Incentivi e garanzie alle imprese del turismo: le misure in arrivo anche per under 35

In arrivo nuove misure relative a incentivi e garanzie alle piccole e medie imprese operanti nel settore del turismo. E nuovi contributi per l’imprenditorialità nel settore sono attesi per i giovani under 35 anni e, in generale, fino a 40 anni di età. Gli incentivi andranno nella direzione della nascita di nuovi imprenditori e verso una maggiore competitività delle imprese del turismo. Si tratta degli obiettivi fissati dalla misura M1 C3 4.2.4 del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) “Sostegno alla nascita e al consolidamento delle piccole e medie imprese del turismo”. Nello specifico, il decreto legge numero 36 del 2022 del governo (decreto “Pnrr 2”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 10 del 30 aprile 2022, ha dato una maggiore accelerazione agli obiettivi del Pnrr per il settore turistico.

Imprese del turismo, maggiore garanzie dal Fondo

Una prima misura prevede l’estensione della garanzia alle piccole e medie imprese del settore del turismo. In particolare, ricalcando gli obiettivi della misura M1 C3 4.2.4 del Pnrr, il Fondo di garanzia delle Pmi avrà una dotazione di 58 milioni di euro per il 2022; di 100 milioni di euro per il prossimo anno; e di 50 milioni di euro per il 2024 e il 2025. La metà del fondo è disponibile per investimenti in ambito di riqualificazione energetica. Sul piano della garanzia delle piccole e medie imprese, il Consiglio di gestione del Fondo dovrà predisporre un modello per valutare i rischi economici e finanziari delle imprese turistiche che presenteranno domanda di garanzia.

Quali imprese turistiche potranno presentare domanda di garanzia al Fondo Pmi del turismo?

Le imprese del settore del turismo che potranno presentare domanda per la garanzia del Fondo del settore sono:

  • imprese alberghiere;
  • strutture di attività agrituristiche e all’aria aperta;
  • imprese ricreative, fieristiche e congressuali;
  • parchi tematici, complessi termali e porti turistici.

Quale garanzia può essere richiesta dalle imprese del turismo al Fondo?

Per le imprese comprese tra quelle ammesse alla garanzia del settore del turismo, la garanzia può essere richiesta a titolo gratuito. Inoltre, l’importo massimo a garanzia di ciascuna singola Pmi è stato aumentato a 5 milioni di euro. Per la richiesta della garanzia, le imprese dovranno avere al loro interno un numero massimo di dipendenti non eccedente le 499 unità. La percentuale di garanzia concedibile dipende dalla disciplina emergenziale.

Turismo, nuove agevolazioni per i giovani che vogliano avviare un’impresa

Per i giovani dai 18 ai 40 anni di età è possibile ottenere garanzie a sostegno dell’avvio di una nuova impresa esclusivamente nel settore dell’agriturismo. Per gli altri settori del turismo (dalle strutture alberghiere e ricreative a quelle turistiche, dai complessi termali ai parchi acquatici) i giovani under 35 potranno ricevere il sostegno del Fondo per avviare una nuova attività. Sia per le imprese già esistenti, che per le nuove imprese gli obiettivi dei sostegni vanno nella direzione di finanziare investimenti per innalzare la competitività delle imprese. In particolare, il finanziamento riguarda le spese per la digitalizzazione e per l’innovazione dell’offerta con nuovi servizi e prodotti.

Quali imprese del turismo possono ottenere la garanzia per la nascita e il consolidamento? Ecco i codici Ateco

Le imprese del settore del turismo che possono ottenere i finanziamenti dal Fondo di garanzia devono avere i seguenti codici Ateco:

  • 49.31, imprese di trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e sub urbane;
  • 49.39.01, gestione di funicolari, di ski lift e di seggiovie;
  • 55.10.00, gli alberghi;
  • 55.20.10, i villaggi turistici;
  • 55.20.20, gli ostelli della gioventù;
  • 55.20.30 i rifugi di montagna;
  • 55.20.40 le colonie marittime e montane;
  • 55.20.51 gli affittacamere per soggiorni brevi inclusi i bed and breakfast, i residence e gli appartamenti per le vacanze;
  • 55.20.52, le attività di alloggio connesse alle aziende agricole;
  • 55.30.00, le aree di campeggio, per roulotte e camper;
  • 55.90.20, gli alloggi per gli studenti.

