Piattaforma cessione del credito Superbonus, la nuova guida

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una pratica Guida all’utilizzazione della piattaforma per la cessione del credito.

Guida alla piattaforma per la cessione del credito

La piattaforma cessione crediti dell’Agenzia delle Entrate deve essere utilizzata dai contribuenti che hanno effettuato lavori edilizi per i quali è prevista la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati.

In alcuni casi è possibile cedere questi crediti a soggetti terzi, limitatamente a tale possibilità, per la cessione del credito deve essere utilizzata per l’interscambio la piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia.

Quando si può usare la piattaforma cessione dei crediti

La piattaforma per la cessione dei crediti dell’Agenzia delle Entrate può essere utilizzata per:

  • bonus edilizi”, cioè dei crediti relativi alle detrazioni per lavori edilizi (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, colonnine di ricarica, ristrutturazioni ed eliminazione delle barriere architettoniche) per le quali i beneficiari hanno già optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, di cui sono titolari i cessionari e i fornitori che hanno applicato gli sconti;
  • Tax credit vacanze”, di cui sono titolari le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, a seguito dell’applicazione degli sconti ai propri clienti (articolo 176 del decreto-legge n. 34 del 2020);
  • del credito d’imposta ACE (articolo 19, comma 3, del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021);
  • dei crediti d’imposta riconosciuti in relazione all’acquisto di prodotti energetici (energia elettrica, gas naturale, carburanti).

Sottolinea l’Agenzia che in futuro l’uso della piattaforma potrà essere esteso.

Leggi anche: Bonus colonnine ricarica domestiche, domande dal 9 novembre

Linee guida per l’uso della piattaforma

Le operazioni effettuate tramite la piattaforma non costituiscono, né sostituiscono, le transazioni, i relativi documenti e gli atti di cessione dei crediti intervenuti tra le parti, ma rappresentano le comunicazioni e le accettazioni delle transazioni già avvenute, affinché siano efficaci ai fini fiscali nei confronti dell’Agenzia delle entrate e i crediti possano essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, oppure ulteriormente ceduti ad altri soggetti (nei casi previsti).

Inoltre la presenza dei crediti sulla piattaforma dell’Agenzia non vuol dire che gli stessi siano stati già certificati dall’Agenzia come certi, liquidi ed esigibili.

L’accesso alla piattaforma si effettua con l’uso di Cie, Spid o CNS. Una volta effettuato questo passaggio, si accede alla homepage con le seguenti funzioni:

  • Monitoraggio crediti;
  • Cessione crediti;
  • Accettazione crediti/sconti;
  • Gestione F24;
  • Ulteriore rateazione;
  • Lista movimenti.

Si può trovare la guida per la cessione del credito alla pagina Istruzioni

 

Modello 730/2023, novità dall’Agenzia delle entrate con le circolari 14 e 15

L’Agenzia delle entrate il 19 giugno 2023 ha reso pubbliche le circolari 14 e 15 con le istruzioni operative per la compilazione del modello 730/2023. Nella circolare non sono contenute le norme relative a detrazioni da superbonus e sismabonus in quanto oggetto di trattazione separata, ma ecco le principali novità.

Detrazioni spese sanitarie e visto di conformità

La prima novità importante riguarda le detrazioni per le spese sanitarie che possono essere dimostrate con l’ausilio del prospetto spese sanitarie scaricabile dal sistema tessera sanitaria.

Modello 730/2023, come avere il prospetto spese sanitarie

La seconda novità importante contenuta nelle circolari 14 e 15 dell’Agenzia delle Entrate riguarda il visto di conformità. Vige l’obbligo di conservazione in capo ai Caf e ai professionisti abilitati della documentazione relativa agli oneri deducibili e detraibili – introdotte dall’articolo 6 del Dl n. 73/2022.

