Consegnati a Penne i 16 attestati ai nuovi maestri sarti nella Fondazione ForModa

Sabato scorso 16 nuovi ‘maestri sarti’, formati dalla Fondazione ForModa di Penne, hanno ricevuto nella sede dell’istituto abruzzese gli attestati nel corso di una cerimonia a chiusura del corso per ‘Operatore dell’abbigliamento – Sarto confezionista di alta moda maschile’. Si tratta di ambasciatori dello stile italiano a livello internazionale e si affacciano al mondo della moda con una nuova qualifica professionale.

Ha aperto l’evento il presidente della Fondazione ForModa, Lucio Marcotullio; seguito dai saluti del sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, del presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero, dell’amministratore delegato Brioni, Francesco Pesci, e del presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi. Al termine dei saluti, c’è stata la proclamazione dei sedici nuovi maestri sarti, veri e propri ambasciatori dell’eleganza maschile a livello internazionale: Marco Azzola, Tatiana Cabral, Jonny D’Intino, Sonia De Simone, Tony Dell’Orso, Gabriele Delli Castelli, Angela Di Camillo, Lorenzo Di Costanzo, Francesca Di Donato, Denny Di Quinzio, Juri Di Silverio, Davide Di Tillio, Alex Frasca, Alex Iezzi, Emanuele Pomante, Dario Zicola.

Il corso per ‘Sarto confezionista di alta moda maschile’, organizzato dalla Fondazione ForModa, in collaborazione con Brioni Roman Style Spa, è un percorso professionale altamente qualificante e, grazie al finanziamento regionale (Por Regione Abruzzo 2007/2013), gratuito per i sedici studenti ammessi. La figura professionale qualificata corrisponde ai fabbisogni professionali espressi dal territorio vestino, che vanta una storica tradizione nell’alta moda sartoriale artigianale.

La qualifica professionale rilasciata al termine del percorso di studi consente agli allievi anche la possibilità di essere reintegrati nel sistema dell’istruzione per il conseguimento del diploma quinquennale, grazie agli accordi che la Fondazione ForModa ha stretto con gli Istituti professionali ‘Pomilio’ di Chieti e ‘Bellisario’ di Avezzano. Il corso – istituito nel 1985 da Lucio Marcotullio, in qualità di amministratore delegato Brioni Roman Style Spa – ha formato in questi anni ben 80 sarti, tutti apprezzati maestri dell’ago e del filo a livello internazionale.

In Abruzzo la tradizione rappresenta il futuro

di Vera MORETTI

Tradizione ed artigianalità stanno vivendo una seconda giovinezza, almeno in Abruzzo.

Paolo Gatti, assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, crede molto nella tradizione tessile ed artigianale della regione, anche perché, negli ultimi anni, ha saputo imporsi in modo convincente nel difficile settore della moda.
Vi dice niente Brioni? Per chi non lo sapesse, arriva proprio da là, e precisamente dalla provincia di Pescara.

Per combattere, inoltre, la spietata concorrenza cinese e vietnamita, ma soprattutto per difendere il patrimonio e la qualità del Made in Italy, sta per partire il corso triennale di Operatore dell’abbigliamento – Sarto confezionista di alta moda maschile, percorso formativo finanziato dalla Regione Abruzzo. Il corso si terrà presso la Fondazione ForModa, ente morale che ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura e il management delle imprese operanti nell’ambito della moda.

L’opportunità di frequentare questo corso sarà data a 15 allievi under 18, disposti ad imparare un mestiere che vanta un’importante tradizione nell’alta moda sartoriale artigianale.
Oltre alla possibilità di avviarsi verso una professione creativa e versatile, coloro che parteciperanno al corso sono coloro che, in possesso di licenza media ma usciti dal sistema scolastico, si trovano in condizioni di difficoltà e incertezza nei confronti del futuro.

Portare a termine il corso significherà, per gli studenti, ricevere la qualifica professionale di operatore di abbigliamento ma anche rientrare nel sistema dell’istruzione per il conseguimento del diploma quinquennale.
Ciò sarà possibile grazie agli accordi che la Fondazione ForModa ha stretto con gli istituti professionali Pomilio di Chieti e Bellisario di Avezzano.

Ma quali sono le materie previste per chi parteciperà al corso? Fondamentali saranno le conoscenze in fatto di merceologia applicata al settore, ma anche fondamenti di comunicazione, teoria della sartoria, storia dei costumi e della moda, inglese; linguaggio informatico e basi di disegno tecnico, fasi della lavorazione dei capi di abbigliamento; consistenza e valore di stoffe e accessori; tabelle delle varie taglie e funzionalità dei macchinari. Teoria, ma soprattutto pratica, dunque, perché si imparerà a cucire tasche, toppe, accessori, e molto altro; confezionare e applicare le tele del capo spalla; il collo e le maniche; confezionare il pantalone ed effettuare prove di vestibilità. E, ancora, riconoscere le criticità dei capi e rispettare i canoni manifatturieri/artigianali.

Dopo la formazione, la regione Abruzzo ha pensato di integrare il corso con un ulteriore percorso biennale, da farsi in un Its (istituto tecnico superiore), per garantire una specializzazione tecnica di alta qualità.

Paolo Gatti, a questo proposito, ha affermato: “mettere insieme il mondo della scuola e il mondo della moda, costruendo i percorsi sulle esigenze territoriali; per questo è logico puntare sulla moda a Pescara. Parliamo di alta professionalizzazione tecnica perché si presume che, dopo aver portato a termine il percorso, gli allievi abbiano un’alta formazione tecnica e, dunque, la certezza di occupazione. In questo modo, inoltre, le imprese hanno la possibilità di reperire professionalità competenti“.