Anche agenzie di viaggio e tour operator ammessi ai finanziamenti per le imprese turistiche

Anche i tour operator e le agenzia di viaggio sono ammessi ai finanziamenti per le piccole e medie imprese turistiche. In particolare, le imprese con i codici Ateco:

  • 79.10.00, le attività dei tour operator e delle agenzie di viaggio;
  • 79.11.00, le attività delle agenzie di viaggio;
  • 79.12.00, le attività dei tour operator;
  • 79.90.00, gli altri servizi di prenotazione e le attività connesse;
  • 79.90.2, le attività di guide turistiche e di accompagnatori;
  • 79.90.19, gli altri servizi di prenotazione e le altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio non altrimenti classificate;
  • 79.90.11, i servizi di biglietteria per gli eventi sportivi, teatrali e di altri eventi di intrattenimento e ricreativi.

Finanziamenti alle imprese del turismo, ammessi anche scuole e società di organizzazione eventi

Ai finanziamenti del Fondo di garanzia delle Pmi sono ammessi anche determinate scuole e imprese che svolgono l’attività nell’organizzazione di convegni e fiere. In particolare, i codici Ateco corrispondenti sono:

  • 82.30.00, imprese di organizzazione di fiere e di convegni;
  • 84.13.8, imprese di regolamentazione degli affari e dei servizi riguardanti il turismo;
  • 85.59.30, scuole e corsi di lingua;
  • 91.03.00, gestione dei luoghi e dei monumenti storici e di attrazione simili;
  • 91.04.00, le attività di orti botanici, di giardini zoologici e di riserve naturali;
  • 93.21.00, i parchi di divertimento e quelli tematici;
  • 93.29.20, la gestione degli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali;
  • 93.29.90, le altre attività di divertimento e intrattenimenti non altrimenti classificate;
  • 96.04.20, gli stabilimenti termali;
  • 96.09.05, le organizzazioni di feste e cerimonie.

Turismo, quali sono i finanziamenti per le nuove attività dal Pnrr?

Dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) arrivano finanziamenti per sostenere la nascita e il consolidamento delle piccole e medie imprese (Pmi) del settore del turismo. Si tratta di concessione di garanzie per complessivi 358 milioni di euro fino al 2025. A beneficiarne saranno i giovani che avvieranno una nuova attività nel settore turistico.

Come agisce il Pnrr per sostenere le nuove imprese del turismo?

I finanziamenti alle nuove attività nel turismo rientrano nella misura M1 C3 del punto 4.2.4 del Piano nazionale per la ripresa e al resilienza. Nell’ambito dell’intervento verrà istituita la “Sezione Speciale del Turismo”, all’interno della quale agirà il Fondo centrale di Garanzia per le Pmi. Il fondo farà da garante per i finanziamenti ottenuti dalle nascenti imprese del turismo dei giovani.

Quali sono le risorse stanziate dal Pnrr per le nuove imprese dei giovani nel turismo?

Infatti, la concessione di garanzie per le nuove attività del turismo e per il consolidamento delle stesse andrà a vantaggio dei giovani fino ai 35 anni di età che, dunque, vogliano avviare una nuova realtà nel settore. Le dotazioni del fondo centrale di Garanzia per le Pmi del turismo saranno di:

  • 100 milioni di euro per il 2021;
  • 58 milioni di euro per l’anno 2022;
  • 100 milioni di euro per il 2023;
  • 50 milioni di euro per il 2024 e per il 2025.

Quali sono i requisiti per l’accesso ai finanziamenti per il turismo del Pnrr?

