Battistoni: “Risollevare i consumi interni sarà la prossima sfida”

 

“I saldi ormai da anni generano interesse soltanto sulla stampa, i commercianti sono obbligati a proporre promozioni tutto l’anno”, ne è convinto il presidente dell’Associazione via Condotti, Gianni Battistoni. “Comunque non credo alle previsioni troppo negative riguardo questa finestra invernale, i valori più o meno dovrebbero attestarsi su quelli dell’anno scorso”. Da almeno due decenni Battistoni monitora la situazione acquista nella più importante via dello shopping romano e la situazione rispetto agli anni scorsi sembra nettamente cambiata: “A causa di una pedonizzazione selvaggia, la nostra via sta diventando sempre più via del passeggio più che via dello shopping della capitale. Come se non bastasse, l’apertura del nuovo flagship store di H&M in Via Tomacelli ha riempito le nostre strade di ragazzini che ovviamente non posso spendere.

Anche i turisti stranieri che fino a qualche anno fa uscivano dalle boutique dell’arteria commerciale che collega via del Corso a Piazza di Spagna, non sono più gli stessi: “gli stranieri sono aumentati, ma nonostante abbiano un badget per acquisti superiore ai nostri connazionali non acquistano più come una volta e come tutti sappiamo i consumi interni sono in agonia ormai da troppi anni”. Per fortuna le grandi griffe non mollano la presa: ” i francesi stanno facendo la parte del leone in via Condotti, la griffe numero uno ancora una volta è Louis Vuitton, queste grandi firme ovviamente non conoscono crisi”. 

Intanto la fotografia scattata da Confimprese nei primissimi giorni di saldi certifica un’Italia divisa in due: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, gli associati hanno registrato in questo lungo week-end una netta crescita rispetto agli stessi giorni del 2013, invece, leggera flessione del 2% in Campania, Sicilia, Sardegna.

Jacopo MARCHESANO

Se i saldi vanno in saldo

 

Tempo di acquisti da mettere sotto l’albero anche nella capitale. Se le previsioni sui consumi degli italiani, come a Milano, non sembrano allettanti, la domanda da porsi è: i saldi di gennaio saranno ancora un salvagente per gli acquisti degli italiani?

Infoiva lo ha chiesto a Gianni Battistoni, Presidente dell’Associazione di Via Condotti, luogo storico delle shopping e delle grandi boutique del made in Italy a Roma.

Le previsioni per i consumi del prossimo Natale non sono incoraggianti. Quali saranno, secondo voi i trend di spesa degli italiani?
Via Condotti attende con fiducia e ottimismo la clientela italiana e straniera per gli acquisti del prossimo Natale. Le vetrine sono molto attraenti e gli arredi natalizi creano un’atmosfera propizia per acquistare doni utili e significativi.

Che cosa maggiormente scoraggia alla spesa per questo Natale? Incertezza, strette fiscali, limiti alle spese in contanti… ?
Le incombenze fiscali dei mesi di novembre e dicembre hanno operato un forte drenaggio dei capitali. L’incertezza ha una sua rilevanza nella flessione degli acquisti ma sono soprattutto le norme relative ai vari sistemi di pagamento che creano gli ostacoli maggiori.

Sul fronte dei limiti alle spese in contanti, il tetto di 1000 euro imposto dal decreto Salva Italia, che conseguenze ha avuto o avrà sugli acquisti (soprattutto di compratori stranieri) in via Condotti?
Nonostante la simpatia con la quale la stragrande maggioranza degli italiani ha accolto il governo Monti, credo che in alcune norme abbia peccato di miopia. Tra queste il tetto di 1000 euro che, anziché Salva Italia, andrebbe ribattezzato Affossa Italia. Le faccio un esempio: quest’estate in Corsica era esposto un grosso striscione con su scritto: “Merci Monsieur Montì”, e lo stesso è successo in Costa azzurra, a Montecarlo, in Grecia e nell’ex Jugoslavia. Norme come il tetto imposto di 1000 euro per gli acquisti in contanti andavano perlomeno concordate ed armonizzate con quanto vigente negli altri membri della comunità. Ha ragione Oscar Giannino nell’ affermare che in certi campi i “professori” si sono dimostrati dei veri e propri somari (una per tutti?La tassa sugli elicotteri: introito previsto 40 milioni, incassato 1 milioni con gravi danni all’industria). Dal canto nostro, il fascino di Via Condotti fortunatamente è tale che i Clienti sia italiani che stranieri credo che faranno qui i loro acquisti di Natale. Ma quanti altri opteranno per le condizioni più agevoli (di pagamento) dei Paesi confinanti?

In che percentuale le boutique di Via Condotti aderiranno all’ iniziativa delle promozioni anticipate pre Natale? Secondo lei si tratta di una valida iniziativa?
Non mi risulta che le aziende di Via Condotti effettuino delle vere e proprie promozioni pre natalizie, tuttavia ognuna potrà riservare, a sua discrezione, facilitazioni alla propria clientela. Ed in questi periodi un incoraggiamento in tal senso non guasta…

Capitolo saldi: sono ancora il salvagente di una stagione, o la gente non ne ha più nemmeno per aspettare il 5 gennaio?
Con l’apertura dei numerosi centri commerciali (spesso in vendita promozionale) e degli outlet che effettuano saldi tutto l’anno, stabilire per legge una data per poter effettuare i saldi è una grossa idiozia. Aggiungo una riflessione: credo che la legge sia anche illegittima in quanto le aziende non hanno un prezzo di vendita imposto e di conseguenza, se non danno pubblicità alla parola saldi (ovvero non espongono il consueto cartello) ipoteticamente – e praticamente – possono applicare il prezzo che vogliono, quando vogliono.

