Startup in mostra allo Smau

Tra il 22 e il 24 ottobre si svolgerà, presso gli spazi di FieraMilanocity, lo Smau, dedicato all’incontro tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.

Tra le 200 realtà partecipanti presso l’aera Open Innovation all’interno dell’evento, ci sarà anche Intesa Sanpaolo, presente con StartUp Initiative, la piattaforma di accelerazione internazionale di Intesa Sanpaolo che seleziona startup hi-tech, le forma e le mette in contatto con investitori finanziari e industriali.

Giovedì 23, inoltre, verrà presentato StartUp Initiative Digital&Mobile, ovvero un investment forum organizzato in collaborazione con il programma europeo MOBICAP, all’interno del quale Intesa Sanpaolo presenterà otto tra le più promettenti startup digitali davanti ad un’ampia platea di potenziali clienti, investitori e partner.

Livio Scalvini, responsabile Servizio Innovazione di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Abbiamo portato la nostra StartUp Initiative in SMAU perché ne condividiamo l’approccio: massimizzare le opportunità di business tra le startup e le imprese che cercano nell’innovazione tecnologica una nuova leva competitiva. Vogliamo aiutare i campioni high-tech di domani a scalare rapidamente, ed al contempo permettere alle imprese consolidate di potenziare la propria R&D strategica con soluzioni sviluppate all’esterno, in logica di Open Innovation”.

All’interno dell’evento, inoltre, i visitatori potranno incontrare 4 startup appositamente selezionate da Intesa Sanpaolo:

  • Soundtracker: la prima radio geo-sociale che consente di creare le proprie stazioni radio e di condividere la musica con i propri amici e con chiunque si trovi nelle vicinanze;
  • Spotlime: app che segnala, grazie alla geolocalizzazione, la disponibilità last minute degli eventi preferiti, offrendo anche promozioni e sconti in abbinamento;
  • YDRobotics: spin off di YDreams azienda specializzata in robotica e meccatronica che realizza piccoli apparecchi robotici per ambienti indoor;
  • Syncronika: startup che ha realizzato Syncrogest, una piattaforma web e mobile fornita in modalità SAAS, nata da uno studio approfondito delle esigenze di coloro che operano sul campo, per ottimizzare i flussi di lavoro e gestire tutte le fasi dell’assistenza.

Le quattro startup concorreranno all’edizione nazionale del Premio Lamarck in programma venerdì 24 ottobre, in contemporanea al Premio Nazionale Innovazione ICT.

Il premio, realizzato con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck, consegnerà un riconoscimento ai più brillanti progetti d’impresa, pronti a rivoluzionare il business di imprese già strutturate, raccontati dalle startup presenti in fiera.

Vera MORETTI

Da Casa.it un’indagine sul mercato immobiliare nel 2014

Si è concluso ieri EIRE, la rassegna dedicata alla community del Real Estate che si è svolta a Milano dal 24 al 26 giugno negli spazi di Fieramilanocity.
Durante l’evento, Casa.it ha presentato la nuova edizione del suo Osservatorio Immobiliare aggiornata al primo semestre 2014.

I dati emersi da questo dettagliato studio si muovono in due direzioni: da una parte sono stati esaminati i dati sulla domanda e l’offerta e, dall’altra, le sensazioni dominanti di chi vorrebbe, nel prossimo futuro, vendere o acquistare casa.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, l’indagine ha evidenziato che ben l’80% degli italiani ritiene che nei primi 6 mesi dell’anno il valore degli immobili nella zona in cui risiede sia diminuito.

Emerge, inoltre, che per il 54% degli utenti questo è un momento favorevole per l’acquisto di un immobile, poiché si pensa che, anche per i prossimi 6 mesi, i prezzi continueranno a scendere e quindi che le contrattazioni saranno ancora possibili.
Se però si guarda alla propensione alla vendita, il 71.6% del campione non intende mettere in vendita il proprio immobile nel timore di svenderlo.

