Le Pmi si tuffano in rete in Veneto

 

Contributi regionali destinati a finanziare i progetti di sviluppo di prodotto, di processo, internazionalizzazione, marketing e servizi promozionali, clustering di impresa. La Regione Veneto aiuta le Pmi pronte ad attivare reti di imprese.

Potranno partecipare al bando le imprese operanti nel settore delle attività manifatturiere, costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, fornitura di acqua, reti fognarie e rifiuti. Condicio sine qua non, le aziende dovranno dimostrare di avere sede operativa in Veneto ed essere iscritte al registro delle imprese.

La Regione Veneto offre contributi in conto capitale che potranno coprire fino al 50% della spesa sostenuta dell’azienda, senza però superare la soglia massima di 150 mila euro. 

Le domande per partecipare al bando potranno essere inviate a partire dal prossimo 15 ottobre.  Per conoscere il regolamento completo del bando per le reti di imprese è possibile visitare il sito della Regione Veneto.

Cariparma e Sace: finanziamento da 5 milioni di euro

 

Una linea di finanziamento di 5 milioni di euro della durata di 5 anni, assistita da garanzia Sace, impegnata nell’assicurazione del credito e nel sostegno ai progetti di internazionalizzatone aziendale. L’operazione è stata promossa da Cariparma Crédit Agricole e a beneficiarne sarà il gruppo Rummo di Benevento che rappresenta una delle principali realtà italiane nella produzione di pasta di semola.

Il progetto d’internazionalizzazione finanziatoavrà proprio il compito di sostenere le performance industriali del gruppo attraverso l’efficientamento delle linee di produzione e l’aumento della capacità produttiva attuale, con un duplice scopo: la crescita della struttura produttiva dell’azienda e l’ incremento della rete vendita a livello internazionale.

Dal 1846 il pastificio è gestito dalla famiglia Rummo: produce e commercializza oltre 140 formati di pasta tra secca, biologica, integrale e all’uovo, vantando sette certificazioni di qualità internazionali. Attualmente il gruppo Rummo esporta il 30% della produzione e, in un contesto di espansione del mercato pasta nei paesi oltre confine, l’azienda vuole puntare a incrementare la quota export per i prodotti a marchio proprio,accentuando la propria presenza nei mercati stranieri.

Caserta: nuovi finanziamenti per le Pmi

Favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese della provincia di Caserta, per potenziare la produttività aziendale e avere a disposizione liquidità da investire nello sviluppo.

La Camera di Commercio di Caserta ha aperto un nuovo bando a favore delle Pmi che include tre linee di intervento:

  • sostenere i finanziamenti per i programmi di investimenti produttivi
  • offrire contributi per le operazioni di patrimonializzazione aziendale
  • sostenere con incentivi economici i progetti di riqualificazione della struttura finanziaria

Sono ammesse al bando di Confidi e della Camera di Commercio di Caserta tutte le micro, piccole e medie imprese che abbiano sede legale iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio di Caserta, che non siano in stato di liquidazione e che non siano sottoposte ad alcuna procedura concorsuale. Possono essere ammesse ai benefici previsti dall’Intervento Programmi di investimenti produttivi anche le imprese che abbiano la sola unità operativa iscritta al REA della Camera di Commercio di Caserta purchè gli investimenti effettuati si riferiscano a detta unità locale.

Le modalità di erogazione dei contributi sono due: per le piccole e medie imprese è possibile richiedere  il finanziamento garantito da un Confidi della Provincia campana, in alternativa la seconda modalità riguarda l’abbattimento del costo pari a 2 punti percentuali applicato su ciascun finanziamento garantito dal Confidi.

Le domande di adesione al bando dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2012 al Confidi di riferimento della provincia per la garanzia. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Camera di Commercio di Caserta.

Veneto: al primo posto la sicurezza sul lavoro

 

Finanziamenti a fondo perduto volti a coprire fino all’80% delle spese sostenute per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. La Regione Veneto offre alle piccole e medie imprese veneziane contributi a fondo perduto fino a 5 mila euro per allineare le imprese alle disposizioni comunitarie in materia di sicurezza.

Il bando, attivato dalla Camera di Commercio di Venezia eroga incentivi per coprire le spese di consulenze e verifiche tecniche sulla conformità alle normative in materia di sicurezza antisismica, anche a seguito del recente sciame sismico che lo scorso maggio ha investito l’Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia.

I finanziamenti potranno essere impiegati anche a copertura dei costi di valutazione da agenti fisici e dei costi per l’acquisto di attrezzature e macchinari in sostituzione di precedenti non a norma, nonchè le spese per gli interventi di adeguamento di macchinari già presenti nell’azienda ma non più in linea con le disposizioni comunitarie in materia di sicurezza.

