Adempimenti tributari, Riccardo Alemanno scrive a Padoan

Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, nella quale evidenzia le difficoltà, per contribuenti e intermediari fiscali, collegate ai gravosi ed innumerevoli adempimenti previsti dalla normativa.

Difficoltà che giustificano le richieste di proroga delle scadenze dei modelli dichiarativi che puntualmente, ogni anno, gli organismi di rappresentanza di ordini e associazioni richiedono al MEF.

Scrive infatti nella missiva Alemanno, quasi sconfortato: “Vi scrivo per evidenziare come non si possa più, ogni anno, assistere all’inevitabile teatrino della richiesta di proroga di alcuni adempimenti dichiarativi. Proroga assolutamente necessaria perché, ogni anno gli adempimenti si moltiplicano, si accavallano, si complicano”.

Pertanto inevitabile – prosegue Alemannoche la presentazione del modello 770/2017, di cui auspico la cancellazione visti tutti i dati già forniti alla P.A., in scadenza il 31/7, venga posticipata al 30 settembre. Inevitabile chiedere che i pagamenti delle imposte sui redditi 2016 con ultima scadenza al 31/7, vengano posticipati a fine agosto”.

Alemanno evidenzia inoltre la necessità di “una tregua normativa al fine di capire come si possa mettere in condizione contribuenti e il loro intermediari fiscali di adempiere ai propri obblighi tributari, con minore stress e minori costi aggiuntivi”.

E ancora chiede e si chiede Alemanno: “Potrà mai il nostro sistema fiscale trovare una sua dimensione umana? Comprendo anche che l’equità spesso è in contrasto con la semplificazione, che la giusta lotta all’evasione richiede l’incrocio di dati che implicano ulteriori adempimenti, ma Vi assicuro che non è impossibile il raggiungimento di un giusto compromesso; occorre però stabilità normativa, invece ogni anno assistiamo e subiamo un vero e proprio stravolgimento normativo che crea una sorta di tsunami di adempimenti”.

Nelle conclusioni della lettera, il Presidente dell’INT evidenzia che quanto scritto non viene richiesto per un interesse particolare di categoria, ma per l’interesse generale, in quanto “non è più differibile un intervento radicale sul nostro sistema fiscale, poiché, paradossalmente, spesso produce più danni e costi la complicazione fiscale che non la pressione fiscale, peraltro già da tempo oltre il limite di sopportabilità”.

Amatrice ospita il Secondo Forum Formazione alla Amatriciana

Dopo il successo del Primo Forum svoltosi a Milano lo scorso autunno, domani 8 luglio, dalle 10 alle 18 ad Amatrice presso l’Area Food di Località Villa San Cipriano, ci sarà il Secondo Forum Formazione alla Amatriciana, nato da un‘ idea di Sergio Gaglianese, supportato da Confassociazioni e dalle Associazioni aderenti.

Si tratta di un’iniziativa che vuole raccogliere fondi per la popolazione di Amatrice, che ancora ha bisogno di aiuti e solidarietà, nonostante il clamore mediatico si sia spento ormai da un po’.

All’evento sarà presente anche l’Istituto Nazionale Tributaristi, tra i sostenitori dell’iniziativa, nella persona del suo presidente Riccardo Alemanno e dei delegati regionali di Abruzzo e Marche, che sono Antonello Di Tommaso e Francesco Oca.

Interverranno nella giornata scrittori, formatori, giornalisti e rappresentanti del mondo associativo professionale, ed ovviamente il Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, e tutti loro offriranno spunti di riflessione e di spinta per poter restituire agli abitanti la loro normalità.

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, colui che ha fermamente voluto che la seconda tappa del Forum si svolgesse proprio ad Amatrice, paese ormai diventato simbolo della volontà di rinascita dei territori colpiti dal sisma.

