Expo 2015 alla prova del web

Expo 2015 è finalmente partita in pompa magna, ma i siti internet che offrono i servizi a supporto dell’Esposizione Universale sono pronti a sostenere i picchi di richieste degli oltre 20 milioni di visitatori previsti a Milano?

Qualcuno ha provato a capirlo con delle analisi mirate, come ha fatto la società Dynatrace, specializzata nel digital performance management. Dynatrace ha confrontato le prestazioni di alcuni dei principali siti web utili ai turisti per cercare un alloggio a Milano in occasione di Expo 2015, scegliere un hotel, assistere a uno spettacolo alla Scala, prenotare un ristorante, ricevere informazioni sugli eventi o utilizzare i mezzi di trasporto e acquistarne i biglietti.

Nello specifico, sono stati analizzati: Flatexpo, HotelMilanoExpo, Teatro alla Scala, MyTable, Expo in città, Turismo Milano, Very Bello e ATM.

L’analisi ha preso in esame due parametri fondamentali per comprendere la qualità dell’esperienza percepita dall’utente finale: la disponibilità del sito web e il tempo di risposta rispetto alle richieste degli utenti che li utilizzeranno in vista di Expo 2015.

Tutti i siti presi in esame durante le tre settimane di monitoraggio antecedenti Expo 2015 hanno registrato una disponibilità costante ed elevata, superiore al 90%, con picchi del 100% ottenuti in diverse giornate. Ai primi posti si posizionano HotelMilanoExpo e MyTable, con una disponibilità rispettivamente del 99,70 e 99,79%.

Sebbene la disponibilità rappresenti un parametro fondamentale, questa deve essere accompagnata anche da tempi di risposta rapidi rispetto alle richieste degli utenti, dal momento che le analisi rivelano come, nel caso di tempi di caricamento di una pagina che si avvicinano ai 6 secondi, il tasso di abbandono degli utenti possa raggiungere percentuali del 33%.

Ebbene, relativamente ai siti di interesse per Expo 2015, sulle risposte rapide è ancora una volta MyTable, il sistema online di ricerche e prenotazioni in tempo reale di tavoli al ristoranti, a occupare le prime posizioni, con una media di 2,856 secondi. Al secondo posto il sito dell’Azienda Trasporti Milanesi ATM (3,205 secondi). Non sfigurano il sito del Teatro alla Scala, dove è possibile scoprire la stagione di eventi dedicati a Expo 2015 e prenotare i biglietti (4,525 secondi) e il portale Expo in città, che raccoglie tutti gli appuntamenti, eventi culturali e iniziative che prenderanno vita in occasione di Expo 2015 (5,336 secondi).

Le analisi sono più impietose con i siti dedicati all’ospitalità o alle iniziative turistiche. Difficile per i visitatori di Expo 2015 avere delle risposte veloci quando cercheranno un albergo o vorranno conoscere le iniziative su territori. HotelMilanoExpo e Turismo Milano si posizionano agli ultimi posti della classifica, ben oltre il limite suggerito dei 6 secondi: i loro tempi di risposta sono rispettivamente di 9,529 e 10,311 secondi.

Federalberghi ottimista su Expo 2015

Che Expo 2015 sia una straordinaria occasione di business per commercianti e imprenditori, è cosa nota. Ora cominciano anche ad arrivare le stime di questa occasione di business, almeno per quanto riguarda il settore alberghiero, dopo che ieri abbiamo parlato di locali e ristoranti.

Secondo un’indagine svolta da Federalberghi, infatti, poco meno di 9 milioni di italiani hanno deciso di visitare Expo 2015; di questi, 3,9 milioni faranno una visita in giornata, 2,3 milioni non hanno ancora deciso se pernottare o meno nel capoluogo lombardo, mentre 2,6 milioni si fermeranno uno o più giorni pernottando.

Secondo l’analisi di Federalberghi, delle persone che pernotteranno a Milano in occasione di Expo 2015, il 37% sceglierà un hotel, il 28% si sistemerà a casa di parenti o amici, il 15% andrà in un bed & breakfast, il 5% in una seconda casa e solo il 2,6% in residence. In ogni caso, il flusso turistico promette di essere intenso e di qualità.

Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca,”Expo 2015 può offrire una spinta importante per la ripartenza del settore e la prima risposta ci arriva dai circa 9 milioni di italiani che al momento hanno già deciso di visitarla nei sei mesi di durata dell’Esposizione Universale“.

Inoltre – continua ancora Bocca parlando dei flussi turistici per Expo 2015dei 9 milioni di connazionali al momento ben 2,6 milioni hanno deciso che pernotteranno a Milano o in aree limitrofe (scegliendo nel 37% dei casi l’albergo quale struttura ricettiva), altri 3,9 milioni effettueranno una visita in giornata e 2,3 milioni, pur sicuri di esserci, sono ancora indecisi se soggiorneranno o meno. Numeri che evidenziano l’importanza per il nostro Paese di eventi di portata come questo, un Paese che ha bisogno di farsi conoscere ed apprezzare per quanto di buono sa e vuole fare“.

Via a Expo 2015: come la vedono i social media

Ci siamo. Expo 2015 parte oggi dopo mesi di ritardi, polemiche, scandali, tensioni ma anche la giusta dose di entusiasmo e ottimismo per un evento che, al di là delle proteste dei soliti idioti che si contrappongono per partito preso a qualsiasi cosa, soprattutto al buon senso, promette di essere una vetrina per Milano e per il mondo.

Di certo Expo 2015 è ormai da tempo una vetrina “virtuale”, nel senso che sul web scatena un dibattito vivace che, all’avvio della manifestazione, esce finalmente dai confini di Milano. E siccome Infoiva è una testata web, proprio a questo aspetto di Expo 2015 abbiamo voluto dedicare l’approfondimento del giorno di apertura dell’Esposizione.

Come rivela un’analisi della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano, i commenti online su Expo 2015 fuori città, nel resto d’Italia e all’estero, hanno superato per la prima volta quelli locali: sono stati il 34% in più.

L’analisi è stata realizzata su 707mila commenti in italiano e 200mila in inglese, provenienti da fuori Italia dall’1 marzo a ieri. Ad aprile ci sono stati su Expo 2015 circa 20mila commenti al giorno tra Italia ed estero, di cui 15mila nel nostro Paese e quasi 4mila in inglese nel mondo.

Dato confortante, per 8 commenti su 10 vince l’ottimismo: negli ultimi due mesi del 2015 il sentiment verso Expo 2015 continua a essere ampiamente positivo, con il 76% di ottimisti a Milano e il 72% in Italia. I motivi di un sentiment così positivo verso Expo 2015? Soprattutto la risalita del tema del cibo, così come di quello dell’occupazione e delle infrastrutture.

Come anticipato sopra, il dibattito in rete su Expo 2015 è diventato sempre meno locale. Certo, al primo posto rimane sempre Milano, con un peso che però continua a scendere (52,6%, -2% in meno rispetto a febbraio 2015), segno che l’interesse per Expo 2015 sul web è sempre più nazionale. Al secondo posto Roma (17,9%), seguita da Torino (4%) e Firenze (3,6%).

Tra i temi di Expo 2015 più dibattuti in rete ci sono alimentazione, ambiente e padiglioni, mentre tra le immagini maggiormente associate a Expo 2015 crescono il tema dell’alimentazione e del cibo, la percezione che sia un evento mondiale e il tema dell’ambiente. Sempre elevato anche il tema dell’architettura e del design legato ai padiglioni di Rho Fiera.

All’estero, invece, risultano gli Stati Uniti il Paese nel quale, nel periodo considerato, si è parlato di più sinora di Expo 2015, con poco più della metà dei commenti sui social provengono dagli Usa. Seguono Gran Bretagna, Giappone, Russia e Olanda. Tra i primi 12 Paesi per volume di menzione anche il Brasile, il Canada e la Cina.