Non solo. Le piccole e medie imprese potranno usufruire dei contributi forniti dalla Camera di Commercio anche per la messa a norma dell’impiantistica elettrica, per la presentazione della SCIA per la prevenzione incendi e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

Le domande di adesione al bando dovranno essere inviate entro e non il oltre il 31 dicembre 2012 mentre gli interventi di messa in sicurezza del luogo di lavoro potranno essere effettuati il 10 luglio e il 31 dicembre 2012.
Per ulteriori informazioni e per conoscere le modalità di adesione al bando sulla sicurezza è possibile consultare il sito della Camera di Commercio di Venezia.

Microcredito Sociale: contributi in rosa per il Lazio

 

Nuove iniziative volte a favorire il microcredito. Questa volta tocca alla Regione Lazio: la Fondazione Carivit, in collaborazione con la Fondazione Risorsa Donna e la Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, ha promosso un bando volto a favorire i finanziamenti alle persone singole e alle cooperative sociali in difficoltà nell’accesso al credito.

I principali beneficiari sono le quote rosa: Microcredito sociale, questo il nome dell’iniziativa, è infatti rivolto alle donne, italiane o straniere, che siano intenzionate ad avviare un’attività imprenditoriale.

Potranno fare domanda per il finanziamento anche gli altri soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate: Microcredito sociale ha infatti lo scopo sia di offrire un supporto per l’avvio di nuove start up, sia di sostenere progetti volti al potenziamento e allo sviluppo di attività imprenditoriali esistenti, che decidano di investire nell’innovazione tecnologica. I fondi potranno essere utilizzati anche per finanziare la frequenza a corsi di specializzazione professionale.

Per i singoli richiedenti il finanziamento non potrà superare la somma di 10 mila euro, mentre le cooperative sociali potranno ricevere contributi fino a un tetto massimo di 18 mila euro, con tasso fisso e rimborso a rate mensili costanti per una durata minima di 18 mesi e per un massimo di 60 mesi.

Per chi volesse scaricare la domanda di adesione al bando o avere maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile consultare il sito della Fondazione Carivit.

Alessia CASIRAGHI

Liguria: 25 milioni di euro per l’innovazione

Parola d’ordine: innovazione. La Regione Liguria ha aperto un bando destinato alle imprese della Regione per finanziare gli investimenti effettuati nel settore dell’innovazione.

Si tratta di un plafond pari a 25 milioni di euro, realizzato grazie al contributo dei fondi europei (Asse 1 Innovazione e competitività del Por Fesr 2007-2013, Azione 1.2.3 – Innovazione) destinati alle Pmi che hanno sostenuto o hanno in progetti di sostenere investimenti per l’innovazione tecnologica, gestionale, organizzativa o commerciale.

C’è tempo fino al 31 luglio 2012 per inviare la domanda di adesione. Il bando stanziato dalla Liguria prevede contributi a fondo perduto che potranno coprire fino al 30% delle spese sostenute dall’impresa, e comunque la somma non potrà superare i 200 mila euro per azienda. In particolare, un terzo della somma complessiva pari a 25 milioni di euro sarà destinata alle micro e piccole imprese.
I contributi dovranno essere utilizzati per coprire i costi degli investimenti effettuati tassativamente a partire dal 4 giugno 2009.

È un bando molto atteso – ha commentato Luciano Pasquale, Presidente di Unioncamere Liguria. – Queste risorse sono molto importanti per la crescita economica del territorio, che in questo modo può giocare una carta vincente sul fronte della concorrenza su un mercato non facile”.

Contributi destinati quindi a promuovere la competitività in una Regione da sempre impegnata nella ricerca e nell’innovazione industriale e tecnologica.

Per inviare le domande di adesione al bando è possibile consultare il sito della Regione Liguria. Le adesioni potranno essere inviate infatti solo per via telematica sia sul sito Web della Regione Liguria che del Filse.

Dal Ministero dello Sviluppo, un finanziamento per le pmi

di Vera MORETTI

Il Ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione delle piccole e medie imprese, che propongono innovazioni per quanto riguarda il design industriale, il Fondo nazionale per l’innovazione.
Firmatarie della convenzione sono UniCredit e Mediocredito Italiano del gruppo Intesa Sanpaolo che complessivamente dovrebbero mettere in campo finanziamenti per circa 75 milioni.

A beneficiare dei finanziamenti sarà chi proporrà progetti innovativi basati sullo sfruttamento industriale di disegni e modelli di cui la Pmi abbia la disponibilità anche come licenza d’uso.

L’importo massimo concesso sarà di 3 milioni di euro, con durata fino a 10 anni, in assenza di garanzia personale o reale richiesta all’impresa.
Le spese considerate ammissibili saranno quelle per investimenti in attivi materiali ed immateriali, in servizi di consulenza e per l’acquisizione, se necessaria, del disegno o modello, purchè avvenga all’interno di un progetto aziendale di valorizzazione del,a proprietà industriale.

Gabriele Puccini, country chairman Italy di Unicredit, ha dichiarato: “Si tratta di uno strumento unico nel panorama europeo, un bond sostenuto da una cartolarizzazione sintetica delle garanzie finanziata direttamente dalla Pubblica amministrazione. L’adesione attraverso quest’operazione al Fondo conferma che l’innovazione resta tra gli assi portanti del nostro piano industriale“.