Riccardo Alemanno, presidente INT, ha commentato così la sua partecipazione: “E’ da queste iniziative che si valuta lo spessore umano di un consesso professionale, capace di andare oltre al proprio settore d’interesse economico e lavorativo, oltre agli egoismi che troppo spesso connotano la nostra società. L’INT sarà sempre presente a queste iniziative di solidarietà che, oltre alla raccolta fondi, vogliono mantenere viva l’ attenzione su territori che hanno ancora bisogno di sostegno per ritornare alla normalità. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, soprattutto l’ amico Sergio Gaglianese, vulcanico ideatore, e l’indispensabile Mara Favaro”.

Vera MORETTI

INT alla riunione sulla rappresentanza dei contribuenti

Riccardo Alemanno, Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha presenziato, lo scorso 27 giugno, presso l’Agenzia delle Entrate, ad una riunione sulla rappresentanza dei contribuenti presso gli uffici, convocata dal Direttore Centrale Paolo Savini.

Il motivo della convocazione era dato dalle modifiche apportate all’art.63 del D.P.R. 600/73, che norma la rappresentanza ed assistenza dei contribuenti, ed in particolare l’ultima, contenuta nell’art. 6 bis del DL 193/2016 (tributaristi qualificati e certificati. Alcuni chiarimenti si erano resi necessari, quindi alla riunione hanno partecipato anche le Associazioni dei tributaristi.

In quell’occasione, il Presidente Alemanno, oltre a garantire la sua partecipazione, ha anche inviato al Dott. Savini l’approfondimento sulla rappresentanza, più volte integrato e modificato dall’INT, che analizza in modo dettagliato l’art.63 del D.P.R. 600.

Considerata l’importanza dell’incontro, erano presenti le Associazioni più rappresentative del settore e, per l’Agenzia, erano presenti la Dott.ssa Adriana Noto, Direttore Centrate aggiunto, e la Dott.ssa Stefania Lucchese.

Tra gli argomenti affrontati, principalmente la discussione si è soffermata sulle modalità di riconoscimento delle autorizzazioni, ad autenticare la firma del cliente sulla procura, in capo al tributarista. Dopo approfondito confronto tra i partecipanti, si è convenuto sulla necessità di una circolare dell’Agenzia che fornisca indicazioni in merito, indicazioni condivise dalle rappresentanze associative.

Alemanno ha inoltre evidenziato come , al di là dei tributaristi qualificati e certificati ex Lege 4/2013, l’art. 63 preveda anche altre figure, oltre agli iscritti in albi, tra i soggetti autorizzati all’autentica e che sarebbe opportuno fornire indicazioni circa le modalità di identificazione anche di quei soggetti, come già indicato dall’INT nell’approfondimento relativo alle varie modifiche che si sono susseguite.

Vera MORETTI

L’INT alla Commissione Evasione Fiscale del MEF

Giuseppe Zambon, nella sua duplice veste di Consigliere dell’INT e di coordinatore della Commissione Fiscalità, è intervenuto alla Commissione Evasione Fiscale MEF presieduta da Enrico Giovannini, tenutasi presso il Ministero dell’Economia, per discutere dello spinoso problema dell’economia non osservata e dell’evasione fiscale e contributiva.
Presenti al dibattito erano, ovviamente, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali e le associazioni familiari.

In quell’ambito, Enrico Giovannini ha dichiarato: “In vista della preparazione della Relazione di quest’anno la Commissione sta svolgendo numerose attività volte sia ad allargare lo spettro delle voci prese in considerazione, sia a migliorare le metodologie di stima, così da produrre dati sempre più accurati e dettagliati, vorremmo raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte vostra, per migliorare la qualità dei dati e della Relazione”.

