Repower, come ti coccolo il cliente

Vendere energia non è un compito facile. Perché si tratta di un bene parzialmente intangibile e perché quello dell’energia, in Italia, è un mercato liberalizzato molto competitivo e complesso. Repower, è un’azienda che opera in questo mercato e per essere vincente ha puntato su innovazione, qualità e servizio al cliente.

Tutti elementi che Repower ha sviluppato e potenziato fin dall’inizio della liberalizzazione del mercato elettrico in Italia, avviando l’attività di vendita dedicandosi alle  piccole e medie imprese. Focalizzando l’attenzione su questo segmento di clientela, Repower ha gettato le basi per una proficua attività di vendita, in costante crescita di volumi e margini.

La filosofia che ha guidato questa scelta affonda le radici nella consapevolezza che le piccole e medie imprese non possono disporre di un energy manager interno come le grandi realtà, nonostante la spesa energetica rappresenti una voce di bilancio importante. Repower si è proposta quindi come partner in grado di fornire la competenza qualificata per gestire al meglio le problematiche legate alla fornitura energetica e ottimizzare i consumi di questo segmento di clientela.

Ma non basta. Come ogni azienda sa, una volta acquisito il cliente va mantenuto, con la qualità del servizio e un orientamento costante al cliente. Attività che Repower garantisce dedicando a ciascun cliente un consulente dell’energia sempre a disposizione, un call center con persone che rispondono alle chiamate senza risponditore automatico, un’area clienti dove verificare i propri consumi anche in modo autonomo. I risultati confermano il successo: sono oltre 40.000 le aziende italiane che hanno già scelto Repower, appartenenti a tutti i settori produttivi, convinti non solo dalla bontà dell’offerta ma anche dalla qualità del servizio e dell’assistenza al cliente.

Una qualità che si abbina alla capacità di Repower di seguire o persino anticipare il mercato, proponendo un ventaglio di offerte o servizi in grado di rispondere alle evoluzioni di un mercato complesso come quello energetico. Idee e servizi che nascono “dal basso”, dallo studio del mercato e dall’esperienza diretta della rete di vendita. Gli agenti vivono infatti il mercato giorno dopo giorno e apprendono le esigenze dei clienti direttamente da loro. Nascono così idee che vengono raffinate e sviluppate in un approfondito processo di team.

È il caso, per esempio, di “Verde Dentro”, l’offerta che, insieme alla fornitura di energia rinnovabile con certificazione di provenienza TÜV Sud e Garanzie di Origine, include un software per l’analisi dettagliata dei consumi e dell’efficienza energetica delle apparecchiature e, prima in Italia, mette a disposizione dei clienti per la durata della fornitura, un veicolo elettrico a due o quattro ruote grazie alla partnership con Leaseplan.

Perché, se “dal basso” è uno slogan fin troppo abusato in quest’epoca 2.0, un’azienda che davvero incarna questa filosofia è naturalmente vicina al cliente. Chiedere a Repower per conferma, 800 903 900!

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Bonus per le auto elettriche

L’Italia incentiva la mobilità sostenibile e lo fa proponendo un bonus fino a 5.000 euro l’acquisto di un auto elettrica. Lo stanziamento totale previsto dal testo unificato sull’auto elettrica adottato dalle commissioni Trasporti e Attività Produttive della Camera, previsto in Aula a giugno, è di ben 420 milioni di euro in tre anni a partire dal 2013.

Chi compra in Italia, anche in leasing, un’auto elettrica a fronte di una rottamazione, nel 2013 avrà un contributo fino a 5.000 euro per i veicoli che producono emissioni inquinanti non superiori a 50 grammi a chilometro di anidride carbonica e fino a 1.200 per un’emissione tra i 50 e i 95 grammi di Co2. Un bonus che scende a 4.000 e mille euro nel 2014 e a 3.000 e 800 euro nel 2015. E’ poi previsto un piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, per garantire su tutto il territorio livelli minimi di accessibilità al servizio di ricarica.