Gli intervistati da Casa.it si sono mostrati ottimisti circa un possibile sblocco del mercato immobiliare residenziale e questo grazie ad un incremento sia delle richieste di mutui da gennaio 2014 sia delle domande di case.
E in aumento sono anche le abitazioni messe sul mercato.

Le sensazioni degli italiani sono confermate dall’Osservatorio Immobiliare, secondo cui i prezzi rappresentativi degli immobili in vendita sono diminuiti del 5,2% rispetto a giugno 2013.

Per quanto riguarda le tipologie di abitazioni, il mercato immobiliare dispone di molte disponibilità di tagli ampi, con 4, 5 o più locali che, insieme, pesano per una quota che va dal 53,4% del Sud e Isole al 59,3% del Centro Italia.
Ma non mancano offerte relative a bilocali e trilocali, specialmente nelle regioni del Sud e nelle Isole dove costituiscono il 43,4% degli immobili in vendita.

Nel Centro e Nord Italia, le stesse tipologie occupano rispettivamente una quota del 37,8% e 34%.
I monolocali, invece, assorbono quote residuali, fatta eccezione per il Nord Italia (11%).

Chi vuole acquistare casa nelle regioni del Nord cerca in primo luogo trilocali (33%) e bilocali (22%), ma sono ben rappresentati sia i quattro locali (18%) che i monolocali (17%). Al Centro e Sud Italia la domanda è ripartita in modo omogeneo su tutte le tipologie, con una lieve prevalenza delle grandi superfici (5 locali e più), seguite da trilocali, quadrilocali, e bilocali.

Vediamo nel dettaglio la situazione delle quattro principali città italiane.
A Torino, il primo semestre del 2014 ha segnato la discesa dei prezzi delle abitazioni che fa segnare un brusco calo del -5,3%, mentre cresce, anche se solo di decimi di punto (0,5%), il prezzo che i potenziali acquirenti sono disposti a investire.
In media, un appartamento costa 2.300 al metro quadro, con una differenza del 9%.

A Torino, oltre il 50% dell’offerta riguarda bilocali e trilocali, mentre i monolocali sono appena il 7% del totale. Nel primo semestre 2014, inoltre, è cresciuta l’offerta di appartamenti di grandi dimensioni (dai 4 a 5 o più locali), che oggi rappresentano insieme oltre il 41% dell’offerta. La domanda di abitazioni, invece, si concentra per oltre il 60% dei casi sui bilocali e sui trilocali.
Le grandi metrature attirano solo il 30% del totale della domanda, mentre i monolocali sono richiesti dal 7% dei potenziali acquirenti.

A Milano, alla fine del primo semestre 2014 la discesa dei prezzi degli immobili in vendita a Milano ha fatto segnare un calo medio del -4,3%.
Dal lato della domanda, i valori stazionano sempre intorno ai 3.400 euro al mq. e il punto di incontro ideale per concludere l’acquisto è fissato lievemente al di sopra dei 3.500 euro al metro quadro.
A Milano oltre il 60% dell’offerta riguarda bilocali e trilocali, mentre i monolocali sono solo il 6% del totale. Nel primo semestre 2014 è cresciuta l’offerta di appartamenti di grandi dimensioni, dai 4 a 5 più locali, che oggi rappresentano insieme oltre il 30% dell’offerta.

Nelle zone centrali della città prevale l’offerta di appartamenti con taglio superiore ai 120 metri quadri, mentre in semicentro ed in periferia l’offerta di bilocali e monolocali è superiore a quella dei quadrilocali.

La domanda di abitazioni si concentra per oltre il 70% dei casi su bilocali e trilocali. Le grandi metrature interessano solo il 14% del totale della domanda, mentre i monolocali vengono cercati dal 9% dei potenziali acquirenti.

Dopo i cali superiori al 6% registrati a fine 2013, a Roma nei primi sei mesi dell’anno i prezzi offerti sul mercato immobiliare sono rimasti pressoché stabili (-1,8%).
Il valore medio resta fra i più alti di’Italia con quasi 4.000 euro al metro quadro.
Risulta in flessione (-2,1%) il prezzo che indica la disponibilità d’investimento da parte degli acquirenti e che si colloca vicino ai 3.600 euro al metro quadro. La forbice fra il prezzo offerto e quello domandato, tuttavia, rimane vicina all’8%, indicando che la strada per trovare un punto di equilibrio fra domanda e offerta è ancora lunga.