Zambon, dal canto suo, ha aggiunto: “Purtroppo la farraginosità legislativa, le modifiche normative troppo frequenti, quali i vari spesometri, le trasmissioni di liquidazioni IVA trimestrali, le trasmissioni dei dati più disparati all’Anagrafe tributaria con la finalità dichiarata di agevolare i contribuenti nella compilazione della dichiarazione dei redditi (ma di fatto utilizzati giustamente anche a fini accertativi) oltre alla limitazione nell’utilizzo dei crediti che ora vedono l’obbligo di apposizione del visto di conformità sopra i 5.000 euro (obbligando di fatto a maggiori costi anche i privati che affrontano rilevanti interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico, in parte disincentivandoli), portano sicuramente ad un maggior controllo, ma anche inevitabilmente ad un aumento della propensione all’evasione ed alla perdita di credibilità del sistema fiscale italiano. Una credibilità che l’Amministrazione tributaria continua a perdere anche a causa del fatto che gli innumerevoli dati che le vengono forniti dai contribuenti tramite gli intermediari fiscali autorizzati, spesso, non sono condivisibili tra i vari settori della Pubblica Amministrazione per le differenti piattaforme informatiche utilizzate e di fatto ciò vanifica l’annuncio “semplificazione” e riduce la possibilità di controllare i comportamenti dei contribuenti. Se si vuole porre mano a delle iniziative anti evasione efficaci, è assolutamente necessaria una tregua normativa di durata “importante”, solo in questo modo si potrà valutare anche l’ipotesi di semplificare “veramente” e non solo a parole, la macchina fiscale, magari anche tornando indietro su scelte già fatte più di natura burocratica che di politica tributaria, non proprio condivise dai contribuenti e dai professionisti del settore”.

Vera MORETTI

INT compie vent’anni

L’Istituto Nazionale Tributaristi festeggia vent’anni. Essendo infatti stato costituito nell’aprile 1997, ricorre proprio in questi giorni la data della celebrazione, e che verrà ricordata il 5 maggio con un Convegno nazionale a Bologna presso il Royal Hotel Carlton.

In quell’occasione, Giuseppe Zambon presenterà gli ultimi aggiornamenti sulle novità di unico 2017, e inoltre si discuterà di fisco e anche di politica, con Enrico Zanetti, ex vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, il quale cercherà di affrontare gli argomenti più attuali e più urgenti.

A seguire, potranno intervenire i Consiglieri nazionali e una giovane tributarista, che esprimerà il disagio di tanti giovani come lei, che si affacciano ora sul mondo del lavoro. Il suo intervento, a questo proposito, ha un titolo molto emblematico: Io tributarista, speriamo che me la cavo.

Sono previsti interventi anche del Segretario nazionale, Edoardo G. Boccalini, ed il Presidente nazionale, Riccardo Alemanno, il quale, presentando il XX Convegno nazionale INT, ha dichiarato: “Per l’INT vent’anni di grandi soddisfazioni, senza dimenticare tensioni e delusioni da cui spesso c’è molto da imparare, si è volutamente scelto un profilo basso per i vent’anni dell’INT, ciò per rispetto di una situazione del Paese che è tutt’altro che positiva e che gli ultimi provvedimenti legislativi certamente non miglioreranno, anzi. Mi riferisco principalmente alla manovra correttiva che contiene norme che, se non corrette, aumenteranno burocrazia e costi per imprese e lavoratori autonomi e ne diminuiranno i diritti, l’ampliamento dello split payment e le ulteriori limitazioni alle compensazioni dei crediti di imposta ne sono una evidente conferma. Cercheremo di spiegare ai rappresentanti del parlamento che esistono forme alternative e meno invasive per portare avanti la giusta lotta all’evasione, senza farne pagare il costo indistintamente a tutti contribuenti”.

Vera MORETTI

INT contro lo split payment proposto dal Governo

L’Istituto Nazionale Tributaristi, come sempre attento alle normative e alle proposte del Governo, si è dichiarato contrario allo split payment, esteso ai professionisti che operano con la Pubblica Amministrazione, e all’ipotesi di limitare ulteriormente il limite delle compensazioni libere da visto dei legittimi crediti d’imposta.