Tra le novità previste per incentivare la fase start up del mercato della mobilità green c’è anche una tariffa promozionale di energia elettrica e gas.
“Ora si passa alla fase emendativa – sottolinea Andrea Lulli, uno dei firmatari di una delle proposte sull’auto elettrica – e spero si proceda speditamente. Il testo è in programma in Aula per giugno e dovremmo farcela”.

Repower, l’energia è Verde Dentro

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Si fa presto a dire green. Quante sono oggi le aziende che si possono davvero definire green? Che adottano cioè comportamenti  virtuosi nei confronti dell’ambiente e si distinguono realmente nel mercato?  Oggi c’è un  operatore elettrico che ha messo a punto un offerta di servizi dedicati alle aziende che vogliono assumere procedure concrete a salvaguardia dell’ambiente: parliamo di Repower.

Gruppo energetico internazionale attivo da oltre 100 anni,  nato  per fornire l’energia elettrica al Trenino rosso del Bernina nel Cantone dei Grigioni,  Repower è tra i primi operatori svizzeri nella generazione da fonti rinnovabili. Presente in Italia dal 2002, Repower opera su tutta la filiera elettrica, dalla produzione al trading sino alla vendita collocandosi  tra i principali player  dedicati alle piccole e medie imprese  per la fornitura di  energia elettrica,  gas naturale e servizi di consulenza energetica.  Gruppo solido, nel 2011 Repower ha realizzato in Italia un fatturato di oltre un 1.2 miliardi di  euro.

Energia verde, si diceva… Sì perché – e torniamo alla vision green di cui parlavamo all’inizio – Repower ha introdotto sul mercato un’offerta dalle caratteristiche uniche e innovative. Verde Dentro il  nome della  proposta dedicata alle strutture ricettive, alle imprese e ai Comuni che fanno dell’attenzione all’ambiente un punto fermo della propria cultura e immagine istituzionale.

Verde Dentro è molto più di una semplice fornitura di energia elettrica; è quasi una filosofia, che suggerisce alle imprese l’adozione di comportamenti green a 360 gradi per contribuire concretamente a un futuro ecosostenibile. L’offerta Verde Dentro si compone di più elementi.

1.Fornitura di energia rinnovabile doppiamente certificata perché  alla  certificazione di Garanzia di Origine dell’energia resa obbligatoria dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il gas, Verde Dentro aggiunge quella di TUV Sud, ente che  verifica che il quantitativo di energia rinnovabile prodotta dagli impianti Repower alimentati da fonte rinnovabili sia pari alla quantità venduta ai singoli clienti.

2. Efficienza energetica. Un software sviluppato ad hoc, raccoglie  alcune informazioni sulle diverse apparecchiature delle aziende e sulle modalità del loro utilizzo, elabora una simulazione sulla ripartizione dei consumi e della spesa per tipologia di apparecchiatura e propone la migliore soluzione di intervento con una indicazione anche dei tempi di ritorno dell’investimento in caso di sostituzione delle singole apparecchiature.

3. Mobilità elettrica. A disposizione dei clienti per l’intera durata della fornitura, un silenzioso ed ecologico veicolo professionale a due o quattro ruote, elettrico al 100%, per gli spostamenti quotidiani, le consegne o come auto di cortesia, per muoversi rispettando l’ambiente. I veicoli si ricaricano con una comune presa elettrica o con le colonnine di ricarica.

4. Comunicazione. Poiché la filosofia green è contagiosa, a disposizione dei clienti Verde Dentro c’è anche un nuovo strumento di marketing per distinguersi nel proprio mercato e comunicare l’immagine verde della propria struttura, facendosi promotori di comportamenti sostenibili nel lavoro di tutti i giorni.

Un nuovo modo di fornire energia per un nuovo modo di consumarla: più attento, più consapevole, più rispettoso. Un nuovo modo “Verde Dentro” per educare le imprese a fare business nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

Homines Energetici, una mostra piena d’energia

L’energia  dell’arte, l’energia della vita. Che cosa fa muovere gli uomini? L’energia. Che cosa rende gli uomini “homines energetici”? L’energia. E si chiama proprio Homines Energetici l’allestimento che Italo Rota ha progettato per Repower alla Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile 2012. Una mostra che celebra i primi dieci anni di attività in Italia dell’operatore elettrico svizzero.