A Roma il 50% dell’offerta riguarda appartamenti da due o tre locali. Nel primo semestre 2014 è cresciuta la disponibilità di appartamenti nei tagli più abbondanti (quadrivani, pentavani o più), che oggi rappresentano insieme il 47% dell’offerta.

La domanda di abitazioni si concentra per oltre il 50% dei casi sui bilocali e trilocali. Non sono da meno le grandi metrature, che attirano il 40% del totale della domanda rispetto ai dati ricavati dall’offerta, si denota un buon equilibrio sia per i bilocali che per i trilocali.

Anche sulle grandi metrature, i quadrilocali in particolare, le percentuali tra venditori e acquirenti coincidono in linea generale. Il fatto che ci siano corrispondenze fra domanda e offerta in termini di distribuzione delle stesse non significa però che il mercato sia in equilibrio. Infatti spesso l’offerta non combacia con la domanda, oltre che nel prezzo, anche per la localizzazione.

A Napoli, infine, il primo semestre 2014 non ha modificato la tendenza del mercato, caratterizzata da un processo di repricing dell’offerta che vede i valori calare in media del 4,4%.

Purtroppo, anche la domanda non dà segnali di ripresa, anzi, segna un nuovo calo in termini di costo al mq. disposta a spendere (-4,6%). Lo scarto percentuale fra i due valori rimane intorno al 10% e non si prevedono gradi modifiche sui sei mesi restanti.
Il 50% dell’offerta nel capoluogo campano riguarda gli appartamenti di grandi dimensioni, ovverosia oltre i 120 metri quadri. Bilocali e trilocali, con il loro 45% complessivo, si spartiscono l’altra fetta dell’offerta. Nel primo semestre 2014 è cresciuta soprattutto l’offerta di appartamenti di grandi dimensioni che oggi, da soli, rappresentano il 30% dell’offerta sul mercato.

A Napoli la domanda di abitazioni si divide piuttosto equamente fra chi cerca i trilocali (30%) e gli appartamenti di grandi dimensioni (45%). Per quanto riguarda la ricerca di abitazioni dalle dimensioni ridotte (non superiori ai 50 mq.), questa concerne il 9% del totale dei potenziali acquirenti. Nei primi sei mesi del 2014 la domanda è tornata a crescere soprattutto nelle zone di migliore qualità abitativa della città a ridosso della costa.

Vera MORETTI

A novembre a Milano il Salone del Franchising

Manca più di un mese alla 28esima edizione del Salone del Franchising che si terrà a Fieramilanocity dall’8 all’11 novembre, ma già c’è fermento e si stanno mettendo a punto iniziative e convegni che caratterizzeranno l’evento.

Anche quest’anno, partner istituzionale del Salone è la Federazione Italiana FranchisingConfesercenti, che collaborerà con RDS & Company, organizzatrice dell’appuntamento insieme a Fiera Milano.

Obiettivo di questa nuova edizione è promuovere lo sviluppo del franchising in Italia, fornendo al contempo le giuste competenze agli espositori, per far crescere le aziende franchisor e i potenziali franchisee, attirati dall’attività imprenditoriale.

Le porte del Salone si apriranno venerdì 8 novembre, alle ore 10.30, con il convegno dedicato a Franchising e Distretti urbani commerciali, uno spazio di approfondimento sulle possibilità che lo sviluppo del franchising offre alla rivitalizzazione dei centri urbani delle nostre città.

Altro appuntamento da non perdere sarà il convegno dedicato a Startup, giovani e franchising, che si terrà sabato 9 novembre alle 15.00e che coinvolgerà i rappresentanti del Coordinamento Giovani Imprenditori di Confesercenti per fare il punto sulle prospettive che il settore del franchising propone ai giovani: a testimoniare saranno chiamati imprenditori junior che si sono avviati al franchising con successo.