Limiti al trattamento integrativo nel modello 730/2023

Novità anche per quanto riguarda il trattamento integrativo, questo viene riconosciuto nella somma massima di 1.200 euro ai lavoratori la cui imposta, determinata esclusivamente da reddito da lavoro dipendente e assimilati, è superiore rispetto al valore della detrazione lavoro dipendente e con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro.

Se il reddito è compreso tra 15.001 e 28.000 euro occorre verificare che la somma di alcune detrazioni sia maggiore dell’imposta lorda, solo in questo caso è possibile avere il trattamento integrativo nella misura pari alla differenza tra la somma delle menzionate detrazioni e l’imposta lorda e comunque non superiore a 1.200 euro.

Riscatto iscrizione ITS Academy e detrazioni per donazioni

Tra le novità che prendono spazio nelle circolare 14/E e 15/E dell’Agenzia delle Entrate vi è la possibilità di riscattare gli anni di studio riferibili agli ITS Academy, proprio come il riscatto degli anni di studio universitari. Per gli ITS è possibile avvalersi anche di un credito di imposta pari al 30% delle erogazioni liberali elargite in favore di tali istituti di formazione superiore. L’importo è elevato al 60% se le erogazioni sono effettuate a favore delle fondazioni Its Academy operanti nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale.

Leggi anche: Aziende, formazione, istruzione: il successo degli ITS Academy

Per le erogazioni liberali in favore degli Enti del Terzo Settore, si ricorda che è invece possibile avvalersi delle detrazioni solo se trattasi di associazioni regolarmente iscritte nel Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore.

La circolare precisa che è possibile avvalersi nella dichiarazione 730/2023 del credito d’imposta per le spese sostenute per l’Attività Fisica Adattata (Afa) a coloro che ne hanno fatto richiesta dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, nella misura percentuale di 97,5838% dell’importo indicato nell’istanza

Bonus locazioni imprese turistiche domande dall’11 luglio. Modello

È stato diffuso dall’Agenzia delle Entrate il giorno 30 giugno 2022 il modello per la richiesta del bonus locazioni imprese turistiche, le domande possono essere presentate dal giorno 11 luglio.

Bonus locazioni imprese turistiche: cos’è?

Per poter presentare al domanda per ottenere il bonus locazioni imprese turistiche, in fondo all’articolo è possibile scaricare il modulo per la presentazione della domanda e le relative istruzioni.

Il credito di imposta in favore delle imprese turistiche per i canoni di locazione sostenuti è previsto dal decreto legge 34 del 2020 articolo 28. Con il decreto legge 4 del 2022 sono stati definiti i criteri per l’assegnazione del credito, si procede quindi ora alla pubblicazione del modello e delle istruzioni per poter presentare le domande volte ad avvalersi di questa misura. Il bonus locazioni imprese turistiche è rivolto alle attività che operano nell’ambito del turismo e quelle caratterizzate dal codice Ateco 93.11.20 – Gestione di piscine.

Si può ottenere a fronte del versamento di canoni di locazione per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 a condizione che vi sia stata una diminuzione di fatturati e corrispettivi nel primo trimestre del 2022 di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo di imposta del 2019, cioè pre-pandemia.

In assenza del requisito temporale, per le imprese che sono nate successivamente al primo trimestre del 2019, il contributo sotto forma di credito di imposta viene ugualmente riconosciuto. Sebbene non si possa effettuare un riscontro su eventuali perdite.

Il credito di imposta in favore delle imprese che operano nel settore turistico si applica nei limiti <<Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19>> Temporary Framework.

Termini temporali per la presentazione della domanda per il bonus locazioni imprese turistiche

I termini per poter presentare la domanda sono 2:

  • dal giorno 11 luglio 2022 al 28 febbraio 2023 per la generalità delle imprese del settore turistico;
  • dal giorno 15 settembre al 28 febbraio 2023 per le imprese che hanno attivato una partita iva per proseguire attività del settore turistico già esistenti o hanno posto in essere un’operazione che ha comportato una trasformazione aziendale nel periodo tra gennaio 2019 e la data dell’autodichiarazione. In questo caso gli eredi sono tenuti alla compilazione dei campi “Erede che prosegue l’attività del de cuius/trasformazione” e “Codice fiscale del de cuius/PARTITA IVA
    cessata” nel frontespizio.

