ai 50 MW appena entrati a regime in Uruguay, nell’eolico Enel Green Power ha impianti per 442 MW in Messico, 340 in Cile, 283 in Brasile, 24 in Costa Rica. Inoltre, sul fronte geotermico, la società sta realizzando un impianto da 38 MW a Cerro Pabellon in Cile, il primo impianto del genere in Sud America.

Non nasconde il proprio orgoglio l’Amministratore Delegato di Enel Green Power, Francesco Venturini: “Siamo soddisfatti di aver iniziato la generazione di chilowattora in Uruguay, un Paese che ha caratteristiche perfettamente in linea con la nostra strategia di crescita, in quanto è un paese in rapida crescita economica e demografica, connotato da abbondanza di risorse naturali e da un quadro normativo stabile. Il Paese mira a diversificare il mix energetico nazionale, incrementando l’utilizzo delle risorse locali entro il 2030, e la nostra energia pulita contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo”.

L’Uruguay ha infatti una capacità installata di circa 3,7 GW, con il 66% della produzione elettrica nazionale che proviene da energia rinnovabile.

Enel Green Power leader del solare in Brasile

Enel Green Power è diventato leader nel solare in Brasile grazie a 533 mw aggiudicati nella gara pubblica Leilao de Reserva.

Questo significa che EGP ha vinto il diritto di sottoscrivere contratti ventennali di vendita di energia in Brasile per un totale di 553 MW relativi ai tre nuovi progetti fotovoltaici di Horizonte MP (103 MW), Lapa (158 MW) e Nova Olinda (292 MW).

Ovviamente, Enel Green Power era già attivo in Brasile, quindi la capacità aggiudicata va ad aggiungersi a quanto già in suo possesso, ed è per questo che è diventata il principale player nell’intero settore del solare in Brasile, in termini di potenza installata e portafoglio di progetti.

Il risultato di questa gara, che ha assegnato piu capacita ad EGP che ad ogni altro partecipante, si aggiunge infatti agli 11 MW di Fontes Solar I e II, il più grande parco fotovoltaico in Brasile attualmente in esercizio e ad ulteriori 254 MW aggiudicati all’azienda a novembre dello scorso anno per la costruzione dell’impianto solare Ituverava.

Francesco Venturini, AD di EGP, ha dichiarato: “Siamo entusiasti del grande successo di questa gara, grazie alla quale siamo diventati l’azienda leader nel solare in Brasile, gli 818 MW di capacità complessiva vinti in tutte le gare sul fotovoltaico lanciate fino ad oggi in Brasile, i 700 MW di capacità vinti nelle gare sull’eolico e i 102 MW vinti nelle gare sull’idroelettrico nel Paese dal 2010, rappresentano un’ulteriore conferma della validità della nostra strategia di crescita in America Latina, la cui forza sta nel concentrarsi su tecnologie che si stanno avvicinando o hanno già raggiunto la grid parity, nella realizzazione di soluzioni innovative e nelle sinergie con le altre società del Gruppo Enel nella regione“.

Per la costruzione dei tre nuovi impianti fotovoltaici, Enel Green Power investirà circa 600 milioni di dollari statunitensi e si stima che i lavori verranno completati entro il 2017, in linea con gli obiettivi di crescita previsti dall‘attuale piano industriale della Società, che prevede la costruzione di 7,1 GW di capacita aggiuntiva in tutto il mondo entro il 2019.

I tre progetti, che saranno realizzati in aree con elevati livelli di radiazione solare, genereranno circa 1,2 TWh di energia rinnovabile e contribuiranno a soddisfare in maniera significativa il bisogno del Brasile di nuova produzione di energia.

Vera MORETTI

Enel Green Power si espande in Sudafrica

Continua l’espansione di Enel Green Power sui mercati emergenti. Questa volta la società del gruppo Enel specializzata in energie alternative ha messo a segno un colpo in Sudafrica, dove si è aggiudicata due contratti ventennali per la fornitura di energia con l’utility sudafricana Eskom.

Per Enel Green Power si tratta di ulteriori 280 MW di progetti eolici, inseriti nella quarta fase della gara del cosiddetto REIPPPP (Renewable Energy Independent Power Producer Procurement Programme), programma per le energie rinnovabili, promosso dal Governo Sudafricano in cui Enel Green Power gioca una parte sempre più importante.