Evento rosa, invece, domenica 10 novembre, durante il convegno Donne imprenditrici e le pari opportunità del sistema franchising, previsto per le 10.30 e corredato di dati provenienti dalla ricerca FIF-Confesercenti sull’imprenditoria femminile del franchising.

Vera MORETTI

Smau 2012, imprese: esserci o soccombere

Presentata oggi a Milano la 49esima edizione di Smau, quella che lancia il Salone verso il mezzo secolo di vita e che, alla faccia dei decenni, si proietta sempre di più verso il futuro. Come? Continuando a proporsi come la più grande palestra dell’innovazione italiana, nella quale gli oltre 50mila imprenditori e manager attesi si alleneranno a vincere la sfida dell’innovazione per competere sul mercato. E in un momento come questo, già è tanta roba…

L’amministratore delegato di Smau, Pierantonio Macola, è stato chiaro: “Dopo 4 anni di tour in giro per l’Italia e 25 eventi sul territorio che ci hanno portato a entrare in contatto con oltre 300mila imprese, Smau è oggi in grado di proporre un programma di allenamento per rendere i nostri visitatori professionali dei Campioni di Innovazione e che prevede la partecipazione dei migliori trainer sul mercato, il rispetto di una dieta equilibrata fatta di formazione e aggiornamento professionale e, non ultimo, il contatto diretto e la condivisione di esperienze con i campioni in carica perché nel business, come nello sport, il talento è virale“.

Smau 2012 prevede oltre 600 momenti formativi e informativi brevi, della durata massima di 50 minuti ciascuno, in cui imprenditori e manager avranno la possibilità di comprendere le opportunità offerte dalle moderne tecnologie digitali. Approfondimenti specifici saranno poi dedicati alle Unified Communication & Collaboration, dell’Information Security e della Stampa digitale e del document management. Su questi temi, Smau e il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria presenteranno ben tre convegni.

E a proposito di giovani imprenditori, il presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda Alvise Biffi ha le idee chiare su Smau e chi fa impresa under 35: “La partecipazione dei Giovani Imprenditori a Smau – ha dichiarato – consolida e amplia un rapporto sinergico che, fin dal patrocinio allo Smau speed dating 2011, dimostra come il mondo digitale presente a Smau e la formula dell’evento siano elementi indispensabili per l’imprenditoria“.

Così come Paolo Pasini, Professor della SDA Bocconi School of Management, ha spiegato l’importanza di una formazione puntuale e concreta per le imprese, soffermandosi in particolare sulla centralità di strumenti come la Business Intelligence e le Analytics, che oggi sono per le aziende come un “navigatore” che tende sempre più a produrre informazioni analitiche e in tempo reale.

Insomma, per le piccole imprese che vogliono fare business senza dimenticare che le tecnologie digitali sono imprescindibili per evolversi e sopravvivere, Smau 2012 è un appuntamento da non perdere.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA E’ MEDIA PARTNER E TI REGALA L’INGRESSO

Smau 2012, Infoiva media partner della fiera

C’era una volta lo Smau fatto di effetti speciali, musica, show, hostess seminude. Era lo Smau di fine Anni ‘90 – inizio Anni Duemila, quello del boom della net economy che tanto rapidamente è esploso quanto rapidamente è poi imploso, facendo tornare negli ultimi anni Smau alle sue origini. Ovvero a essere una fiera – anche se è riduttivo definirla tale – dedicata all’Information & Communications Technology, dove le aziende parlano tra di loro e con la pubblica amministrazione con l’obiettivo primo che ciascuna di loro ha: fare business con, sullo sfondo, il meglio dell’innovazione e della tecnologia per le imprese. Del resto, se Smau significa Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio, un motivo ci sarà.

La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la filosofia di questo Smau 2012, che si avvicina al traguardo del mezzo secolo con la sua 49esima edizione (17-19 ottobre, Fieramilanocity, qui i dettagli), in uno scenario di profonda trasformazione economica e competitiva nel quale, come sottolineano dalla fiera, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano, per le imprese italiane di ogni dimensione, una leva strategica fondamentale ma ancora poco sfruttata.