Per questo motivo, INT si confronterà con i partiti della maggioranza ma anche dell’opposizione, per sottolineare il disagio e le difficoltà a cui sono sottoposti i soggetti Iva e i loro intermediari, quelli che assistono fisicamente. Obiettivo è quello di proporre alternative più valide, sia dal punto di vista burocratico sia dal punto di vista dei costi per i contribuenti.

Il messaggio è stato divulgato anche sui social, in particolare su Twitter, con due hashtag #NOlimitazionecompensazioni #NOsplitpaymentprofessionisti inviati ad esponenti di governo, in particolare al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni , al Ministro Piercarlo Padoan e del mondo politico.

Si tratta di un’iniziativa talmente condivisa dai tributaristi da essere diventata su Twitter un trend topic in ambito politico, e grazie a questa è stato ulteriormente ribadito il disagio dei tributaristi intermediari fiscali.

A questo proposito, Riccardo Alemanno, presidente INT, ha dichiarato: “Solo un primo messaggio che esprime la nostra posizione su queste due ipotesi legislative. Comprendiamo le difficoltà che il Governo ha nel contenere il deficit imposto dall’ UE, ma per questo non si può penalizzare il contribuente, se poi ipotesi legislative, come l’ulteriore limitazione delle compensazioni libere, dei propri legittimi crediti, vengono giustificate con la giusta lotta all’evasione, allora diciamo che esistono sistemi di controllo altrettanto efficaci e meno invasivi sia economicamente, sia burocraticamente per il contribuente, nel caso specifico pensiamo alla comunicazione telematica preventiva delle compensazioni in luogo del visto di conformità. Circa l’estensione, dal 1° di luglio, dello splyt payment anche alle fatture dei professionisti che operino con la P.A., allora significa che non ci si rende conto del fatto delle pesanti ripercussioni che si avranno in termini di liquidità e di costi per tali soggetti. Ci auguriamo che tutto ciò sia rivisto e che, per rispettare i limiti di deficit oltre alla, lo ripetiamo, giusta lotta all’evasione, si ponga in essere una seria e concreta revisione della spesa pubblica non produttiva”.

Vera MORETTI

INT in audizione alla Commissione per la semplificazione

L’Istituto Nazionale Tributaristi all’audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione, con Riccardo Alemanno, presidente INT, e Giuseppe Zambon, Consigliere nazionale nonché Coordinatore della Commissione fiscalità, i quali hanno presentato una serie di indicazioni e di proposte per semplificare gli attuali obblighi fiscali e dare maggiore certezza all’applicazione delle norme tributarie.

La delegazione INT è stata ricevuta dall’On. Bruno Tabacci, al quale ha elencato una serie di elementi considerati indispensabili per poter affrontare il tema della semplificazione: una necessaria tregua normativa, maggiore rispetto ed applicazione della Legge 212/2000 Statuto dei diritti del contribuente, evitare che norme comportino funzioni esclusive per singole categorie di intermediari fiscali, uso della telematica e confronto con gli intermediari fiscali il cui ruolo è indispensabile per il funzionamento e l’utilizzo della telematica, per poi passare ad indicazioni specifiche anche su tematiche di estrema attualità come spesometro e comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA.

Riccardo Alemanno si è detto soddisfatto dell’audizione e del lavoro che la Commissione bicamerale sta effettuando: “Siamo consapevoli che il tema della semplificazione è di estrema difficoltà, il nostro sistema fiscale è complesso ed ormai conta un numero spropositato di norme che negli anni hanno creato una sorta di sedimentazione che rende difficoltosi i nuovi interventi legislativi, per questo abbiamo indicata come prioritaria una sorta di tregua normativa. Inoltre abbiamo evidenziato come la semplificazione deve tenere sempre conto dell’equità ed evitare che le norme creino esclusive impedendo al contribuente di poter assolvere in autonomia i proprio obblighi tributari, il rivolgersi ad un intermediario fiscale deve essere una scelta e non un obbligo, registriamo purtroppo che invece alcune organizzazioni professionali vorrebbero utilizzare la semplificazione per ottenere funzioni esclusive, ciò non solo è deleterio per la concorrenza e per il contribuente, poiché si creano costi aggiuntivi, ma è lesivo di una vera semplificazione che tenga in considerazione l’interesse generale rispetto a quello di singole categorie”.