Del resto, all’estero in due mesi quasi 200mila menzioni hanno parlato esplicitamente di Expo 2015. Un interesse verso l’Expo che cresce in modo rapido, con una punta di quasi 104mila commenti nel solo mese di aprile 2015. In media, le menzioni al giorno sono passate dalle 394 di maggio 2014 alle 3.582 di aprile 2015, con una crescita costante: +26% solo ad aprile rispetto a marzo 2015.

Expo 2015 e l’agroalimentare italiano

Se il cibo è una delle eccellenze italiane e se Expo 2015 ha come tematica principale l’alimentazione, va da sé che il budget maggiore dei turisti stranieri che verranno in Italia per l’esposizione sarà dedicato al cibo.

Lo conferma la prima mappa sulle vie del gusto elaborata da Coldiretti, che evidenza come i turisti stranieri in arrivo in Italia per Expo 2015 siano più attratti rispetto alla media dall’agroalimentare made in Italy: secondo Coldiretti, infatti, è destinato al cibo un terzo del budget che spenderanno i turisti stranieri durante il soggiorno in Italia per Expo 2015, con un miliardo di euro per ristoranti, pizzerie, bar, caffè e rosticcerie. A questo giro di affari vanno aggiunti 750 milioni per acquisti di vini e prodotti agroalimentari da consumare o da regalare.

L’analisi di Coldiretti conferma dunque come il vero motore degli arrivi dall’estero rimanga l’agroalimentare made in Italy. “Gli stranieri in Italia per Expo 2015 – sottolinea Coldiretti – hanno infatti spesso pianificato una permanenza itinerante lungo lo Stivale, ma anche poco convenzionale sia nella scelta dell’alloggio sai per il mangiare, con una decisa attenzione alla ricerca della tradizione”.

L’obiettivo per molti turisti, al di là di Expo 2015, è quello di cogliere le molteplici occasioni di valorizzazione dei prodotti locali presenti lungo tutta la Penisola, con percorsi enogastronomici, città del gusto, mercati degli agricoltori, feste e sagre di ogni tipo, per mangiare fuori, ma anche per l’acquisto di souvenir.

Vino, formaggi e olio di oliva made in Italy, già protagonisti a Expo 2015, raccolgono insieme il 44,9% degli interessi potenziali sul segmento del Culinary Travel, secondo la società specializzata in indagini sul turismo Jfc, la quale ha analizzato le aspettative dei turisti stranieri.

Expo 2015 – ha affermato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvoavrà veramente successo solo se sapremo create le condizioni per prolungare il soggiorno dei visitatori stranieri al di fuori dell’area espositiva di Milano con nuove attrazioni lungo tutta la Penisola nelle città e nelle campagne. l’Italia può contare su un patrimonio alimentare e ambientale unico per lasciare della permanenza in Italia un ricordo indimenticabile”.

Per questo Coldiretti, per l’inaugurazione di Expo 2015, attiverà Farmersforyou, la prima app per indicare ai visitatori italiani e stranieri dove dormire, mangiare o acquistare prodotti direttamente dagli agricoltori con oltre 10mila riferimenti.

Expo 2015 e mercato immobiliare

Expo 2015 avrà su Milano, sul suo territorio e sulle sue imprese diverse ricadute, la maggior parte delle quali si spera saranno positive. Di sicuro un impatto importante si avrà sul mercato immobiliare cittadino, sia per quanto riguarda le compravendite di immobili sia gli affitti. Del resto, Expo 2015 è un grande cantiere non solo per i padiglioni, ma da anni sta mutando il volto urbanistico e le dinamiche del mercato di Milano.

Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che negli ultimi anni ha monitorato costantemente l’impatto dei lavori per Expo 2015 sul mercato immobiliare meneghino, Milano è stata l’unica grande città che, a livello di compravendite, ha dato segnali di ripresa prima di tutte le altre realtà metropolitane.