Oggi vogliamo sottolineare il valore dei convegni, dei seminari, dei workshop business e di quelli formativi che fanno da cornice a un’area espositiva nella quale le aziende incontrano le altre aziende e le pubbliche amministrazioni, in un vero mercato delle idee e delle nuove tecnologie. Perché informarsi e aggiornarsi – oltre a proporre prodotti innovativi – è il modo migliore di restare sul mercato.

E vogliamo anche dirvi, cari lettori, che Infoiva sarà media partner ufficiale della fiera. Una media partnership che viene naturale, viene dal dna della nostra testata che parla al professionista e alla piccola impresa da un mezzo, come il web, che più tecnologico non si può. Infoiva sarà a Smau per raccontarlo dall’interno, per tastare il polso al mondo delle imprese, per capire se, veramente, la tecnologia può essere il punto da cui ripartire per risalire dal buco nel quale la crisi le ha cacciate.

E se anche voi volete essere della partita, Infoiva vi regala un ingresso omaggio a Smau 2012: perché più siamo, meglio è per la nostra economia.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Mercato dell’Ict in calo, la parola d’ordine è innovazione

 

Il mercato italiano dell’Ict ha segnato un calo nelle vendite significativo nel 2011: per quanto riguarda le sue componenti tradizionali (hardware, software e servizi) la contrazione è stata del 3,6% rispetto al 2010, mentre sul versate It si è passati dal – 1,4% di fine 2010 al -4,1% (Tlc da – 3,0% a -3,4%) del 2011. Nel dettaglio sono stati venduti 4.559 milioni di euro di hardware (- 9%), su cui ha pesato il calo nelle vendite di PC (6.370.000, -16,2%), non compensato dal boom dei tablet (858.000 pezzi, +100,2%), mentre il software ha dato prova di maggior tenuta (4.226 milioni di euro, 1%).

I dati sono il frutto del 43mo Rapporto Assinform relativo alle performance del settore Ict nel 2011: “a fronte di un aumento medio mondiale della domanda di Ict di + 4,4%, questi risultati mettono in luce in modo drammatico le difficoltà di ripresa della nostra economia, che fa ancora troppa, estrema, fatica ad agganciarsi all’innovazione digitale come motore della crescita” ha sottolineato Paolo Angelucci, presidente di Assinform.

I trend mondiali parlano chiaro: nel resto del mondo l’informatica è salita del 2,4% e le Tlc del 5,7% nel 2011; il mercato trainante resta quello degli Usa con l’It a +3,1% (+ 5,1 nel 2010) e la Germania con + 2,3% (+ 2,6% nel 2010). Fanalino di coda in Europa la Spagna con – 5,3%. E’ importante sottolineare però che, a differenza dell’Italia, il rapporto Spesa It/Pil nel 2011 nei Paesi sopracitati è stato molto più elevato (Usa 4,2%, Francia 3,4%, Germania e Uk 3,3%), mentre l’Italia, come la Spagna, si è fermato all’1,8%. La forbice tra innovazione e Italia si va allargando, diventando sempre più ampia.

Veniamo al 2012: nel primo trimestre il mercato delle telecomunicazioni ha totalizzato 9.960 milioni di euro, con un calo del 3,1% rispetto al 2011, mentre quello dell’IT è arrivato a quota 4.085 milioni di euro, segnando una contrazione del 3,4%, per un mercato complessivo dell’ICT pari a 14.045 milioni, in calo del 3,2%. Le previsioni per il 2012 parlano di un business complessivo pari a 56.599 milioni (-2,5%) con la componente telecomunicazioni a 39.530 milioni (-2,1%) e la componente IT a 17.119 milioni (-3, 1%).