Per accedere al programma sudafricano REIPPPP, Enel Green Power ha dovuto partecipare alla gara attraverso alcune società veicolo delle quali ha mantenuto una quota di maggioranza, in partnership con importanti player locali.

I due progetti eolici ai quali parteciperà Enel Green Power si chiamano Soetwater (da 142 MW) e Garob (da 138 MW) e saranno realizzati nella provincia di Northern Cape. Si prevede il loro completamento, con la relativa operatività in esercizio, entro il 2018 e, una volta realizzati, i due impianti saranno in grado di generare circa 1000 GWh all’anno.

L’investimento di Enel Green Power è di circa 340 milioni di euro, in linea con quelli che sono obiettivi di crescita strategica che la società si è data nel proprio piano industriale.

Enel Green Power guarda all’Egitto

In barba alla tensioni geopolitiche che attraversano il mondo arabo e il Nordafrica in particolare, l’Egitto continua a essere terra di conquista per il business made in Italy. Dopo Eni, tocca a ora Enel Green Power focalizzare la sua attenzione sul Paese dei Faraoni.

Nei giorni scorsi, infatti, Eni aveva comunicato nuovi record per la sua attività estrattiva nel Paese, mentre ora l’ad di Enel Green Power Francesco Venturini ha parlato delle strategie dell’azienda in Egitto. Secondo Venturini, infatti, il Paese “rappresenta una parte importante della nostra strategia nel Mediterraneo e, insieme al Marocco, sta sviluppando gare molto importanti“.

Venturini ha parlato nei giorni scorsi a margine del convegno Res4Med e ha ricordato che l’Egitto è “un Paese in grandissima crescita” e su cui Enel Green Power ha “grosse speranze“. Del resto, nei giorni scorsi in Egitto si è conclusa una gara per 250 megawatt di eolico che Enel Green Power non si è aggiudicata: la società punta a gare che assicurano il ritiro dell’energia a prezzi prestabiliti e non “a prezzi da record”, come ha sottolineato Venturini, che hanno caratterizzato la gara in oggetto.

Nelle sue dichiarazioni, l’ad di Enel Green Power ha di fatto aperto le porte a investimenti in tutto il continente africano. Oltre ad aver parlato di Marocco, Algeria e Tunisia, Venturini ha ricordato che, grazie all’attività per ora concentrata solo in Sudafrica, Enel Green Power è il primo operatore privato di energie rinnovabili in Africa: “Il nostro obiettivo è di continuare a svilupparci in tutto il continente, guardiamo con particolare interesse al Corno d’Africa e al Kenya“, ha concluso Venturini.

Enel Green Power guarda a Est

Enel Green Power guarda a Oriente e lo fa prendendo sotto braccio un partner di primo livello come la giapponese Marubeni Corporation. Le due società hanno infatti firmato un protocollo d’intesa della durata di 2 anni che le impegna nella valutazione comune di potenziali opportunità di business nel settore delle energie rinnovabili, principalmente nella regione dell’Asia-Pacifico, nella quale Marubeni ricopre una posizione di leadership.

La collaborazione tra Enel Green Power e Marubeni guarda principalmente a Paesi come Malesia, Vietnam, India, Indonesia, Australia, Thailandia e Filippine, ma non esclude a priori altre aree geografiche da individuare a partnership consolidata.

In tutti questi Paesi, Enel Green Power e Marubeni svilupperanno progetti legati all’idroelettrico, all’eolico, al geotermico e al solare e nelle prime battute della partnership, come evidenzia una nota della società, saranno considerati solo i progetti in fase di sviluppo ed esclusi quelli già operativi o in via di costruzione.

Non poteva che essere positivo il commento alla partnership da parte di Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel Green Power: “Siamo lieti di aver avviato la collaborazione con un operatore importante come Marubeni. La regione Asia-Pacifico, in cui Enel Green Power non ha ancora una presenza operativa, è particolarmente promettente. Grazie a questo accordo potremo cogliere delle opportunità di sviluppo in tutte le tecnologie rinnovabili in un’area ricca di risorse e ad alto potenziale di sviluppo. Guardiamo con interesse a una delle zone del mondo dove la crescita è più rapida, mettendo a disposizione la nostra conoscenza ed esperienza“.