Le garanzie del fondo per il turismo ai giovani fino ai 35 anni che vogliano avviare una nuova attività andranno a coprire gli investimenti in riqualificazione energetica e in innovazione digitale. La garanzia concessa dal fondo è totalmente gratuita nell’importo massimo di 5 milioni di euro per ciascuna nuova impresa. Sono ammesse alla garanzia le imprese che abbiano un numero di dipendenti non eccedente le 499 unità.

Quali garanzie per le nuove attività del turismo dal Pnrr?

La copertura assicurata dal fondo istituito dal Pnrr per le nuove attività del turismo è inerente a ciascuna operazione finanziaria fino al 90%. Detta percentuale scenderà al 70% al termine della disciplina emergenziale del comma 1 dell’articolo 13 del decreto legge numero 23 del 2020. La percentuale stessa è, in ogni modo, aumentabile fino nel limite dell’80%.

Garanzia del debito per nuove attività turistiche in caso di rinegoziazione

Il fondo del Pnrr per il turismo garantisce anche le operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto richiedente. Affinché questa misura possa risultare ammissibile è necessario che:

  • il nuovo finanziamento rinegoziato preveda, a favore dello stesso beneficiario del primo finanziamento, un incremento del credito di almeno il 25% rispetto al precedente prestito;
  • alla rinegoziazione del debito deve conseguire un minor costo oppure una durata maggiore del finanziamento rispetto a quello rinegoziato.

Garanzie nuove imprese del turismo per inadempienze probabili

La garanzia dei finanziamenti a favore delle nuove imprese del turismo copre anche le situazioni nelle quali il beneficiario, nel momento in cui faccia richiesta della garanzia, abbia esposizioni che il soggetto finanziatore abbia classificato come inadempienze probabili. Lo stessa copertura è assicurata per le esposizioni scadute oppure per quelle sconfinanti deteriorate. La classificazione non deve essere avvenuta in data precedente al 31 gennaio 2020.

Cumulabilità della garanzia del Fondo per il turismo del Pnrr con altre

Le garanzie ottenibili dal fondo del Pnrr per le nuove imprese del turismo possono essere cumulate anche con le altre garanzie già acquisite sui finanziamenti stessi. Deve trattarsi di investimenti immobiliari. C’è comunque un termine per le operazioni finanziarie già perfezionate e sulle quali si richieda la garanzia del fondo: l’erogazione del finanziamento non deve essere avvenuto da più di tre mesi. In caso di non perfezionamento dell’operazione finanziaria il richiedente non deve versare la commissione. Inoltre, non è richiesto il modello di valutazione per la richiesta della garanzia.

Contributi a fondo perduto nel turismo, in arrivo pacchetto di misure per 1,7 miliardi

Contributi a fondo perduto, superbonus, fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. È in arrivo un pacchetto di misure per gli operatori del turismo per 1,7 miliardi di euro dal Pnrr. Le misure dovrebbero entrare in vigore già prima del 31 dicembre 2021. Per fare in fretta, nei prossimi giorni il governo dovrebbe varare il decreto Pnrr destinato agli operatori di alberghi, stabilimenti balneari, imprese femminili e aziende gestite da giovani. L’obiettivo è la riqualificazione di circa 3500 strutture nei prossimi quattro anni.

Dai contributi a fondo perduto al credito di imposta, quali sono le misure attese per il turismo

Nel pacchetto di misure attese per il turismo dovrebbero rientrare:

  • il superbonus fino all’80% per la riqualificazione di alberghi, strutture ricettive e stabilimenti balneari;
  • un fondo di garanzia delle piccole e medie imprese, comprese misure per l’imprenditoria femminile e per i giovani fino a 35 anni;
  • un fondo di rotazione a garanzia degli investimenti nel settore;
  • contributi alle attività del Sud Italia;
  • una tax credit consistente nel credito di imposta per agenzie di viaggi e tour operator.

Misure per il turismo: il superbonus 80%

Una delle misure più attese è il superbonus 80% per le imprese del settore. Dovrebbero rientrare tra i beneficiari gli alberghi, le terme e gli stabilimenti balneari, gli agriturismi, i porti turistici, i congressi e le fiere, i parchi a tema. Il superbonus 80% dovrebbe essere applicato al rinnovamento delle strutture dal punto di vista dell’efficienza energetica e della riqualificazione per le barriere architettoniche e lavori antisismici.