Il Consigliere Zambon, ha voluto portare l’attenzione sulla necessità di semplificare la tecnica legislativa, sui testi unici fiscali e sullo Statuto del contribuente, l’opportunità di superare l’obbligo del visto di conformità pur mantenendo sistemi di controllo delle compensazioni, la necessità di evitare di istituire ulteriori certificazioni che andrebbero a detrimento della semplificazione e costituirebbero un mero orpello burocratico nonché una breve analisi sullo spesometro, di cui si è chiesta la semestralità anche per il 2018, e sulle comunicazioni trimestrali delle liquidazioni IVA.

Vera MORETTI

Incontro tra INT e il sottosegretario per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Per affrontare la problematica della mancanza nell’indice INI-PEC degli indirizzi di posta elettronica certificata dei professionisti, una delegazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha incontrato il Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti.

Questa mancanza ha finora creato problematiche operative ai professionisti, in particolare ai tributaristi, per l’invio delle pec per l’antiriciclaggio all’Agenzia delle Entrate, l’invio dei dati al sistema TS, le comunicazioni da e per Equitalia.
Si tratta di problematiche risolte, fortunatamente, ma che non avrebbero avuto bisogno di aggiustamenti se nell’indice INI-PEC fossero inserite anche le pec dei professionisti c.d. associativi.
Inoltre anche la Pubblica Amministrazione, con l’inserimento delle pec dei professionisti della L.4/2013, avrebbe a disposizione tutti gli indirizzi di posta elettronica certificata di tutti i soggetti economici del Paese, con riduzione di costi e tempo in caso di invio di atti e documenti ai predetti soggetti.

Riccardo Alemanno, presidente INT, presente all’incontro insieme al Vice Presidente Costantino Bianchi, ha voluto sollecitare l’attenzione del Sottosegretario Rughetti, usando queste parole: “Tra gli indirizzi PEC, inseriti nell’indice INI-PEC, non sono presenti quelli dei professionisti di cui alla Legge n.4 del 2013. Certo, la legge istitutiva l’INI-PEC prevedeva, per la prima predisposizione, solo gli indirizzi di imprese (segnalati tramite le CCIAA) e quelli dei professionisti ricompresi in ordini o collegi (segnalati tramite gli albi), però e già dal 2013 che si continua far presente, al MISE, e su ciò è stata anche presentata una interrogazione parlamentare, che altrettanti, anzi, un numero ancora maggiore di professionisti (professioni non ricompresi in ordini o collegi L.4/2013) non sia incluso nell’indice. Non sarebbe convenienza, anche per la Pubblica Amministrazione, avere a disposizione gli indirizzi di tutti i soggetti economici? Con l’inclusione dei professionisti suddetti, tra cui i tributaristi, tutti i soggetti economici del nostro Paese sarebbero rintracciabili tramite l’indirizzo PEC dalla P.A. Non era questo l’obiettivo, cioè risparmiare tempi e costi?”.

Il Sottosegretario Rughetti si è reso disponibile ad interessarsi alla problematica, impegnandosi a fare un’ulteriore verifica, per poi confrontarsi con INT nelle prossime settimane.

Vera MORETTI

Basta Bufale, l’appello lanciato dalla Camera e sottoscritto anche da INT

E’ stato lanciato da Laura Boldrini, presidente della Camera, l’appello #BastaBufale, riferito alle informazioni che, spesso, sul web vengono distorte e diffuse in modo non veritiero.