Nello specifico, nell’ultimo anno i valori immobiliari di Milano si sono ribassati del 5,5%, calo che ha contribuito alla ripresa delle compravendite anche in vista di Expo 2015. Nella seconda parte del 2014 le agenzie del Gruppo hanno segnalato alcune richieste di acquisto di immobili da affittare nel corso di Expo 2015. Ad essere interessate sono state soprattutto le zone centrali di Brera, quelle a ridosso di Porta Nuova e l’area di corso Lodi.

I lavori eseguiti per potenziare le linee metropolitane, al momento non hanno comportato alcun effetto sul mercato, soprattutto perché ancora non se ne vedono i reali effetti. A lavori ultimati, stima il Gruppo, potranno esserci benefici, se non sul fronte dei prezzi almeno sul fronte della domanda.

Al di là di Expo 2015, è stato infatti rilevato che in quartieri come Bicocca e nella zona intorno a viale Fulvio Testi, dove negli ultimi anni sono sorte delle fermate nuove della M5, si sono riscontrate più richieste di acquisto. Anche la zona di Sempione, che sarà interessata da quattro fermate della Linea 5, vedrà migliorati i suoi collegamenti con le altre aree della città e non si può escludere possa registrare un avvicinamento dei prezzi immobiliari a quelli presenti nella non lontana zona Fiera-Monterosa, più quotata soprattutto sulle tipologie signorili.

Tornando a Expo 2015, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha registrato un certo interesse per immobili in affitto per i dipendenti da parte delle società incaricate di svolgere i lavori di preparazione dell’evento. Interessati i quartieri intorno a corso Sempione e la Fiera.

Parallelamente, è stato riscontrato un discreto fermento sul mercato dei locali commerciali. Infatti ci si aspetta che Expo 2015 porti su Milano quasi 20 milioni di visitatori con una spesa turistica di 3,5 miliardi di euro di cui 1,2 solo per la ristorazione. Ciò ha comportato un notevole interesse per immobili da destinare a questo settore nelle zone più centrali di Milano: Quadrilatero, Cordusio, Cairoli e Brera.

Dalle stime realizzate da diversi istituti di ricerca, Expo 2015 dovrebbe avere un impatto anche sui livelli di occupazione in città e non solo; il tutto gioverà all’economia della città e di conseguenza, secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, anche il mercato immobiliare ne potrà risentire positivamente.

Expo 2015, le occasioni per le Pmi italiane

Expo 2015 è un evento che va guardato al di là della mediaticità che porta con sé e va visto come una straordinaria occasione per le imprese di annodare contatti, aprire i propri mercati, creare relazioni nella prospettiva di una crescita globale. Lo sanno le imprese, lo sanno le istituzioni, italiane e internazionali.

Ecco perché, nell’ambito di Expo 2015, la Commissione europea organizza una serie di eventi legati al tema dell’Esposizione Universale Nutrire il Pianeta. Energia per la vita, cercando di sfruttare al massimo le occasioni che offre la partecipazione di 145 Paesi e 3 Organizzazioni Internazionali. Infatti, la Direzione Generale per il Mercato Interno, l’Industria, Imprenditorialità e le Pmi (Dg Grow) della Commissione Europea, promuove un ciclo di eventi a Milano per rafforzare il sistema delle Pmi europee e favorirne lo sviluppo globale.

Nel corso degli eventi dedicati ad alcune delle principali aree geografiche, organizzati in collaborazione con Promos, l’Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di Commercio di Milano, sono previsti incontri B2B gratuiti tra aziende europee e aziende del mercato oggetto dell’evento. Le imprese invitate sono quelle attive in alcuni settori industriali legati al tema di Expo 2015, tra cui l’agro-industria, le energie rinnovabili, le biotecnologie, la gestione delle risorse ambientali.

Il primo evento in ambito Expo 2015 è previsto per il 6 e 7 maggio 2015 al Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, Milano, sarà dedicato ai Paesi Euro-Mediterranei e avrà la seguente struttura:

–  Una prima sessione il 6 maggio mattina dedicata alla presentazione delle politiche e degli strumenti per migliorare il contesto per gli affari e promuovere cooperazione industriale, investimenti e commercio  tra le due sponde del Mediterraneo.