Chi può accedere al superbonus 80% turismo?

I lavori ammessi al superbonus 80% dovranno essere effettuati e conclusi entro la fine del 2024. Tuttavia, il superbonus potrebbe finanziare anche interventi già svolti e terminati prima dell’entrata in vigore del decreto Pnrr, purché l’inizio dei lavori sia avvenuto a partire da febbraio 2020.

Come si può utilizzare il superbonus 80% con il credito di imposta?

Il superbonus 80% per i lavori effettuati su strutture turistiche potrà essere usato come credito di imposta destinato a coprire contributi e tasse. Il limite temporale di utilizzo dovrebbe essere l’anno di imposta 2025. Il credito di imposta potrà essere anche ceduto a soggetti terzi.

Fondo perduto per le imprese turistiche

I contributi a fondo perduto per le imprese del turismo dovrebbe arrivare a un importo limite di 40 mila euro. A questi dovrebbero aggiungersi ulteriori 30 mila euro se le spese per la digitalizzazione e per l’innovazione tecnologica dovessero ammontare ad almeno il 15% dell’intero intervento previsto per la struttura. Ulteriori incrementi sono previsti per le imprese gestite da giovani under 35 o da donne (20 mila euro aggiuntivi di fondo perduto). Per le imprese operati nelle regioni del Sud Italia l’incremento si attesterebbe a 10 mila euro. L’importo massimo spettante per ciascuna impresa è pari a 100 mila euro. Il contributo verrà erogato solo al completamento degli interventi, con un anticipo massimo del 30% di quanto previsto.

Turismo, atteso il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese

Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese del turismo dovrebbe supportare oltre 24 mila investimenti. Il totale delle garanzie dovrebbe attestarsi intorno ai 2,7 miliardi di euro con un accantonamento presunto di 358 milioni di euro. Le categorie riservate sono, anche per questo strumento, le imprese operanti nel Sud Italia e quelle gestite da donne o da giovani.

Fondo di rotazione: garanzia del 35% delle spese ammissibili per digitalizzazione e riqualificazione

Un ulteriore strumento di garanzia per gli investimenti fatti nel settore del turismo sarà il fondo di rotazione. È prevista la garanzia delle spese ammissibili del 35%. Per il fondo verranno stanziati 40 milioni di euro nel prossimo anno e 50 milioni negli anni susseguenti. Gli interventi ammessi sono soprattutto quelli di digitalizzazione e di riqualificazione energetica.

Aiuti al turismo, la tax credit ai tour operator

Per i tour operator e le agenzie di viaggi è prevista la tax credit. Si tratta di un credito di imposta a copertura delle spese per la digitalizzazione dei servizi. Si può arrivare al 50% del credito di imposta sulle spese sostenute e ammissibili, fino al tetto massimo di 25 mila euro. Tra i lavori ammessi al credito di imposta risultano l’acquisto di siti web e la gestione delle prenotazioni di pernottamenti attraverso la digitalizzazione dei servizi stessi. Il fondo godrà di uno stanziamento di 98 milioni di euro da assegnare agli anni dal 2022 al 2025.

Online il portale del fondo di garanzia pmi

Dal 10 marzo scorso è a disposizione delle banche e dei confidi la nuova piattaforma informatica del fondo di garanzia pmi e i nuovi modelli di valutazione delle imprese e dei professionisti per il calcolo dello scoring e per la verifica della fascia di appartenenza.

Collegandosi in un’area apposita ad accesso riservato del portale del fondo di garanzia denominata “normativa e procedure per banche e confidi” gli istituti di credito e i confidi possono presentare e gestire la domanda di garanzia per le pmi e per il mondo professionale.

Il fondo di garanzia per le pmi è destinato alle imprese e ai professionisti valutati “economicamente e finanziariamente sani” sulla base di criteri di valutazione che variano a seconda del settore di attività e del regime contabile dell’impresa o del professionista beneficiario.