L’Istituto Nazionale Tributaristi ha aderito all’iniziativa, sottoscrivendo il format contenuto nel sito Bastabufale.it/, ribadendo un concetto molto chiaro: se l’informazione è un diritto, e ovviamente tutti pensiamo che lo sia, deve esserlo anche un’informazione corretta e veritiera, perché le notizie false recano danni talvolta irreparabili per la democrazia e la convivenza civile.

Riccardo Alemanno, presidente INT, che ha aderito anche a titolo personale, ha dichiarato in proposito: “Inviteremo i nostri iscritti ad aderire perché è un atto di civiltà, le cosiddette bufale, quando non siano palesemente mirate all’ironia, possono avere effetti devastanti data la velocità con cui, tramite la rete, le notizie si diffondono”.

Il problema non riguarda solo la rete ma sicuramente le informazioni pubblicate online sono maggiormente esposte, se pensiamo in particolare ai social, dove tutti possono esprimere il loro parere, anche quando vengono fornite notizie non proprio reali o, comunque, non verificate.

Per questo motivo, Alemanno sostiene che ci vorrebbe una “educazione all’informazione partendo dalle scuole, come INT vogliamo dare il nostro contributo invitando a pensare e riflettere quando si legge una notizia ad andare oltre i titoli, soprattutto se poi si contribuisce alla diffusione della stessa. Tutto ciò non è un atteggiamento ostile verso i social che, come INT ed anche personalmente, utilizziamo perché rappresentano uno strumento formidabile per la comunicazione, si tratta di un invito prima di tutto al rispetto ed al buon senso che spesso purtroppo sono latitanti. E’ purtroppo un rischio il passare dalla positività dell’informazione 2.0 alla disinformazione 2.0, spetta alle istituzioni, ai media ma anche ai cittadini gestire il problema”.

Vera MORETTI

INT contro la decisione del MEF della chiusura agevolata delle liti fiscali

L’Istituto Nazionale Tributaristi ha voluto esprimere la sua opinione circa l’annuncio fatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo la chiusura agevolata delle liti fiscali pendenti, ribattezzata “rottamazione”, termine che probabilmente calza poco quando si affrontano argomenti delicati.

Se, infatti, ai non addetti ai lavori questa può sembrare una buona notizia, soprattutto in quanto ad oneri fiscali e pendenze, INT sostiene che, al contrario, se all’inizio ogni intervento atto ad eliminare l’eccesso di sedimentazione delle liti fiscali o delle cartelle esattoriali potrà sembrare positivo, avrà in realtà questo effetto solo a breve termine, e anche un temporaneo incremento del gettito nelle casse erariali.

Purtroppo, infatti, questi tipi di intervento non sono in grado di risolvere la situazione alla radice, se alla base non c’è la possibilità e la volontà, di semplificare gli adempimenti fiscali, e non si emaneranno leggi tributarie chiare e durevoli, con una modificazione dell’ intero impianto del sistema sanzionatorio amministrativo.

Queste le parole di Riccardo Alemanno, presidente INT: “ Abbiamo evidenziato al Ministro Padoan che negli ultimi mesi al MEF sono stati ascoltati solo una parte degli intermediari fiscali ed abbiamo chiesto di essere sentiti in merito alle ultime iniziative legislative ed a quelle ancora in cantiere. La sensazione è che il progetto di riforma fiscale previsto dalla Legge delega sia ormai un ricordo, perché pare si stia navigando a vista e questo non può che creare confusione e non risolvere il problema di un sistema fiscale farraginoso e complesso. Noi siamo, come sempre, disponibili a fare la nostra parte, senza pretendere di avere soluzioni miracolistiche che nessuno possiede, ma nella convinzione che attraverso il confronto con gli operatori del settore, ma tutti però, ognuno con le proprie competenze, si possa migliorare l’attuale stato di cose”.

Vera MORETTI