Repower presenta infatti per la prima volta sul palcoscenico del FuoriSalone una serie di iniziative legate alle fonti energetiche, al territorio, all’innovazione tecnologica, alla mobilità sostenibile, ai servizi. Un’operazione cui ha fornito le proprie idee e il proprio supporto Italo Rota, celebre architetto milanese che, da sempre si cimenta nei campi più diversi, dal product design alla progettazione di ampie aree urbane.

Homines Energetici è un progetto visionario e ricco di idee nuove, dove il binomio energia-bellezza si coniuga con quello di uomo e territorio, in un’armonia possibile. Un progetto che mostra come il concetto di energia non sia solo legato a quello di consumo, ma possa diventare una vera filosofia, un moto, una forza interiore.

Un homo energeticus che Italo Rota vede come protagonista curioso di un racconto che si dipana e si svolge nella “quadreria espositiva” della sala: allestimento scenico dove presentare non solo luoghi e impianti tecnologici, servizi e centrali idroelettriche, ma anche dove sottolineare l’attenzione all’uomo e alle grandi questioni connesse all’energia. In un dialogo aperto tra estetica e tecnologia, mix energetico e ricerca, mobilità e servizi.

I progetti in mostra sono tanti, per citarne alcuni:  la Centrale di regolazione a pompaggio idrico di Campolattaro (Benevento), la Centrale termoelettrica a carbone di Saline Joniche (Reggio Calabria)  e la mobilità elettrica rappresentata da un Cargoscooter allestito ad hoc da Rota e la colonnina per la sua ricarica disegnata per Repower da Rota e Pedretti.

Fabio Bocchiola, Presidente di Repower Italia, spiega la filosofia dell’iniziativa: “Da sempre l’uomo cerca energia per le sue attività energia disponibile al minor costo possibile. L’ultimo secolo, tuttavia, ci ha insegnato il valore delle risorse, per questo servono soluzioni che bilancino le nostre esigenze di energia, l’ambiente in cui viviamo e l’uomo stesso. L’esigenza di questo nuovo equilibrio ci deve trasformare quindi da homo sapiens in una collettività di homines energetici, coscienti del nostro divenire e responsabili del nostro futuro”.

Inaugurazione della mostra: 17 aprile ore 19, Triennale di Milano, viale Alemagna 6.
Orari Triennale di Milano: 17 – 22 aprile: dalle 10.30 alle 22 orario continuato;
17 aprile dalle 19 alle 24 opening al pubblico con animazione musicale negli spazi comuni della Triennale.

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Energia verde e sostenibilità, opportunità per le Pmi

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Energia, ambiente, sostenibilità. Parole chiave non più del futuro, ma ormai del presente. Parole il cui significato hanno ben presente in Repower e che declinano su più fronti: dalla fornitura di energia alla mobilità sostenibile. Come ci conferma Renzo Boschet, Direttore Vendite Repower. 

Quali strumenti esistono nelle mani di un’azienda medio grande per diventare più green nel nostro Paese? Perché dovrebbe approfittarne?
L’approccio green può essere considerato  parte di un approccio sostenibile. Il sistema da difendere è più ampio di quello ambientale e dovrebbe abbracciare la comunità nell’insieme dei suoi bisogni. Per un’azienda energetica: la luce, il riscaldamento, l’alimentazione di un impresa, la mobilità diventano i servizi a valore aggiunto. Soddisfare i bisogni vuol dire anche orientarsi all’utile con un occhio al risparmio energetico e alla conservazione del patrimonio comune (anche quello economico).