La valutazione del merito di credito ha ad oggetto i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi, tranne che per le start up che possono essere valutate sulla base di bilanci previsionali.

Vera MORETTI

CoLAP chiede un Fondo di Garanzia per i professionisti

Le professioni associative sono sempre al centro delle azioni del CoLAP, che in questi giorni si sta battendo per far ottenere anche alle associazioni di professionisti un Fondo di Garanzia.
La proposta è stata presentata all’attenzione del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Stefano Fassina e riguarda la revisione dei criteri di accesso e fruibilità del Fondo di Garanzia per le pmi, con l’inclusione, tra i soggetti beneficiari, anche i professionisti.

La presidente del CoLAP, Emiliana Alessandrucci, ha infatti dichiarato: “Il Fondo di Garanzia ha sempre sostenuto lo sviluppo delle piccole e medie imprese Italiane, ma non ha mai fatto nessun riferimento specifico al mondo delle professioni. Come sempre accade si dà poca rilevanza ad un settore che oggi potrebbe rispondere meglio di altri alla crisi, all’economia in cambiamento e al nuovo mercato del lavoro. Il sistema professionale associativo, nonostante sia continua crescita, è privo di qualsiasi supporto in termini economici e finanziari. Questo dato di fatto incide molto sulla crescita ulteriore del settore limitando i processi di networking delle professioni e degli studi professionali, di internazionalizzazione, di avvio di Start up e di implementazione di attività professionali consolidate”.

In realtà, le proposte alternative sono due:

  • ampliare il Fondo di Garanzia anche ai professionisti iscritti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni professionali iscritte all’elenco tenuto dal MISE;
  • istituire una sezione speciale del Fondo dedicata esclusivamente ai professionisti, che potrebbe essere cogestita con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Questa richiesta è stata fatta in nome delle professioni associative, che, secondo la presidente di CoLAP 2.0, hanno diritto ai provvedimenti economici, sociali e lavorativi riconosciuti alle altre categorie, come accade per le pmi.

Vera MORETTI

Zanonato: niente tasse per chi assume

Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha anticipato le prossime misure del Governo sull’occupazione, che prevedono un potenziamento del fondo di garanzia, per “mettere a disposizione più credito per le imprese” e una serie di vantaggi fiscali per le aziende che assumono “in modo permanente i giovani nelle loro aziende“.

Per il ministro è fondamentale, in questo delicato momento storico, dare ai giovani, pesantemente sfavoriti dalla crisi, una speranza per il futuro, traducibile in un posto di lavoro solido: “Se vogliamo che i giovani rimangano nel nostro paese debbono essere messi in condizione di sposarsi, di avere una casa, di poter programmare il proprio futuro“.

Le aziende che assumeranno a tempo indeterminato godranno di un’esenzione fiscale di tasse e contributi per l’interno monte salari di nuovi assunti. La durata di questa agevolazione non è, per ora, stata definita, poiché “dipenderà dalle risorse disponibili. L’importante è fare uno sforzo: abbiamo due milioni e mezzo di giovani – una cifra che fa venire i brividi – che non lavorano e non studiano, i cosiddetti Neet“.

Per quanto riguarda le imposte sulla prima casa, è stata confermata la volontà di ridurre al minimo l’Imu sulla prima casa, mentre per quanto riguarda l’Iva, Zanonato ha dichiarato: “L’Iva al 22% è già un’entrata prevista nel bilancio, non l’abbiamo decisa noi. Ci piacerebbe, Saccomanni compreso, riuscire ad evitare questo ulteriore aumento, che puo’ frenare ulteriormente i consumi interni. Ma i miracoli non esistono in economia. Se rinunciamo a 4 miliardi, dobbiamo trovare altri 4 miliardi dalle entrate o dalle spese“.