Se il calo sembra contrarsi, a ciò si aggiunge una buona notizia, almeno secondo Paolo Angelucci, presidente di Assinform: “al calo della domanda Ict tradizionale, si sta contrapponendo l’emersione di un nuovo perimetro del mercato digitale, che tende ad ampliarsi in virtù della crescita delle componenti più innovative, legate alla penetrazione del web, allo sviluppo del cloud, all’Internet delle cose, all’uso di tablet, e-reader e smartphone”. Si tratta di un settore che è il frutto della convergenza fra tecnologie informatiche e di telecomunicazione, e che nel solo 2011 è stato di 69.313 milioni di euro, con un trend negativo più attenuato, dell’ordine di – 2,2 % rispetto al 2010.

Un nuovo trend in grado di compensare le perdite subite dal mercato tradizionale dell’Ict? Sembra proprio di si: “se il 2012 vedrà, secondo le nostre previsioni, un trend delle componenti tradizionali dell’Ict ancora in discesa, anche se con velocità attenuata, dell’ordine di – 2,5% , con le Tlc a -3,1% e l’It a -2,1%, prevediamo una crescita delle componenti innovative di +6,7% continua Angelucci.

Puntare su ricerca, sviluppo e innovazione sembra l’unica soluzione per salvare il mercato: rifocalizzarsi sugli asset innovativi e rimodellarsi in maniera efficiente su quelli tradizionali; crescere dimensionalmente sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, innanzitutto capitale di rischio e reti d’imprese, investire massicciamente in Ricerca e Sviluppo. E a proposito di Agenda Digitale e Riforme dello Stato Angelucci sottolinea come sia necessario agire su latri 5 fronti:

  • risolvere il credit crunch: per le imprese It è fondamentale, perché essendo labour intensive sono particolarmente esposte alle problematiche finanziarie
  • riforma del lavoro: non deve essere piu “tossica” dell’attuale dell’art.18 bloccando la capacità di affrontare le sfide che pone il Global Digital Market
  • appalti: è indispensabile rivisitare la materia per l’It, eliminando le gare al massimo ribasso e rispettando i tempi di pagamento
  • riformare l’in-house per eliminare distorsioni di mercato e rivitalizzare la concorrenza nell’informatica pubblica
  • introduzione del Chapter 11 italiano per permettere la ristrutturazione delle imprese

L’Italia vive ancora in una dimensione di arretratezza dal punto di vista dell’utilizzo delle tecnologie informatiche, e questo colpisce anche le piccole e medie aziende che molto spesso puntano troppo poco a innovazione e imprese digitali. Per fare qualche esempio, nel nostro Paese le imprese italiane che acquistano on-line sono meno del 20%, contro la media europea del 30%, e ancora, è bassissimo il numero delle aziende che vendono on-line, raggiungendo valori del 2%, contro il 12-13% europeo. Colpa degli acquirenti? La popolazione italiana che usa spesso Internet non supera il 54%, mentre in Europa va oltre 71%), e fra questi, la popolazione che acquista on-line è meno del 15% (Europa 40%), senza dimenticare che le famiglie italiane con accesso alla banda larga sono poco più del 53%.

Parole d’ordine: investire e innovare. Magari dandosi appuntamento al Salone Smau 2012, in programma dal 17 al 19 ottobre a FieraMilanoCity, per fare il punto all’information e communication technology.

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Alessia CASIRAGHI

Smau 2012, il futuro è già qui

 

Innovazione, Business, Trade e Smart City. Quattro ingredienti semplici che mescolati insieme danno vita a Smau, l’appuntamento dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie che aprirà i battenti mercoledì 17 ottobre, per una 3 giorni in rete ospitata nei padiglioni di Fieramilanocity.

Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’Information e Communication Technology, che ha lo scopo di fornire alle imprese – piccole, medie e grandi – tutti gli strumenti indispensabili per dare una svolta al proprio business attraverso le tecnologie digitali. A partire dall’Agenda Digitale, voluta e sostenuta dal Ministro Corrado Passera, fino al fenomeno delle mobile application e alle prospettive di sviluppo e incremento del cloud computing.