–  Il 6 maggio pomeriggio e il 7 maggio si terranno degli incontri Business to Business tra le imprese degli stati membri e dei paesi del sud del Mediterraneo. I settori industriali interessati saranno: l’industria di alimenti e bevande, prodotti alimentari innovativi e di alta qualità, la sicurezza alimentare e il controllo di qualità, la gestione della catena alimentare, la denominazione di origine (DOP) e l’indicazione geografica protetta (IGP) dei prodotti alimentari.

– Nel pomeriggio del 7 maggio è prevista una visita a Expo 2015 organizzata dalla Commissione europea. L’8 maggio l’Unione Industriale di Parma offre alle aziende interessate la possibilità di una visita alle eccellenze dell’industria agroalimentare emiliana.

Le imprese che operano nei settori sopra menzionati e che vogliono di partecipare alle giornate Euro-Mediterranee di Expo 2015, inclusi gli incontri interaziendali, si possono registrare cliccando qui. Le imprese selezionate dovranno coprire le proprie spese.

Alle giornate Euro-Mediterranee seguiranno le giornate Ue-Cina il 9 e 10 giugno, CELAC il 12 giugno, Giappone il 10 e 11 luglio, Asean 29-30 settembre, Stati Uniti e Canada il 5-6 ottobre, Africa Sub Sahariana il 15 e 16 ottobre.

L’effetto Expo sulle imprese del territorio

E alla fine Expo fu. Siamo entrati nella settimana che segna l’avvio di Expo 2015 tra ritardi, polemiche, imbarazzo ma anche tanto entusiasmo e orgoglio nazionale e cittadino da ostentare, sia come sia. Perché Expo 2015 non è solo una grande vetrina per l’Italia ma anche un’occasione unica per le imprese delle padrone di casa, Milano e la Lombardia.

Lo testimonia anche il primo “Monitor imprese della provincia di Milano” del 2015 realizzato dalla Camera di commercio di Milano con Ipsos. Secondo i dati del monitor grazie a Expo si tocca il livello più alto di fiducia da inizio crisi tra le imprese milanesi: il peggio della crisi è infatti già passato per il 22% di loro (+ 11% rispetto a ottobre 2014).

Le imprese tornano a investire, una su due in pubblicità e comunicazione, poco di più nel miglioramento del processo produttivo. Aumenta il numero di aziende che hanno assunto nuovo personale negli ultimi 3 mesi, passando dal 9% di ottobre all’11% attuale. In media si tratta di quasi due persone assunte a impresa.

Grazie a Expo, per la prima volta il numero di ottimisti supera la quota di pessimisti riguardo ai prossimi 12 mesi, non solo per la situazione dell’azienda, ma anche per quella di territorio e settore, con un saldo positivo del 2%. Anche per le aziende con meno di 10 dipendenti, più in difficoltà, gli ottimisti superano di ben 9 punti coloro che intravedono un possibile peggioramento.

Se le previsioni sono positive, anche la situazione attuale migliora. A gennaio l’effetto Expo ha fatto crescere del 5% rispetto a ottobre il numero di soddisfatti per la situazione del territorio e per quella del settore in cui opera l’azienda (+4%), mentre è rimasta stabile la soddisfazione per la situazione aziendale (49% di soddisfatti e 51% di insoddisfatti).

L’analisi delle variabili aziendali mostra uno scenario sostanzialmente stabile. Infatti:

  • nell’area finanziaria, se da un lato si riduce il gap tra coloro che hanno visto un aumento del fatturato e chi al contrario ne ha registrato una diminuzione (-36% contro il -46% di ottobre), dall’altro la situazione di ordini e tempi di pagamento dei clienti resta per lo più stabile (più negativa che positiva);
  • relativamente all’area degli investimenti, diminuisce il numero delle aziende che hanno fatto ricorso all’indebitamento e peggiora, seppur molto lievemente, il trend degli investimenti in beni materiali e immateriali: il saldo tra miglioramento e peggioramento passa dal -1 di ottobre al -5 attuale.