Vera MORETTI

Protocollo d’intesa tra il ministero dello Sviluppo e le Camere di Commercio

Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e i presidenti delle Camere di Commercio italiane hanno firmato un accordo che istituisce le prime sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia in ben 19 Province (Bari, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Firenze, Genova, Lecco, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Palermo, Pavia, Salerno, Trieste, Udine e Varese).

Tale intesa si basa su alcuni concetti basilari, come il credito per supportare la crescita e l’internazionalizzazione delle pmi attraverso un sistema efficiente di garanzie statali e maggiore attenzione alle peculiarità dei sistemi economici del territorio.

Promosso dal Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, questo accordo consente di mettere a sistema e di usare attraverso una strategia condivisa le risorse disponibili sul territorio per facilitare l’erogazione di credito alle pmi: le 19 Camere aderenti al progetto apporteranno infatti al Fondo Centrale di Garanzia oltre 17 milioni di euro.
L’importo, di una certa rilevanza, permetterà di erogare finanziamenti per 600 milioni di euro, con i quali le piccole e medie imprese potranno rafforzare la propria competitività sui mercati internazionali.

La misura è finalizzata a canalizzare garanzie attraverso la rete dei Confidi per interventi sull’internazionalizzazione.
Confidi e imprese potranno contare, inoltre, su tempi di istruttoria molto contenuti anche in virtù del riconoscimento di procedure semplificate alle operazioni che verranno presentate a valere sulle sezioni speciali istituite con le Camere di commercio. A ciò si aggiunge il riconoscimento di percentuali di copertura massime anche in caso di future rimodulazioni che dovessero essere effettuate.

Il Fondo Centrale di Garanzia, negli ultimi anni, ha rilasciato un numero crescente di garanzie: nel 2011 sono state più di 55.000 le domande ammesse alla garanzia del Fondo che, con un importo garantito di 4,4 miliardi di euro, hanno permesso di attivare finanziamenti a favore del sistema imprenditoriale per 8,4 miliardi di euro.

Corrado Passera ha dichiarato: “L’accesso al credito per le Pmi è uno dei temi su cui, come Governo, ci siamo concentrati fin dall’inizio della legislatura. Attraverso il rifinanziamento del Fondo Centrale di Garanzia per 1,2 miliardi di euro nel triennio 2012-2014 la possibilità per le aziende di farsi certificare i propri crediti dalle amministrazioni pubbliche e di poterli eventualmente compensare con i debiti iscritti a ruolo, lo stanziamento di 6 miliardi per i pagamenti più urgenti della PA, l’approvazione anticipata della direttiva europea sui tempi di pagamento, l’inserimento nel nostro ordinamento della finanza di impresa anche per le società non quotate, abbiamo creato una serie di strumenti per facilitare l’accesso al credito delle imprese in questo momento di particolare carenza di liquidità”.

L’accordo ha il merito di rafforzare ulteriormente il Fondo di Garanzia, puntando a favorire la crescita dell’internazionalizzazione.

Carlo Sangalli, presidente del Consorzio camerale per il credito e la Finanza, ha dal canto suo, asserito: “Puntare sul sostegno alle piccole e medie imprese attive sul fronte dell’internazionalizzazione è una delle vie più efficaci per tornare a rivedere la crescita economica. Proprio per questo le sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia, nate per superare la stretta creditizia, possono ridare ossigeno al mondo imprenditoriale attivo all’estero. Un risultato importante ottenuto grazie alla collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e alla capacità delle Camere di Commercio di fare rete”.

Vera MORETTI

A Trento ora è più facile comprare casa

A Trento ora è più facile comprare o sistemare casa: con un disegno di legge licenziato dal Consiglio della Provincia autonoma è stato istituito un ente gestore per assistere con garanzie l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa.

In questo modo le famiglie avranno a disposizione uno strumento in più di garanzia per accedere ai mutui: un fondo di circa 1,5 milioni di euro.
L’intervento in favore delle famiglie che richiedono un mutuo per l’acquisto della prima casa era già stato previsto da un articolo della legge finanziaria provinciale a causa delle mutate condizioni del sistema creditizio, a seguito della crisi economica: in precedenza, infatti, il mutuo veniva concesso sulla base di una garanzia ipotecaria, che ora non è più sufficiente.