Le linee già attive sono Mutuo modelli e design di UniCredit e Nova+Fni di Intesa Sanpaolo attraverso Mediocredito italiano.

Carlo Stocchetti, direttore generale di Mediocredito italiano, ha affermato: “potremo sfruttare al meglio le strutture specialistiche presidiate da ingegneri, tecnici ed esperti di contabilità industriale, in grado di analizzare i progetti presentati dalle imprese da un punto di vista tecnico-industriale, a complemento della tradizionale analisi di merito di credito“.

Il Fondo del ministero dello Sviluppo economico prevede che la valutazione dei progetti innovativi avvenga, in via preferenziale, utilizzando la metodologia condivisa con Abi, Confindustria e Conferenza dei rettori universitari, Cnr, Adi e Ordine dei consulenti in proprietà industriale e firmata con un accordo al dicastero di via Veneto nell’ottobre del 2008.

Per ora, è partita solo la linea dedicata allo sfruttamento di disegni e modelli, nei prossimi mesi sarà la volta di quella riservata ai brevetti.

In Lombardia, nuovi fondi per le imprese

La Giunta della Lombardia ha sbloccato nuovi fondi per finanziare il network del settore aerospaziale, la filiera nautica, il polo automotive, la filiera termoelettromeccanica per la produzione di energia, le imprese dell’edilizia innovativa, la filiera cosmetica e quella delle armi sportive.

Con tre delibere approvate il 13 luglio in Giunta, Regione Lombardia ha approvato provvedimenti a favore dell’industria e dell’artigianato per 131 milioni di euro.

La prima delibera riguarda la fase conclusiva del programma Driade che prevede l’utilizzo di circa 2 milioni e i cui beneficiari saranno vari network di imprese.

La seconda delibera riguarda invece il programma Ergon, con una dotazione finanziaria di 18,5 milioni, i cui beneficiari saranno i raggruppamenti di pmi, le ati e i consorzi attivi nel settore manifatturiero e delle costruzioni.

La terza delibera, del valore superiore a 100 milioni, è relativa al fondo dì rotazione per l’imprenditorialità e al fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all’artigianato. Tra gli obiettivi di questo intervento ci sono la semplificazione delle procedure amministrative, le completa informatizzazione dei processi e la flessibilità dello strumento rispetto a nuove politiche industriali.

5 miliardi da Unicredit per le imprese lombarde


Buone notizie per le 53mila imprese associate a Asconfidi Lombardia che potranno avere accesso ad un plafond di 5 miliardi di euro messo a disposizione dal gruppo bancario Unicredit. Si tratta di una nuova iniziativa a supporto della produzione locale, un incentivo importante per le piccole imprese del territorio lombardo.

Grazie agli aiuto sarà possibile adottare specifiche soluzioni finalizzate a favorire il ritorno alle assunzioni, incentivare la ripresa del ciclo produttivo e lo start up delle imprese e a stimolare gli investimenti in ricerca e innovazione. L’operatività di Asconfidi Lombardia (la cui attività ha preso avvio dall’inizio del 2011) a regime svilupperà 4.500 operazioni di finanziamento con gli istituiti di credito convenzionati.

Monica Cellerino, responsabile di Territorio per la Lombardia di UniCredit spiega: “L’accordo siglato con Asconfidi Lombardia è finalizzato a sostenere le piccole e medie imprese in tutte le fasi del ciclo economico e aziendale, sia mettendo a disposizione dell’imprenditoria maggiore liquidità, necessaria in una fase di calo della domanda, sia grazie a soluzioni che vanno ad affrontare alcune esigenze specifiche particolarmente sentite dagli imprenditori in questa fase congiunturale dell’economia”.

Carlo Alberto Panigo, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Asconfidi Lombardia dal canto suo commenta: “La crisi ha lasciato il segno, ma confidiamo nella rinnovata partnership con UniCredit per dare una pronta e forte risposta alle esigenze di credito delle aziende da noi rappresentate, la micro piccola e media impresa che è la ricchezza diffusa italiana”.

Da UniCredit, 50 milioni per l’esportazione in Russia

Un fondo di 50 milioni è stato costituito per finanziare e agevolare operazioni di export di attrezzature e beni strumentali verso la Russia.

UniCredit ha sottoscritto un accordo di finanziamento, garantito da Sace, con OJSC VTB-Leasing, società leader nel mercato russo del leasing, per un importo complessivo di 50 milioni.
Il finanziamento, che è diviso in due tranche di 30 e 20 milioni per una durata complessiva di 6 anni, è stato accordato in considerazione dei rilevanti rapporti commerciali esistenti tra OJSC VTB-Leasing e aziende italiane, con l’obiettivo di sostenere nuove forniture italiane di beni strumentali e macchinari acquistati in leasing da controparti russe.