Le previsioni a 12 mesi mostrano, al contrario, un sensibile miglioramento delle dinamiche aziendali, grazie anche a Expo:

  • per fatturato e ordini il numero degli ottimisti supera quello di pessimisti rispettivamente di 4 e 2 punti percentuali; l’unica dimensione dell’area finanziaria a mostrare previsioni negative è il tempo di pagamento dei clienti;
  • nell’area degli investimenti è importante rilevare il sensibile miglioramento del livello occupazionale: per la prima volta dopo più di tre anni il saldo tra ottimisti e pessimisti non è negativo, bensì nullo.

Se da un lato si stabilizza il numero delle aziende che hanno investito negli ultimi 6 mesi, dall’altro aumenta la quota di quelle che hanno intenzione di effettuare investimenti nei prossimi 6 mesi, anche grazie a Expo. Più nel dettaglio crescono gli investimenti in beni materiali, in pubblicità e quelli legati al miglioramento del processo produttivo.

Aumenta sensibilmente il numero di aziende che hanno una linea di credito o un mutuo attivi, ma diminuiscono quelle che hanno chiesto un prestito o un finanziamento negli ultimi 3 mesi, a favore di coloro che non hanno chiesto alcun finanziamento perché non ne avevano bisogno.

Il peso dell’export, fondamentale in chiave Expo, sul fatturato totale è dell’8% rispetto al 7% di ottobre.

I principali segnali positivi giungono dal fronte lavoro, a confermare quanto già delineato in precedenza:

  • aumenta il numero di aziende che hanno assunto nuovo personale negli ultimi 3 mesi, passando dal 9% di ottobre all’11% attuale;
  • diminuiscono, seppur di un solo punto percentuale, coloro che hanno visto almeno un dipendente abbandonare la propria azienda.

Ma sono ancora una volta le prospettive per il prossimo futuro quelle che lasciano ben sperare. Infatti rispetto a ottobre si registra una significativa riduzione delle aziende che non hanno intenzione di effettuare nuove assunzioni nel corso dei prossimi 12 mesi, a favore di quelle che prevedono di inserire stabilmente nuovi dipendenti a tempo indeterminato (+3%) o a tempo determinato (+3%), ossia i 2 contratti che più di tutti saranno toccati dal nuovo Jobs Act.

A Expo una bottiglia per l’ olio di oliva italiano

Una delle eccellenze dell’agroalimentare italiano, l’ olio di oliva, sarà al centro dell’attenzione a Expo 2015. Un cammino di avvicinamento all’imminente Esposizione Universale che ha visto, il 20 aprile, un evento d’eccezione dedicato proprio all’ olio di oliva e al design con la premiazione dei partecipanti al concorso “Solo olive italiane, una bottiglia per Expo”, i quali hanno ideato e progettato una bottiglia che comunica i valori dell’olio extravergine di oliva 100% made in Italy.

Al concorso hanno partecipato gli studenti dei master in Brand management e comunicazione (scuola Ied Comunicazione) e Product design (scuola Ied Design). Alla fine l’ha spuntata il progetto Flow, presentato da un gruppo di lavoro composto dalla designer Damla Teoman – master in Product Design (scuola Ied Design) e da Duangporn Saenghiranwathana e Ivy Aning – master in Brand management e comunicazione (scuola Ied Comunicazione).

Il progetto vincitore sarà presentato nell’ambito di Expo 2015, durante il quale sarà al centro di un convegno Istituzionale sull’ olio di oliva. Del resto, il concorso dal quale è nato Flow si inserisce nel contesto della campagna “Solo olive italiane”, promossa nel 2013 da Symbola–Fondazione per le qualità italiane e Unaprol, l’Associazione dei produttori d’olio Italiano, nata per promuovere l’eccellenza dell’ olio di oliva made in Italy.

Anche per il 2015 la campagna sottolineerà i valori di tradizione, territorio, gusto e salute che porta con sé l’olio extravergine di oliva, della cui produzione l’Italia è tra i principali attori a livello mondiale. Simbolo della campagna 2015 è proprio la bottiglia in vetro, che rende “visibile” l’impegno del mondo italiano dell’ olio di oliva in tema di qualità e tracciabilità del prodotto.