La Provincia a sua volta mette a disposizione un fondo di garanzia, limitato nell’importo ma in grado di “sbloccare” la concessione del mutuo per molte famiglie, cosa che, indirettamente, produrrà effetti positivi anche sul versante delle imprese.

Francesca SCARABELLI

A Roma fino a 3 milioni di euro per gli under 35

Avete meno di 35 anni e avete da poco avviato o avete intenzione di avviare un’impresa? La Provincia di Roma promuove un bando volto a favorire la capitalizzazione e l’accesso al credito per le nuove imprese: a disposizione un fondo di 3 milioni di euro grazie all’intesa siglata con Unicredit.

I requisiti

Essere giovani imprenditori di un’età compresa fra i 18 e 35 anni, attivi nei settori di ricerca e sviluppo. Il bando riguarda principalmente attività legato al mondo della cultura (editoria, attività artistiche, audiovisivo, design, moda, architettura) ma anche altri settori come:

  • attività manifatturiere
  • fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • commercio all’ingrosso e al dettaglio
  • trasporto e magazzinaggio
  • alloggio e di ristorazione
  • noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
  • informazione e comunicazione.

Per richiedere i finanziamenti occorrerà dimostrare che l’impresa sia stata costituita entro i 18 mesi precedenti la pubblicazione del bando e che abbia sede legale e operativa in uno nei Comuni della provincia di Roma.

I contributi

Per i gli imprenditori under 35 la Provincia di Roma prevede contributi individuali superiori a 10 mila euro e fino a un massimo di 30 mila euro. Per ciascuna piccola o media impresa il totale non potrà superare i 100 mila euro. Il finanziamento a favore del socio o dei soci dell’impresa non potrà superare in nessun caso il 30% delle fonti di copertura dell’investimento proposto.

I finanziamenti saranno rimborsabili in massimo 36 mesi a partire dall’inizio della terza annualità successiva a quella dell’erogazione, senza tassi di interesse.

Il bando scade il prossimo 9 aprile 2012. Per ulteriori informazioni e per scaricare la domanda di adesione al bando è possibile consultare il sito della Provincia di Roma.

Lazio: dopo la neve, 30 milioni alle Pmi

Sotto la neve c’è il pane. E il detto, almeno stavolta, sembra confermato: la Regione Lazio metterà infatti a disposizione delle Pmi del territorio vittime del maltempo delle scorse settimane un plafond da 30 milioni di euro.

L’iniziativa di sostegno alle imprese è resa possibile grazie ai fondi regionali, in collaborazione con Banca Impresa Lazio e Banco Popolare, che ha aderito stanziando un plafond di 10 milioni di euro.

In programma contributi e agevolazioni per l’accesso al credito per sostenere le Pmi che versano in condizioni disagiate a causa dell’ondata di neve che ha colpito la Regione tra fine gennaio e inizio febbraio. Potranno accedere al fondo di garanzia stanziato dalla Regione le imprese al di sotto dei 250 dipendenti.

Non solo. La Giunta Regionale ha deciso di varare una serie di iniziative a tutela e a sostegno della piccole e media imprenditoria romana. Ecco gli interventi principali:

Proroga delle scadenze dei bandi previste per la fine di febbraio 2012
• pubblicazione di nuovi bandi per agevolare l’edilizia
• istituzione di un fondo di garanzia a favore delle imprese agricole

“La Regione Lazio ha stanziato con Banca Impresa come soggetto attuatore un fondo che consentirà alle imprese del territorio dei comuni colpiti dall’emergenza neve di godere di finanziamenti per 30 milioni di euro – ha precisato Donatella Visconti, presidente di Banca Impresa Lazio – è una prima risposta immediata per quelle imprese che hanno necessità di riparare i danni causati dalle nevicate che hanno fato soffrire molti Comuni della regione”.

Per conoscere i dettagli dell’iniziativa è possibile consultare il sito della Regione Lazio.