Indicazioni generali per la compilazione del modulo per la richiesta bonus locazione imprese turistiche

Il modello per la richiesta del bonus locazioni imprese turistiche deve essere presentato all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in modalità telematica, personalmente o tramite intermediario e deve contenere anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio da cui si evince che non sono stati superati i limiti previsti per gli aiuti di Stato come determinati dal temporary framework.

Nel Quadro A del modulo devono essere indicati i dati di registrazione dei contratti di locazione per i quali si chiede lo sgravio fiscale.

I codici da utilizzare variano in base alla tipologia di contratto sottoscritto:

  • 1- Locazione/Affitto;
  • 2 – Leasing;
  • 3 – Concessione;
  • 4 – Contratto di servizi a prestazioni complesse;
  • 5 – Affitto d’azienda;
  • 6 – Atto o contratto da registrare in caso d’uso.

Nei campi 8, 9 e 10 devono essere indicati per ciascun mese gli importi del credito di imposta.

Occorre ricordare che il credito di imposta maturato può anche essere ceduto ad altro soggetto, in questo caso deve essere indicato il cessionario nella Sezione III “Comunicazione della cessione del credito d’imposta“. Non è ammessa però la cessione parziale del credito.

La dichiarazione antimafia

Il Quadro C del modulo deve essere compilato nel solo caso in cui il credito di imposta maturato abbia un tenore superiore a 150.000 euro, si tratta infatti della dichiarazione di essere sottoposti a verifica antimafia.

Nella stessa deve essere dichiarato :

• di essere iscritto/che il soggetto beneficiario è iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (per le categorie di opera-
tori economici ivi previste);
• ai fini della richiesta della documentazione antimafia, che nel presente quadro sono indicati i codici fiscali di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia di cui all’art. 85 e all’art. 91, comma 5, del decreto legislativo n. 159 del 2011.

Scarica seguendo i link le istruzioni e il modello per la presentazione dell’istanza per il riconoscimento del credito di imposta per locazioni delle imprese turistiche

bonus locazioni imprese turistiche-modello

bonus locazioni imprese turistiche-istruzioni

 

 

 

Bonus Nido 2022: dal 24 febbraio si può presentare la domanda. Guida

Il Bonus Nido 2022 è una delle poche misure del welfare che restano anche dopo l’introduzione dell’Assegno Unico per i figli a carico. Ogni anno è possibile presentare la domanda e ottenere fino a 3.000 euro. Dal 24 febbraio 2022 sono stati aperti i termini per presentare la domanda, ecco chi può ottenere tale beneficio e come presentare la domanda.

Bonus nido 2022: dal 24 febbraio si può presentare la domanda

A rendere note le istruzioni per poter presentare la domanda per accedere al Bonus Nido 2022 è stata l’INPS pochi giorni prima della messa online della procedura. Il nome completo del Bonus Nido 2022 è: Bonus Nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Infatti minori affetti da grave disabilità può essere attivato il supporto a domicilio. Questa misura può essere richiesta per i bambini da 0 a 3 anni. Di seguito le Faq più importanti.

Chi può richiedere il Bonus Nido 2022?

Il bonus può essere chiesto da genitori naturali, adottivi e affidatari a patto che sostengano il pagamento della retta.

Può essere chiesto da genitori con cittadinanza italiana o europea. Inoltre può essere chiesto da genitori con cittadinanza extra UE, ma in questo caso devono essere in possesso di un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo oppure avere un permesso di lavoro di durata almeno semestrale.

Come presentare la domanda?