Caratteristiche riscontrabili nel progetto vincitore del concorso che, a detta della giuria, “comunica in modo completo tutti i valori dell’ olio di oliva, presentando una forma assolutamente originale, nuova, mai vista. Le caratteristiche che hanno convinto la giuria sono la sua estrema adattabilità alla linea produttiva e la sua scalabilità in caso dovessero essere realizzati altri formati”.

Federalimentare a Expo2015

Expo2015 si avvicina a grandi passi e il suo focus su alimentazione e nutrizione non può che sposare in pieno una delle eccellenze italiane, l’agroalimentare. La vetrina dell’Esposizione Universale sarà l’occasione per Federalimentare di farlo conoscere a tutto il mondo grazie al padiglione CibusèItalia, presentato nei giorni scorsi a Milano dal presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia.

Il padiglione realizzato per Expo2015 racconta il cibo italiano attraverso la tradizione, l’innovazione e le strategie di 500 aziende della filiera alimentare tricolore. Il padiglione è disposto secondo le logiche delle filiere merceologiche e attrezzato con una terrazza che conta già un centinaio di eventi e convegni lungo tutto il periodo di apertura dell’esposizione.

Federalimentare è in prima linea, anche grazie al padiglione CibusèItalia di Expo2015, nella tutela e promozione della nostra filiera alimentare e nel contrasto al cosiddetto “Italian sounding”, ovvero prodotti spacciati per italiani solo per assonanza del nome ma in realtà dei biechi tarocchi.

L’industria alimentare italiana – ha infatti ricordato Scordamagliaè la più grande creatrice al mondo di valore aggiunto nella trasformazione dei prodotti alimentari. Le enormi potenzialità per l’export stanno tutte in questo semplice principio, sta a noi saperle cogliere. Non possiamo accontentarci del +3,5% dell’export registrato nel 2014 e neanche del +5/6% previsto per l’anno in corso“. L’obiettivo è infatti quello di portare, entro il 2020, il valore delle esportazioni italiane a quota 50 miliardi, così come previsto dal piano strategico del governo e condiviso da Federalimentare. Expo2015 è la prima, grande occasione per inseguire questo primato.

Expo2015 e l’effetto ottimismo

Da Expo2015 non ci si aspetta solo che sia una vetrina del mondo in Italia e dell’Italia nel mondo, ma all’esposizione universale di Milano si chiede anche e soprattutto che diventi un volano per la ripresa economica nazionale e del territorio milanese e lombardo in particolare.

Di certo, a poco più di un mese dal suo inizio, Expo2015 è un volano di ottimismo, almeno tra le imprese milanesi. Secondo i dati del primo “Monitor imprese della provincia di Milano” del 2015 realizzato dalla Camera di commercio di Milano con Ipsos, grazie a Expo2015 è tornata la fiducia nelle imprese del capoluogo lombardo, che ha toccato il livello più alto da inizio crisi: il 22% di loro il peggio è passato (+11% a ottobre).

Secondo il report della Camera di commercio, anche in previsione di Expo2015 le imprese tornano a investire, una su due in pubblicità e comunicazione, poco di più nel miglioramento del processo produttivo. Aumenta anche il numero di aziende che hanno assunto nuovo personale negli ultimi 3 mesi, passando dal 9% di ottobre all’11% attuale: in media quasi due persone assunte a impresa.

Inoltre, per la prima volta il numero di ottimisti supera la quota di pessimisti riguardo ai prossimi 12 mesi, non solo per la situazione dell’azienda, ma anche per quella di territorio e settore, con un saldo positivo del 2%. Anche per le aziende con meno di 10 dipendenti, più in difficoltà, gli ottimisti superano di ben 9 punti coloro che intravedono un possibile peggioramento. Se questo è l’effetto Expo2015, c’è solo da sperare che duri e che non si chiuda a fine ottobre insieme all’esposizione.