Quante e quali aziende in Italia conoscono questi strumenti e se ne interessano?
La sostenibilità è spesso citata nei bilanci e nelle brochure dei grandi gruppi. Meno frequente è trovare una cultura attenta a tutti gli aspetti del “sostenibile” che si rispecchi realmente nelle strategie delle aziende. Il “green” è utilizzato spesso solo come leva di marketing o per sfruttare sistemi di incentivazione spesso onerosi per la comunità. Le aziende che hanno intrapreso un percorso serio sulla sostenibilità hanno uno stile di marketing meno aggressivo e più ritagliato sul cliente. Questa strategia non porta frutti nell’immediato, ma è vincente nel medio lungo periodo.

Anche le piccole aziende o le utenze domestiche possono fare la loro parte? Come?
Le piccole aziende in primis sono il tessuto economico del nostro Paese. Un loro movimento verso forme di collaborazione e acquisto di prodotti innovativi ed efficienti può dare una grande spinta a tutto il settore energetico e indirizzarlo verso servizi a valore aggiunto. Noi siamo un operatore elettrico dedicato alle PMI. Con Verde Dentro abbiamo messo sul mercato la  prima e unica offerta in Italia di fornitura elettrica che offre realmente alcuni strumenti per aiutare le aziende ad adottare comportamenti sostenibili: fornitura elettrica da fonti rinnovabili certificate, software per il calcolo dell’efficienza energetica, mobilità elettrica – auto o scooter -. Verde Dentro è dedicata originariamente a strutture ricettive, hotel, palestre, centri benessere e amministrazioni comunali ma oggi estesa ad altri settori. Un’offerta per tutte le aziende che mettono la sostenibilità al centro del proprio modello di innovazione e puntano a una differenziazione consapevole.

Che cos’è la e-mobility? In quali Paesi viene utilizzata e funziona?
L’e-mobility dovrebbe essere un altro modo per esprimere la propria libertà di muoversi nel rispetto degli altri, riducendo alcune delle controindicazioni della mobilità ordinaria (emissioni e rumori innanzitutto). Nelle immense aree urbane cinesi i motocicli elettrici stanno riscuotendo grande successo. Le maggiori case automobilistiche mondiali hanno programmi o modelli per la mobilità elettrica e nei Paesi europei sono sempre più diffuse le politiche di sostegno. Ci sono ancora alcuni temi da affrontare perché si possa pensare ad un’espansione del fenomeno. Tra i principali l’autonomia delle batterie dei veicoli, la diffusione di tecnologia e infrastrutture di ricarica adeguata per le lunghe percorrenze e norme/standard condivisi. L’interesse di cittadini e pubbliche amministrazioni fanno presagire uno sforzo importante nella ricerca per ottenere al più presto risultati che consentano all’E-mobility di farsi strada come soluzione alternativa alla mobilità ordinaria.

Esempi di e-mobility in Italia? Se non ce ne sono, perché? All’estero chi primeggia in questo campo?
In Italia l’e-mobility si è sviluppata grazie ad accordi tra società che operano in diversi settori. Gli attori necessari oggi ad attivare questo servizio sono molteplici, venditore o locatore di veicoli elettrici, costruttori di infrastrutture di ricarica, operatori energetici, società di vendita di servizi energetici etc. In questo contesto si colloca la collaborazione di  Repower con Leaseplan, Oxygen e Mitsubishi.  Al momento è difficile parlare di leader nel campo della e-mobility.

Una città a emissioni zero è possibile? Quali i primi passi da fare?
La sfida dell’abbattimento di emissioni in contesti urbani deve essere un obiettivo. I temi da affrontare per primi sono quelli del riscaldamento domestico e della mobilità. La mobilità va affrontata sia in termini di incentivazione all’utilizzo di veicoli elettrici sia in termini di riduzione della congestione favorendo la mobilità pubblica. Come ho già detto, l’offerta Verde Dentro di Repower è dedicata anche ai Comuni ed è una risposta concreta che va nella direzione di una città sostenibile perché promuove l’utilizzo di energia rinnovabile e la mobilità elettrica.