La domanda può essere presentata attraverso il sito dell’INPS accedendo con le proprie credenziali CIE, SPID o CNS, inoltre può essere presentata tramite patronati.

La domanda può essere presentata dal 24 febbraio 2022 al 31 dicembre 2022. Le fatture dei pagamenti devono invece essere allegate entro 1° aprile 2023, si può procedere tramite l’App Mobile dell’Inps, oppure tramite la procedura Web.

Tra le novità del Bonus Nido 2022 vi è la possibilità di autocertificare l’importo della fattura. Naturalmente tale autodichiarazione deve essere accompagnata dalla dichiarazione di essere a conoscenza delle conseguenze in caso di dichiarazioni mendaci. Se per uno stesso mese si è in possesso di più fatture è necessario allegarle in un unico file.

Quali dati sono richiesti?

Nella domanda devono essere indicati i dati di:

  • richiedente (cioè colui che sostiene il pagamento della retta);
  • denominazione e partita IVA dell’asilo nido;
  • codice fiscale del minorenne ( in caso di affido pre-adottivo nazionale o internazionale, deve essere indicato il codice fiscale temporaneo rilasciato dal Tribunale o dal Comune;
  • mese di riferimento;
  • estremi del pagamento o della quietanza di pagamento.

Per quanto riguarda i dati dell’asilo nido deve essere indicato se trattasi di un nido pubblico o privato. Inoltre devono essere indicati i mesi per i quali si intende fruire del servizio, devono essere massimo 11 mesi nell’arco di un anno. Apparirà una schermata con indicati i mesi e gli stessi devono essere segnati con una spunta.

Se nel periodo tra settembre e dicembre il bambino compie 3 anni, per tale periodo non sarà possibile fruire del bonus nido e quindi tali mesi non sono prenotabili.

Nel caso in cui si voglia fruire del servizio a domicilio è necessario allegare la “dichiarazione di impossibilità di frequentare l’asilo nido per gravi patologie” rilasciata da un pediatra di libera scelta. In questo caso è previsto anche l’obbligo di convivenza tra il minore e il richiedente.

Si può decadere dal beneficio?

Sì, in caso di:

  • perdita di cittadinanza;
  • decesso del genitore richiedente;
  • decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
  • affidamento del minore al genitore che non ha presentato la domanda;
  • affidamento del minore a terzi.

In questo caso nell’arco di 90 giorni dalla decadenza del beneficio, si può richiedere il subentro.

A quanto ammonta il rimborso?

Si può ottenere un rimborso massimo di:

  • 3.000 euro se l’ISEE minorenni è inferiore a 25.000 euro (272,82 euro al mese);
  • 2.500 euro se l’ISEE minorenni è superiore a 25.000 euro e inferiore a 40.000 euro (227,27 euro al mese);
  • 1.500 per ISEE minorenni superiore a 40.000 euro (136,37 euro al mese).

Il rimborso viene erogato mensilmente ma comunque non può essere superiore alla retta effettivamente versata.

Non è cumulabile con la detrazione fiscale.

L’INPS sottolinea che l’importo mensile riguarda la retta, il bollo (2 euro) e i pasti relativi alla mensilità, mentre non comprende l’IVA, l’iscrizione al nido, il pre e il post scuola.

Come sono pagati gli importi?

Gli importi sono rimborsati alle famiglie attraverso l’accredito su conto corrente postale o bancario, oppure tramite bonifico domiciliato, libretto postale o carta prepagata con IBAN, IBAN di una banca extra Italia, ma nell’area SEPA.

Nel caso in cui l’INPS rilevi degli errori nella presentazione dell’ISEE o delle omissioni, sarà necessario presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), rettificare la DSU già presentata, presentare un’idonea documentazione alla sede INPS.

Il fondo stanziato per il 2022 è di 553,82 milioni di euro. Di seguito il tutoriali INPS per la domanda Bonus asilo nido 2022