Secondo le sue previsioni, i saldi partiranno da riduzioni più alte rispetto agli anni passati?
Più o meno ritengo che le percentuali di sconto saranno simili a quelle degli anni precedenti.

Il 2013 sarà l’anno delle elezioni. Quali politiche chiedete al governo attuale, nella sua ultima fase, e a quello nuovo per rilanciare il sistema Paese?
Forse sarà meglio chiedere una politica di rilancio del sistema Paese al nuovo governo, sperando che lo inserisca come priorità nel proprio programma. E poi cancellare tutte quelle norme che permettono alla burocrazia di strangolarci quotidianamente, la riduzione dell’ormai insostenibile carico fiscale e lo sviluppo del Turismo. L’unico modo per vendere il “prodotto Italia” all’estero è una politica seria e fatta da persone capaci ed oneste.

Alessia CASIRAGHI

Via Condotti, la dolce vita dei saldi romani

 

La via dello shopping per eccellenza della capitale fa i conti con i saldi di questa estate 2012. Luogo privilegiato del turismo straniero, grazie alla presenza di brand e marche di alta moda, Via Condotti rischia di veder scomparire nei prossimi anni le piccole boutique storiche simbolo del made in Italy.

Ma come si incentiva la piccola imprenditoria del centro storico in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo? Infoiva ha interpellato in proposito Gianni Battistoni, Presidente dell’Associazione di Via Condotti, per sentire la voce di chi crede nell’importanza del made in Italy, della cortesia e dell’attenzione al prodotto, a due passi dalle meraviglie della città eterna.

Primo weekend di saldi a Roma: qual è il bilancio di quest’anno? E se dovessimo fare un confronto con il 2011?
Tenuto conto dell’attuale situazione “psico-economica”, il primo week end dei saldi non è andato male,essendosi attestato più o meno sulle vendite dello scorso anno.

Quali sono le tipologie di acquirenti che hanno acquistato in saldo? Italiani/ stranieri? Altospendenti/mediospendenti?
I saldi hanno una fedele clientela che attende, due volte l’anno, di poter comprare a prezzi ridotti. Anche se la maggior parte degli acquirenti sono italiani, il numero degli stranieri è in sensibile crescita.

I commercianti di Roma e provincia hanno scelto di aderire ai ‘saldi anticipati’? Se si, questo ha portato beneficio o ha svantaggiato la consueta partenza dei saldi del 7 luglio?
Stabilire per legge la data dei saldi è una grande sciocchezza, retaggio di un’inutile protezione paternalistica. I tempi sono cambiati, abbiamo intere “cittadelle” che vendono in saldo tutto l’anno (gli outlet), centri commerciali con permanenti offerte speciali, saldi tutto l’anno tramite internet e le grandi firme che promuovono le vendite con forti sconti riservati ai loro clienti nei periodi che ritengono più opportuni. La “partenza dei saldi” vede, nelle vetrine dei grandi marchi, già i capi delle collezioni invernali: questo dimostra, in maniera inconfutabile, ove ce ne fosse ancora bisogno, che delle date prefissate nessuno ne tiene più conto.

Quali sono le previsioni sulle prossime settimane di saldi?Avete in programma iniziative per promuovere lo shopping?
La promozione dei saldi dovrebbe essere fatta da chi ha interesse a sviluppare il turismo nella capitale e dare un supporto alle attività produttive. I saldi di Harrod’s a Londra sono motivo di gran lavoro per tutto l’indotto a cominciare dalle agenzie di viaggio che preparano appositi “pacchetti” comprendenti viaggio, pernottamento e …saldi. Le aziende di Via Condotti fanno la promozione dei saldi attraverso inviti personali ed e- mail spedite ai loro clienti.

Via Condotti a Roma, meta tradizionale dello shopping romano. Come è cambiata la geografia dei negozi nell’ultimo anno? Quante attività commerciali sono state costrette a chiudere nell’ultimo anno?
Via Condotti è diventata il punto d’arrivo dei grandi marchi nazionali ed internazionali. Potremmo dire che l’artigianato tanti anni fa è stato assorbito dal commercio, mentre ora è l’industria ad assorbire il commercio tradizionale. Questo significa che le piccole aziende, salvo casi particolari, non hanno in prospettiva grandi possibilità di sopravvivenza.

In percentuale, tra le attività commerciali di Via Condotti, quante sono ancora a conduzione familiare (piccole imprese) e quante sono di proprietà di grosse catene e franchising?
La percentuale in via Condotti di imprese a conduzione familiare rispetto alle grandi aziende è di circa il 15%.

Come si incentiva la piccola imprenditoria del centro storico in un momento di crisi come questo?
La piccola imprenditoria del Centro storico s’incentiva con la qualità dei prodotti, il servizio personalizzato al cliente e con la cortesia, dote di cui si sente una grande mancanza.

Alessia CASIRAGHI