Il Convegno di apertura della manifestazione, che si terrà nella mattinata del 17 ottobre, avrà come tema “Innovazione, Imprese e Territori”. Smau si pone l’obiettivo di trasmettere a tutto il mondo del business una profonda cultura dell’innovazione facendo da guida ai diversi soggetti che hanno il compito di potare il cambiamento in azienda – afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau. – Mi riferisco quindi da un lato a imprenditori e manager che necessitano di orientarsi nel mondo delle tecnologie digitali– banda larga in primis, ma anche cloud computing, sistemi di unified communication & collaboration, mobile application, strumenti per il marketing digitale e l’e-commerce – dall’altro al mondo del Canale ICT per il quale Smau vuole essere l’evento di riferimento per fare il punto sulle nuove sfide offerte dall’industria mondiale delle tecnologie digitali fornendo loro una piattaforma unica di incontro e networking tra i maggiori vendor, i distributori e il mondo delle terze parti”.

Quattro le aree tematiche in cui si suddividerà la Fiera: Smau Business, la sezione dedicata al pubblico di imprenditori e manager utilizzatori di tecnologie digitali, Smau Trade, indirizzata al mondo del Canale ICT, e poi ancora Percorsi dell’Innovazione e Regioni, un focus sulle start up con il contributo degli Assessorati alle attività produttive delle regioni italiane e infine Smart City, il futuro delle città intelligenti.

Per l’area Smau Business si attendono più di 250 espositori (HP, Microsoft, Google, IBM, Olivetti, Sap Teleco, Zucchetti) e un fitto calendario di workshop per fare il punto su cloud computing, soluzioni per la mobility, sistemi gestionali integrati, business intelligence, sistemi di Crm, unified communication e collaboration, information security, e-commerce e marketing digitale. All’interno di Smau Business troverà spazio l’evento Expocomm, che quest’anno presenterà un focus specifico sulle unified communication & collaboration e sull’information security.

Smau Trade è il più importante momento di incontro per gli addetti ai lavori dell’ICT Community volto a favorire le occasioni di networking tra i grandi fornitori di tecnologia e i distributori, il mondo dei rivenditori hardware e software, i Var, gli Isv, i System Integrator partecipanti. L’evento prevederà un’area espositiva che presenterà i prodotti e i servizi dei principali player del comparto all’interno della quale, sarà collocato l’Intel Ultrabook Village, un’area in cui saranno riuniti tutti i produttori di ultrabook con tecnologia Intel.

Non solo. Per il mondo degli sviluppatori di App su dispositivi mobile, business e consumer, sono in programma due competition: lo Smau Mob App Award e lo Smau Mob App Camp. Il primo premierà le migliori App in ambito business e consumer basate sui dispositivi mobili di nuova generazione – new tablet, pad e smartphone – mentre lo Smau Mob App Camp sarà un vero e proprio BarCamp in cui confrontarsi sui temi più attuali legati allo sviluppo di APP e ai dispositivi mobili di nuova generazione.

Innovazione significa anche nuove imprese. Alle start up è dedicata l’area Percorsi dell’Innovazione in cui protagoniste saranno oltre 100 start up provenienti da tutta Italia. Si inizia con Premio Smau per le Start Up, in programma mercoledì 17 nel pomeriggio, e si prosegue con lo Speaker Corner, un’area in cui giovedì mattina una selezione di 12 start up avranno la possibilità di presentarsi in pochi minuti ad un pubblico di investitori e imprenditori in visita. Nel pomeriggio è previsto invece lo Speed Date dell’Innovazione, in cui le start up avranno l’occasione di incontrare in soli tre minuti di tempo importanti venture capital, business angels e imprenditori. A un passo dalla Silicon Valley insomma.

Il futuro è già qui. Grazie a Smart City Roadshow, l’iniziativa dedicata alle città intelligenti, che mira a valorizzare le esperienze di comuni piccoli, medi e grandi all’avanguardia e attivi in progetti innovativi, e a promuovere i comuni che hanno sostenuto progettualità virtuose in Italia, tra cui Bari, Bologna, Cosenza, Firenze, Genova, Grosseto, Napoli, Pavia, Ravenna e Torino.

Per conoscere il calendario completo della manifestazione è possibile consultare il sito dedicato alla Fiera Smau.

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Alessia CASIRAGHI