Quanto sono “green” le realtà che come azienda incontrate in Italia, rispetto al resto d’Europa? A suo parere esistono delle normative nazionali che ostacolano tale processo o lo rallentano rispetto ad esempio ai Paesi capofila?
Come  già discusso il vero obiettivo da perseguire è la sostenibilità superando il vecchio principio del green come valore a sé stante. Le normative in Italia come nel resto d’Europa sono state  generose sulla tematica green col giusto obiettivo di indirizzare i comportamenti verso un uso consapevole del nostro territorio. Nonostante il giusto obiettivo lo sforzo è stato un po’ disperso incentivando tecnologie solo parzialmente sostenibili e con effetti sul comparto energetico  irrisori. Il tema di una nuova filosofia del green inside (verde dentro) dovrà indirizzare gli sforzi verso i reali bisogni della comunità investendo in ricerca per lo sviluppo di più efficienti tecnologie e sistemi di ottimizzazione delle risorse che puntino a creare un valore sociale completo.

Chiarimenti sui Certificati Verdi

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato una nota in cui fornisce alcuni chiarimenti agli operatori di settore in merito alla richiesta di emissione dei Certificati Verdi (CV). In particolare, ai fini del calcolo dell’energia netta incentivabile con i Certificati Verdi (CV) per gli impianti qualificati IAFR soggetti alla presentazione della Dichiarazione Annuale dei Consumi da inviare all’Agenzia delle Dogane, il Quadro G della suddetta dichiarazione, ai fini del riconoscimento dell’incentivo, deve riportare tutti gli estremi circa “matricola contatore”, “lettura attuale”, “lettura precedente”, “differenza” e “costante di lettura” oltre al campo contenente l’energia ceduta, che deve corrispondere alla quantità di energia elettrica immessa in rete validata dal Gestore di Rete e riconosciuta ai fini della cessione al mercato.

Il GSE ha ricordato, inoltre, che nei casi in cui, per qualsiasi motivo, la suddetta condizione non venga rispettata, potrà richiedere ai produttori di integrare le richieste di emissione CV fornendo le misure dell’energia elettrica immessa in rete validate dal Gestore di Rete.

Per tale motivo, il GSE ha invitato i produttori titolari di impianti qualificati IAFR a evidenziare eventuali casi particolari per i quali risultasse necessario verificare ed eventualmente aggiornare il metodo di calcolo dell’energia incentivabile.

Per quanto concerne, infine, le richieste di mensilizzazione dei Certificati Verdi per l’anno 2012, queste devono essere inviate separatamente dalle richieste di compensazione/emissione per l’anno 2011 e, allo stato attuale, esclusivamente tramite comunicazione cartacea.

Fonte: lavoripubblici.it

Istat: produzione industriale +1,4%

A dicembre 2011 la produzione industriale è aumentata dell’1,4% rispetto al mese precedente, ma con un calo su base annua dell’1,7%. Lo comunica l’Istat che segnala come nel trimestre ottobre-dicembre l’indice segni -2,1% rispetto al trimestre precedente.

Nella media dell’intero 2011, aggiunge l’Istat, la produzione segna una variazione nulla rispetto all’anno precedente. In dettaglio a dicembre 2011 si registra una crescita su base annua del 3,2% per i beni strumentali mentre tutti gli altri raggruppamenti risultano in calo: del 10,3% per l’energia, del 3,6% per i beni intermedi e dello 0,8% per i beni di consumo.

Rispetto a dicembre 2010, i settori dell’industria che presentano una crescita più accentuata sono l’attività estrattiva (+11,8%), la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,1%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+7,2%).

Tra i settori in calo, quelli che in dicembre registrano le diminuzioni tendenziali più ampie sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-12,9%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,0%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,9%).

Fonte: adnkronos.com

In Sicilia protesta il Movimento dei Forconi

La crisi ha portato all’esasperazione alcuni settori dell’economia della Sicilia. Il Movimento dei Forconi raggruppa sotto le sue insegne, pescatori, contadini, autotrasportatori, edili e disoccupati che stanno bloccando i punti nevralgici dell’isola. Il movimento chiede le dimissioni del presidente regionale Raffaele Lombardo e la riforma delle classe politica. I trasporti sono bloccati, centinaia di persone sulle barricate chiedono la defiscalizzazione dei carburanti e dell’energia elettrica.

Fonte: nanopress.it